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da segnalare il curioso record della Virtus 6-0 in casa, unica imbattuta fra le 20 di EL, 1-7 fuori Dubai non va lontano, 5-1 e 1-7 malgrado giochi in casa in un mortorio in generale molti club evidenziano un rendimento assai diverso fra casa e trasferta, eccezione Milano che è 3-3 e 4-4 in effetti per l’EA7 giocare al Forum e’ vantaggio relativo
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si’, questa è una spiegazione ma resta il fatto che l’Eurocup, secondo me, è una competizione un po’ sopravvalutata rispetto alla BCL torneo nel quale ci sono sempre almeno 2 o 3 club che investono tantissimo per vincerlo e avere così il diritto di approdare in EL, ma il livello complessivo non è altissimo se non altro perché di spagnole c’è solo il Manresa, 13esimo in ACB mentre in BCL ci sono Tenerife, Gran Canaria, Unicaja e Malaga, ottime squadre del miglior campionato europeo per cui un’ Eurocup dominata da turche, dall’Hapoel e dal Bourg-en-Bresse ma la Reyer per tradizione e investimenti non dovrebbe stare dietro al Cluj e con lo stesso record di Trento che ha un budget molto inferiore e a mio parere il problema sta nell’inconsistenza fisica sotto canestro perché quanto a esterni VE e’ messa benissimo ieri sera pessima partita di Milano in EL, giustificata da Poeta con le pessime condizioni fisiche di giocatori anche vittime di virus stagionali o alla ricerca della condizione dopo infortuni Ellis stranamente negativo poi si e’ saputo che aveva la febbre, complessivamente un atteggiamento un po’ piatto da parte di tutti nel Baskonia partitone di Luwawu-Cabarrot che a Milano sembrava uno sfigato e ora viaggia a 20 punti/partita in EL, qualche domanda bisogna farsela la Virtus strappa per i capelli la vittoria con Dubai grazie al solito Edwards immarcabile e a un ottimo Vildoza, non una delle migliori prestazioni dei giocatori di Dusko
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SABATO 6 DICEMBRE 2025 - Un bivio psicologico e tecnico per la Pallacanestro Trieste impegnata questa sera alle 20, sul parquet del PalaSerradimigni, contro il Banco di Sardegna. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", per la formazione di Israel Gonzalez ottenere i due punti a Sassari non significherebbe solo aggiungere una vittoria in classifica, ma sarebbe la conferma che i progressi mostrati contro Galatasaray e Milano nella settimana precedente allo stop non sono stati un fuoco di paglia ma la solida base su cui continuare il percorso di questa stagione partita con prestazioni e risultati altalenanti con alcune cadute anche pesanti. La domanda che aleggia sul match di Sassari va proprio in questa direzione: la pausa legata agli impegni della nazionale ha interrotto un momento positivo della squadra o è stata utile per recuperare energie fisiche e mentali? «Una pausa ogni tanto fa sicuramente bene a tutti per ricaricare le batterie, soprattutto dopo un periodo intenso come quello che abbiamo vissuto - la risposta di coach Israel Gonzalez -. Abbiamo sfruttato questi giorni per recuperare il ritmo e mantenerci sul livello mostrato nelle ultime due partite. Credo che proprio il ritmo sarà una chiave importante per affrontare al meglio la prossima sfida. Abbiamo cercato di consolidare le cose positive fatte di recente e di migliorare ancora alcuni dettagli del nostro gioco». Dall'altra parte della barricata ci sarà una Sassari molto diversa rispetto all'avvio di stagione. Il Banco si presenta al match con due sole vittorie, ma è reduce da un netto cambio di marcia grazie all'arrivo di coach Mrsic e dei due nuovi innesti, Jacob Pullen e Riccardo Visconti. «Quella contro Sassari è la classica partita trappola - continua il tecnico Gonzalez - perché non ha iniziato bene il campionato ma nelle ultime gare ha giocato molto meglio, anche grazie al cambio di allenatore. È una squadra che ha talento, esperienza e un pubblico che li spinge sempre. Hanno approfittato della pausa aggiungendo due giocatori importanti, che daranno sicuramente un plus alla squadra. Dovremo stare attenti al loro ritmo, alle loro soluzioni individuali e alla capacità di aprire il campo con i tiratori. Queste sono le caratteristiche della squadra sarda e dovremo essere capaci di limitarle». Coach Gonzalez entra nello specifico dei nuovi acquisti