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I suntini sandrini di domenica 11 aprile 2021


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DOMENICA 11 APRILE 2021

- Quello che è successo già una volta, può sempre ripetersi. L'Allianz in questa stagione ha dimostrato di poter anche disputare la "partita perfetta". Lo scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo": lo ha fatto al Forum, casa Armani, ad esempio. Se non avesse questa convinzione toglierebbe significato al match di stasera alle 20.30 alla Segafredo Arena. La squadra di Dalmasson nella tana delle Vu nere. Sulla carta, una delle tappe proibitive inuna stagione normale. Ma questa non è una stagione normale, come ricordano le porte chiuse dei Palasport e una classifica che a cinque giornate dalla fine per la prima volta vede tutte le posizioni in discussione. In una stagione normale, per dire, la Virtus non avrebbe perso sei partite in casa (come l'Allianz) vincendone solamente cinque.Certo, per riuscire stasera - nonostante l'indisponibilità di Grazulis, in panchina per onor di firma - Trieste deve centrare un'altra "partita perfetta". L'effetto stanchezza nelle gambe e nella testa dei bolognesi di Djordjevic, dopo le due gare in settimana di Eurocup e con una "bella" in vista che sarà la madre di tutte le partite stagionali (almeno fino ai prossimi play-off scudetto) si farà sentire ma non bisogna farci troppo affidamento. Le risorse a disposizione del coach bianconero sono infinite. Eugenio Dalmasson alla vigilia della gara sul sito societario ha ricordato che successi come quelli di Milano nascono rasentando la perfezione «è necessario che loro non siano nella migliore delle giornate e devi soprattutto tu giocare al di sopra della media delle partite migliori».E allora come si affronta una partita così? «Serve continuità, non vogliamo buttare via quanto di buono fatto fino ad adesso nel momento più importante e delicato della stagione. Fare bene le cose che conosciamo meglio è il miglior modo di ritrovare determinate sicurezze, soprattutto alla luce di un non brillante momento di forma di alcuni giocatori. Quando si parla di motivazioni lo sforzo debba essere comune, con obiettivi chiari e condivisi. È proprio in queste situazioni che prende forma il valore di una squadra, si riassume proprio qui, nel voler condividere le responsabilità in campo, in attacco e in difesa. Poi se ci metti anche le qualità dei singoli fai bingo».L'ultima osservazione è sospesa tra il match di oggi e le ultime quattro giornate. «Adesso è un momento per gente vera, quel momento della stagione che può definirne il valore. Poi sarà fondamentale capire, e può dirlo solo il campo, come arriveranno a questo rush finale anche le altre squadre. Ci faremo trovare pronti».Gli osservati speciali nelle file dell'Allianz i duer esterni Usa, Henry e soprattutto Doyle. Nelle ultime settimane il coach sta insistendo sul concetto del gioco di squadra e della condivisione e non sembrerebbe tanto velato l'invito ai due a moltiplicare le forze per contribuire al raggiungimento dei play-off. A proposito di spirito del gruppo, ieri, prima della partenza per Bologna, simpatica iniziativa di una spontanea delegazione di giocatori biancorossi per fare gli auguri di compleanno a Sergio Della Costa. I nomi dei giocatori? Beh, dire che erano quattro è più di un indizio... 

- Le premesse sono da brivido: la Triestina arriva da un secondo tempo a San Benedetto in cui è apparsa in ginocchio, e solo pochi giorni dopo, alla fine di un altro lunghissimo viaggio, oggi scende in campo a Perugia (inizio ore 15), al cospetto della terza in classifica ancora in piena lotta per il primato. Messa così, sembra un'impresa impossibile. Come scrive Antonello Rodio, il calcio è ricco di sorprese e di squadre resuscitate in pochi giorni, e tra l'altro l'Unione si è sempre esaltata quest'anno nelle grandi sfide. L'importante sarò aver ricaricato a dovere le pile: come si è cercato di farlo, lo spiega mister Pillon: «Lo si è fatto pensando esclusivamente alla partita e alle sue difficoltà, a quello che possiamo fare, perché mentalmente dobbiamo essere sul pezzo. Non possiamo mollar niente e non dobbiamo avere nessun alibi. Si va, si gioca, punto e a capo». Di fronte, un Perugia che oltre alla motivazione di avere la vetta a soli 3 punti di distanza, è probabilmente la squadra più qualitativa del girone. La ricetta di Pillon per uscirne fuori è chiara, non ripetere quella brutta ripresa di quattro giorni fa: «Forse le qualità individuali del Perugia emergono su tutte le altre squadre, però è sempre una partita di calcio, si parte da 0-0. Sappiamo che sarà una partita difficile, però noi abbiamo l'obbligo di non fare quello che abbiamo fatto nel secondo tempo a San Benedetto. Cercare di essere cattivi, tosti, determinati e la partita si gioca, alla fine vedremo chi sarà più bravo». Come si diceva, rincuora il fatto che la Triestina con le grandi abbia sempre fatto bene. Anche se Pillon avrebbe preferito far punti anche con le altre: «Giocare con le grandi ti fornisce chiaramente stimoli maggiori, però questo non dovrebbe succedere. A me interessano tutte le squadre, non solo le grandi. Noi lì abbiamo mancato, se abbiamo punti in meno è perché li abbiamo persi contro squadre che potevano essere alla nostra portata, dove potevamo fare di più». Sul fronte della disponibilità dei giocatori, Pillon recupera finalmente dal Covid Giorico (torna nei convocati anche Struna), anche se il tecnico ammette che deve valutare bene se poterlo utilizzare fin dal primo minuto: «Giorico ha solo un problema di tenuta, è stato fermo tanto tempo per il Covid. Ha fatto tutti gli allenamenti da martedì, ci penserò, dovrò parlare con lui». Ancora non si è ristabilito Petrella che non è partito per Perugia: «Non è ancora proprio a posto - spiega il mister - mi dice che ancora non è al cento per cento. Stiamo cercando di portarlo nella miglior condizione». Insomma alla fine potrebbe essere ancora un 4-4-2 come nelle ultime occasioni, forse con unica novità quella sul settore destro: potrebbe esserci Rapisarda al posto di Rizzo, o forse Lepore che verrebbe avanzato con Tartaglia inserito come terzino. Non è ancora escluso il 4-3-1-2, che però al momento vede il solo Sarno come possibile trequartista.

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