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Per tirare da fuori area devi arrivare nella posizione per farlo. Nel primo tempo la Virtus ci è riuscita perché noi eravamo un po' più sbilanciati, nel secondo nemmeno loro ci hanno provato. Fresco ha bloccato tutto davanti alla difesa lasciando solo quel poco di fascia che quel campo consente oppure delle combinazioni veloci che ci sono riuscite due volte nel primo tempo con il fuorigioco di Ionita e l'errore di Vicario. Altro con le nostre armi era difficile da fare. Sul rigore abbiamo già detto, in diretta se lo dava non era uno scandalo, ma sono decisioni che mai si cambiano al FVS. Quando noi lo abbiamo subito, vedi Fontanafredda, era stato dato live.
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DOMENICA 23 NOVEMBRE 2025 - Lo 0-0 maturato al Gavagnin Nocini tiene la Triestina in un limbo, 20 punti distante dalla Virtus Verona e dalla Pro Patria, sospesa tra il pensare che la rimonta sia ai limiti del possibile e quell'idea, al contrario, che raggiungere un obiettivo simile ne farebbe di diritto una impresa da libri di storia . Come scrive Guido Roberti su "Il Piccolo", c'è poi la singola partita, e a Verona, ancora una volta, tra episodi ed occasioni, la Triestina ha raccolto meno del seminato. La pensa così Attilio Tesser. «Primo tempo è andato come previsto e lo abbiamo fatto noi, in particolare abbiamo spinto sulla fascia destra, per cui quanto preparato e' stato fatto, il secondo tempo è stato più equilibrato con poche situazioni da gol. Quelle nitide sono state nel primo tempo, 3-4 e anche loro hanno colto un palo. È stata la partita combattuta che mi aspettavo, la più difficile tra le 5 fatte con me. Purtroppo come consuetudine non finalizziamo e senza fare gol e' difficile vincere le partite». Colpo proibito a D'Amore, cartellino giallo all'autore del gesto. Meritevole invece di espulsione. Pure su Silvestro il rigore ci poteva stare. Tesser ancora una volta è costretto a prender atto del contrario. «Non siamo fortunati, è strano che una manata, un gesto volontario venga sanzionato con un giallo, direi che è abbastanza clamoroso come episodio. É altrettanto con l'episodio del possibile rigore su Silvestro. Non ci dispiacerebbe che ogni tanto ci venisse data qualche situazione a favore. E due episodi in una partita sono abbastanza». La squadra nella parte finale del secondo tempo ha perso smalto. «Le partite si vincono dal primo minuto, non bisogna arrivare al secondo tempo, e le occasioni pulite le abbiamo avute. Il rammarico c'è perché non riusciamo a finalizzare, noi comunque eravamo in partita, la concentrazione ed il temperamento ci sono stati da parte di tutti. Chiaramente con qualche muso lungo perchè sono tante partite che non riusciamo a vincere e credo davvero che abbiamo raccolto poco, ma non dobbiamo mollare. Creiamo tanto, un collega che ha visto le nostre partite ha detto che avremmo meritato quattro vittorie. Con i se e con i ma però non si va da nessuna parte. I ragazzi comunque ce la stanno mettendo tutta e lottano dal primo minuto al 94'. Anche oggi fino all'ultima palla». - In campionato, due squadre che devono togliere un po' di ruggine dal loro motore. Come scrive Lorenzo Gatto, reduci dalle sconfitte rimediate rispettivamente a Cremona e in casa contro Trapani, Pallacanestro Trieste e Armani Milano si affrontano questo pomeriggio (palla a due alle 16, diretta Sky Sport Basket) con la necessità e la volontà di cambiare passo. Se Trieste può contare sulla spinta emotiva del suo pubblico e di una qualificazione ai play-in di Champions League che regala fiducia, l'Olimpia ha pagato le tante assenze di un match giocato in emergenza lasciando via libera alla capolista Hapoel Tel Aviv nello scontro diretto giocato giovedì al Forum. Un'avversaria, l'Armani, che Israel Gonzalez conosce bene, avendola affrontata (e battuta) negli ultimi quattro anni sulla panchina dell'Alba Berlino. LE PAROLE DEL COACH «Milano è una grande squadra – l'analisi del tecnico spagnolo –, piena di ottimi giocatori e con un grande allenatore, sarà