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25 aprile


diego

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Zonto che oggi sul medesimo Corriere, Claudio Magris scrivi un colo del titolo Com'è triste dover difendere la Resistenza

de cui riporto el passo finale, visto che el fa riferimento al articolo de Romano:

Nel suo articolo sul Corriere inoppugnabilmente equanime e obiettivo, Sergio Romano ci raccomanda di tenerci stretto il 25 aprile. E' giustissimo, ma è anche triste doverlo fare, perchè preferiremmo non dover fare tanta attenzione ai borsaioli che ce lo vogliono portar via.

Ennesima volta che me trovo d'accordo con Magris.

Modificato da babatriestina
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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

e come che go dito de altre parti, no stemo parificar la Resistenza a Trieste, che ga caratteri del tutto particolari, con quel che xe nato de altre parti.

Qua te ga ragion, diria.

(e se verzessi quintai de discorsi che lasemo a un altro topic :p)

Del resto purtropo/per fortuna certe epoche no le gavemo mai vissude: e allora? :D Voio dir: perchè mai le ne dovessi pesar a noi?

Ma sopratuto cossa che c'entra quel che fazeva el PCI con le banalizzazioni del 2010 del corriere del tramonto, nianche no se sa.

Interessanti le divagazioni del articolo, pecà che le parti da basi che ogi no ga senso de esister, quindi no ga senso de esister nianche l'articolo in se, per mi :D

Pensemo ale basi de oggi: mi la vedo ben semplice.

Neofascisti che metti el naso in tanti posti de poter, sinistra persa per venezia a causa de scelte conscie che lis ta portando al autodistruzion: in un scenario del genere, la liberazion che ostacoli la ga a eser bipartisan e "sostanzial" inveze che propagandistica?

Solo i ostacoli che volemo trovarghe noi, o el corriere.. ma ne la realtà, ben pochi che no sia facilmente risolvibili.

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Nel suo articolo sul Corriere inoppugnabilmente equanime e obiettivo, Sergio Romano ci raccomanda di tenerci stretto il 25 aprile. E' giustissimo, ma è anche triste doverlo fare, perchè preferiremmo non dover fare tanta attenzione ai borsaioli che ce lo vogliono portar via.

Ennesima volta che me trovo d'accordo con Magris.

Ennesima volta che son in disaccordo con lui (almeno da sta frase, no go leto l'articolo) :D

Per mi, un valor, una ricorenza, un evento xe vivo fin che xe de difenderlo e affermarlo, xe morto quando se lo da per scontado.

Cambia i dettagli (xe attacchi e attacchi), ma fin che se ghe ne parla, vivo el resta.

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Forsi voi se troppo giovini per ricordarve l'egemonia cultural dele sinistre italiane, co a scola vegniva imposti i temi e le celebrazioni dela Resistenza

In forma minore ma xe tuttora esistente eh. Go za parlado del mio programma de storia del liceo, e me son diplomà nel '98, non nel medioevo. Nianche un minimo accenno nè alle foibe nè alla cacciata degli italiani dall'Istria. Sandroweb poderà confermar, visto che ierimo in classe insieme.

Xe stada una semplice dimenticanza? Xe argomenti vietadi dal programma imposto da Roma?

Inutile menarsela, la cultura xe e continua ad esser monopolio de una parte sola. E chi ignora completamente alcuni avvenimenti vol dir che sa de aver parecchi scheletri nell'armadio.

Ben venga quindi le riforme scolastiche e la distruzion dei monopoli culturali, soprattutto se se parla de servizi pubblici.

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Posso quotar Arlon? Me se permesso dir che nell'articolo del Corsera oltre che m...a ghe xe dentro un bic de anticomunismo?

Ma logico che ghe sia dentro anche dell'anticomunismo!

Ma.......a parte i scherzi...no te penserà veramente che ad oggi, 27 aprile 2010, el concetto de comunismo vero e proprio, come el comunismo storico a cui se riferiva sto articolo, sia ancora proponibile ad una popolazion sana de mente...?

