SandroWeb Posted September 22, 2009 Report Posted September 22, 2009 Il Lecce suona impietosamente al ''Rocco'' la Messa di Requiem sulle macerie alabardate Triestina-Lecce 1-4 Marcatori: Defendi al 2' p.t. (Lecce), Giacomazzi al 36' p.t. (Lecce), Fabiano al 28' s.t. (Lecce), Godeas su rigore al 38' s.t. (Triestina), Corvia al 40' s.t. (Lecce) Triestina: Agazzi, Tabbiani, Cottafava, Scurto (Brosco al 9' s.t.), Sabato (Crovetto al 1' s.t.), Cossu (Pani al 29' s.t.), Gissi, Princivalli, Volpe, Testini, Godeas Allenatore sig. Gotti Arbitro: Gervasoni di Mantova Presented & powered by Alessandro Asta a.k.a. SandroWeb Perlomeno, nessuno si è fatto male: è questa l'unico vero sollievo in una serata che segna, inequivocabilmente e dopo appena sei giornate di campionato, l'inizio della crisi della Triestina. Al "Rocco" è un autentico scempio sportivo per i colori di casa, il Lecce passa in scioltezza per 4-1 senza forzare il ritmo e dando dal primo all'ultimo minuto la consapevolezza della massima tranquillità in campo e di una buona fase di palleggio, ma nulla di più. Quanto basta per vincere la resistenza di un' Unione apparsa ancora più spenta dopo le scoppole di Cesena, priva di un gioco, deficitaria nel fiato e carente sotto il profilo della personalità: il tutto condito pesantemente da scelte tecniche da parte dell'allenatore Gotti che danno l'impressione di una situazione che sta sfuggendo di mano in maniera pericolosa e in maniera incontrollata. Non c'è nulla da salvare nella prova odierna: l'undici in campo ha dato la sensazione di non sapere cosa fare della palla, ha vacillato terribilmente all'indietro, non ha mai fatto filtro a centrocampo e ha creato il nulla in avanti. In pratica, è come se la Triestina di oggi non avesse proprio giocato a calcio. E' una situazione in cui ci si deve interrogare da subito, i limiti strutturali ci sono ed è inutile negarlo; non servono gli esperimenti su che formazione mettere in campo (perchè un Sabato completamente sulle gambe viene schierato al posto di Crovetto? Perchè preferire un imbarazzante Scurto per Brosco sin dall'inizio?), è palese che il periodo nero va cercato nella globalità e non nel singolo. Ma Gotti ci ha messo molto del suo, non si può nasconderlo, in molti già questa sera sono concordi nel pensare che il mister alabardato non ha propriamente saldo il timone di una nave che in tre giornata ha rimediato 0 punti e 10 gol sul groppone. Un ruolino di marcia poco lusinghero per una società che vorrebbe ripetere le brillanti gesta dello scorso anno, se non migliorarle. La partita vive i suoi momenti fondamentali nel primo tempo: la Triestina va subito al secondo minuto di partita, quando Defendi si incunea sul lato destro e lascia partire una rasoiata sul secondo palo che Agazzi può solo stare a guardare (0-1). La squadra di casa prova a scrollarsi di dosso l'infausto malessere della rete subìta, ma finisce col mettere tanta volontà quanta confusione: il centrocampo viene sforacchiato in lungo e in largo, il Lecce quindi può ripartire con comodità senza subire la pressione dei mediani alabardati. Come se non bastasse, Gissi rimedia due cartellini gialli in meno di 25 minuti, lasciando ancora più in cattive acque una squadra senza identità: i salentini chiudono la partita al 36' quando Giacomazzi sfrutta facilmente il cross proveniente (nuovamente) dalla destra, insaccando comodamente da posizione centrale. 0-2 e il sipario cala inesorabilmente sull'Unione, troppo poco lucida nel provare a recuperare il doppio svantaggio: l'ammissione di colpa di Gotti, se così possiamo chiamarla, avviene nei primi dieci minuti della ripresa: fuori mezza difesa titolare (Sabato e Scurto), dentro mezza difesa che doveva essere titolare (Crovetto e Brosco). Ma ormai la frittata è già servita su un piatto d'argento, pur con qualche timidissimo tentativo di accorciare le distanze (Testini mette a lato sull'uscita del portiere Rosato al 58', lo stesso Testini due minuti dopo lancia un traversone dalla sinistra che nè Volpe nè Tabbiani riescono a tramutare in gol) l'Unione si scopre troppo e prepara un'autostrada a tre corsie per gli avversari. Alla mezz'ora arriva la condanna definitiva: Fabiano mette la sfera alle spalle di Agazzi su corner (0-3), dieci minuti più tardi è Corvia a segnare il quarto sigillo per i salentini su azione di contropiede. Tutto questo intervallato dal rigore conquistato e realizzato da Godeas all'83': un gol che però ha valore aggiunto uguale a zero. Quote
