SandroWeb Posted December 23, 2024 Report Posted December 23, 2024 LUNEDI 23 DICEMBRE 2024 - Un'imprevista ricaduta agli inferi o, più semplicemente, un ritorno alla dura realtà? Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", il rovinoso capitombolo della Triestina ad Arzignano, al di là delle dimensioni troppo pesanti per quello che si è visto sul campo, può destare sensazione dopo le brillanti prove contro Padova e Vicenza e la vittoria di Novara. In realtà, il ko andato in scena al "Dal Molin" può forse essere la conferma delle difficoltà che la squadra alabardata incontra se costretta alla battaglia, a quel tipo di contese tutte sudore e sangue tipiche dei campi di serie C, dove si sfodera la sciabola e si depone il fioretto. E se tanti interpreti attuali dell'Unione non hanno nel dna l'attitudine a queste sfide, anche l'indubbio surplus dell'apporto di un tecnico di spessore come Tesser rischia di essere insufficiente. L'AVVERTIMENTO DI TESSER Del resto proprio Tesser ci aveva visto lungo ad avvertire che questa sarebbe stata la sfida più difficile da affrontare tra quelle giocate finora con lui in panchina. Il tecnico aveva tirato in ballo il buon momento dell'avversario, ma forse c'era anche il timore, o magari la consapevolezza, che certi tipi di squadre fanno affiorare tutti i difetti di questa Unione, emersi impietosamente in questi mesi. Padova e Vicenza non solo cercano di fare la partita, ma fanno anche giocare, non azzannano le caviglie, pronte come sono a far valere prima o dopo la loro qualità. E contro questo tipo di formazioni l'Unione ha dimostrato di poterci stare, aiutata anche dal fatto che i giocatori sono scesi in campo al top di concentrazione dopo il cambio panchina. Altre avversarie invece devono puntare tutto su intensità, agonismo e pressing, e questa Triestina non ha le caratteristiche (e i giocatori) per fronteggiare questo tipo di atteggiamento. Sotto questo aspetto i due gol presi in superiorità numerica a Novara erano già stati un segnale di allarme. APPROCCIO SUPERFICIALE Se poi alla lacuna della scarsa inclinazione al clima di battaglia, si aggiunge anche un approccio leggero e superficiale come quello di Arzignano, allora la frittata è certa. Ci possono essere giornate storte di un giocatore, come capitato a Struna, ma è stata tutta la squadra in balìa dei veneti per troppo tempo, prima di iniziare a giocare. E purtroppo certi approcci si pagano cari, l'attuale Unione non ha il carisma né la personalità per rimediare a simili sbandate. Oltre tutto, le ultime partite non possono far dimenticare che uno dei problemi maggiori della Triestina è quello del gol. Le tante partite dei mesi scorsi nelle quali il predominio territoriale non ha portato punti, ricordano che buttarla dentro è un grave problema. Perché ad Arzignano le occasioni per rientrare in partita ci sono state, ma chance come quelle di Vertainen vanno sfruttate. SOS MERCATO Cosa serve dunque alla Triestina? Attaccanti con più feeling con il gol e giocatori di maggior personalità, pronti alla battaglia salvezza. Per fortuna c'è una sessione di mercato alle porte a venire in soccorso per rimediare a queste lacune, anche se i tempi stretti non consentiranno tanti innesti per le prime importanti sfide con Clodiense e Caldiero. Dovrà essere bravo Delli Carri a trovare subito le giuste pedine, e dovrà poi essere abile Tesser a inserire in brevissimo tempo i nuovi innesti. Si parla innanzitutto di due attaccanti, e uno dovrebbe essere Andrea Magrassi, classe 1993 in uscita dal Cittadella. Si parla di due centrocampisti, e uno potrebbe essere Luca Fiordilino, classe 1996, che non trova spazio al Venezia in serie A. Ma nelle intenzioni dovrebbero arrivare anche due terzini e forse un difensore centrale. - «Siamo ottimisti circa la possibilità di avere Markel Brown in campo la prossima domenica contro Venezia». Come scrive Lorenzo GattoMichael Arcieri accende la luce della speranza in vista del match che domenica prossima porterà la Reyer sul parquet del PalaRubini. Match tanto difficile quanto importante per una Pallacanestro Trieste che, battendo anche la formazione di Spahjia, metterebbe un piede nelle final eight di Coppa Italia in programma tra un paio di mesi alla Inalpi Arena di Torino. Un passo alla volta, la vittoria di sabato sera nell'anticipo della dodicesima giornata ha intanto confermato la solidità tecnica e mentale di una squadra che ha saputo interpretare con maturità i quaranta minuti contro Cremona. Mostrando personalità offensiva e disinnescando un'avversaria che anche a Trieste ha dimostrato di non meritare la classifica che la vede penultima davanti alla sola Napoli. Non era facile venire a capo del rebus proposto da coach Cavina, i biancorossi hanno saputo trovare le soluzioni più adeguate cavalcando il miglior Johnson della stagione, sfruttando nei vari momenti della partita la leadership di Ross, Valentine e Ruzzier e la solidità di Uthoff e Brooks. Un passo indietro a livello difensivo , scotto da pagare in un match che Trieste ha vinto sfruttando al massimo il talento offensivo dei suoi uomini. GESTIONE E MINUTAGGI Il doppio successo contro Virtus Bologna e Vanoli Cremona conferma la linea tracciata dal presidente Matiasic e dal general manager Arcieri. La squadra è competitiva anche senza fare ricorso al mercato. In attesa del ritorno di Markel Brown, le scelte di coach Christian hanno premiato sostanzialmente sei uomini. Tre oltre i trenta minuti (Uthoff 35, Brooks 34 e Valentine 32), tre appena sotto (Ross 28, Johnson 27, Ruzzier 25). Rotazioni asciugate al massimo ma decisive in un successo nel quale Trieste ha badato alla sostanza tenendo, fatto salvo qualche passaggio a vuoto, l'inerzia della sfida costantemente in mano. IL VALORE AGGIUNTO In un sistema di gioco offensivo nel quale ci si affida al talento dei singoli, Ross e Valentine, in mancanza di Brown, sono i leader designati. Dietro la coppia di esterni, però, la vera ricchezza di questa Trieste sta nelle prestazioni "silenziose" di Uthoff e Brooks. Uomini che in questo girone d'andata hanno spesso saputo fare la differenza coprendo, con personalità e capacità, dal ruolo di ala piccola a quello di centro e consentendo a coach Christian di mutare anche in corso d'opera il volto della sua squadra. VERSO VENEZIA L'imminente arrivo del Natale non sconvolgerà la settimana di lavoro di una squadra che, eccezion fatta per la giornata di mercoledì 25 dicembre, lavorerà regolarmente agli ordini dello staff tecnico. Giorni fondamentali per capire se davvero Markel Brown potrà tornare sul parquet a qualche settimana dall'infortunio al ginocchio che lo ha costretto a fermarsi alla vigilia del match giocato da Trieste a Sassari sul parquet del Banco di Sardegna. Quote
SandroWeb Posted December 23, 2024 Author Report Posted December 23, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÍ 23 DICEMBRE 2020 https://www.citysport.news/download/CS-23dicembre2024.pdf Quote
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