I suntini sandrini di venerdì 26 marzo 2021

[SandroWeb]

VENERDÌ 26 MARZO 2021

- Dopo i sette casi di covid in casa alabardata (di cui tre giocatori) di questi giorni, pare proprio che si vada verso il rinvio di Sambenedettese-Triestina, che come noto è in programma da calendario domenica alle ore 12.30. Lo scrive oggi Antonello Rodio: l'Asugi ha già comunicato alla Lega Pro la presenza di un focolaio epidemico in evoluzione all'interno della società alabardata e ha messo la squadra in isolamento fiduciario. Dalla Lega Pro è stata richiesta un'integrazione della documentazione ma già stamane, se non ci saranno sorprese, dovrebbe arrivare la comunicazione del rinvio della partita.Un rinvio che deve essere deciso dall'istituzione calcistica e che pare la soluzione più probabile alla luce di provvedimenti analoghi già adottati in seguito alle segnalazioni da parte delle aziende sanitarie. Come detto, la squadra intanto è in isolamento fiduciario: questo significa che ai giocatori è consentito solamente il tragitto da casa allo stadio Grezar, che gli allenamenti si svolgono a gruppi e con atleti sempre distanziati di almeno un metro, senza utilizzo della palestra e degli spogliatoi. L'obiettivo dell'Azienda sanitaria è ovviamente quello di bloccare il contagio, per cui il gruppo squadra dovrà comunque effettuare un giro di tamponi ogni 48 ore.Grande attesa dunque per lo screening che si svolgerà oggi, che potrà dare ulteriori indicazioni in merito. Nel gruppo dei positivi ci sono sicuramente Giorico, Brivio, Procaccio (che comunque per il problema al piede avrà comunque ancora qualche settimana di stop), tre dirigenti, fra cui l'amministratore unico Mauro Milanese, e un componente dello staff tecnico.Ma a parte le assenze, anche la società alabardata auspica il rinvio della partita di San Benedetto del Tronto, viste le condizioni di avvicinamento all'incontro: solo ieri gli alabardati hanno ripreso gli allenamenti e con le modalità descritte, che non sono certamente il massimo per preparare un incontro di calcio. Modalità che fra l'altro andranno avanti fino a che non sarà sicuro che il focolaio è stato isolato e non ci sono più pericoli di contagi nel gruppo squadra.Ed è ovvio che con questa situazione e con i giri di tamponi da effettuarsi ogni due giorni, anche il derby Triestina-Padova di sabato 3 aprile potrebbe essere a rischio, ma è ovviamente ancora molto presto per parlarne. Di certo una brutta tegola per la squadra alabardata proprio in imminenza della fase decisiva del campionato e nel rush finale nella corsa ai play-off. Ovviamente la Triestina non è la prima e nemmeno la sola ad aver a che fare con questo problema, ma certo averlo avuto in due fasi distinte non ha aiutato la stagione alabardata.Come si ricorderà, già il primo round autunnale aveva lasciato non pochi strascichi sul campo anche perché i contagiati necessitano di qualche settimana per tornare in forma. All'epoca furono colpiti dal virus Tartaglia, Sarno, Ligi, Rossi, Valentini, Granoche, Litteri e l'allora alabardato Boultam. Ma a quanto pare l'incubo non è ancora finito.

- Tra Supercoppa e campionato, alla guida della Dolomiti Energia Trento, Nicola Brienza è stato assieme a Walter De Raffaele, il tecnico che maggiormente si è trovato di fronte ad Allianz e De' Longhi Treviso, prossime avversarie nel derby che domenica al palaVerde metterà in palio due punti pesanti in ottica play-off.Rientrato a Milano dopo l'esonero dello scorso 31 gennaio, Brienza (intervistato da Lorenzo Gatto) sta seguendo con grande attenzione la fase finale di questo campionato. «Un torneo molto particolare, nel quale regna un equilibrio incredibile - sottolinea Brienza - La lotta per non retrocedere è appassionante, quella che coinvolge Trieste per accedere ai play-off non regala certezze. Credo che, davvero, dovremo aspettare fino all'ultima giornata per definire i verdetti e, in questo momento, mi sembra difficile fare pronostici. Un po' quello che è successo nel girone d'andata per decidere le otto squadre qualificate alle final eight di Coppa Italia. Ci sono entrate Trieste, dopo una grande rimonta, e Reggio Emilia che ha superato in extremis Cremona».Domenica, al palaVerde di Treviso, la sfida tra De' Longhi e Allianz potrebbe dare a chi vince una spinta forse decisiva. «Sono due squadre che, in modi diversi, hanno fatto un campionato certamente positivo. Trovarsi alle spalle delle big del campionato è il riconoscimento dell'ottimo lavoro svolto dalle due società. Trieste ha costruito davvero un ottimo roster, già dalla preseason si era visto che la possibilità di schierare dieci giocatori nelle rotazioni avrebbe potuto essere un grande punto di forza. Hanno vissuto un momento difficile legato alla gestione del Covid ma ne sono usciti davvero bene. Treviso ha fatto scelte coraggiose all'inizio puntando su giocatori come Mekowulu o Russell provenienti rispettivamente dalla A2 e dalla Germania. Qualche scommessa l'hanno vinta, qualcuna non è andata a buon fine ma grazie a Menetti e a una società che ha saputo intervenire sul mercato hanno trovato i giocatori giusti per creare quella chimica che adesso sta dando ottimi risultati».Che partita pensa possa venir fuori domenica? «Sarà sicuramente una bella sfida - conclude Brienza - perchè arriva in un momento nel quale entrambe le squadre stanno giocando una buona pallacanestro e hanno fiducia nelle cose che fanno. Affrontare l'Allianz è sempre complicato, ha una squadra così lunga e profonda che può trovare in ogni partita un protagonista diverso. Quando giocai con Trento all'Allianz Dome, ricordo una grandissima partita di Alviti ma tutti i giocatori di Dalmasson possono fare la partita. Il punto di forza di Treviso,in questo momento è la consapevolezza, la serenità e la sfrontatezza con cui vive il momento».