una sfida molto difficile per noi. Ha tanti giocatori importanti che possono sfruttare il loro talento e costruirsi buoni tiri, per fermarli dovremo difendere di squadra, prestando grande attenzione alla comunicazione e commettendo pochi errori, perché loro sono capaci di punirti sistematicamente». Con l'impresa di Istanbul ancora nella testa e nel cuore, la Pallacanestro Trieste riparte dalle certezze costruite nella notte turca. Compattezza, comunicazione difensiva, grande presenza fisica dentro l'area e lucidità nei momenti decisivi. Una solidità crescente di un gruppo che finalmente vede i suoi meccanismi consolidarsi e che dal match contro l'Armani deve trovare conferme. «A Istanbul abbiamo fatto una grande partita – l'analisi di Gonzalez –, ma adesso dobbiamo guardare avanti. L'obiettivo è continuare a costruire sulle basi di quei quaranta minuti, lavorando sulle cose fondamentali, non concedere punti in contropiede e controllare il rimbalzo dopo una buona difesa. Sappiamo che non sarà facile, perché in campo ci sono anche gli avversari e Milano ha bisogno di vincere questa partita, ma la vittoria con il Galatasaray ci ha dato molta fiducia e mostrato la strada che serve per vincere. Dobbiamo pensare a noi stessi e provare a fare il meglio possibile per battere una grande squadra nella nostra casa». I TIFOSI Cornice di pubblico, una bella e consueta abitudine a Trieste, da sold-out. Ieri sono stati sbloccati gli ultimi posti nel settore N3, quello posto sotto lo spicchio di PalaRubini destinato alla tifoseria ospite, per cui i ritardatari potranno ancora far parte di un evento che promette, come sempre, spettacolo. La biglietteria esterna del PalaRubini (botteghino di via Flavia 3) sarà a disposizione dei tifosi dalle 14 e fino alla fine del secondo quarto. LA GIORNATA Domenica che si apre con la sfida del PalaRubini, poi toccherà alla Pallacanestro Varese affrontare Udine in un match che mette in palio punti pesanti in chiave salvezza. Trapani Shark, impegnata in casa contro la Reggiana, siciliani per la settima vittoria consecutiva tra campionato e coppa, emiliani chiamati a reagire dopo cinque ko. Ci si sposta poi a Tortona dove la Bertram affronta la Reyer Venezia in una sfida che vale il terzo posto in solitaria. Chiudono la Virtus Bologna a Cantù e il match in programma al PalaBarbuto tra Napoli e Banco di Sardegna Sassari
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Non so chi, almeno in Italia, possa permettersi Alibegovic, che pare guadagni una fortuna.
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Consentimi di dissentire. Su Sky hanno dato il replay più e più volte e si vede chiaramente che il difensore Virtus ad un certo punto non guarda più il pallone ma solo l'avversario deviando la traiettoria della corsa e spinge il nostro da dietro; le immagini non sono sufficientemente chiare per capire se c'è stato anche un tocco tra i piedi. In buona sostanza se l'avesse dato non sarebbe stato uno scandalo e di rigori così ne abbiamo già subiti. Certo, non ci si può aggrappare ad un episodio per poter recriminare sul risultato finale. Mi ha sorpreso il fatto che, soprattutto nel secondo tempo quando la freschezza atletica veniva via via meno, piuttosto che intestardirsi a voler mettere per forza qualcuno davanti alla porta con la palla al piede andando inevitabilmente a sbattere contro il muro della Virtus, non si sia cercata la conclusione da fuori, soluzione che la Virtus ha invece cercato più volte colpendo anche un palo nel primo tempo. Giocatori con un buon calcio ne abbiamo: Gunduz, Jonson e anche Ionita. Una spizzata, un rimpallo, una conclusione sporca avrebbero forse regalato qualche occasione in più. Bravi comunque a non concedere ripartenze alla Virtus. Da qui lo 0 a 0 che non serve a nulla.
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Si vocifera su altri punti di penalizzazione, su due uscite importanti, Alibegovic e Cappelletti e di soldi bloccati all'estero.....il Baldini trapanese ha di che sbizzarrirsi..
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