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Dal Piccolo odierno:

LA TRIESTINA HA DECISO: DIVORZIO CONSENSUALE CON IL TECNICO TRENTINO

Maran addio, il futuro è una volata a due

Gustinetti e Ventura si giocano la panchina alabardata: la decisione sarà presa nelle prossime ore

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Dopo due anni, il matrimonio fra la Triestina e Rolando Maran è finito. Ma non sono volati piatti, non ci sono state accuse reciproche e insulti, insomma non c’è stato nessun litigio tipico da fine rapporto. Piuttosto, come due coniugi responsabili e con la testa sulle spalle, entrambi hanno semplicemente preso atto che la benzina per andare avanti insieme era finita, che non c’erano più il fuoco e l’entusiasmo necessari per tenere in vita un rapporto. E per quanto riguarda invece la panchina dell’Unione? Adesso, dopo tante chiacchiere, la rosa di candidati si è finalmente ristretta e sono davvero rimasti in ballo solamente due nomi: sono quelli di Giampiero Ventura ed Elio Gustinetti. E ormai la decisione potrebbe essere questione di ore.

Divorzio. Ma andiamo con ordine. Il divorzio con Maran è arrivato ieri, nel tardo pomeriggio, negli uffici di Fantinel. Una rescissione consensuale del contratto che legava il tecnico trentino fino al 30 giugno 2010. A raccontare la separazione è il presidente Stefano Fantinel: «Abbiamo esaminato se trovavamo ancora le motivazioni per partire insieme con un unico obiettivo, ma non è stato possibile. Alla fine abbiamo preso atto che da ambo le parti non si riuscivano a trovare gli stimoli giusti per ripartire insieme. A quel punto, meglio dividere le strade».

Armonia. Fantinel però ci tiene a sottolineare più volte che è stato un divorzio molto sereno: «Ci siamo lasciati in piena armonia, fra veri galantuomini. È la verità, ci siamo salutati col sorriso sulle labbra, e ribadisco la mia stima umana e professionale per Maran e il suo staff. Ma a volte certe decisioni vanno prese, e io sono convinto che sia meglio così, sia per lui che per noi. Sia chiaro che il mio giudizio su di lui resta positivo, il tecnico trentino qui ha fatto bene per due anni, il resto sono solo parole. Ha anche raggiunto sempre gli obiettivi, solo alla fine c’è stato qualche equivoco».

Maran. Le stesse sensazioni traspaiono anche dal comunicato ufficiale della società alabardata, che oltre ai tradizionali auguri per il futuro, ringrazia «sentitamente Rolando Maran e il suo staff per l’opera prestata in queste due annate nelle quali sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati ad inizio stagione». Che sia stato un divorzio soft, è confermato anche dallo stesso Maran: «È vero, abbiamo discusso e parlato serenamente da persone civili, in piena armonia. Ma ci sono stati troppi temporeggiamenti dopo la fine del campionato, invece di ripartire di slancio c’è stata una lunga pausa di riflessione, e questo mi ha fatto capire che forse era il caso di lasciare». Maran, del resto, resterà disoccupato solo per qualche ora: il Vicenza, infatti, gli ha praticamente prenotato il posto fin dalla scorsa settimana e già oggi dovrebbe arrivare l’ufficialità.

Panchina. A restare per il momento vuota, invece, è la panchina della Triestina. Ma già ieri sera la dirigenza alabardata si è messa al lavoro per accelerare i tempi e riempire la casella della guida tecnica. Ieri sono girati un bel po’ di nomi, ma si trattava solo di fumo. Alla fine, la pista dell’allenatore-scommessa o del giovane emergente (tipo Lerda, Gotti o Campilongo) è definitivamente tramontata. Se mai è esistita. La verità è che ormai si tratta solo di una partita a due fra Ventura e Gustinetti. La decisione potrebbe arrivare già oggi o domani: nel caso di Ventura, fra l’altro, va ricordato che il tecnico è ancora legato da un anno di contratto al Pisa e pertanto deve risolvere prima quella situazione. Qualunque sia la scelta, si tratta comunque di due nomi di peso: un segno evidente che la prossima Triestina avrà ambizioni di un certo tipo.

