SandroWeb Posted January 17, 2023 Report Share Posted January 17, 2023 MARTEDÌ 17 GENNAIO 2023 - Pallacanestro Trieste a quota 12 al giro di boa, finisse ora la A sarebbe salva. Ma c'è ancora tutto un girone davanti. Con Marco Legovich, intervistato sul quotidiano locale odierno da Roberto Degrassi, il check up della squadra biancorossa partendo dall'exploit al PalaVerde.Cosa significa il successo di Treviso? "Vale un certificato della crescita della squadra. Un'esperienza importante: abbiamo vinto fuori casa, in un ambiente difficile, con addosso la pressione dello scontro diretto. Per noi è stata una prova di maturità. Questo non significa che adesso abbiamo capito tutto, non siamo quelli che incassano 87 punti a Verona ma preferiamo soffermarci sulla constatazione che abbiamo difeso bene in tre delle ultime quattro uscite". A fine partita ha voluto ringraziare i tifosi. "Ho incrociato i tifosi felici per il colpo al PalaVerde e per me triestino è stata un'emozione vedere tanta gente al nostro seguito. Tre pullman e un centinaio di tifosi giunti con mezzi propri. Sono orgoglioso di come la gente stia tornando ad appassionarsi alla nostra squadra". Facciamo chiarezza sull'episodio più controverso. Il time-out chiamato a 3"9 dalla sirena. "Non c'era alcun intento provocatorio ma ho pensato esclusivamente alla differenza canestri. Ho buona memoria: l'anno scorso siamo rimasti fuori dai play-off a favore di Pesaro per un'inezia di scarto, non ci tengo a ripetere l'esperienza, soprattutto se fosse in gioco la salvezza. Avevo chiesto il minuto per preparare un attacco, gli arbitri all'istant replay hanno assegnato la rimessa a Treviso e Nicola a sua volta ha chiesto time-out, poi invece la palla è ritornata nuovamente a noi. A dirla tutta, su Deangeli al tiro sulla sirena era stato anche commesso fallo ma non mi pareva il caso di protestare e riaccendere la miccia..." Hanno un ruolo sempre più prezioso giocatori che a inizio campionato non venivano considerati dagli addetti ai lavori. Spencer, Deangeli, Vildera. "Spencer si giova di una crescita generale del gruppo ma ci ha messo anche tanto del suo. Inizialmente non aveva ancora capito come stare in campo, adesso si è inserito, è a suo agio. Vedere Vildera servire un assist no look a Deangeli che taglia sotto canestro mi fa piacere: durante il precampionato avevo detto a Giovanni che poteva rivelarsi una sorta di play aggiunto, ci abbiamo lavorato su". Mentre il capitano.... "Con Deangeli c'è inevitabilmente un rapporto speciale. Cerco di stimolarlo sempre ad alzare l'asticella, anche provocandolo. Come alla vigilia della partita del PalaVerde. Gli ho detto: "La nostra prima azione in attacco sarà Deangeli contro Banks. Vedi bene di fare canestro..." Ed è andata proprio così. Servono convinzione e capacità per farlo". Da un triestino all'altro. Cosa ha portato in più Michele Ruzzier? "Esperienza e sicurezza, è uno dei migliori play italiani. Ha una grande comprensione del gioco e ci permette più opzioni, come impiegare insieme lui e Davis. La sua capacità di leggere le situazioni ci permette di sfruttare meglio gli elementi migliori nel gioco senza palla". Davis ultimamente è sottotono. Non è che soffre la crescita di spazio e peso specifico nella squadra di Ruz? "Nessuna crisi di rigetto. A Treviso ha prodotto una prova modesta in attacco mentre è stato presente a livello difensivo. I falli e l'impegno difensivo gli hanno impedito di trovare ilritmo in attacco". Ruzzier è stato un innesto riuscito, almeno un altro nuovo è in vista. Ci si rinforza ma non si rischia anche di alterare equilibri appena raggiunti? "Gli equilibri in un gruppo sano come questo si trovano e si ricreano. Non c'è pericolo che venga scardinato l'impianto del nucleo".Arriva la nuova proprietà Usa. Quale effetto avrà sul lavoro della squadra? "Ho partecipato a colloqui con i nuovi soci, avverto grande entusiasmo in loro, hanno rispetto dei ruoli