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GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2025 - Sconfitta all'ultimo tiro, al termine di un match splendido per qualità e intensità, la Pallacanestro Trieste sfiora l'impresa arrendendosi solo in volata a un solidissimo Galatasaray. Come scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", questione di gerarchie, di identità di squadra e di punti di riferimento che in questo momento fanno la differenza. Il Galatasaray ce li ha e cavalcando il suo quintetto porta a casa un match nel quale Trieste ha comunque giocato una partita di altissimo livello. In questa Champions League, molto più di quanto dimostrato a Wurzburg, la formazione di Israel Gonzalez ha pieno diritto di cittadinanza. Deve crescere ancora ma contro il Galatasaray, intanto, ha sicuramente fatto dei passi avanti. Deve limitare gli errori, in difesa dove ha concesso decisamente troppi secondi tiri (20 rimbalzi) e in attacco ma la strada sembra quella giusta. AVVIO EQUILIBRATO Gran ritmo in apertura, squadre propense a correre con Trieste che soffre la fisicità di GIllespie (stoppata su Sissoko e un paio di extrapossessi pesanti) ma risponde ai canestri di White e Palmer e con le triple di Uthoff e Brown si porta avanti prima sul 6-4 e poi grazie a Ramsey sul 9-7. A metà primo quarto consuete rotazioni con Gonzalez che inserisce prima Ross per Ruzzier e poi Candussi e Toscano-Anderson per Sissoko e Ramsey. Trieste perde fluidità offensiva, sbaglia qualcosa di troppo con un Ross da 0/3 e il Galatasaray ne approfitta per piazzare il parziale di 0-9 che lo porta sul 9-16. Time out Gonzalez, dentro Moretti e Brooks, biancorossi che ritrovano la verve offensiva e con un canestro di Candussi e due preziose triple di Ross limitano i danni e chiudono il primo quarto sotto di quattro sul 17-21. RISVEGLIO TOSCANO Si sblocca Toscano-Anderson, canestro salutato dal boato di un palazzo che lo aspetta come il messia, ma in difesa Trieste è ancora distratta a rimbalzo e regala troppi secondi tiri. Il Galatasaray ne approfitta e torna prima sul 23-30 e poi sul 29-38 con un inarrestabile Cummings (11 punti) e 4' da giocare. Colbey Ross su assist di Toscano Anderson per il 31-38 Sissoko e Uthoff a segno per il 36-40, Toscano ruba palla e firma il meno due. Time out turco e Trieste sembra crederci. Ma butta via tutto nell'ultimo minuto e mezzo perché anche complici tre liberi regalati a Cummings, il Galatasaray riallunga e con una bomba di Oncel sulla sirena rientra negli spogliatoi sul 38-49, massimo vantaggio del match. UTHOFF E ROSS Trieste prova a rimettersi in partita alzando il ritmo e colpendo da tre con Uthoff e con un Ross e nonostante un Fabian White da 17 punti e 7/9 dal campo rientra sul 53-57 a metà del terzo quarto. Toscano Anderson in doppia cifra riporta i suoi a contatto in un terzo quarto che si chiude sul 67-70. LA VOLATA FINALE Brooks e Ramsey per il sorpasso Trieste, 73-72 in apertura di ultimo quarto, poi è una lunga volata che vede il Galatasaray provare a scappare ma trovarsi con le spalle al muro a 26" dalla fine quando Uthoff trova la bomba del 90-89. Time out e ultima azione, Gillespie in tap in firma il 90-91 a 9" dalla fine, Trieste ha l'ultimo tiro ma la tripla di Ramsey la beffa regalando il successo ai turchi. - Rivoluzione alabardata. Da tempo si invocava da parte della nuova gestione della Triestina un segnale di forte discontinuità con il passato. Ebbene, come scrive oggi Antonello Rodio, il segnale è arrivato in maniera deflagrante ieri sera, quando nel giro di un'ora e mezza sono arrivati due comunicati della Triestina con i quali la società alabardata ha reso nota l'interruzione del rapporto con Alex Menta e Sebastiano Stella, ovvero il direttore generale e l'amministratore delegato della passata gestione, ed entrambi nell'ormai ex cda insieme a Ben Rosenzweig. Una vera e propria rivoluzione insomma quella decisa dal presidente Tom Zelenović e dal rinnovato cda comprendente Olivier Centner e Marco Margiotta. Una rivoluzione invocata dai tifosi ma abbastanza sorprendente nei tempi e nelle modalità. A dire il vero il primo addio, quello con Stella, non è arrivato a sorpresa perché dall'arrivo di Zelenović nel ruolo di presidente, quello che è stato l'ad del club alabardato era stato messo gradatamente da parte. Pur considerato dalla tifoseria fra i colpevoli della situazione, anche se in secondo piano rispetto a Menta, va dato atto a Stella di essersi dato da fare in mille modi nella