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In realtà non è stato ancora ufficializzato niente, almeno da quanto si evince da "Il Piccolo" odierno:

Unione, Ventura il favorito per la panchina

Ma deve ancora liberarsi dal Pisa. Resta in corsa Gustinetti che domani vedrà i dirigenti alabardati

I nerazzurri toscani avevano una vocazione d’attacco: oltre alle due punte esterni molto avanzati

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Giampiero Ventura in netto vantaggio, ma non è detta l’ultima parola, tanto che la Triestina ha fissato per domani un incontro con Elio Gustinetti: è questa attualmente la situazione del ballottaggio per la panchina alabardata.

L’accordo con Ventura in linea di massima c’è, ma a tenere in stand by l’operazione è il nodo che tiene ancora legato il tecnico ligure al Pisa. Innanzitutto Ventura ha ancora un anno di contratto con la società toscana, che quest’anno lo aveva esonerato a poche giornate dalla fine del campionato. Ma il Pisa in questo momento sta affrontando una vera corsa contro il tempo per poter iscriversi in Lega Pro. E ha bisogno delle liberatorie di giocatori e tecnico sugli stipendi pagati fino ad aprile. Il nodo attuale, e il probabile braccio di ferro, è soprattutto questo, perché per il resto la rescissione di un contratto piuttosto oneroso come quello di Ventura e il suo staff sarebbe una manna dal cielo per un Pisa in affanno.

A proposito di staff, il tecnico ligure si porterebbe sicuramente a Trieste l’inseparabile preparatore atletico Alessandro Innocenti, mentre non è detto che lo seguirebbero il vice Pasquale Padalino e il preparatore dei portieri Giuseppe Zinetti. Quest’ultimo è proprio il portiere che vestì in passato l’alabardato. In questi giorni si è parlato molto dell’ingaggio di Ventura, che sarebbe stato troppo oneroso per quelli che sono i tetti fissati dalla società di Fantinel: in realtà a Pisa il tecnico viaggiava sui 300mila euro netti (più 150mila, però, per il preparatore atletico). Quindi, con un piccolo sacrificio, anche il suo ingaggio rientrerebbe nei parametri della Triestina.

Del resto, a parte l’incertezza regnante al Pisa, Ventura ha più volte affermato di non voler stare fermo ma di gradire una società che punti sui giovani e sappia programmare. È un tecnico esperto e navigato e il suo credo è il possesso palla. Quanto al modulo di gioco, il suo più che un 4-4-2 è un 4-2-4, con gli esterni di centrocampo molto avanzati. Testini e Antonelli sarebbero pedine ideali in questo schieramento, ma quest’ultimo non ha ancora rinnovato con l’Unione.

Ma la Triestina non ha ancora abbandonato del tutto la pista Gustinetti tanto che per domani è fissato un incontro. Il contratto di Gustinetti con il Grosseto scade al 30 giugno, ma in questo momento il presidente Camilli gli starebbe facendo la corte per una riconferma. Già, Camilli: il vero problema a Grosseto è capire cosa vuol fare il presidente che ha annunciato per l’ennesima volta il suo disimpegno. La realtà è che in Toscana non parla nessuno ed è tutto in stand by. A Gustinetti, che non ha dimenticato nemmeno l’esonero subito quest’anno e il successivo dietrofront di Camilli, probabilmente l’attesa non piace, e pare che dopo aver spinto per Mantova abbia una gran voglia di venire a Trieste. Quanto ai moduli adottati, è un tecnico capace di cambiare e di adattarsi al materiale a disposizione. Quest’anno è passato dal 4-4-2 al 4-1-4-1, transitando per il 4-2-3-1.

Per quanto riguarda le altre panchine, all’Empoli in sostituzione di Baldini arriva Campilongo.