Cioè, xe una battuda la tua, vero? Te prego, dime de sì.....

Dopo che tutti i casi storici, molti dei quali ancora in corso, in cui se ga tentà de applicarlo xe sfociadi TUTTI ed inevitabilmete in regimi. Dopo Russia, Vietnam, Cambogia, Cina, Corea del Nord, Cuba, e chissà quanti che me sfuggi in sto momento, dove el sistema ga podù reggerse solo con la repression, esisti ancora delle persone che sostien che sia possibile applicarlo???

Me dispiasi Diego, anche mi credo che te sia una persona in gamba e ricambio i tuoi complimenti, oltretutto ghe xe un dovuto rispetto per la differenza de età, ma a maggior ragione no posso creder che te ritegni ancora possibile una soluzione sociale come questa. E no sta dirme che alla fine nisun dei suddetti regimi ga applicado a regola d'arte i dettami de Marx, perchè se questo no xe avvenudo nonostante i numerosi tentavi allora vol dir, a maggior ragione, che xe inapplicabili. Per no parlar se i sia "teoricamente giusti" o meno.

Che la fine della guerra e la sconfitta del Nazifasismo e no GUERRA CIVILE (NdR) ghe ga "permesso" al PCI de attribuirse la vittoria me par una bufala enorme. Tanto xe vero che el Comunismo in Italia (nonostante partigiani e compagni) no ga mai rivado a vinzer una che sia una de elezioni.

E grazie a Dio che non le ga vinte! Con tutto rispetto ;) Questo dimostra che la maggior parte della gente no xe mai stada de quell'idea.

Ma sul fatto che el PCI gabi sempre zercado de ciaparse la maggior parte del merito della liberazion per mi no ghe xe dubbi.

Basta veder tutte le feste paesane in Carso e in tanti altri paesi d'Italia. Feste de paese, quindi storicamente "popolari" nel senso più letterale della parola, xe diventade un tripudio de bandiere rosse, come a significar che se una festa xe del popolo allora xe automaticamente "de partito". E magari anche feste patronali, quindi de origini decisamente opposte.

Disemo la verità, l'appropriazion indebita del giubilo pubblico xe tipico dell'estrema sinistra...

Modificato da Stefano79
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Stefano ma credi veramente che con una vittoria democratica alle elezioni dell'allora pci sarebbero cambiate davvero molte cose?

scusami ma con il diretto controllo degli americani(a parte il fatto che avrebbero fatto in modo che il pci non vincesse.o l'hanno mai fatto?)la vedo dura..se poi andiamo negli anni 70,quelli dell'eurocomunismo,il discorso e' ancora piu' semplice,visto che Berlinguer si ispirava alla socialdemocrazia tedesca occidentale.Il partito comunista,nel bene o nel male fa parte della storia democratica del dopoguerra di questa nazione.rinnegare questo vuol dire rinnegare una parte d'Italia che ha contribuito alla ricostruzione del dopoguerra.sia politica che sociale.si parla tanto di bipolarismo,ma il vero bipolarismo era quello che contrapponeva dc a pci..anche se c'erano 10.000 altri partiti.

Non mi pare che quest'Italia alle prese con le ferite belliche sia stata sabotata dai cattivi comunisti,ne' la sua ricostruzione sia stata da loro(ed allora non erano pochi) boicottata.quindi questa favola che i comunisti in Italia mangiano i bambini sta un po' annoiando ed e' antistorica.con tutto il rispetto..