sardi. «Pullen è un giocatore di grande esperienza e qualità, conosce molto bene la Serie A e ha già lavorato in passato con coach Mrsic, quindi mi aspetto una sua adattabilità immediata al sistema - conclude il tecnico spagnolo -. È un realizzatore, sa gestire con grande efficacia e sicurezza i possessi pesanti e può cambiare il ritmo della partita in qualsiasi momento. Il nuovo arrivato Visconti invece è un tiratore puro, uno che può aprire il campo e che aggiunge un'opzione offensiva in più alla loro squadra. Entrambi aumentano il loro potenziale e ci obbligheranno a letture difensive ancora più precise». - Adesso che Vertainen è tornato al gol e Faggioli si è sbloccato, ora che la Triestina è tornata finalmente a vincere dopo due mesi, riuscirà la squadra alabardata a continuare ad andare in rete e dare continuità ai successi che sono fondamentali per la risalita? Lunedì, a questo proposito, per l'Unione ci sarà una vera e propria del nove. Come scrive Antonello Rodio, già in questi anni la Giana Erminio ha dimostrato che del blasone si può farne tranquillamente a meno per essere una solida e concreta squadra di serie C che si fa valere nella categoria e sa anche farsi strada nei play-off. Ma la Giana di quest'anno è molto particolare e rispetto agli anni scorsi quando la trazione era anteriore, ora è passata a essere una squadra a trazione posteriore, che incontra difficoltà in attacco ma dietro ha calato la saracinesca. E con il passare delle giornate ha via via accentuato questa sua caratteristica tanto da diventare fra le primissime del girone proprio per solidità difensiva. GIANA, DIFESA SUPER Già per numeri complessivi la Giana è la sesta difesa del girone con 14 reti al passivo, ma sono numeri su cui pesa ancora la partenza disastrosa delle prime sei giornate, quando la squadra allenata da Vinicio Espinal aveva subito ben 9 reti e fatto appena 5 punti. Da quel momento però la Giana Erminio ha serrato le fila e spiccato al volo grazie soprattutto a un reparto difensivo granitico. Basti pensare che in queste ultime dieci partite, i biancazzurri hanno perso solamente una volta e questo è successo al Menti, in casa della capolista Vicenza, e solo a causa di una rete presa al 92'. Per il resto sono arrivati 3 vittorie e 6 pareggi grazie soprattutto al fatto che in queste dieci gare la Giana ha preso solamente 5 reti, quindi con una media di mezzo gol a match. Anzi, in questo periodo in tutto il girone solamente lo scatenato Cittadella ha fatto meglio con sole 3 reti al passivo, ma ad esempio lo stesso Vicenza ha fatto peggio avendone subite 6. Altro dato significativo, la squadra di Espilan viene da tre clean sheet, che certificano quest'indole a concedere davvero poco. LA PROVA DEL NOVE Tutto questo per dire che la Giana si sposa davvero male con le tradizionali difficoltà offensive dell'Unione. Viste le difficoltà in attacco dell'avversaria, verrebbe quasi da dire che si tratta di una quelle partite da 0-0, ma alla squadra di Tesser un pareggio non basta più se vuole alimentare le speranze di play-out. Ecco perché quella di lunedì è una prova del nove, un esame cruciale per capire se davvero la Triestina ha cambiato marcia in attacco con il ritorno di Vertainen e la prima rete di Faggioli. Anche perché anche Vicario è in un buon momento e Kljajic sta facendo il suo.Purtr oppo ci sono molte probabilità che per la sfida di Gorgonzola la squadra non recuperi nessuno di quelli che erano fuori la scorsa settimana, ovvero Silvestri, Silvestro, Moises, Louati e Tonetto, ma la buona notizia è che quest'ultimo dopo il lungo stop per la frattura della clavicola è almeno ritornato a lavorare sul campo.
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Esatto, la fase finale di un Mondiale dovrebbe essere al massimo a 24 squadre, 6 gironi da 4 con le prime due e le 4 migliori terze agli ottavi e poi via così. Invece così c'è una bulimia di partite inutili tra squadre che valgono la nostra serie C solo per compiacere il baraccone FIFA. Ma ormai non mi stupisco più di nulla, poi ovvio che ci sono sempre più infortuni, è normale quando giochi 80/90 partite all'anno passando da 30/35 gradi a poi sottozero poi nuovamente a temperature tropicali senza contare lo stress psicofisico di questa overdose di partite.
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