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comunque sia Ventura o Gustinetti (quest'ultimo lo preferiso personalmente), xe due ottimi allenadori, e se pol dir che se le robe sta veramente così la Dirigenza dimostra de voler far sul serio :D .............finalmnte!

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Da "Il Piccolo" odierno:

L’Unione oggi incontra Gustinetti

Ma Ventura resta comunque il favorito per la panchina alabardata

I due tecnici piacciono anche al Livorno, che nel fine settimana si gioca con il Brescia la promozione in serie A

L’attesa per la scelta della società

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Sono passati esattamente venti giorni dalla fine del campionato di serie B, ma la Triestina non ha ancora riempito la casella relativa al nuovo tecnico che siederà in panchina la prossima stagione.

La partita resta sempre a due: Giampiero Ventura conserva ancora un netto vantaggio sul rivale Elio Gustinetti, ma la parola fine alla telenovela non è ancora scritta. Come noto, Ventura deve prima rescindere il rapporto che lo lega ancora per un anno al Pisa. Ma quello del contratto non è il problema, figuriamoci. La società toscana, che sta facendo una vera corsa contro il tempo e deve risolvere mille pendenze per riuscire a iscriversi in Lega Pro, non vede l’ora di togliersi un contratto così oneroso dal groppone. Piuttosto c’è tutto il discorso delle liberatorie di tecnici e giocatori di cui il Pisa ha necessità per poter accedere all’iscrizione, ed è qui che probabilmente la partita non sembra destinata a risolversi in poco tempo. Ciò non toglie che Ventura resta il favoritissimo. Dovrebbero essere risolti anche tutti i problemi riguardanti la parte economica, il seguito del suo staff e le richieste tecniche sul tavolo. Insomma, si sarebbe ormai ai dettagli.

C’è però ancora un’incertezza che rimane sull’ok definitivo a Ventura (per l’ufficialità, invece, come detto ci sarà ancora da aspettare): a cambiare le carte in tavola infatti potrebbe essere l’incontro odierno che la Triestina avrà con Elio Gustinetti. Ieri sera il tecnico bergamasco e la dirigenza alabardata si sono sentiti telefonicamente: l’appuntamento è per oggi a Milano. Gustinetti era già stato contattato dalla società alabardata durante i play-off, ma per correttezza l’approfondimento era stato rimandato a eliminazione dei toscani avvenuta. Il tecnico del Grosseto ha confessato che sarebbe entusiasta di venire a Trieste, ritenendola una piazza interessante e prestigiosa. Del resto, la grande incertezza che regna a Grosseto costringe il tecnico a guardarsi attorno: a tutt’oggi non si è ancora capito se il presidente Camilli lascia o no. E al momento Gustinetti non ha ancora ricevuto nessuna proposta di rinnovo del contratto.

La sensazione, comunque, è che dovrebbe succedere qualcosa di davvero eclatante per far cambiare una scelta decisamente orientata su Ventura. La Triestina oggi esporrà progetti e programmi a Gustinetti, il tecnico farà le sue richieste, ma quest’ultimo dovrà essere davvero convincente per ribaltare una situazione che lo vede attualmente in svantaggio.

Curiosamente, entrambi i tecnici in predicato di sedere sulla panchina alabardata, pare interessino anche al Livorno, che nel week-end si gioca la promozione in serie A contro il Brescia.

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a me il Testini di questa stagione sinceramente così schifo non mi ha fatto, gli è mancata solo la lucidità in fase conclusiva, però ci mette sempre corsa e impegno

e dici poco la mancanza di lucidità in fase conclusiva? Correre, correre fine a se stesso (e sempre a testa bassa!) per non concludere nulla, e non ha neanche sto gran piede, sono più i cross che finiscono in curva che quelli buoni, e poi il suo atteggiamento irritante di buttarsi sempre per terra al minimo contatto, oramai nessun arbitro gli crede più, sinceramente un giocatore molto fumoso e per certi versi anche molto irritante.

