[Cronaca] Triestina-Ancona 2-1

[SandroWeb]

<a href="

http://partners.sprintrade.com/z/27566/CD3524/"><img src="http://partners.sprintrade.com/42/3524/27566/" alt="oFootBall Manager" border="0"></a>

Della Rocca scaccia via al 95' una parte degli incubi alabardati

Triestina-Ancona 2-1

Marcatori: Scurto al 1' s.t. (Triestina), Cosenza all'11' s.t. (Ancona), Della Rocca su rigore al 50' s.t. (Triestina)

Triestina: Calderoni, Nef, Sabato, Scurto, Magliocchetti (Siligardi al 24' s.t.), Colombo (Pasquato al 36' s.t.), Gorgone, D'Aversa, Testini, Volpe (Godeas al 15' s.t.), Della Rocca. Allenatore sig. Arrigoni

Ancona: Da Costa, Milani, Cosenza, Cristante, Zavagno, Surraco (Thackray al 36' s.t.), Catinali, De Falco, Miramontes (Mustacchio al 19' p.t.), Colacone (Gerardi al 17' s.t.), Mastronunzio. All. Salvioni

Arbitro: Russo di Nola

Presented & powered by Alessandro Asta

TRIESTE. La madre di tutte le vittorie porta la firma all'ultimo istante di gara, quando ogni speranza sembrava essere caduta dentro a un fossato con la scritta "Play-out" bene in vista.

La Triestina fa il suo dovere al "Nereo Rocco", trova i tre punti forse più importanti di tutta la stagione e costringe l'Ancona a issare bandiera bianca al quinto minuto di recupero: finisce 2-1 per l'Alabarda che, purtroppo, non risolve totalmente i propri problemi di classifica (il quint'ultimo posto, in compagnia del Vicenza di Maran, non permette sonni tranquilli tra due guanciali) ma dà una fresca impennata alle quotazioni di una squadra che, nella partita contro i dorici, ha saputo dettare il proprio ritmo confezionando diverse palle-gol (non entrate in rete tra legni e bravura dell'estremo difensore ospite). E, soprattutto, la vittoria dell'Unione toglie sicurezza anche alla squadra di Salvioni, appaiata a quota 51 assieme a Modena e Reggina e distante solo una lunghezza dai rosso-alabardati e dalla zona pericolosa di classifica.

Certamente è stato fatto un passo in avanti da parte dell'organico di Arrigoni: il timore di non aggiudicarsi la posta piena aveva bloccato le gambe nel corso della prima frazione, riemergendo nel secondo tempo grazie al repentino gol di Scurto che sembrava aver messo le ali alla Triestina. Ma i fantasmi della gara interna di qualche settimana fa contro il Modena, in cui l'Alabarda si era fatta rimontare sull'1-1 per poi non riuscire a rimettere la testa avanti: così il gol odierno di Cosenza, che ha dato il momentaneo pareggio dorico, avrebbe potuto abbattere moralmente una squadra che spesso e volentieri aveva dato segni di cedimento mentale proprio in occasioni di questo tipo. In tal senso la scelta del mister alabardato di giocare per buoni venti minuti con Della Rocca, Godeas, Pasquato e Siligardi ha pagato alla distanza, seppur il gol decisivo sia arrivato dal dischetto del rigore.

Con meno timore in corpo e con maggior determinazione, la Triestina riesce quindi a strappare tre punti di platino che le permettono, in caso di vittoria nell'ultima gara della stagione contro il Frosinone, di centrare la salvezza diretta senza il pericolo delle forche caudine dei play-out e senza fare milioni di calcoli sui concomitanti risultati delle dirette concorrenti: forse con queste credenziali presentarsi in casa dei ciociari, capaci di 9 punti nelle ultime tre gare, fa decisamente meno paura. Ma, lo sappiamo già da adesso, sarà impresa ardua imporsi al "Matusa": però val la pena crederci.

La cronaca: parte subito alla grande l'Unione, al 4' Della Rocca si incunea bene in area di rigore e scarica un diagonale che si stampa sul palo alla sinistra del portiere Da Costa. L'Ancona deve privarsi del laterale Miramontes dopo pochi minuti di gara causa infortunio, facendosi vedere molto poco dalle parti di Calderoni, con Colacone e Mastronunzio lontani dalle loro giornate di maggior grazia. Ma al tempo stesso l'Unione non spinge con sufficiente fluidità, andando a sbattere troppe volte sul muro difensivo dei marchigiani: nei primi 45 minuti infatti l'Alabarda si fa vedere una sola volta in area ospite, quando cioè al 42' Della Rocca non riesce ad agganciare adeguatamente un cross proveniente dalla sinistra.

Le cose cambiano nella ripresa: già al 46' la Triestina trova il gol del vantaggio. Da un fallo su Volpe, la punizione calciata magistralmente da D'Aversa mette Scurto nelle condizioni di toccare sapientemente di testa, andando a mettere la sfera sul palo opposto coperto da Da Costa (1-0). L'Ancona non ci sta e dieci minuti dopo trova la rete che equilibria il match: da una palla in area alabardata, Cosenza tira verso la porta, trovando la sfortunata deviazione di Colombo che spiazza Calderoni (1-1 al 56'); l'Unione subisce palesemente il colpo, rischiando grosso al 66' quando Mustacchio recupera palla dopo una dormita generale della retroguardia di casa, innescando una palombella che il portierone alabardato devia d'istinto, con la sfera che termina il proprio viaggio sulla traversa della porta giuliana.

Arrigoni capisce che il punto equivale a una sconfitta e gioca tutte le carte possibili per centrare la vittoria: escono Magliocchetti, Volpe e Colombo, via libera per Siligardi, Godeas e Pasquato. Ed è indubbio che con l'artiglieria pesante l'Unione trova giovamento: l'Alabarda è assoluta padrona del campo, mentre l'Ancona ha solo da tirar su le barricate per non prenderle; all'83' inizia il tiro a segno giuliano, con la bordata dai 20 metri di Testini su cui Da Costa è formidabile a salvarsi in corner. Sessanta secondi dopo è Siligardi a far gridare al gol, ma la rasoiata del gioiellino scuola-Inter si stampa sul palo; ancora, all'85', è Pasquato a cercare l'incrocio dei pali, ma la palla finisce alta di poco sopra la traversa. L'assedio alabardato è pressochè totale e si conclude, felicemente, nell'ultimo minuto di recupero: in un'azione confusissima in area ospite, Godeas finisce giù a due passi dalla porta. Per il sig.Russo di Nola è rigore, sebbene le proteste dell'Ancona siano vibranti e roboanti dopo la decisione del direttore di gara: Della Rocca va sul dischetto del penalty e, senza paura, batte Da Costa per il 2-1 finale. E' il tripudio sugli spalti del "Rocco", per una battaglia vinta meritatamente in extremis.