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sembra che nel 45 e anni successivi le elezioni non le vinsero i comunisti anche perchè Stalin aveva raccomandato a Togliatti di non prendere il potere come stava succedendo in alcuni Paesi più a est ( vedere Cecoslovacchia..). la dipendenza del PCI da Mosca rimase lunga, e solo appunto con l'eurocomunismo di Berlinguer sembrò acquistare una propria indipendenza. Il PSI, fra scissioni e riunioni ( PSDI; PSIUP.. etc) era spesso accodato al PCI e senza prendere il potere si ispirarono alla teoria gramsciana dell'egemonia culturale. Gramsci in tutte le salse, circoli Che Guevara diffusi, leggetevi gli Scritto Corsari di Pasolini,a ncor oggi osannati, e ci vedrete l'esaltazione del PCI, metteteci dentro Moravia, Guttuso, Cassola, per dire i primi che mi vengono in mente... qualcuno si smarcò dopo l'invasione dell'Ungheria, altri no.. diciamo che l'intellighentia italiana è stata a sinistra per molto tempo, magari, come celiavano Carpnteri e Fargauna sulla Cittadella, Borghesia eroica, col cuore a sinistra ma col portafogli a destra e anche " io ero comunista fin da quando ero fascista". Vi ricordate anche il concetto di arco costituzionale?

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babatriestina : Forsi voi se troppo giovini per ricordarve l'egemonia cultural dele sinistre italiane.

Mi no son proprio de primo pel e certe robette me le ricordo benissimo. La pseudo egemonia (?)culturale del Comunismo me par un'altra boutade . Se volemo parlar de egemonia dovemo esserne certi e gaver prove "provade"de quel che disemo. No dovemo far finta de no ricordar che quel momento storico iera diverso dovudo dal fatto che vignivimo fora da una guerra disastrosa "VOLUDA" da un regime dittatoriale?Xe logico che el caro vincente (giustamente) voli sottolinear el tutto.Me fermo quà perchè saria un discorso lungo e complicado. Me par sai peso inveze el voler far un revisionismo storico sulla base de un "sdoganamento" (perdoneme la ripetizion ma xe un punto importantissimo) artificiale de questi ultimi 15 anni deuna destra che iera messa al bando (o quasi)..No se tratta de esser comunisti o meno. Questo lo disi forze politiche moderate e lontane da condizionamenti Rossi :D:D .Più pericoloso me sembra la politica del "cambiamento" a tutti i costi della carta costituzionale voluda fortemente (interessi?) da Berlusconi. Ma questo xe un altro discorso.

Stefano te ghe spieghi a questo veceto con un neuron solo el nesso fra Comunismo e feste Carsoline? Sull'esodo Istrian xe meio no voio cominciar nissun discorso.Se el senso della parola "popolare" xe quel che mi intendo me sento sai orgoglioso de farne parte.Guarda che oramai xe decennale la mancanze de feste dell'Unità . No esisti più la Sinistra!!!! :D:D .No xe che fra poco me tocherà meter el FEZ e assister alla marcia dei Balila el giorno del 1 Maggio? :D:D:vino::vino:

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Caro Fabio, ho messo i puntini proprio perchè avrei dovuto menzionarne molti altri, fra gli Alleati c'erano ragazzi di innumerevoli altre nazionalità, forse, e te ne dò atto, ho dimenticato la più importante come prima a mettere piede sul suolo triestino.

Caro Diego la mia è una provocazione aver menzionato la Digos, siccome fai sempre ampi cenni sulla mancanza, o sulla perdita, di libertà nel nostro Paese con l'avvento dell'attuale Governo, ti facevo presente che nessuno ti impedisce di esprimere in piena libertà ciò che pensi e ciò che auspichi per il nostro futuro, ancorchè dare degli imbecilli a chi non la pensa come te, del resto le tue parole successive mi confortano, contraddicendoti ammetti di vivere in un Paese Democratico.

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Caro Fabio, ho messo i puntini proprio perchè avrei dovuto menzionarne molti altri, fra gli Alleati c'erano ragazzi di innumerevoli altre nazionalità, forse, e te ne dò atto, ho dimenticato la più importante come prima a mettere piede sul suolo triestino.

