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MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2025 - Una settimana per cambiare il volto di una stagione. Dalle critiche di una sconfitta senza attenuanti come quella di Cremona alle lodi per un successo contro Milano che rilancia le quotazioni di una squadra tornata a volare. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", l'86-82 strappato domenica all'Armani di Ettore Messina vale molto più dei due punti in classifica: è una dimostrazione di forza, cuore e strategia. La Pallacanestro Trieste guidata da Israel Gonzalez ha saputo preparare la partita in modo impeccabile, ha giocato con grande lucidità onorando l'ennesima sfida da sold out e dando continuità all'entusiasmo generato in coppa grazie al successo contro il Galatasaray. Contro l'Olimpia si è rivisto il volto di una formazione capace di aggredire, di imporre il proprio ritmo fin dalla palla a due e di resistere al ritorno di un avversario di altissimo livello. Le prestazioni individuali, dalla leadership offensiva di Ramsey all'energia sotto canestro di Sissoko, sono state la cartina di tornasole di un gruppo coeso e concentrato. Terremoto olimpia Un risultato che stravolge gli equilibri in casa Olimpia visto che eri è arrivata l'ufficializzazione delle dimissioni di Ettore Messina, allenatore del club milanese dal 2019. Le tre sconfitte consecutive tra campionato ed Eurolega hanno convinto il 66enne tecnico catanese a lasciare l'incarico. La squadra sarà affidata a Giuseppe Poeta, tornato in estate a Milano con un contratto triennale dopo l'ottima esperienza a Brescia mentre Messina rimarrà in casa Armani come consulente personale del presidente Leo Dell'Orco. LA METAMORFOSI Tornando alle cose di Trieste, ma cosa è accaduto, nell'arco di pochi giorni, per trasformare il brutto anatroccolo di Cremona nel cigno che ha sottomesso Milano? Contro la Vanoli si era vista la peggior versione stagionale di Trieste: spenta, senza idee, con un approccio quasi rassegnato e debolezze che parevano strutturali. Quella performance aveva lasciato dietro di sé dubbi profondi sulla tenuta mentale e sulla solidità tattica della squadra. In una settimana, con in mezzo la trasferta di Champions a Istanbul, la stessa squadra si è presentata in campo con un'intensità difensiva raddoppiata e un'efficacia offensiva ritrovata. Il perché di un tale switch emotivo e agonistico è arrivato dal desiderio di riscatto di una squadra ferita nell'orgoglio e dalle grandi motivazioni fornite da una squadra di vertice come Milano. Il salto di qualità, adesso, sarà riuscire a trasformare l'eccezionale in ordinario. Una mentalità vincente, infatti, si misura nella capacità di approcciare ogni partita con la medesima fame, indipendentemente dal nome dell'avversaria. TRAPANI PENALIZZATA Partito con una penalizzazione di 4 punti per inadempienze amministrative a inizio stagione, il Trapani Shark è stato penalizzato di un ulteriore punto per il mancato versamento di una rata relativa ad un piano di pagamenti concordato con l'Agenzia delle Entrate lo scorso maggio. La Procura Federale ha poi aperto un nuovo fascicolo relativo alla iscrizione al campionato ora in corso da parte della squadra del presidente Valerio Antonini. - Erano emerse domenica a furia di rumors sul web, ma ieri si sono già spente le voci di una panchina di Tesser in pericolo e di un possibile ritorno di Marino. Lo scrive Antonello Rodio: vero che i risultati del tecnico di Montebelluna non sono stati buoni, solo 2 punti in cinque partite, ma sul piatto ci sono tante attenuanti, dalle buone prestazioni a una robusta dose di sfortuna, da una rosa oggettivamente carente in attacco, a una condizione fisica che ora risente inevitabilmente della mancata