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    • MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2025 - Stavolta il Tognon non porta bene all'Unione, nonostante quasi duecento tifosi, arrivati da Trieste seduti sulla tribuna opposta a quella che li aveva visti protagonisti due stagioni fa. Quella volta le vittorie erano arrivate copiose. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", doveva essere il primo tassello della scalata impossibile affidata a Tesser e invece è stata la Dolomiti Bellunesi a non farsi scalare. L'ex Bonatti ha sfruttato l'unico episodio favorevole con un penalty di Clemenza su un'azione non impeccabile degli alabardati. Perché nel calcio non basta giocare meglio e con maggior continuità, come ha fatto la Triestina a Fontanafredda. Senza gol tutto quanto di buono fatto spesso svanisce. Questo è successo ieri. Niente di irreparabile, ma la sconfitta è pesante. GLI SCHIERAMENTI Tesser è subito costretto a misurarsi con alcune assenze pesanti. Alla squalifica del fedelissimo della difesa Silvestri si è aggiunto il nuovo infortunio di Vertainen davanti. E poiché mancano anche Tonetto e Silvestro il tecnico di Montebelluna deve adattare Moises a destra e D'Amore sull'altro fronte con Moretti e Anzolin centrali della linea a quattro. Intoccabile la mediana composta da Ionita, Cernigoj e dal centrale Jonsson, davanti soluzione con due trequartisti Gunduz e D'Urso alle spalle di Faggioli e pronti a pressare alto gli avversari L'ex Bonatti, orfano del cervello e dei piedi di Burrai, risponde con un 4-4-2 che ha in Clemenza e Olonisakin di punta. PRESSING ALTO Tesser vuole dalle sue squadra il pressing alto e i suoi ragazzi eseguono. I centrocampisti, con l'aiuto della trequarti, sradichino il pallone sui portatori di palla bellunesi. La prima occasione la confeziona Faggioli (14') ma Consiglio è pronto a intercettare la girata. L'Unione insiste e al 26' su ottimo invito di D'Urso la bordata di Jonsson finisce fuori non di molto. PREDOMINIO ALABARDATO La personalità alabardata consente alla squadra di Tesser un certa supremazia dalla metà campo in su. La Dolomiti Bellunesi attende e talvolta si accende nelle ripartenze. Ma l'Unione insiste anche con il ritmo e su un traversone di D'Amore Ionita di testa impegna severamente Consiglio bravo a respingere. Il tempo si chiude con la prima occasione per i padroni di casa con rasoterra di Agosti e poi replica con Clemenza. Due avvisaglie in una frazione dominata dalla Triestina incapace però di segnare. E questo non è un buon segnale nonostante la prestazione obiettivamente positiva. SI RIPARTE L'Unione è subito pericolosa con mischia in area dolomitica e Faggioli che finisce giù, un minuto dopo quasi autogol dei bellunesi. La Triestina continua a tenere l'iniziativa ma tende a scoprirsi sui lati e in particolare a destra dove agisce Moises, ottimo marcatore ma dai piedi ruvidi e dlle movenze non certo eleganti. CAMBIO DI PASSO E RIGORE Tesser comincia a muovere le pedine m non cambia assetto. Entra Kiyne ed esce un Gunduz non brillantissimo. Bonatti sull'altro fronte inserisce Mazzocco e Alcides. Alla mezz'ora la Triestina prova l'ultima accelerazione. Pero l 32' arriva il penalty: D'Amore pasticcia a sinistra, e Anzolin è costretto a un intervento su Saccani. L'arbitro decreta il penalty che Clemenza trasforma spiazzando Matosevic. La decisione del direttore di gara lascia qualche dubbio. Ma con i se e i ma non si fa classifica. Tesser getta nella mischia Pedicillo e Vicario e poi ancora Voca e Kljiajc. Ma la partita è ormai andata nonostante il generoso assalto finale. Contro l'Union Brescia domenica, la Triestina dovrà trovare la capacità di segnare, smarrita di fatto dopo il tris calato proprio al Rocco con il Renate.  - Un boato liberatorio, due punti che valgono oro e una fiducia ritrovata: la Pallacanestro Trieste vince il derby contro l'Apu Udine in un PalaRubini incandescente e si lascia alle spalle l'ombra di un inizio di stagione difficile. Lo scrive Lorenzo Gatto: non è solo una vittoria di prestigio contro i rivali di sempre, è soprattutto un successo fondamentale, ossigeno puro per una squadra che aveva disperatamente bisogno di certezze per rimettersi in marcia. L'atmosfera del PalaRubini, gremito e caldissimo, ha giocato un ruolo determinante, spingendo i biancorossi nei momenti di maggiore difficoltà. NEL SEGNO DI GONZALEZ Il tecnico spagnolo ha dimostrato lucidità e capacità di gestire la pressione, asciugando le rotazioni e infondendo ordine e gerarchie chiare a una squadra che nel finale ha risposto presente. L'ultimo quarto è stato il manifesto della ritrovata compattezza. Nonostante un iniziale allungo di Udine, Trieste ha subito impattato con Ramsey e Sissoko. Da lì, punto a punto, fino alla zampata decisiva. La capacità di fare le giocate vincenti nei possessi cruciali è il segnale più incoraggiante di un gruppo che sta trovando la sua identità. LEADERSHIP RITROVATA Il riscatto della Pallacanestro Trieste è legato alla prestazione sontuosa di Juan Toscano-Anderson, che ha finalmente mostrato il valore e la leadership che la piazza triestina si aspetta da lui. I numeri parlano chiaro: 18 punti, 10 rimbalzi e 4 assist, un contributo a tutto campo che però va oltre le statistiche. Toscano-Anderson è stato l'ancora a cui la squadra si è aggrappata nei momenti di difficoltà, mettendo in campo l'energia e la mentalità vincente che hanno contagiato i compagni. La sua doppia-doppia, unita all'impatto fisico e al carisma, ha riempito i vuoti emotivi e tecnici lasciati da un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. La sua presenza è stata un fattore costante, non solo in fase realizzativa, ma anche nel controllo dei tabelloni e nell'ispirazione per i compagni. Se questa è la sua definitiva rampa di lancio, la Pallacanestro Trieste ha trovato il leader e un punto di riferimento ineludibile per il prosieguo della stagione. TESTA A TREVISO Adesso, con i due punti conquistati nel derby, la Pallacanestro Trieste può guardare al futuro con più ottimismo. La settimana che si apre, priva degli impegni della coppa europea, permetterà a Gonzalez di lavorare con la massima concentrazione solo sul campionato. Due giorni di riposo per ricaricare le batterie, e da mercoledì tutti in palestra per preparare il prossimo, insidioso, match contro la NutriBullet Treviso. Un'altra prova per dimostrare che l'inerzia è cambiata e che il derby è stato l'inizio di una nuova, più solida, stagione. TRASFERTA CON LA CURVA Due pullman già riempiti, in fase di allestimento il terzo. La Curva Nord organizza la trasferta a Treviso, partenza sabato primo novembre dal PalaTrieste (via Flavia) costo, solo pullman, 20 euro. Per informazioni e prenotazioni scrivere su whatsapp al numero 3791700323. Per chi si recherà a Treviso con mezzi propri, la prevendita dei biglietti è già attiva sul circuito Vivaticket.
    • Lo ha detto in conferenza stampa in maniera chiarissima. "Moretti è stata una scelta dell' allenatore,Brooks dei medici"
    • Commento sulle analisi avanzate, soprattutto "dinamiche invisibili" da prender con le pinzette, xe un esperimento che stago valutando, cioè se queste LLM xe in grado de analizzar i dati in maniera "creativa".
