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    • La Virtus ha altre mire,e te credo che visconti non gli andava bene,hanno Hackett,Pajola,Belinelli,polonara,Akele,diouf,si aspettavano un altro di quel livello. Noi non siamo in questa situazione,per me ,abbiamo bisogno di un solo italiano "buono",e uno da 5-10 minuti. Se Wolde viene a fare il campogrande può anche andar bene,se deve fare l'italiano "buono" allora no,meglio visconti(per restare in tema)
    • Così potremmo fare 2-7-1 come nuova tattica ... 
    • CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 16 GIUGNO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-16giugno2025.pdf
    • LUNEDÌ 16 GIUGNO 2025 Si apre in casa alabardata la settimana delle decisioni sul prossimo allenatore. In società l'intenzione è di fare presto, solo alcuni giorni per chiudere la pratica del nuovo mister, in modo così da programmare in sintonia con lui il complesso lavoro su una rosa che nelle intenzioni sarà notevolmente ringiovanita, con vendite da fare, addii da trattare e giovani da pescare. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", considerate le poche risorse a disposizione, l'intenzione pare infatti quella di attingere agli incentivi economici previsti in caso di massiccio utilizzo di giocatori nati dal 2004 in poi. Ma innanzitutto va deciso l'allenatore. L'identikit è quello di un tecnico che abbia dimostrato di saper lavorare con i giovani e che sia disposto a guidare una squadra impostata in questo modo che parte con un pesante fardello di 9 punti di penalizzazione. Ecco perché il nome attualmente in pole position, quello di Giorgio Gorgone, è decisamente credibile, anche se òìallenatore è nel mirino anche di Juve Stabia e Frosinone. Il tecnico romano, che compirà 49 anni ad agosto, quest'anno ha compiuto una vera impresa portando alla salvezza sul campo ai play-out la Lucchese in una situazione davvero disperata. Non solo sul groppone del club toscano c'erano 6 punti di penalizzazione, quindi una situazione simile a quella dell'Unione, ma alla Lucchese da gennaio non hanno più visto soldi: giocatori e staff sono stati mesi e mesi senza pagamenti, tanto che poi come noto la Lucchese non si è iscritta ed è sparita. Insomma Gorgone è uno abituato alle situazioni complicate, come sarà quella del prossimo anno per una Triestina che parte da meno 9. Ma a favore del tecnico romano c'è anche il fatto di aver vissuto per sette anni con la maglia alabardata addosso, dal 2005 al 2011 da giocatore e poi un'altra stagione come allenatore della Berretti. Questo non significa solamente un forte legame con Trieste, che Gorgone tra l'altro ha recentemente ribadito, ma anche che una sua scelta potrebbe aiutare a ricucire con una tifoseria che dopo tutti i problemi societari ha digerito male anche il divorzio con Tesser, e continua a vedere con sospetto la proprietà. Ma Gorgone non è l'unico candidato. Riemerge infatti anche il nome di Massimo Donati, 44 anni, che guarda caso la scorsa estate, prima che la società dirottasse all'improvviso su Santoni, era il mister designato per allenare l'Unione. Donati era reduce da un ottimo biennio con il Legnago, con una promozione dalla D alla C e poi con un sorprendente sesto posto da neopromosso. Lo scorso anno, sfumata l'ipotesi Triestina, Donati andò in Grecia ad allenare l'Athens Kallithea, neopromosso nella massima serie ellenica, ma dopo 14 partite senza vittorie (8 pareggi e 6 sconfitte) a dicembre è stato esonerato. Però ormai Donati sembra molto vicino al Vicenza: l'allenatore ex Legnago infatti sembra aver staccato nelle preferenze della società veneta Gallo e Abate, mentre l'ormai ex allenatore biancorosso Stefano Vecchi allenerà l'Inter U23, che farà il suo debutto in serie C. C'è anche un terzo nome candidato alla panchina alabardat a, seppur con minor forza. E anch'esso è un ex giocatore alabardato: si tratta di Piero Braglia, 70 anni, che giocò con l'Unione a metà anni Ottanta in serie B. Al contrario degli altri due pretendenti vanta una lunga esperienza di 35 anni in panchina, quasi tutti fra serie B e C. Sfortunata però la sua ultima stagione, quando a gennaio è stato esonerato dal neopromosso Campobasso, dopo quasi tre mesi senza vittorie. - Le ambizioni e le velleità della Pallacanestro Trieste 2025/2026, con buona approssimazione, passeranno non solo da un campionato sperabilmente di vertice, ma anche da quanto di buono si farà nella prossima BCL. Come scrive il sottoscritto nel nuovo numero di CitySport.News, in attesa dell’ufficialità della partecipazione biancorossa nella futura kermesse (di fatto una formalità che verrà confermata nelle prossime ore), è di fatto già delineato lo scenario che vedrà il ritorno dei biancorossi in una competizione europea. Che, salvo sorprese, non dovrebbe discostarsi di una virgola da quanto accaduto nella scorsa stagione vinta dall’Unicaja Malaga (al secondo successo di fila in BCL). LA FORMULA DELLA BCL Per la decima edizione della competizione organizzata da FIBA Europe, si resterà quasi sicuramente sul canovaccio già visto nel recente passato, con un totale di 52 squadre – tra girone di qualificazione e regular season – a contendersi il trofeo che verrà assegnato all’interno delle Final Four in programma nel maggio del prossimo anno. Si giocherà il martedì o il mercoledì (tifosi giuliani, cominciate già a tenervi liberi…), mentre la competizione partirà a metà settembre con i turni di qualificazione (un contesto che Trieste ha buone speranze di non dover disputare, iniziando invece dalla stagione regolare di inizio ottobre) dai quali usciranno quattro squadre a sommarsi alle altre 28 partecipanti qualificate di diritto. Da lì in poi si parte col torneo vero e proprio: otto gruppi da quattro squadre ciascuno, in un girone all’italiana che vedrà le prime classificate volare direttamente agli ottavi di finale, mentre seconde e terze di ogni raggruppamento ad affrontare i Play-In da cui scaturiranno altre otto formazioni a completare il nuovo gruppone dei sedici team. Altra suddivisione poi in ulteriori quattro gruppi da quattro, con un altro girone all’italiana in cui passeranno ai quarti di finale le prime due di ogni girone. Infine le Final Four, presumibilmente il secondo weekend di maggio, a sancire la vincitrice. UN TROFEO CHE PARLA SPAGNOLO Nelle precedenti nove edizioni della BCL, ben sei volte la coppa è stata alzata da una squadra iberica: oltre alle due vittorie della già citata Malaga, da registrare altri due bis rispettivamente da parte di Tenerife e San Pablo Burgos. L’unica gioia italiana è quella della Virtus Bologna targata 2017-2018 (vittoria 73-61 contro la stessa Tenerife): un cammino impervio ma non per questo affascinante attende dunque Trieste. Sarà vera gloria biancorossa nel ritorno in Europa?
    • Questo dovrebbe essere al 1° luglio. Poi se c'è stato qualche altro movimento o condizioni nei prestiti che sono state raggiunte (per esempio Frare, Rizzo) che non sappiamo, correggerò. Inoltre c'è da chiarire la posizione dei misteriosi Mannes e Moises. 
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