preparazione e degli infortuni. Ma a parte che è tuttora un enigma chi stia prendendo in questo momento le decisioni in società, a lasciare perplessi erano soprattutto i tempi: cambiare allenatore all'inizio di una settimana in cui si gioca già venerdì e per giunta un match decisivo? Per carità, in passato si è visto anche di peggio, ma è ovvio che una seria riflessione andrebbe fatta, caso mai, dopo un'eventuale debacle con la Pro Patria, anche perché poi ci sono dieci giorni prima della prossima gara. Fatto sta che Tesser ha regolarmente diretto la squadra sia domenica (niente riposo questa settimana) che ieri. Seguiranno altre sedute al Grezar oggi pomeriggio e domani e giovedì mattina. PREVENDITA: RITOCCO DEI PREZZI Intanto è già partita la prevendita per la sfida contro i bustocchi di venerdì sera al Rocco (inizio ore 20.30), con un leggero rincaro dei biglietti. Il costo dei ticket in Curva Furlan è di 15 euro per gli Interi, 12 euro per gli Over 65 e 2 euro per i ragazzi 4-11 anni. In Tribuna Pasinati il biglietto Intero costa 25 euro, i ridotti 18 euro (over 65) e 5 euro (ragazzi 4-11 anni). In vendita anche il settore Gold a 50 euro. I tagliandi possono essere acquistati online attraverso il circuito Ticketone o presso le seguenti sedi fisiche: Ticket Point di Corso Italia 9, Galleria Rossoni, fino a venerdì con orario 8.30-12.30 e 15.30-19; Trattoria La Marina di via Manzoni 7 a Muggia, da oggi a giovedì con orario 11-14.30 e 160-21, venerdì con orario 11-14.30. Venerdì saranno operativi i botteghini di Tribuna Pasinati e Curva Furlan a partire dalle ore 18.30. - A oltre diciotto anni di distanza dall'ultima storica semifinale scudetto giocata e persa contro il Casarano, la Pallamano Trieste è tornata a lottare per le posizioni che contano. Come scrive Lorenzo Gatto, non è solo un successo sportivo, ma il frutto di una radicale metamorfosi societaria guidata da un uomo con una visione chiara, il presidente Federico Lanza. La sua gestione non si è limitata a cercare talenti in campo ma ha puntato a rifondare le fondamenta del club secondo criteri che richiamano il mondo imprenditoriale, ponendo l'obiettivo dell'autonomia finanziaria al centro del progetto. In un panorama sportivo troppo dipendente dalle fluttuazioni degli sponsor, Lanza ha impostato la Pallamano Trieste come una vera e propria azienda. La sua ambizione è stata sin dal primo giorno estremamente concreta, costruire un modello che minimizzasse la dipendenza esterna e garantisse la sostenibilità a lungo termine. Cercare quindi di rendere il club meno vulnerabile alle crisi economiche diversificando le fonti di entrata e gestendo con rigore il bilancio. Un approccio che, anche grazie alla presenza del direttore sportivo Giorgio Oveglia, ha permesso di investire con oculatezza, privilegiando la crescita organica rispetto a campagne acquisti orientate sul "tutto e subito". «E un lavoro duro ma che sta portando risultati – racconta il presidente –. Siamo partiti con l'idea di rendere questo club autonomo e, se possibile, permettergli anche di guadagnare. La sagra estiva, la gestione del bar a Chiarbola, il marketing, tutto fa parte di un progetto che stiamo portando avanti da soli. A oggi riusciamo a coprire il fabbisogno stagionale per circa il 50-60% del totale, per il resto ci affidiamo agli sponsor. Che sono importanti, ci stanno vicini e ci danno una grossa mano e che, aspetto da non sottovalutare, con la crescita della società e con i risultati che stanno arrivando, sono tornati ad avvicinarsi alla pallamano». Il culmine di questo lavoro è la sfida di domani a Cassano Magnago, una partita che non solo mette in palio il primo posto in classifica (Trieste raggiungerebbe a 16 punti i lombardi e Albatro e sorpasserebbe Bolzano) ma