SandroWeb Inviato 29 Ottobre 2007 Segnala Inviato 29 Ottobre 2007 Baloneri, basketisti e hand-ballisti (numero 8) Trieste, lì 29/10/07 Non c'è troppa pace in queste lande, ultimamente. Togliamo dai discorsi infausti la Pallamano Trieste, che è sempre quello sport che interessa le masse sempre di meno ma che alla fine dà sempre garanzie di successo. Anche in A2, dove la squadra di Radojkovic ha già 3 vittorie su 3 in campionato, l'ultima di queste ottenuta da vera schiacciasassi contro Padova (menzione particolare per il mio amico Carpa....grande biggrin.gif). Si dirà....troppo facile: e io aggiungo che non lo è affatto. Se hai un impianto di gioco rodato, se hai già una chimica di squadra consolidata, se hai un ambiente dove la depressione non è di casa...tutto questo può succedere. E, ahinoi, questo non sta accadendo affatto nè alla Triestina, nè tantomeno alla Pallacanestro Trieste: per il "De Profundis" parto da quest'ultima, un pò perchè lo 0/3 in tre partite è un campanello d'allarme che non deve passare inosservato, un pò per un discorso di ricordi troppo vivi nella mente dei tifosi, pensieri datati solo qualche mese fa e che rischiano di venire amplificati da un inizio di stagione che nessuno si aspettava. Siamo in B2, si sa che la pazienza del tifoso medio è ai minimi storici e i rovesci contro Civitanova in casa e Ancona, quest'ultima proprio ieri (Oderzo nemmeno la considero, si giocava in netta inferiorità) non fanno che accrescere i dubbi già paventati nel pre-campionato. Non si discute che al ritorno di Pilat e Pigato questa squadra avrà sicuramente una marcia in più, ma è palese che il gruppo si stia già sciogliendo dopo le prime difficoltà. E allora la domanda fondamentale è la seguente: cosa c'è che realmente non va, allo stato attuale? Forse il fatto che si giochi troppo in solitaria (vedi Muzio contro Civitanova, vedi Bonaccorsi contro Ancona)? Forse che coach Mengucci non sia ancora riuscito a far quadrare il cerchio sull'agonismo buttato in campo dal quintetto biancorosso? Forse che si stia latitando troppo sotto canestro? O forse tutto l'insieme di queste cose? Le parole di Maurizio Tosolini, riguardo alla "reattività da elefanti" espressa contro la Stamura solo qualche ora fa, rimbombano allo stesso modo di una campana a morto. Quindi non ci si nasconde (per fortuna) dietro un dito, le difficoltà ci sono e rischiano di essere già di una certa importanza: urge fare qualcosa al più presto e non è scientificamente provato che il recupero dei due infortunati eccellenti in casa Acegas risolva tutti i problemi contrassegnati dallo 0 in classifica. Vietato quindi aspettare troppo, la scorsa stagione deve pur aver insegnato qualcosa ai dirigenti cestisti. Anche l'Unione non se la passa per niente bene: una sconfitta bruciante contro il Frosinone al "Rocco", un'altra senza appello contro il Brescia al "Rigamonti". Se per la prima c'è lo zampino bello e buono del signor Russo di Nola (il quale spero vivamente di non vedere da queste parti per qualche anno), la Triestina ha parecchio da rimproverarsi per il grave rovescio contro la formazione di Cosmi. Una difesa colabrodo (mai così perforata nel recente passato come sta succedendo in questa prima parte di campionato): si pensava tempo addietro a una squadra incapace di segnare, purtroppo il problema di fondo si è rigirato come una frittata. A Brescia si è visto di tutto e di più nel reparto arretrato, ma è anche la scarsa lucidità mentale ad averla fatta da padrone: in pratica, la fotocopia di quanto si era visto contro il Chievo. Ecco quindi che il concetto di squadra operaia va più e più volte a farsi benedire: perchè l'Alabarda pensa di potersela giocare con chiunque e cade in prestazioni del genere? Difficile a dirsi, ciò che importa è che la classifica piange e Maran non è più saldo sulla panchina come 15 giorni fa. Il vero test è fissato per domani sera contro il Bari, l'imperativo è vincere....e chissà se vinceremo.... E anche l'editoriale numero otto volge al termine...a fra 2 settimane Cita
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