Caro Diego la mia è una provocazione aver menzionato la Digos, siccome fai sempre ampi cenni sulla mancanza, o sulla perdita, di libertà nel nostro Paese con l'avvento dell'attuale Governo, ti facevo presente che nessuno ti impedisce di esprimere in piena libertà ciò che pensi e ciò che auspichi per il nostro futuro, ancorchè dare degli imbecilli a chi non la pensa come te, del resto le tue parole successive mi confortano, contraddicendoti ammetti di vivere in un Paese Democratico.

democraticissimo, fin che se xe su internet o in bar.

Come qualchidun la democrazia e el diritto de critica li fa valer, le robe cambia.

Megafoni sequestrai a caso da gente in borghese, concertisti legnai. Bienvenidos en America Latina?

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babatriestina : Forsi voi se troppo giovini per ricordarve l'egemonia cultural dele sinistre italiane.

Mi no son proprio de primo pel e certe robette me le ricordo benissimo. La pseudo egemonia (?)culturale del Comunismo me par un'altra boutade .

Credo che semo coetanei. Per la boutade dela pseudo egemonia cultural te rinvio alla pagina wikipedia su Gramsci:

http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci#L.27egemonia

in particolar:

L'egemonia

Conquistare la maggioranza politica di un Paese vuol dire che le forze sociali, che di tale maggioranza sono espressione, dirigono la politica di quel determinato paese e dominano le forze sociali che a tale politica si oppongono: significa ottenere l'egemonia.

Vi è distinzione fra direzione - egemonia intellettuale e morale - e dominio - esercizio della forza repressiva: «Un gruppo sociale è dominante dei gruppi avversari che tende a liquidare o a sottomettere anche con la forza armata, ed è dirigente dei gruppi affini e alleati. Un gruppo sociale può e anzi deve essere dirigente già prima di conquistare il potere governativo (è questa una delle condizioni principali per la stessa conquista del potere); dopo, quando esercita il potere ed anche se lo tiene fortemente in pugno, diventa dominante ma deve continuare ad essere anche dirigente».[61]

pensa ai principali intellettuali italiani dei anni 70..go za fatto alcuni nomi, ma posso continuar..
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Mha... ogni anno stessi discorsi.

Fatto sta che l'ialia non è unita. E non parlo di nord e sud come il fallico bossi. Manca unione culturale storia e politica.

Manca un idea chiara e condivisa di cosa vuol dire essere italiani. Di quali sono i nostri valori.

Belusconi, tuttora seguito e sostenuto dalla maggioranza degli italiani, ha ampiamente dimostrato che non crede nella costituzione, non crede nei suoi valori, non crede nella democrazia.

Se non c'è accordo nemmeno su quello non c'è da stupirsi che ci siano discussioni contestazioni e farse continue ogni 25 aprile.

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Per la mia coetanea e simpatica babatriestina :D:D No voio dilungarme troppo sul discorso Comunismo =egemonia. Volevo solamente far notare che Gramsci xe morto nel 1937. Dunque in tempi non sospetti. La seconda guerra mondiale ga avudo motivazioni diverse e risvolti diversi con conseguenze diverse. Gramsci no ga vissudo pienamente el periodo storico post-fascista. Per alcuni no pol voler dir niente ma per altri la differenza xe sostanziale e importantissima. Saria come metter a confronto la guerra prima e dopo la bomba atomica de Hiroshima.Tutt'altra cosa. :vino::vino:

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Per la mia coetanea e simpatica babatriestina :D:D No voio dilungarme troppo sul discorso Comunismo =egemonia. Volevo solamente far notare che Gramsci xe morto nel 1937. Dunque in tempi non sospetti.
verissimo, ma co iel iera vivo el iera perseguitado del fascismo e quindi el scriveva i Quaderni dal carcere in cheba, anche se col xe morto i lo gaveva liberado de poco, e quindi seguaci nol podeva gaver assai.

