-
Chi è Online 10 Utenti, 0 Anonimo, 46 Ospiti (Visualizza tutti)
-
Chi sta navigando
Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
-
Statistiche Utenti
-
Statistiche forum
-
Discussioni Totali18,6k
-
Risposte Totali794,9k
-
-
Le ultime risposte pubblicate
-
Quoto, ma siccome xe più facile portar pegola che cul mi gufo che el Trento perdi. 😁
-
o magari che in campo non c’era Shields…. gran giocatore ma anche un terminale offensivo nel quale troppo spesso il gioco dell’Olimpia si incaglia, diventando un 1 contro 5 ma insomma, al di là di queste malignità senza fondamento su Messina e Shields, resta il fatto che la crescita di Milano è legata al rendimento in salita esponenziale di Ellis e Bolmaro, 2 straordinari giovani atleti destinati ad una carriera da top player in EL Ellis per giunta “ italiano “ e Bolmaro quasi, nel senso che lo spirito latino non gli manca va detto che il roster dell’EA7 e’ davvero pazzesco se consideriamo che ieri mancavano 5 stranieri, 4 dei quali veri e propri top player, ma in campo ce n’erano altri 5 di assoluto valore, anche se Guduric continua a sembrarmi un mezzo morto e giocatori italiani come Flacca, Diop e Tote’ continuano a collezionare n.e., mentre giocherebbero da protagonisti in qualunque squadra di LBA che non sia la Virtus ecco, se proprio Diop ghe vanza noi semo qua….
-
SABATO 15 NOVEMBRE 2025 - Senza alibi, con la necessità di tradurre il potenziale del suo roster in punti pesanti per la classifica, Pallacanestro Trieste in campo questa sera alle 20.30 a Cremona contro la Vanoli. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", partita senza dubbio non semplice, contro un avversaria in salute che in questo inizio di stagione ha saputo trasformare il proprio campo in una sorta di vero e proprio fortino. Le mura del PalaRadi hanno già visto cadere Sassari, Treviso e Trento, fermate da una squadra che sta giocando con una fiducia e una coesione che la stanno spingendo ben oltre le aspettative della vigilia. Cremona merita rispetto, dunque, ma per la Pallacanestro Trieste la parola d'ordine nel match di questa sera deve essere una sola, vincere. I dubbi che permangono sulla presenza di Brooks e Toscano-Anderson non possono essere un fattore in grado di condizionare la sfida. La forza di un roster costruito per l'alta classifica risiede proprio nella sua profondità e la rimonta di mercoledì sera contro Tortona ha confermato il potenziale di una squadra che ha saputo trovare protagonisti diversi nel corso dei quaranta minuti. Serviranno attenzione e concentrazione, sarà indispensabile entrare sul parquet con grande determinazione sin dalla palla a due. «La cosa più importante sarà cominciare meglio, soprattutto in difesa, e non subire così tanti punti come ci sta succedendo da un po' – sottolinea coach Gonzalez –. Poi dovremo continuare a lavorare come abbiamo fatto nell'ultima gara, facendo le cose insieme, da squadra, e non in modo individualista. Credo che fuori casa sia ancora più importante la comunicazione e il supporto tra tutti i componenti della squadra. È fondamentale, perché in trasferta siamo da soli, e questa comunicazione positiva deve essere sempre presente. Dobbiamo essere dentro la partita fin dall'inizio – continua il tecnico spagnolo – cercando di fare bene le cose subito: buona transizione difensiva, buona difesa uno contro uno, difesa di sistema con gli aiuti. E poi aiutarsi tutti nel rimbalzo, che sarà una delle cose più importanti per avere buone sensazioni e provare a giocare con la Maggiore energia possibile». Coach Gonzalez ha analizzato i punti di forza dell'avversario e gli aspetti su cui Trieste dovrà concentrare le proprie energie per provare a interrompere l'imbattibilità casalinga della Vanoli. «Il loro punto di forza sta nel tiro da tre: hanno tanti ottimi tiratori come Durham, Willis, Veronesi, Jones, Burns. Hanno tutti questa minaccia del tiro da fuori, ed è difficile perché aprono tantissimo il campo. Dovremo essere bravi a difendere contro questa caratteristica». - Dopo tre sconfitte consecutive e con la pesante penalizzazione sulle spalle, ogni partita per la Triestina continua ad assomigliare sempre di più quasi a un'ultima spiaggia. Lo scrive Antonello Rodio: non è ancora così, ovviamente, però bisogna davvero iniziare a fare punti per sperare: sotto questo aspetto gli impegni dalla prossima settimana in poi sembrano più propizi, sia per il livello delle avversarie che per i probabili recuperi degli infortunati. Ma ovviamente l'Unione cercherà di muovere la classifica già stasera (al Rocco si inizia alle 20.30), nonostante le tante assenze e un'avversaria che sta volando: il Trento di Tabbiani infatti è imbattuto da otto giornate – anche se oggi dovrà fare a meno di ben sette infortunati – e dopo aver pareggiato col Vicenza è reduce da due vittorie consecutive. Anzi, sul Trento Tesser confessa di averci già visto lungo la scorsa estate: «Personalmente ad agosto e settembre – dice il tecnico – quando in tanti mi hanno chiesto un'ipotetica griglia di partenza, il Trento lo avevo indicato subito dietro Vicenza e Brescia. Già lo scorso anno era una squadra forte che giocava bene, quest'anno si è potenziato ulteriormente con l'obiettivo di alzare l'asticella, portando soprattutto in attacco giocatori di qualità ed esperienza. Sono in un ottimo momento e giocano un 4-3-3 molto bello ed offensivo, una squadra con tanta qualità tecnica guidata da un allenatore bravissimo». Sul fronte alabardato invece ancora tante assenze: Ionita, che ha appena affrontato l'Italia con la Moldova, è in nazionale, mentre sono ancora ai box per infortunio Silvestri, Louati, Moises e Tonetto. Ma almeno ritorna fra i convocati Vertainen che andrà in panchina: «Il finlandese rientra in gruppo – spiega Tesser – non è stato mai disponibile dal mio arrivo qui, problemi fisici ne hanno limitato la disponibilità anche in precedenza, fortunatamente però lo recuperiamo e magari potrà tornare utile per una porzione minima di partita». Inutile negare però che l'assenza di un trascinatore e di una colonna come Ionita sia davvero pesante, come ammette lo stesso Tesser: «Artur, assieme a Silvestri, quanto a personalità rappresenta uno dei due pilastri all'interno dello spogliatoio, ma al di là di chi sarà chiamato a sostituirlo la prova caratteriale me l'aspetto da parte di tutta la squadra. Ho qualche opzione che devo ancora valutare attentamente: penso a Voca che è rientrato da un paio di settimane in gruppo, è un giocatore sul quale io credo molto anche se non giocando da tanto il ritmo partita non può essere ottimale, l'altra possibilità invece può essere rappresentata da Pedicillo». Tirando le somme, quindi, davanti a Matosevic la coppia centrale difensiva dovrebbe essere composta da Moretti e Anzolin, con Silvestro terzino destro e D'Amore laterale sinistro. In mezzo al campo Jonsson consueto play con Crnigoj mezzala destra e ballottaggio a sinistra fra Pedicillo e Voca. In avanti invece Gunduz dovrebbe agire alle spalle di una coppia di punte inedita formata da Vicario e Faggioli
-
Sono due su due e l'atmosfera che si respirava nella squadra era diversa.
-
Qualche maligno potrebbe dire che con in panchina Poeta invece di Messina...
-
-
Collaboratori Popolari
-
Miglior Contributori
-
Dillo a un amico