Posted (edited)

si beh la fai semplice...correre fine a se stesso... tutte quelle volte che salta l' uomo e crea la superiorità numerica (assieme ad Antonelli 1 dei pochi), è un esterno che si spesso tutta la fascia e conclude o tira o crossa, i falli in area li ha anche presi...e hanno contribuito ha qualche punto...fa movimento in attacco, svaria Maran l' ha provato spesso 2a punta appunto per questo...i suoi difetti li ha, tiene troppo la palla per esempio, però è sempre un esterno utile, ha fatto degli evidenti progressi rispetto a 2 anni fa, 2 anni fa non lo sopportavo manco io.....lo stesso amatissimo Alfredo Pedullà lo definisce uno dei migliori esterni della B.

non dico sia un fenomeno ma ma la sua pagnotta se la guadagna....oltretutto uno dei pochi che appena entra saluta sempre i tifosi

Edited by Colaussi89
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si beh la fai semplice...correre fine a se stesso... tutte quelle volte che salta l' uomo e crea la superiorità numerica (assieme ad Antonelli 1 dei pochi), è un esterno che si spesso tutta la fascia e conclude o tira o crossa, i falli in area li ha anche presi...e hanno contribuito ha qualche punto...fa movimento in attacco, svaria Maran l' ha provato spesso 2a punta appunto per questo...i suoi difetti li ha, tiene troppo la palla per esempio, però è sempre un esterno utile, ha fatto degli evidenti progressi rispetto a 2 anni fa, 2 anni fa non lo sopportavo manco io.....lo stesso amatissimo Alfredo Pedullà lo definisce uno dei migliori esterni della B.

non dico sia un fenomeno ma ma la sua pagnotta se la guadagna....oltretutto uno dei pochi che appena entra saluta sempre i tifosi

Quoto, perfettamente d'accordo. Sia lui sia Antonelli bisognassi tenerli anche se me sa che Antonelli ga za la valigia in man...

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boh opinioni naturalmente, io non lo vedo tutto sto saltar l'omo, anzi, e come sottolineavi, cosa che mi sono dimenticata, il suo egoismo, grazie per avermelo ricordato. :D

Antonelli non ha la valigia in mano per sua volontà, te l'assicuro :angry: , lui rimarrebbe a Trieste tutta la vita, fonte? Antonelli.

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ESCLUSIVA TMW - Grosseto, Gustinetti: "Aspetto un segnale"

Elio Gustinetti sta aspettando un segnale dal Grosseto. L'allenatore è arrivato a un passo dalla finale playoff, dopo un esonero - ingiusto - ed essere rimontato in sella poco dopo. TMW lo ha contattato in esclusiva per saperne di più: "A Grosseto mi sono trovato bene, sono un attimo in standby ma potrei rimanere. Sto aspettando il presidente. Se dovesse farsi sentire qualche squadra, potrei scegliere un'altra soluzione. Non ho fretta. La Triestina? I due presidenti sono molto legati, ho letto anch'io i giornali. Io non ho ancora sentito nessuno, di conseguenza non posso dire niente. Camilli può lasciare il Grosseto, aveva già detto che era l'ultimo anno di presidenza". Sulla partita dei playoff: "primo tempo giocato benissimo, gli episodi hanno tagliato le gambe alla squadra. Ognuno ha le proprie colpe da portare avanti, però qualcosa ci ha messo anche l'arbitro, senza criticarlo in maniera eccessiva". Un pronostico anche per Brescia-Livorno: "Bella partita, penso che nel reparto avanzato entrambe siano molto in forma, può succedere di tutto".