Ma i sui epigoni lo ga tirado fora molto dopo, nei anni verso el fatidico 1968 e seguenti, zercando una sorta de via italiana gramsciana al comunismo. I se proclamava in tanti gramsciani, allora, e appunto sula sua scia ( fra l'altro xe lu che ga scritto un saggio assai critico sul Risorgimento de cui discendi bona parte dele critiche contemporanee al unità d'Italia, anche se probabilmente molti no lo conossi ) el PCI de Berlinguer lo citava forsi più che Marx e Lenin, e andando appunto alla ricerca no del poter politico, ma una sorta de aura de superiorità cultural... e in questo contesto e in questo periodo le sinistre italiane presentava la resistenza italiana come in forma partigiani=compagni.

Modificato da babatriestina
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Se volemo parlar de egemonia dovemo esserne certi e gaver prove "provade"de quel che disemo.

Ghe ne xe cusì tante e talmente alla luce del sole che a negarle se se senti quasi in imbarazzo :D

Per dirne una, el 90% (ad esser boni) dei artisti che diventa famosi xe de quela parte, che se parli de letteratura, pittura, cinema, musica o quel che se vol. E questo non perchè la qualità sia tutta da quela parte, ma perchè se uno nell'arte prova a tirar fora una politica che no sia de quela parte el vien segado in partenza.

E spesso questo xe in favor de artisti alquanto discutibili, con tutto rispetto, tipo un Dario Fo. Voio dir...dopo Nobel dello spessor de un Carducci, una Deledda, un Pirandello, un Quasimodo e un Montale andemo a premiar un Dario Fo? :D No dirme che el fatto che el picava da quela parte no gabi pesado de brutto...

Mentre scrittori come el recentemente scomparso Carlo Sgorlon xe praticamente sconosciuti al grande pubblico, chissà perchè.

Sull'esodo Istrian xe meio no voio cominciar nissun discorso.

Ecco, me par che ogni volta che vien fora i discorsi "clou" ti no te se la senti de parlar, cusì come quando in passato se parlava de Brigate Rosse e de campi de concentramento in zone "più fredde" :rolleyes::D

Modificato da Stefano79
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Caro Stefano sull'esodo dei istriani gaveria talmente tante robe de dir (da triestin) (e no tutte a favor) che poderia impinir pagine e pagine. No voio incastrarme in discorsi oramai inutili (per mi) e talmente vetusti(65 anni) che me sembra ridicolo portar a galla.Posso solo dirte, e no vado oltre, che me son fatto 24 ore de questura per el solo fatto de esser nato nato a Trieste. Se mai se incontreremo te conterò qualche robetta che te poderà far rifletter Con questo chiudo un discorso che me riporta a ricordi no proprio bei. :vino::vino:

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hahaha el premio nobel comunista me mancava :D me par mi che sta "egemonia" cultural – se xe mai esistida, roba de cui no son per niente sicuro – desso sicuro la xe demolida, a favor de GF amici e co. No iera meio prima? Mi penso de sì, e senza dubio. Se te ga un che pensa, e te sa che xe de sinistra, che problemi xe? No te son in grado de ragionar con la tua testa, e darghe ragion o meno, al di là del apartentenza politica? No rivo a capir, con sto ragionamento se riva diretamente al piattume populistico che se ritrovemo in sto momento, che no ghe servi a nisun, nianche a quei de destra (i esisti ancora?).

Se dopo festegiar la liberazion xe segno de egemonia.. lassemose andar ai relativismi a lui che i treni rivava in orario e mandava i aversari in vacanza, etc.. ma sto tipo de ragionamenti no me apartien quindi li abandono a priori :)

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Se dopo festegiar la liberazion xe segno de egemonia..
evidentemente qua qualchedun sta pensando coi canoni politici attuali: mi continuo a ripeter, visto che par che no me son fatta capir, che per decenni la Resistenza, el 25 april iera consideradi quasi come il 1 maggio, una festa solo dela Sinistra. Come se el CLN fossi stado costituido solo dei comunisti ( e daì, zontemo qualche socialista ala Nenni e Pertini). Parlo ovviamente del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, no del caso triestin, e anche furlan .