rimette la Pallamano Trieste al vertice di un movimento dal quale mancava da troppi anni. «La partita di domani è solo una tappa di un percorso molto più articolato – sottolinea Lanza –. Dobbiamo guardare lontano, il nostro obiettivo è vincere il campionato non vincere a Cassano Magnago. Lo sa il mio direttore sportivo, lo sa il tecnico Carpanese, lo sa la squadra. Ci stiamo lavorando, cercando di essere sempre sul pezzo e presenti rispetto alle situazioni. Abbiamo preso Bendjilali, purtroppo l'infortunio di Pujol ci ha creato delle difficoltà ma potremmo intervenire sul mercato nei prossimi mesi. Di certo non vogliamo accontentarci»
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Da LungomareNatisone · Inviato
Se la Biliardario Spa diventa sponsor corro a comprar la maia -
È un modo di vederla. Un altro è che se non fossero bravi a fare affari non avrebbero tirato su quel patrimonio personale, e che della parte sportiva della Triestina gli interessi fino a un certo punto. L'hanno presa perché evidentemente questo gli apriva altre opportunità (ignoro quali) e non sembra essere certo il loro core business, almeno per ora.
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Sta facendo bene. O meglio, a dirla tutta: sta facendo bene in fase offensiva. Va premesso che gli si è spalancata una opportunità imprevista per gli infortuni di Ola Aina, Zynchenko e Williams, e lui e' stato bravo a sfruttarla. Sinceramente, in difesa non è granché: lo saltano non dico sempre ma decisamente spesso. Lui è bravo a cercare di temporeggiare arretrando, ma è palese che l'uno contro uno difensivo non sia il suo forte, e di esterni forti in Premier ce ne sono a bizzeffe. Però ha freddezza e tempi di inserimento offensivi, è al secondo gol ma ha avuto anche altre opportunità. A me sta particolarmente simpatico perché mi sono fatto l'idea di un ragazzo in gamba, molto intelligente, fra l'altro sempre sorridente e mai musone. Ha preso l'avventura in Premier con grande serietà, lo si capisce dalle piccole cose: parla già un buon inglese, si fa voler bene dalla tifoseria, ha capito al volo che in Inghilterra se ti fai il mazzo e non tiri indietro la gamba nessuno ti fischierà mai. Si è proprio inserito nell'ambiente, lo si nota chiaramente dal linguaggio del corpo dei compagni nei suoi confronti. Per quel che è costato, spiccioli per la Premier, un bell'acquisto.
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Che Maignan quest'anno stia facendo bene non lo metto in dubbio...tra le ragioni aggiungerei magari anche la scadenza di contratto, se non rinnova e si mantiene a questi livelli può ambire ad un top club danaroso. Su Sommer prendo atto della tua statistica che non conoscevo, oltre che delle parole di Ndocojo che lo vede poco reattivo sulle gambe. Ci aggiungo anche che avevo completamente dimenticato la disgrazia capitata a Martinez, ecco perchè non gioca mai ultimamente. Diciamo che mi avete quasi convinto che è bollito, anche se ritengo troppo grosse le responsabilità che si riversano su di lui per la sconfitta nel derby. Sulle parole dei tuoi amici interisti....mah....sinceramente mi lasciano perplesso 😉 Francamente io scambierei volentieri Chivu per Allegri...avevo il dubbio fosse bollito (il campionato è cmq ancora lungo), ma per l'Inter sarebbe stato ideale visto che conosce benissimo il 352 ed abbiamo attaccanti perfetti per le ripartenze. Giocatori che sanno dribblare? Ma se siamo finiti 2 volte in finale di CL e vinto uno scudetto...questa è la solita storia tirata fuori quando non arrivano i risultati 😁 Poi meglio averne uno o 2, ma la storia dimostra che non sono indispensabili. Per me dipende molto spesso dalla qualità ed inventiva del mister.
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