    • Analisi Post-Partita: Pallacanestro Trieste vs. Apu Udine 8. L'Analisi Avanzata: Cosa Dicono i Numeri Oltre il Tabellino Per andare oltre le impressioni visive e le statistiche tradizionali, le metriche avanzate ci offrono una lettura più profonda e oggettiva della performance della squadra. Questi indicatori misurano l'efficienza, l'impatto e il volume di gioco dei singoli giocatori, rivelando dinamiche che il semplice tabellino non può mostrare. 8.1 Glossario Essenziale delle Statistiche Avanzate Ecco una guida rapida per comprendere le metriche che analizzeremo: True Shooting % (TS%): È la metrica più completa per misurare l'efficienza al tiro. Combina in un unico valore i tiri da 2, da 3 e i tiri liberi, offrendo un quadro preciso della produttività di un realizzatore. Effective Field Goal % (eFG%): Misura la qualità dei tiri dal campo. Dà un peso maggiore ai tiri da 3 punti, riconoscendo che valgono il 50% in più rispetto a un canestro da 2. Offensive/Defensive Rating (ORTG/DRTG): Misurano i punti segnati (ORTG) o concessi (DRTG) dalla squadra per 100 possessi mentre un giocatore è in campo. Indicano il suo impatto diretto sull'efficienza offensiva e difensiva del team. Usage Rate (USG%): Indica la percentuale di possessi di una squadra che "terminano" con un'azione di un determinato giocatore (tiro, palla persa o viaggio in lunetta). In pratica, misura "quanti palloni passano per le sue mani" con un'azione decisiva. Un USG% alto indica che il giocatore è il fulcro dell'attacco. Box Plus/Minus (BPM): È una stima del contributo in punti di un giocatore rispetto a un giocatore medio di lega, calcolato su 100 possessi. È una metrica "all-in-one" che cerca di riassumere in un unico numero il valore complessivo di un giocatore. Un BPM positivo indica un impatto superiore alla media di lega. 8.2 Analisi dei Dati La tabella seguente mostra le statistiche avanzate dei principali giocatori di Trieste. Giocatore Ruolo TS% eFG% USG% ORTG DRTG BPM J. Toscano-Anderson F 69.2% 58.3% 29.6% 123.3 111.9 -21.6 M. Sissoko C 100.0% 87.5% 20.4% 128.8 118.9 1.6 M. Brown PG 66.7% 60.0% 11.9% 121.7 101.6 6.0 C. Ross PG 63.6% 56.3% 32.7% 118.9 113.0 0.3 J. Ramsey SG 50.0% 45.0% 26.5% 111.1 121.4 3.3 J. Uthoff PF/C 60.0% 50.0% 24.4% 127.3 88.4 1.2 M. Ruzzier PG 0.0% 0.0% 4.3% 124.0 128.0 -6.5 Nota: i dati BPM sono aggregati sull'intera stagione, a differenza delle altre metriche che si riferiscono alla singola partita. Questo spiega alcune discrepanze, come il valore negativo di Toscano-Anderson, che non riflette la sua prestazione in questo match. 8.3 Interpretazione Analitica I dati avanzati confermano e arricchiscono le analisi emerse dal campo e dai commenti dei tifosi: L'efficienza chirurgica di Sissoko: Il suo 100% di True Shooting è un dato sbalorditivo. Indica che ogni suo tentativo si è tradotto in punti in modo estremamente efficiente. Combinato con un Usage Rate (20.4%) nella media, lo identifica come un finalizzatore d'élite, letale quando viene servito vicino a canestro, esattamente il "guerriero" dominante in attacco percepito dai tifosi. Allo stesso tempo, il suo DRTG di 118.9, tra i più alti della squadra, offre un riscontro numerico alle lacune nelle collaborazioni difensive menzionate nel forum. I motori dell'attacco: Colbey Ross (USG% 32.7%) e Juan Toscano-Anderson (USG% 29.6%) sono stati i due giocatori che hanno gestito il maggior numero di possessi. Entrambi hanno mantenuto un'ottima efficienza (TS% di Ross al 63.6% e di Toscano-Anderson al 69.2%), confermando il loro ruolo di creatori primari. La crisi numerica di Ruzzier: Il suo Usage Rate di appena 4.3% è bassissimo per un playmaker e conferma numericamente la sua scarsa partecipazione offensiva. A questo si aggiunge un Defensive Rating di 128.0, il più alto della squadra, a testimonianza del suo impatto negativo su entrambi i lati del campo in questa partita. Il valore nascosto di Brown: Il suo BPM di +6.0 è il più alto del team, un dato che certifica il suo enorme valore complessivo per la squadra, spesso non visibile nelle statistiche tradizionali. Il suo impatto va ben oltre i punti segnati. 