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Sarebbe esclusa dal campionato alla prossima scadenza in quanto Rosenzweig non ha più nessuna porta da battere. Per noi sarebbe soltanto prolungare l'agonia. Ma a conti fatti non cambierebbe nulla,che la società venga venduta adesso ormai è quasi impossibile, quindi comunque rimarremmo senza Unione per quest'anno, pertanto, che quel co****ne faccia quello che gli pare,sempre che riesca a trovare qualcuno che accetti di allenarla e qualche giocatore che ci venga a giocare, possibilità che trovo molto, molto difficile.
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... tempo che gli servirebbe per trovare nuovi investitori (leggi "polli") nel momento in cui, grazie alla credibilità che si è costruito, non riesce a farsi far credito neppure dal salumiere. Va bene che la speranza è l'ultima a morire ma Rosenzweig sta andando oltre all'inimmaginabile....
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Così mi è stata raccontata da un operatore di mercato, di solito affidabile, e così la riferisco senza avere la possibilità di verificare. La mossa disperata di Rosenzweig, il quale si è sicuramente incontrato con Menta a Milano. Cambio di scuderia per Correia che passa a CAA Base, vendita dello stesso al Monza per 1.5 prima dello svincolo, soldi che sommati a quelli incassati da Adorante andrebbero a pagare i circa 2 milioni al 1° agosto per continuare a esistere. Logico che per noi sarebbe semplicemente un modo di prolungare l'agonia. Ma all'ineffabile americano servirebbero per guadagnare tempo.
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LUNEDÌ 14 LUGLIO 2025 - Deciso, motivato, voglioso di cominciare una nuova tappa della sua carriera. Per Davide Moretti, Trieste e la Pallacanestro Trieste rappresentano un punto di ripartenza dopo un cammino in chiaro scuro che a Venezia, in maglia Reyer, non gli ha regalato grandi soddisfazioni. Come scritto da Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo", terminata la stagione si è guardato attorno, con l'obiettivo trovare una piazza in grado di motivarlo e stimolarlo. Assieme alla Pallacanestro Trieste ha proceduto per gradi: un primo approccio in cui le parti si sono "annusate" senza però trovare una strada comune poi, passate un paio di settimane, l'incontro decisivo che ha portato alla firma del contratto. «Ho scelto Trieste perché è una piazza che respira pallacanestro, con una proprietà che mi ha cercato e voluto fortemente – racconta Moretti –. Ho trovato un progetto ambizioso che rispecchia pienamente le mie aspirazioni professionali. L'affetto e l'entusiasmo dimostrati fin da subito dai tifosi hanno poi ulteriormente rafforzato la mia convinzione, rendendo la scelta ancora più giusta». Un progetto, quello triestino, che sposa fino in fondo il carattere di un ragazzo che ha apprezzato il grande entusiasmo e la voglia di vincere che ha percepito ascoltando le parole del presidente Matiasic e del general manager Arcieri. Dopo il sesto posto in campionato che ha garantito alla società un posto nella Champions League, Trieste vuole far un ulteriore passo avanti migliorando i risultati in Italia e facendo un percorso importante anche in Europa. «Il mio obiettivo primario per questa stagione è chiaro: vincere – conferma Davide –. Ho seguito la squadra lo scorso anno e ho percepito una chiara identità basata su un livello di competitività altissimo. Credo che queste siano le basi ideali per migliorare i risultati ottenuti e puntare a traguardi sempre più importanti in questa stagione». Servirà anche l'apporto di Moretti in un campionato nel quale la combo guard bolognese dovrà mettere al servizio della squadra tutta la sua versatilità. Partirà per essere una spalla di assoluto livello per affiancare Markel Brown ma il suo contributo, prezioso, potrà arrivare anche nel caso in cui dovesse servire una valida alternativa in regia ai playmaker Colbey Ross e Michi Ruzzier. «Per raggiungere i traguardi che si pone la società – conclude Moretti –, metto a disposizione della squadra la mia competitività, una mentalità vincente e un grande spirito di sacrificio. In questi anni, ho avuto l'opportunità di maturare significativamente e di accumulare una preziosa esperienza sia in Europa che in contesti internazionali. Sono pronto a mettere tutto questo al servizio del gruppo per raggiungere i nostri obiettivi » - Si apre la settimana decisiva per le sorti della Triestina. E non è un modo di dire, perché se non accade qualcosa di importante da qui al prossimo week-end, al massimo per lunedì o martedì prossimo, per l'Unione si aprirà il baratro. Come scrive Antonello Rodio, gli scenari possono essere diversi. Pare che Ben Rosenzweig, che dopo una misteriosa toccata e fuga a Milano è ripartito sabato in fretta e furia per gli Stati Uniti, si sia nuovamente irrigidito sull'ipotesi vendita e forse speri ancora di trovare i soldi necessari per andare avanti, insomma metta insieme gli investitori per garantire una robusta iniezione di denaro e sistemare le cose. Ma il tempo stringe. Una prima scadenza c'è attorno al 22-23 luglio: se per quel giorno non saranno stati pagati i giocatori che a inizio mese hanno messo in mora la società, allora quest'ultimi saranno liberi. E sono proprio quelli che hanno mercato e da cui sarebbe possibile racimolare qualche entrata, anche importante come nel caso di Correia. C'è poi la fatidica scadenza del primo agosto, quando vanno versati gli stipendi di giugno: se salta anche questa, la Triestina potrebbe essere estromessa dal campionato. E in ogni caso, se anche il presidente trovasse i soldi in extremis, sarebbe una squadra rabberciata, con mercato bloccato e osteggiata dalla tifoseria. Ecco perché tifosi e politica spingono per una vendita, ma oltre a un compratore deciso, veloce e pronto a subentrare pagando anche i debiti, serve che Rosenzweig sia veramente disposto a vendere senza troppe pretese. L'altro scenario è che di fronte a messe in mora e decreti ingiuntivi che avanzano, si muova il tribunale. A quel punto, con la faccenda in mano a un curatore fallimentare, si aprirebbero altre prospettive, ma solo future perché quasi certamente bisognerebbe rinunciare per un anno alla Triestina .
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Secondo me,anche grazie ai terreni che sicuramente sono un' asset importante e un valore aggiunto,il curatore un soggetto interessato lo trova e magari tra uno di quelli che si erano palesati adesso.
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