Arlon; per la letteratura:

Cassola, Moravia, Dacia Maraini, Calvino, Pasolini, Pavese, Lussu, Elio Vittorini, Beppe Fenoglio, Asor Rosa, Argan... cussì, per dir i primi che me vien in mente.. e per Trieste ve ricordo el prof Giuseppe Petronio alla facoltà de lettere: i xe tutti passai o per el PCI o per el PSI..le case editrici che andava per la maggior iera Einaudi, Feltrinelli per no parlar dei Editori Riuniti.

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ma se la gente comprava i sui libri, cossa xe de mal?

Da ignorante: iera tanti inteletuali de sinistra perchè ghe iera un "mercato" de persone de sinistra che leggeva sai, o el contrario? La prima me par più verosimile..

A ocio, me par un sistema ben più sano de la mediacrazia de desso.

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ma se la gente comprava i sui libri, cossa xe de mal?

Da ignorante: iera tanti inteletuali de sinistra perchè ghe iera un "mercato" de persone de sinistra che leggeva sai, o el contrario? La prima me par più verosimile..

A ocio, me par un sistema ben più sano de la mediacrazia de desso.

ah, ma mi me son ben guardada de dar un giudizio de merito, se dir che iera ben o mal!!! :-) mi go solo dito che iera tantissimi intellettuali de sinistra, assai più che "non impegnati", che i iera più in vista dei altri e disemo pur, i iera de moda.

E torno a ripeter, te pol smentirme che fra el 1968 e el 1989 ( tanto per metter due anni cruciali) le feste del 25 aprile no iera soprattutto feste dela Sinistra?

e che i antifascisti no socialisti e no comunisti iera stai messi abastanza in ombra nele celebrazioni de quei anni? fazzo nomi: Leo Valiani, Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, De Gasperi..no parlemo dele Brigate Osoppo..

Ps oltre a una via, qualchedun ricorda Gabriele Foschiatti? o Gaetano Salvemini?

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ma se la gente comprava i sui libri, cossa xe de mal?

No me aspettavo sta uscita da ti :wacko:

La gente magari gaveria comprado volentieri anche altri libri, ma se ad altri "tipi de scrittori" no ghe se dava l'opportunità de emerger allora toccava legger quel che passava el convento. L'ambiente letterario iera totalmente impostado da un parte.

Per carità, tanti iera ottimi eh, però tutti da quela parte.

E volemo parlar de musica? Miriadi de gruppi/gruppettini de genere tipo combat folk che artisticamente non val una pippa, però i continua ad esser pubblicadi e diffusi. E dopo xe fior fior de cantanti apolitici che no riva andar oltre alle serate all'Oblivion :wacko:

Le altre forme artistiche le seguo de meno, ma fidite che anche là sarà cusì.

Modificato da Stefano79
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babatriestina :

"E torno a ripeter, te pol smentirme che fra el 1968 e el 1989 ( tanto per metter due anni cruciali) le feste del 25 aprile no iera soprattutto feste dela Sinistra?

e che i antifascisti no socialisti e no comunisti iera stai messi abastanza in ombra nele celebrazioni de quei anni? fazzo nomi: Leo Valiani, Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, De Gasperi..no parlemo dele Brigate Osoppo..

Ps oltre a una via, qualchedun ricorda Gabriele Foschiatti? o Gaetano Salvemini? "

Guarda che Valiani,Parri e Salvemini erano socialisti. Salvemini, tra l'altro, era un co-fondatore dell'Unita'.

Fabio

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ma se la gente comprava i sui libri, cossa xe de mal?