9. Le dinamiche invisibili 9.1 Il Paradosso di Michele Ruzzier, il "Facilitatore Fantasma" A prima vista, la partita di Michele Ruzzier sembra anonima: 13 minuti, 0 punti, 0/1 dal campo. Un non-fattore. La Statistica Nascosta: Il suo Team Offensive Rating (ON) è di 124.0, il terzo più alto della squadra tra chi ha giocato minuti significativi. Ma il dato più rivelatore è il suo AST RATIO (assist per coinvolgimenti): 27.8%. Questo valore è secondo solo a quello di Colbey Ross (31.6%), che però ha gestito il pallone per quasi il doppio del tempo.   Cosa Significa: Ruzzier non ha segnato, ma quando era in campo l'attacco di Trieste girava a meraviglia. Il suo AST RATIO suggerisce che, pur non concludendo personalmente, è stato un "connettore" fondamentale. Ha fatto circolare la palla, ha occupato gli spazi giusti e ha innescato le azioni che hanno portato ad assist di altri o a canestri facili. Il suo +/- di -1 non rende giustizia al suo ruolo di "facilitatore silenzioso". È stato l'olio che ha fatto girare l'ingranaggio offensivo delle seconde linee senza apparire nel tabellino dei punti. 9.2 La Battaglia Persa ai Liberi di Trieste, Nonostante la Vittoria Trieste ha vinto, ma c'è un'area in cui Udine ha dominato silenziosamente: provocare falli e andare in lunetta. La Statistica Nascosta: La colonna DF (falli subiti) è illuminante. I giocatori di Trieste hanno subito in totale 31 falli. Tuttavia, a Pagina 6, la somma dei tiri liberi tentati (FTA) è solo 30. Al contrario, i giocatori di Udine (che non vediamo, ma possiamo dedurre) hanno mandato in lunetta Trieste in modo significativo. Ma la vera chicca è altrove: il FT RATIO (frequenza liberi) di Trieste a Pagina 27. ◦ Toscano-Anderson ha un FT RATIO del 6.3%. ◦ Sissoko ha un FT RATIO dello 0.0% (i suoi liberi sono arrivati da un fallo su tiro e non da bonus o falli sistematici). ◦ I valori sono generalmente bassi, con le eccezioni di Ross (17.6%) e Uthoff (27.3%).   Cosa Significa: Trieste non è stata una squadra in grado di attaccare il ferro con continuità per guadagnarsi viaggi in lunetta. Ha vinto grazie a un'eccezionale efficienza al tiro dal campo. Questa è una potenziale debolezza strutturale. In una serata con percentuali "normali", la difficoltà nel generare tiri liberi avrebbe potuto costare cara. La vittoria è arrivata nonostante questa lacuna, mascherata da una prestazione balistica quasi irripetibile. 9.3 La "Dieta" Offensiva di Jeff Brooks e l'Impatto Difensivo Jeff Brooks ha giocato 0 minuti. Ma se avesse giocato, il suo ruolo sarebbe stato chiaro. Analizziamo i suoi compagni di reparto per capire. La Statistica Nascosta: Consideriamo i lunghi. Sissoko ha un Usage Rate del 20.4%. Candussi ha un USG% del 33.3%. Uthoff  ha un USG% del 24.4%. La squadra ha chiaramente dei lunghi con responsabilità offensive. Ma guardiamo il Defensive Rebound % (DRB%): ◦ Sissoko: 25.0% (dominante) ◦ Toscano-Anderson: 8.7% ◦ Candussi: 0.0% (dato scioccante per un lungo in 10 minuti) ◦ Iannuzzi (0 min) e Moretti (0 min) non contano.   Cosa Significa: C'è uno squilibrio evidente. Sissoko è l'unica vera ancora a rimbalzo difensivo tra i lunghi. Candussi, pur avendo un alto usage rate offensivo, è stato un fantasma a rimbalzo difensivo nei suoi minuti. Questo evidenzia una specializzazione dei ruoli estrema. Un giocatore come Brooks, storicamente un difensore e rimbalzista, sarebbe entrato non per prendere tiri, ma per colmare il vuoto lasciato da altri in fase difensiva. La vittoria è arrivata anche perché la straordinaria prestazione di Sissoko ha mascherato la totale assenza a rimbalzo difensivo di un altro lungo chiave come Candussi.