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Il Piccolo di oggi dà quasi per certo l'arrivo di Ventura a Trieste, anche se bisognerà aspettare ancora qualche giorno per l'ufficializzazione (vedi anche l'articolo QUI). Nel frattempo, sempre dal quotidiano locale, una presentazione dell'allenatore in questione:

Il profeta del possesso palla con il cuore blucerchiato

Ha portato in A Lecce e Cagliari. Il rimpianto: non essere riuscito a ripetere l’impresa con la sua Sampdoria

di ROBERTO DEGRASSI

TRIESTE È il profeta del «giro palla» ma è anche quello che schiera tutti insieme appassionatamente due punte e due esterni avanzati. Ha portato il Lecce e il Cagliari in serie A, stava per riuscirci anche con la sua Sampdoria ma gli andò male di un niente e quello è il rimpianto della carriera. Nel cassetto ha un diploma da ragioniere, da buon genovese è attento al risparmio e non ne fa mistero.

Questo, ed altro ancora, è Giampiero Ventura. E visto che bisognerà attendere la fine di giugno prima che la Triestina lo ufficializzi come successore di Rolando Maran, almeno facciamone la conoscenza. Non è una faccenda complicata. Ventura ha un sito ufficiale che ne racconta vita, pensieri e opere. «Mettersi nei panni dei calciatori per poter stimolare a rafforzare la determinazione, aiutandoli a costruirsi una mentalità con una costante applicazione sul lavoro». È il messaggio con cui il tecnico ex Pisa si presenta. Qualche pagina dopo un’altra riflessione: «Troppo spesso ci dimentichiamo di guardare oltre il dorato mondo del calcio, ci sono attimi però che rendono prezioso anche ciò che apparentemente sembra opaco o diverso».

La carriera come calciatore non ha avuto picchi e già a 25 anni un grave infortunio lo ha costretto a scegliere la strada della panchina. Ha cominciato quindi la trafila nelle giovanili della Sampdoria. A Rapallo in Interregionale la prima esperienza in un altro club, con l’Entella la prima promozione ma – come lui stesso ricorda – è a Pistoia che decolla. Grazie alla complicità del suo amico Mario Frustalupi e a una dirigenza che gli dà fiducia, cambia il volto della squadra, trascinando la città allo stadio. Seguono Giarre («esperienza incredibile dal punto di vista umano») e Venezia dove dopo un sesto posto in serie B subisce il primo esonero. L’anno dopo – è la stagione 1994-95 – riparte dal Lecce in C1. E dà un ulteriore svolta alla sua carriera. Infila due promozioni di fila portando i salentini in A.

Chiusa quella storia, è a Cagliari in B e conferma il momento magico: centra un’altra promozione con i sardi e stavolta può sedersi sulla prima panchina nella massima serie. Ottenuto il 12° posto, lascia l’isola perchè ha davanti a sè il sogno di una vita: guidare la Samp. I blucerchiati, finiti i tempi d’oro di Mantovani, sono finiti in B e cercano uno specialista in risalite. Chiude l’anno quinto. Non basta nè per salire in A nè per la riconferma. Una delusione cocente e non dev’essere un caso se per l’unica volta nei 33 anni totali di carriera passa un’intera stagione di inattività. Può dedicarsi alle sue passioni: sci, tennis, gol, le canzoni di De Andrè, i libri di Sidney Sheldon e i film con Sean Connery e Susan Sarandon.

La panchina successiva gliela offre l’Udinese: finisce con un 14° posto in A e un rapporto che non si trasforma mai in amore. Il «giro palla» non conquista lo stadio Friuli. Torna a Cagliari e dura una stagione e mezza. Nel 2004-2005 è a Napoli in C1 per ricostruire la formazione partenopea. La piazza e De Laurentiis non aspettano: il sesto posto gli vale l’esonero. Ecco allora Messina, Verona nel tentativo disperato di cercare di evitare all’Hellas la caduta in C1, e infine Pisa. Prende una neopromossa in crisi societaria e la porta ai play-off valorizzando lo sconosciuto Castillo. Lo riconfermano a furor di popolo ma quest’anno dopo quattro sconfitte gli danno il benservito. Una decisione contestata dalla tifoseria che dai forum in Rete gli rivolge messaggi affettuosi. Quasi quanto quello di un isolato tifoso alabardato: «Insieme faremo grandi cose. Sei già nei nostri cuori».

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