turbolenta estate appena trascorsa per risolvere tante situazioni critiche. «US Triestina Calcio 1918 – così il comunicato delle 18.30 circa – comunica di aver deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con Sebastiano Stella, con effetto immediato a partire dalla data odierna. La decisione è stata presa a seguito di una revisione interna e riflette i nuovi obiettivi del club, nonché l'impegno a mantenere elevati standard di leadership e disciplina organizzativa. Al momento non saranno divulgati ulteriori dettagli riguardo alla risoluzione del rapporto». Un'ora e mezza dopo, in contemporanea con i tg della sera, è arrivato il secondo comunicato, questo sì a sorpresa perché l'ormai ex direttore generale alabardato sembrava ancora saldo in sella: «US Triestina Calcio 1918 comunica di aver deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con Alexander Menta, con effetto a partire dal 15 ottobre 2025. Al momento non saranno divulgati ulteriori dettagli riguardo alla risoluzione del rapporto». Sulla volontà di non divulgare dettagli, sembra permanere ancora una sorta di mistero su questo nuovo corso alabardato, ma la realtà concreta dei fatti è che l'allontanamento di Menta, ovvero una delle condizioni poste non solo dalla tifoseria per riavvicinarsi alla società, ma anche delle stesse istituzioni per riprendere rapporti più cordiali e corretti con la Triestina, è stato esaudito. Si chiude così una delle più discusse e disastrose gestioni della società alabardata. Naturalmente non è che ora tutto sia risolto. Un primo passo è stato fatto, la puntualità dei pagamenti è stato un altro segnale importante, ma basterà alla tifoseria quanto accaduto ieri per tornare allo stadio? O si attenderà magari dalla società un ulteriore gesto di riavvicinamento e di riconciliazione? Diciamo che l'allontanamento di soggetti indesiderati è importante, ma ora servono anche comun icazione e trasparenza su quali siano i programmi societari, quali i progetti, chi le eventuali nuove figure messe nei posti chiave. Anche perché le voci attorno alla società continuano a impazzare
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Da Shatterd Backboard · Inviato
Adesso non go le statistiche sotto man... ma diria che Ramsey, a differenza de Uthoff pol entrar con più sicurezza. Quindi presumo che sarà stà disegnado uno schema che tra le varie soluzioni prevedeva quella che Ramsey podessi andar al ferro o tirar da 3... ga tirado da 3, se ghe entrava iera un campionesso, non xe entrada... ma iera Sissoko a ciapar el rimbalzo... ma xe andà per terra e no i ghe ga fischado fallo... Pecà. Mi invece rimpianzo più l'ennesimo rimbalzo non preso sull'azion del vantaggio del Galatasaray, che ga permesso al mulo con la cavelada rasta de segnar... Lori comunque sai forti. -
Partita spettacolare di alto livello come ne abbiamo viste poche. Noi siamo stati all'altezza e la portavamo quasi a casa nonostante la caterva di rimbalzi persi nei primi due quarti. Siamo entrati sempre meglio nella partita man mano che acquistavamo fiducia. Un segnale molto positivo in prospettiva. Per lunghi tratti mi è sembrato di vedere la squadra dell'anno scorso tanto che ho avuto la sensazione che Gonzales abbia un po' messo da parte la sua impostazione per lasciare spazio alla spontaneità del gioco, heritage del lavoro passato. Mi sembra che questo sia il procedimento più intelligente, assommare il patrimonio esistente a quello nuovo. Costruire su ciò che già c'è di buono anzichè ricominciare tutto daccapo. Riguardo al finale, è vero che Brown non era in grande serata, ma aveva appena ritrovato l'estro giusto. Lui e Brooks li avrei lasciati in campo. Forse lo schema era palla a Ramsey per una penetrazione ma lui quando ha visto com'era schierata la difesa ha scelto il tiro; si era già visto che gli arbitri non avrebbero fischiato nessun tipo di fallo. E così quasi sempre anche nei finali di Euro League
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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Concordo,in 8 secondi devi dare la palla al tuo migliore uomo di 1vs1, e lasciargli più spazio possibile,già un pnroll è troppo rischioso,rischi di restare impiccato con la palla in mano In quella situazione di tempo Uthoff può tirare solo se il suo uomo aiuta e si stacca, altrimenti non lo può fare,impensabile andare da lui -
Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Il primo tempo eravamo sotto di 9 a rimbalzo
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