    • Analisi Post-Partita: Pallacanestro Trieste vs. Apu Udine 1. Introduzione: Un Sospiro di Sollievo dopo la Tempesta Alla vigilia del derby contro Udine, l'aria che si respirava tra i tifosi della Pallacanestro Trieste era pesante. La percezione di una "crisi" incipiente, alimentata da prestazioni altalenanti, aveva trasformato l'attesa per "LA partita" in un crocevia di tensioni e paure. Perdere sarebbe stato "deleterio per tutto l'ambiente", con il rischio concreto di far precipitare la squadra e il pubblico in una frustrazione profonda. La vittoria finale, ottenuta con fatica e carattere, ha rappresentato un'iniezione di fiducia fondamentale, arrestando una potenziale spirale negativa e comprando tempo prezioso per il lavoro di coach González. Nonostante le difficoltà e un gioco ancora lontano dalla perfezione, come ha sottolineato un tifoso, "vinta e oggi contava solo questo". Il risultato era l'unica cosa che importava per risollevare il morale, muovere la classifica e guadagnare una settimana di lavoro più serena. 2. La Partita in Breve: Dall'Incubo Iniziale alla Vittoria di Carattere La partita contro Udine è stata una montagna russa emotiva, una narrazione perfetta della situazione attuale della squadra: un potenziale enorme ancora parzialmente inespresso, capace di toccare picchi di eccellenza e abissi di difficoltà nello stesso incontro. L'inizio disastroso: Il primo quarto è stato un incubo, definito dai tifosi "indecente" e "scandaloso" dal punto di vista difensivo. Concedere 30 punti a Udine ha fatto riemergere tutti i fantasmi delle uscite precedenti, con la squadra apparsa molle e incapace di contenere le iniziative avversarie, in particolare quelle di Hickey. La reazione: Superato lo shock iniziale, la squadra ha iniziato a reagire, mostrando sprazzi del suo talento offensivo. La vera svolta è arrivata nel secondo tempo, quando l'intensità difensiva è finalmente salita di colpi. La capacità di tenere Udine a soli 36 punti nella ripresa è stata la chiave della rimonta e della vittoria. Il finale punto a punto: La partita è rimasta in bilico fino agli ultimi istanti. A deciderla non è stato un gioco corale fluido, ma una ritrovata solidità difensiva unita a giocate individuali di enorme peso specifico, che hanno permesso a Trieste di portare a casa una vittoria di puro carattere. Questa partita a due facce è stata decisa da performance individuali altrettanto altalenanti, il cui impatto, positivo o negativo, merita un'analisi dettagliata. 3. Le Pagelle: Valutazione dei Giocatori e del Coach Link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf5U0wrgWyH2bkn-qhsDJLHsrAyYG-ac2bnXiNPnWaQiAuiJQ/viewanalytics 3.1 Mady Sissoko Giudizio del Sondaggio: 8,8 – 4,4 cuoricini Sintesi della Prestazione: Per i tifosi è un autentico "guerriero", un punto di riferimento dominante in attacco, come dimostrano le sue schiacciate e la sua presenza nel pitturato. Tuttavia, emerge una doppia natura: tanto efficace come finalizzatore quanto "acerbo" e con lacune nelle collaborazioni difensive, un aspetto su cui dovrà lavorare per diventare un centro completo. Valutazione Tecnica: La sua partita è stata di un'efficienza straordinaria. Ha messo a referto 16 punti con un quasi perfetto 7/8 da due (87.5%), a cui ha aggiunto 8 rimbalzi per una valutazione complessiva di 21 in 28 minuti di impiego. 