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Problemi di impianto per il Polet


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Dal Piccolo odierno:

Polet: impianto coperto o addio allenamenti

Il presidente Kokorovec: «Il Comune ci nega gli aiuti che dà agli altri»

TRIESTE «È da sette anni che chiediamo la copertura totale dell’impianto ma nonostante tante promesse tutto tace». Marino Kokorovec, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Polet, di fronte agli ennesimi problemi di stabilità del parquet legati alla pista Pikelc di Opicina esprime nuovamente il proprio disagio nei confronti di una situazione oramai cronica. Anche questa settimana infatti il sodalizio famoso per essere la fucina di atleti del calibro di Tanja Romano, pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico su rotelle, e Samo Kokorovec, anche lui pluripremiato a livello internazionale, ha dovuto rinunciare ad alcune sedute giornaliere della propria attività. Il problema è di natura prettamente logistica: essendo infatti il Pikelc una struttura semiaperta, l’umido e la nebbia che caratterizzano la stagione invernale dell’altopiano carsico invadono ciclicamente la pista creando una condensa che ne rende impraticabile e altamente pericoloso il fondo. Il commento del dirigente della sezione hockey Matteo De Iaco conferma il disagio: «Lunedì abbiamo potuto svolgere solo degli esercizi tecnici, da fermi, perché pattinare era un’impresa davvero ardua, mentre martedì la seduta è stata definitivamente sospesa».

IL COMPLESSO. Denominato Pikelc e sito a Opicina in via di Monrupino 31, il complesso è situato su un terreno comunale in concessione trentennale al Polet. Una situazione sulla quale però il capitano dei Kwins, Samo Kokorovec, desidera fare alcune precisazioni: «Tutti gli investimenti, cioè tutto ciò che è costruito sopra questo terreno, sono stati fatti con fondi e comunque con capitali che non provengono dal fondo comunale, ma che sono giunti grazie al Fondo Trieste, alla Bcc, ai soci e al contributo della Regione che stiamo ancora attendendo». Ma quello che più indispettisce l’ex campione di pattinaggio è la disparità nel trattamento tra le varie società: «Basti pensare che l’Edera o la Polisportiva Opicina hanno usufruito di interventi da parte del Comune sia nella costruzione dei palazzetti, sia nel pagamento annuale di luce e gas, agevolazioni di cui noi invece non abbiamo potuto usufruire». Dunque la chiusura totale della pista appare l’unica soluzione possibile per evitare il ripetersi di questa situazione, ma il presidente Marino Kokorovec conferma la differenza di trattamento: «Il discorso è molto semplice e lo si può dedurre facendo un paragone: Edera e Polisportiva Opicina hanno presentato un progetto preliminare e poi il Comune è intervenuto con il definitivo, qui da noi invece il tutto è stato affidato a me (Kokorovec è un architetto, ndr) e quindi io devo lavorare gratuitamente nei ritagli di tempo presentando il progetto definitivo e accollandomi le spese tecniche per una struttura comunale».

Il comprensorio dove ha mosso i suoi primi passi Tanja Romano necessiterebbe poi di altri interventi essenziali tra cui la costruzione di almeno altri due spogliatoi (dei quattro previsti secondo le regole del Coni) e una struttura che accolga i soci ed i genitori degli oltre 150 ragazzini che popolano quotidianamente il Pikelc.

Riccardo Tosques

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  • 2 weeks later...

I problemi con l'impianto di Opicina continuano, purtroppo, ai danni del Polet (dal Piccolo di sabato 7 febbraio)

Pista scivolosa, il Polet per giocare è costretto ad affidarsi al meteo

Impianto impraticabile: bloccati 150 pattinatori, l’hockey si allena a Lubiana

TRIESTE Partita a rischio stasera ad Opicina tra Zkb Kwins Polet e Milano Quanta. Nessun problema di ordine pubblico in vista, sia chiaro, per il match valevole per la prima giornata di ritorno del massimo campionato di hockey inline. L’incontro però rischia seriamente di non essere disputato a causa degli enormi problemi di stabilità dovuti alla scivolosità della pista di Opicina, sede degli allenamenti e dei match casalinghi del sodalizio rotellistico triestino.

Un problema emerso più volte negli anni che in questa settimana ha raggiunto però il suo apice. La pista infatti risulta impraticabile da lunedì sera, momento in cui la prima squadra del capitano Samo Kokorovec ha svolto il suo ultimo allenamento. Il problema è quello già emerso in passato: essendo infatti il Pikelc una struttura semiaperta, l’umido e la nebbia durante la stagione invernale invadono periodicamente la pista creando una condensa che ne rende impraticabile e pericoloso il fondo.