No me aspettavo sta uscita da ti :wacko:

La gente magari gaveria comprado volentieri anche altri libri, ma se ad altri "tipi de scrittori" no ghe se dava l'opportunità de emerger allora toccava legger quel che passava el convento. L'ambiente letterario iera totalmente impostado da un parte.

Per carità, tanti iera ottimi eh, però tutti da quela parte.

Le alternative esisteva se a un ghe interesava: ripeto, se ala gente no interessava o se quei de destra in media leggeva meno libri, no se pol dar tuta la colpa al PCI :D

Xe come dir: se berlusconi vien votado tuta la colpa xe de Belpietro e Ferrara :D oviamente no xe cussì!

Fazo un esempio: Travaglio Saviano e co. vendi BEN più libri de un qualsiasi inteletual de destra, però B. continua a vinzer. La capacità de scelta se basa su ben altro e, in ambiti come editoria e musica, resta ancora facile scelzer (anche se la musica con MTV sta perdendo tanto, e xe in fase decisamente de declino).

Oviamente la TV – e el cinema – ga dinamiche ben diverse, eprchè ga de vignir supportadi da qualchidun. Ma libri e musica xe ben più fluidi, come sistema cultural.

E volemo parlar de musica? Miriadi de gruppi/gruppettini de genere tipo combat folk che artisticamente non val una pippa, però i continua ad esser pubblicadi e diffusi. E dopo xe fior fior de cantanti apolitici che no riva andar oltre alle serate all'Oblivion :wacko:

Quel xe un ambiente za diverso; però xe de dir che i vari combat folk dificilmente i esci per multinazionali, specialmente al inizio, quindi ancpora una volta xe proprio el suceso de pubblico a darghe notorietà.

(dopo: per come che iera le feste del 25 april dal 68 al 89 no go alba, no esendoghe stado :D)

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Guarda che Valiani,Parri e Salvemini erano socialisti. Salvemini, tra l'altro, era un co-fondatore dell'Unita'.

Fabio

leo Valiani:

http://it.wikipedia.org/wiki/Leo_Valiani

Rientrato in Italia nel 1943, divenne esponente del Partito d'Azione nel C.L.N.A.I., organizzando, insieme a Pertini e ad altri esponenti della resistenza antifascista, l'insurrezione dell'aprile 1945. Dopo la guerra fu deputato nell'Assemblea Costituente e quando il Partito d'Azione si sciolse, si ritirò dalla politica attiva e divenne giornalista. Aderì successivamente (1956-1962) al Partito Radicale e, negli anni ottanta, al Partito Repubblicano Italiano (come indipendente).

Parri

http://it.wikipedia.org/wiki/Ferruccio_Parri

Acclamato all'unanimità segretario del Partito d'Azione nel dicembre del 1945, guidò il partito al congresso del febbraio 1946 dove lo scontro fra le due correnti dette "radicali" e "socialisti" portò all'uscita di Ugo La Malfa e un deciso spostamento a sinistra del Partito. Parri fu confermato segretario, in quanto unica personalità in grado di mantenere unita la galassia azionista. Alle successive elezioni del 2 giugno, fu eletto deputato all'Assemblea Costituente ma il crollo del suo partito fu tale che preferì sciogliere il PdA aderendo qualche mese dopo, con la corrente detta "Concentrazione Democratica" al Partito Repubblicano Italiano. Venne rieletto in Piemonte alla Camera nel 1948 e votò la fiducia ai governi centristi guidati da Alcide De Gasperi.

Nel 1953 abbandonò il Pri in disaccordo con la nuova legge elettorale, la legge truffa, e diede vita con Piero Calamandrei al movimento di Unità Popolare.

El xe passado al PSI come indipendente nel 57.

Per Salvemini, sì, el ga partecipado alla creazion de l'Unità, ma nel 1911... e sempre da wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Gaetano_Salvemini

Si oppose al governo democristiano e al Fronte Democratico Popolare,
po go letto i sui libri, a leggerlo, soprattutto quel sul Risorgimento, el ga de mazzinian..
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