3.2 Juan Toscano-Anderson Giudizio del Sondaggio: 8,7 – 4,3 cuoricini Sintesi della Prestazione: Quella contro Udine è stata universalmente riconosciuta come la "partita della svolta" per JTA. Ha mostrato finalmente tutto il suo potenziale, con un impatto a 360 gradi sul match: punti, rimbalzi, assist e, soprattutto, una difesa fondamentale che ha limitato l'uomo più pericoloso di Udine, Brewton. Valutazione Tecnica: Le statistiche confermano la sua completezza: doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, condita da 4 assist e 5 falli subiti. La sua valutazione di 24 è stata la più alta della squadra, a testimonianza del suo ruolo di MVP in 32 minuti di gioco. 3.3 Markel Brown Giudizio del Sondaggio: 7,7 – 3,8 cuoricini Sintesi della Prestazione: Partita solidissima e fondamentale per la vittoria. Ha fornito un contributo difensivo cruciale su Hickey, limitandolo dopo un primo quarto scintillante, e ha messo il sigillo sulla partita con la tripla che nel finale ha indirizzato definitivamente il derby verso Trieste. Valutazione Tecnica: Anche se i suoi 8 punti (con 2/5 da tre) non saltano all'occhio, il suo impatto va oltre il tabellino. Ha aggiunto 5 rimbalzi difensivi, 4 assist e 1 palla rubata. Il dato più significativo è il suo plus/minus di +11, il più alto tra i titolari, che certifica quanto la squadra abbia beneficiato della sua presenza in campo. 3.4 Colbey Ross Giudizio del Sondaggio: 6,7 – 3,3 cuoricini Sintesi della Prestazione: La sua performance è stata definita "a corrente alternata". È stato il giocatore capace di accendere l'attacco e alzare il ritmo, ma anche di commettere errori di superficialità che potevano costare caro. Il dibattito tra i tifosi sul suo reale equilibrio tra creazione offensiva e lacune difensive rimane aperto. Valutazione Tecnica: I numeri riflettono perfettamente questa dualità: è stato un fattore offensivo con 14 punti, 6 assist e 7 falli subiti (leader di squadra), ma ha anche pagato dazio con 6 palle perse. 3.5 Michele Ruzzier Giudizio del Sondaggio: 5,2 – 2,5 cuoricini Sintesi della Prestazione: Partita estremamente difficile per il playmaker triestino, descritto dai tifosi come un "fantasma" in campo. È apparso in "difficoltà clamorosa", incapace di incidere e di trovare il suo ritmo, fornendo un rendimento ben al di sotto dei suoi standard. Valutazione Tecnica: La sua fatica è evidente nel box score: 0 punti con un solo tiro tentato, 5 assist e un plus/minus di -1 in 13 minuti di gioco. 3.6 Coach Israel González Giudizio del Sondaggio: 5,3 – 2,7 pollici su Sintesi della Prestazione: La percezione dei tifosi nei confronti del coach è ancora interlocutoria. Viene descritto come "apatico", "spaesato" e quasi un "pesce fuor d’acqua", con critiche rivolte alla gestione dei cambi e a una percepita mancanza di empatia. Non mancano però le voci che invitano ad avere pazienza, riconoscendo le difficoltà di un progetto tecnico completamente nuovo. Le sue parole in conferenza stampa, "oggi sono molto contento specialmente per i giocatori che so che hanno hanno sofferto moltissimo", rivelano comunque una forte vicinanza alla squadra. 