Guest brunotto Posted September 23, 2009 Report Posted September 23, 2009 Il Lecce suona impietosamente al ''Rocco'' la Messa di Requiem sulle macerie alabardateTriestina-Lecce 1-4 Marcatori: Defendi al 2' p.t. (Lecce), Giacomazzi al 36' p.t. (Lecce), Fabiano al 28' s.t. (Lecce), Godeas su rigore al 38' s.t. (Triestina), Corvia al 40' s.t. (Lecce) Triestina: Agazzi, Tabbiani, Cottafava, Scurto (Brosco al 9' s.t.), Sabato (Crovetto al 1' s.t.), Cossu (Pani al 29' s.t.), Gissi, Princivalli, Volpe, Testini, Godeas Allenatore sig. Gotti Arbitro: Gervasoni di Mantova Presented & powered by Alessandro Asta a.k.a. SandroWeb Perlomeno, nessuno si è fatto male: è questa l'unico vero sollievo in una serata che segna, inequivocabilmente e dopo appena sei giornate di campionato, l'inizio della crisi della Triestina. Al "Rocco" è un autentico scempio sportivo per i colori di casa, il Lecce passa in scioltezza per 4-1 senza forzare il ritmo e dando dal primo all'ultimo minuto la consapevolezza della massima tranquillità in campo e di una buona fase di palleggio, ma nulla di più. Quanto basta per vincere la resistenza di un' Unione apparsa ancora più spenta dopo le scoppole di Cesena, priva di un gioco, deficitaria nel fiato e carente sotto il profilo della personalità: il tutto condito pesantemente da scelte tecniche da parte dell'allenatore Gotti che danno l'impressione di una situazione che sta sfuggendo di mano in maniera pericolosa e in maniera incontrollata. Non c'è nulla da salvare nella prova odierna: l'undici in campo ha dato la sensazione di non sapere cosa fare della palla, ha vacillato terribilmente all'indietro, non ha mai fatto filtro a centrocampo e ha creato il nulla in avanti. In pratica, è come se la Triestina di oggi non avesse proprio giocato a calcio. E' una situazione in cui ci si deve interrogare da subito, i limiti strutturali ci sono ed è inutile negarlo; non servono gli esperimenti su che formazione mettere in campo (perchè un Sabato completamente sulle gambe viene schierato al posto di Crovetto? Perchè preferire un imbarazzante Scurto per Brosco sin dall'inizio?), è palese che il periodo nero va cercato nella globalità e non nel singolo. Ma Gotti ci ha messo molto del suo, non si può nasconderlo, in molti già questa sera sono concordi nel pensare che il mister alabardato non ha propriamente saldo il timone di una nave che in tre giornata ha rimediato 0 punti e 10 gol sul groppone. Un ruolino di marcia poco lusinghero per una società che vorrebbe ripetere le brillanti gesta dello scorso anno, se non migliorarle. La partita vive i suoi momenti fondamentali nel primo tempo: la Triestina va subito al secondo minuto di partita, quando Defendi si incunea sul lato destro e lascia partire una rasoiata sul secondo palo che Agazzi può solo stare a guardare (0-1). La squadra di casa prova a scrollarsi di dosso l'infausto malessere della rete subìta, ma finisce col mettere tanta volontà quanta confusione: il centrocampo viene sforacchiato in lungo e in largo, il Lecce quindi può ripartire con comodità senza subire la pressione dei mediani alabardati. Come se non bastasse, Gissi rimedia due cartellini gialli in meno di 25 minuti, lasciando ancora più in cattive acque una squadra senza identità: i salentini chiudono la partita al 36' quando Giacomazzi sfrutta facilmente il cross proveniente (nuovamente) dalla destra, insaccando comodamente da posizione centrale. 0-2 e il sipario cala inesorabilmente sull'Unione, troppo poco lucida nel provare a recuperare il doppio svantaggio: l'ammissione di colpa di Gotti, se così possiamo chiamarla, avviene nei primi dieci minuti della ripresa: fuori mezza difesa titolare (Sabato e Scurto), dentro mezza difesa che doveva essere titolare (Crovetto e Brosco). Ma ormai la frittata è già servita su un piatto d'argento, pur con qualche timidissimo tentativo di accorciare le distanze (Testini mette a lato sull'uscita del portiere Rosato al 58', lo stesso Testini due minuti dopo lancia un traversone dalla sinistra che nè Volpe nè Tabbiani riescono a tramutare in gol) l'Unione si scopre troppo e prepara un'autostrada a tre corsie per gli avversari. Alla mezz'ora arriva la condanna definitiva: Fabiano mette la sfera alle spalle di Agazzi su corner (0-3), dieci minuti più tardi è Corvia a segnare il quarto sigillo per i salentini su azione di contropiede. Tutto questo intervallato dal rigore conquistato e realizzato da Godeas all'83': un gol che però ha valore aggiunto uguale a zero. Sandrone capisco la confusione notturna mista ad incazzamento calcistico me ci hai già retrocesso il post porta Ts-Foggia 1 a 4 spero che non sia un mesto presagio !!! Quote
SandroWeb Posted September 23, 2009 Author Report Posted September 23, 2009 Ahahaha verissimo Cambio il titolo Quote
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