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Questa la discussione per la seconda partita di coppa
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CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2025 https://www.citysport.news/download/CS-13ottobre2025.pdf
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LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2025 - Per l'Unione la terza sconfitta è maturata in uno dei momenti in cui in realtà la partita sembrava incanalata verso lo 0-0, nonostante le mosse offensive di Iori per provare a sbloccare l'apatia generale dei suoi in questo avvio di campionato. Purtroppo, in sintesi, la Triestina sulla sua pelle ha pagato la differenza tra avere e non avere una punta. Diaw, un pallone un gol. Come scrive Guido Roberti su "Il Piccolo", la Triestina, pur generosa, senza Vertainen, sterile. Marino dopo il triplice fischio: «Una partita equilibrata, primo tempo più loro, secondo tempo meglio noi, la differenza è che noi siamo arrivati 5-6 volte sul fondo ma dobbiamo essere più cattivi. Queste partite si decidono su un episodio. Il loro giocatore è passato in mezzo e ha fatto il passaggio tra tre giocatori nostri, ha spaccato il centrocampo. La categoria questo insegna, io della solidità dei miei ragazzi sono contento, contro una avversaria forte siamo stati bravi a limitare alcune loro individualità. Eppure usciamo con rammarico per un gol preso al 40', ma andiamo avanti con serenità». Sulla oggettiva impossibilità di scelta per Marino in attacco, la conseguenza è che i margini di errore siano ridotti al minimo. «La qualità dei giocatori è data anche dall'esperienza, dalle partite giocate. Kljiac sta facendo bene, viene a palleggiare, è bravo spalle alla porta, deve essere un po' più cattivo nell'attaccare lo spazio. Con lui è D'Urso sapevamo che avremmo fatto bene in fraseggio, magari con Gündüz l'avevamo preparata per attaccare di più la profondità. L'abbiamo a fatto a volte si è a volte no, ma sono giovani e hanno bisogno di lavorare, unico modo. Avere pazienza». Buona la prova di Silvestro. I cambi invece stavolta non hanno inciso. «Noi proviamo a lavorare per catene. Crnigoj forse è entrato un po' sottotono, mi aspettavo potesse essere in quei minuti l'uomo capace di crearci l'episodio. Purtroppo non è stato così. A volte i cambi fanno bene, a volte non spostano gli equilibri. Il calcio vive di risultati ma non è sempre tutto nero quando non arriva il risultato». Situazione tifosi ancora incerta, chi c'era stavolta ha anche sostenuto con cori. «Ci dispiace perché volevamo regalare loro un piccolo mattoncino e come dico sempre l'unico modo per essere stimati è lottare. Fin quando ci sarò io i miei ragazzi faranno questo». - Due punti in cassaforte, l'incubo di un avvio stagione caratterizzato da tre sconfitte consecutive, scongiurato. Come scrive Lorenzo Gatto, la Pallacanestro Trieste espugna il campo di Napoli e tira un sospiro di sollievo, dimostrando di possedere quella capacità di reazione che era il primo test da superare dopo i ko in campionato contro Trapani e in Champions League a Würzburg. La trasferta campana era un passaggio chiave per valutare il potenziale mentale e tecnico del gruppo e la risposta è arrivata sul piano del risultato: la squadra sa lottare e vincere anche in una serata non brillante. CANTIERE APERTO La Trieste vista a Napoli è effettivamente ancora un cantiere aperto. I due punti sono arrivati, ma la sensazione è che la squadra non abbia ancora ingranato la marcia giusta, vincendo più con il carattere e il talento dei singoli che con un gioco corale e fluido. I progressi si sono notati in difesa, a parte i troppi secondi tiri concessi e un terzo quarto in cui Napoli ha trovato troppa facilità al tiro, con una pressione che ha sporcato le percentuali avversarie e ha permesso, a sprazzi, di capitalizzare in ripartenza. Il rovescio della medaglia è l'attacco: la manovra è apparsa ancora troppo statica, con poco movimento di uomini e palla, spesso ridotta a dipendere dalla giocata estemporanea. Un sintomo di una chimica che deve ancora svilupparsi e di meccanismi offensivi che necessitano di ben altra fluidità. FUOCHI D'ARTIFICIO DAI SINGOLI Per fortuna di coach González, quando il sistema balbetta emergono le individualità, e quelle decisive hanno risposto presente. Markel Brown, ex di turno e grande protagonista in avvio, ha messo subito in chiaro che per lui non sarebbe stata una partita come le altre, dettando il ritmo offensivo con la sua energia e le sue penetrazioni. Sugli scudi il centro Sissoko, una presenza costante nel pitturato e un fattore difensivo, a dimostrazione di una crescita che lo rende sempre più solido. Decisivo il contributo di Davide Moretti, che con la sua intelligenza tattica e i canestri nei momenti cruciali ha dato ordine e concretezza. Menzione d'onore per Colbey Ross: spesso criticato in questo avvio, nel finale ha risposto con canestri pesanti, zittendo gli scettici e dando prova di freddezza nei possessi che contano. MISTERO TOSCANO-ANDERSON Se alcuni hanno brillato, altri sono apparsi decisamente sottotono. Lo sguardo è puntato in particolare su Juan Toscano-Anderson. L'ala con in tasca l'anello NBA vinto con i Golden State Warriors non sta brillando per continuità e impatto. Il suo talento è innegabile, la sua esperienza un lusso, ma il contributo in campo finora è stato al di sotto delle aspettative. La sua capacità di elevare il livello di gioco in entrambe le metà campo è vitale per le ambizioni di Trieste, e un suo sblocco, mentale prima che tecnico, potrebbe dare quel quid in più per trasformare una vittoria di carattere in una prestazione convincente. TEST DI FUOCO Il calendario, però, non aspetta. La vittoria a Napoli è il primo passo, ma il vero banco di prova è dietro l'angolo. Mercoledì sera al PalaTrieste arriverà il Galatasaray per la seconda giornata di Champions League, un test europeo di altissimo livello che dirà molto sulle reali ambizioni continentali della squadra. E subito dopo, sabato 19, il derby veneto in trasferta contro Venezia, un classico del campionato che rappresenta un termometro sempre affidabile
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Secondo me, non rincorre nessuno perché è pesante e fuori condizione. Non me ne parlano come di uno scazzato, e del resto mi pare che quelli scazzati siano stati fatti fuori senza un problema. Lui trova spazio perché in allenamento sta facendo bene, e non a caso la scorsa gara è partito addirittura titolare, ma allenamento e partita sono due cose diverse, e convengo che al momento non stia dando nulla di significativo. Personalmente, sono disposto a concedergli un tempo ragionevole.
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Da Shatterd Backboard · Inviato
Go cambiado form. Questo a "stelline" me sembrava coccolo e immediato. Non permeti de indicar espressamente gli NE, ma intuitivamente basta non assegnar el voto, el form accetta questa opzion. Magari gavessi dovudo specificarlo, non ghe go pensa, me scuso. Invece me xe più complicato, per vari motivi, eliminar dal sondaggio dei giogadori.
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