4. L'MVP della Partita: Juan Toscano-Anderson L'MVP di questo derby non può che essere Juan Toscano-Anderson. La sua elezione si basa su una convergenza unanime di tre fattori chiave: Impatto Statistico: È stato il giocatore con la più alta valutazione della partita (EFF 24), frutto di una prestazione a tutto tondo che lo ha visto primeggiare in punti, rimbalzi e assist. Giudizio dei Tifosi: Ha ottenuto un voto altissimo nel sondaggio post-partita (8,7), a testimonianza di come la sua energia e il suo contributo siano stati chiaramente percepiti e apprezzati dal pubblico. Impatto Narrativo: La sua è stata la prestazione "della svolta". Dopo un inizio di stagione difficile, ha finalmente mostrato tutto il suo potenziale su entrambi i lati del campo, diventando un fattore decisivo. La sua marcatura su Brewton, in particolare, è stata una delle chiavi tattiche che hanno permesso a Trieste di ribaltare l'inerzia della partita. 5. I Momenti Chiave: La Bomba di Brown e i Liberi di Uthoff In una partita così combattuta, sono stati due episodi specifici nel finale a sigillare la vittoria, come evidenziato lucidamente dai tifosi nel forum. Il primo momento decisivo è stato identificato nella giocata di Markel Brown, che ha dato il margine di sicurezza necessario per gestire gli ultimi possessi: "la bomba frontale del + 5 di Brown" Il secondo, subito dopo, ha visto protagonista Jarrod Uthoff, che ha mostrato una lucidità fondamentale dalla linea della carità nel momento di massima pressione: "...la freddezza glaciale di Uthoff nel mettere quattro liberi su quattro nel momento topico" Queste due giocate, una di talento puro e l'altra di freddezza mentale, hanno rappresentato la differenza tra una vittoria sofferta e una sconfitta dolorosa, chiudendo definitivamente i conti a favore di Trieste. 6. Focus Tattico: La Svolta Difensiva nel Secondo Tempo La difesa è stata il vero ago della bilancia della partita, nel bene e nel male. Dopo un primo tempo definito "scandaloso" dai tifosi, in cui Trieste ha concesso ben 49 punti a Udine, la metamorfosi avvenuta nella ripresa è stata la vera chiave della vittoria. Nel secondo tempo, la squadra ha concesso solamente 36 punti, cambiando completamente l'inerzia del match. Questo netto miglioramento è nato da alcuni aggiustamenti tattici mirati, come sottolineato nel forum: "nel secondo tempo le mosse JTA su Brewton e Brown su Hickey si sono rivelate azzeccate" L'accoppiamento di Toscano-Anderson sull'uomo più pericoloso di Udine e la maggiore pressione di Brown sul loro playmaker hanno tolto ritmo e certezze all'attacco avversario. È da questa ritrovata solidità difensiva che è nata la vittoria, una vittoria che ha permesso di mascherare un attacco ancora troppo dipendente dalle iniziative individuali e non da un gioco corale consolidato.   7. Prospettive Future: Sfruttare la Vittoria per Costruire un'Identità La vittoria contro Udine, per quanto sofferta, deve rappresentare un punto di svolta. I tifosi sperano che questo successo porti la serenità necessaria per lavorare sulla chimica di squadra, oliare i meccanismi offensivi e, soprattutto, costruire quell'identità difensiva che è mancata in questo avvio di stagione. La reazione del secondo tempo ha mostrato il potenziale, ma serve continuità. Restano però delle preoccupazioni e delle questioni aperte. Il problema delle partenze lente è un vizio che va corretto al più presto, perché non sempre sarà possibile recuperare. Sarà inoltre fondamentale gestire il recupero degli infortunati come Brooks e Moretti, il cui apporto è cruciale per allungare le rotazioni e dare più opzioni al coach. Infine, l'integrazione tattica di tutti i giocatori nel sistema di gioco di Coach González rimane la sfida principale. Il materiale umano è di alto livello, ma serve pazienza per trasformare un gruppo di ottimi solisti in un'orchestra affiatata. La prossima trasferta contro Treviso sarà un primo, importante banco di prova per capire se la strada intrapresa è quella giusta.
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