Tutta l’attività del sodalizio presieduto da Marino Kokorovec è dunque ferma. Compresa quella del pattinaggio. Complessivamente quindi 150 ragazzini (su questa pista ha mosso i suoi primi passi ed è cresciuta agonisticamente anche la pluricampionessa mondiale Tanja Romano) sono bloccati in attesa che le condizioni meteo migliorino. Nel frattempo ieri la squadra di hockey inline impegnata nel campionato di A1 ha deciso di migrare in direzione Lubiana per allenarsi sulla pista dell’Horjul, la società dove opera tra gli altri il bomber sloveno del Polet Ales Fajdiga. In base anche alle previsioni meteo è probabile che entro la serata di oggi la pista potrà essere di nuovo agibile (l’inizio dell’incontro è fissato alle 21), anche se è chiaro che il livello di guardia rimane alto. Commenta Samo Kokorovec: «Non è facile avvicinarsi ad una partita così importante con questa preoccupazione, ad ogni modo con Milano 24, ce la possiamo sicuramente giocare dato che siamo due squadre piuttosto omogenee. Speriamo comunque nelle previsioni meteo, anche per poterci giocare la vittoria sul campo, e non a tavolino».

A livello giovanile da sottolineare invece l’esordio vincente nel campionato Under 20 dei neroarancio vittoriosi 10-1 sui Diavoli Vicenza. A referto andati Berquier (3), Cavalieri P. (2), Rebez (2), Facchini, Sironich e Acquafresca. Nell’altro match vittoria del Cittadella sui Sorciverdi Verona 5-4. Buone notizie arrivano dalla squadra Under 15 Polet Kwins Slo, vincente con Buja 15-0.

Il quadro della prima di ritorno della A1: oggi Polet-Milano, Libertas Forlì-Diavoli Vicenza, Ferrara Hockey-Lions Arezzo, domani Draghi Torino-Raiders Montebelluna e Pirati Civitavecchia-Asiago Vipers. Riposa l’Edera. (r.t.)

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Dal Piccolo di martedì 10 febbraio

ANCHE L’IRIDATA COSTRETTA AD ALLENARSI ALTROVE

Polet allagato, la Romano emigra

TRIESTE I disagi dovuti all’allagamento della pista Pikelc proseguono. E a esserne coinvolta di riflesso ora è anche la pluricampionessa mondiale Tanja Romano. Tornata a Trieste pochi giorni fa, la bionda pattinatrice sarà infatti costretta a emigrare verso qualche altra struttura coperta cittadina per proseguire i propri allenamenti. «Purtroppo non è la prima volta che a causa dell’umidità la pista Pikelc risulta inagibile per fare attività e quindi credo che come già fatto in passato chiederò ospitalità a qualche altra struttura, magari a quella del Gioni», spiega la Romano.

I problemi legati all’impianto di via Monrupino in queste ultime settimane hanno creato enormi difficoltà al sodalizio del Polet, la società che ha in gestione la struttura di proprietà del Comune di Trieste. L’epilogo si è verificato in questi ultimi concitati giorni, nei quali l’attività del pattinaggio e dell’hockey è stata completamente sospesa a causa dell’inagibilità del fondo della pista, completamente allagata in seguito alla condensa che si crea, essendo il Pikelc una struttura semiaperta.

Sabato scorso l’incontro di A1 tra i Kwins Polet e il Milano Quanta è stato a lungo a rischio di rinvio con tanto di perdita a tavolino dell’incontro. Onde evitare una simile beffa una decina di volontari, tra dirigenti, giocatori, sostenitori e genitori dei tesserati nelle giovanili, sono riusciti a scongiurare tale ipotesi lavorando alacremente in tre direzioni: asciugare il fondo bagnato con tanto di panni alla mano, chiudere l’impianto con teloni, in maniera tale da cercare di evitare il passaggio dell’aria, e infine azionare i cannoni ad aria calda. A tale proposito il presidente del Polet, Marino Kokorovec, ha escluso la possibilità di continuare a tenere i teloni ai lati della pista: «Sono stati fondamentali come deterrente, vista la situazione di emergenza, ma è ovvio che con un po’ di bora volerebbero via e creerebbero più danni che altro. Se si dovessero verificare ancora situazioni simili saremo pronti a usarli ancora, in attesa che il Pikelc diventi un impianto completamente chiuso».

Calendario alla mano, il Polet giocherà il suo prossimo match casalingo il 22 febbraio contro i Lions Arezzo, partita peraltro fondamentale per i play-off. La speranza è che le condizioni meteorologiche diano una mano ai neroarancio e che la situazione possa normalizzarsi anche per gli oltre 100 tesserati delle giovanili di hockey e pattinaggio.

Riccardo Tosques

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