e sono curiosi di confrontare la loro visione dello sport con la nostra. La loro visita a Trieste faciliterà lo sviluppo di questo rapporto".Domenica comincia a Venezia il girone di ritorno. "Riprendiamo oggi, mi pareva giusto concedere due giorni di riposo per smaltire la fatica e provarci al Taliercio. In un campionato dove con due punti in più vai ai play-off e con due in meno retrocedi bisogna sempre rimanere in apnea, comcentrati, consistenti. Non pensiamo al passato. Dopo lo 0-4 iniziale il bilancio è 6-5. Continuiamo così". - Prima il comunicato del presidente Giacomini sulla riapertura del mercato in entrata e la volontà di fare di tutto per salvare la serie C. Poi, dopo la convincente vittoria sul Novara, il messaggio di Pavanel, che avvertiva che davanti alle emozioni date da certe motivazioni particolari, come quella di tentare una salvezza in un contesto oggettivamente difficile, qualche giocatore che aveva già le valigie pronte potrebbe anche ripensarci. Lo scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo": finora erano solo parole, ma tutti, compresi i tifosi, volevano i fatti.Ebbene i primi fatti stanno arrivando e segnano un deciso segnale in controtendenza rispetto a quella che fino a qualche giorno fa sembrava una semi smobilitazione: Mirko Gori, dato già per partente in direzione Avellino, resta invece alla Triestina. Il centrocampista, a un passo dalla firma con gli irpini, dove avrebbe avuto un anno in più di contratto e pare anche una maggior soddisfazione economica, aveva già voluto giocare comunque (e bene) contro il Novara. A fine partita sembrava un giocatore in procinto di congedarsi, fra saluti e abbracci, e invece ieri l'improvviso dietro-front. Gori decide di restare a Trieste, forse i discorsi di Pavanel e la molla emozionale dell'amore per la maglia hanno prevalso, e da parte sua la società dà un preciso segnale di voler veramente puntare alla salvezza tenendosi stretto un giocatore fondamentale, al momento unico con determinate caratteristiche in rosa.Filtrano buone notizie anche per Felici e Adorante: al momento i due giovani alabardati sono incedibili, come è stato confermato ieri sera dal presidente Simone Giacomini intervenuto al "Caffè dello sport". Ovvio che se arrivano offerte di un certo tipo, sarà inevitabile sedersi a un tavolo a parlare. Ma si sono decisamente ravvivate anche le mosse in entrata.Si continua a lavorare su uno scambio con il Novara fra i terzini Sarzi Puttini e Simone Ciancio, 35 anni, laterale destro capace di giocare anche a sinistra. Ma sembra vicino anche l'arrivo in prestito di Enrico Celeghin, classe 1999, mediano del Como (all'occorrenza sa fare anche il difensore centrale), che sta trovando poco spazio con i lariani in serie B. La scorsa stagione è stato però protagonista in serie C nelle file del Renate, dove ha collezionato 36 presenze e 4 gol.Intanto al momento c'è anche chi è già a Trieste, anche se solamente in prova. Si allena con la squadra e verrà valutato infatti Joshua Perez, esterno classe 1998, salvadoregno con cittadinanza statunitense. Cresciuto negli Usa, Perez è poi andato nel settore giovanile della Fiorentina: con la maglia viola vanta una presenza in serie A nel 2016/2017. Passato in prestito a Livorno in serie C (22 presenze), ha giocato poi con Los Angeles F, Phoenix Rising, Ibiza in Spagna e quindi Miami Fc.Ma l'obiettivo principale della Triestina è un attaccante fisicamente strutturato con le caratteristiche, per capirci, di Adorante: sfumati gli affari Maistrello e Bernardotto per il blocco della scorsa settimana, ora si riprende a cercare un ariete. Affiora anche un presunto interessamento il giovane Luigi Cirone, classe 2002 del Monterosi, mentre il Cesena avrebbe effettuato un sondaggio per Alessio Pozzi, il giovane portiere alabardato classe 2000 che attualmente fa il terzo dietro a Pisseri e Mastrantonio. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.