-
Chi è Online 13 Utenti, 0 Anonimo, 43 Ospiti (Visualizza tutti)
-
Chi sta navigando
Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
-
Statistiche Utenti
-
Statistiche forum
-
Discussioni Totali18,5k
-
Risposte Totali771,5k
-
-
Le ultime risposte pubblicate
-
Beh...... riconferma di quanto già si sapeva...... Vlahovic oggetto misterioso, Savona non può giocare centrale, Kelly e Costa banalmente scarsi, Kalulu in versione bomber al contrario, Kostic e Gonzalez giocatori da Udinese, ed il risultato è che ne becchi 5 dal City. Banale!
-
Hanno pensato: "se lo ha fatto l'inter, possiamo prenderne 5 anche noi"
-
No, in scadenza, non penso andremo a firmarlo di nuovo...
-
Adesso Tesser lo accosta alla Salernitana, andera finir che resta a pie
-
VENERDÌ 27 GIUGNO 2025 - Non è sicuramente una sorpresa, perché fin dal giorno dopo la fumata nera con Tesser, Giorgio Gorgone è sempre stato il grande favorito per la panchina della Triestina. Tanto più, come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", quando nei giorni scorsi anche Donati che rappresentava la candidatura alternativa si è defilato. A quel punto con l'ex tecnico della Lucchese c'erano davvero solamente da superare le ultime asperità e limare i dettagli, ma adesso, pur con la dovuta cautela di quando non c'è ancora nero su bianco, la notizia ha quasi i crismi dell'ufficialità: Gorgone si può già considerare il prossimo allenatore della Triestina. Per l'ufficialità vera e propria si dovrà aspettare ancora, forse arriverà già oggi, e comunque il rapporto non potrà che partire dal primo luglio. Ieri comunque sono stati definiti anche gli ultimi particolari e se non ci saranno dietro-front improvvisi e molto improbabili, il matrimonio sarà celebrato. Poi si sapranno anche i dettagli del rapporto e quant'altro, ma la cosa più importante è che l'ex giocatore alabardato ritrova dopo tredici anni l'Unione in un ruolo che, per sua stessa ammissione e come ha sempre sostenuto in questi anni, ha sempre sognato di ricoprire e per il quale all'epoca, a un certo punto, era stato anche già candidato. Di certo Gorgone è uno di quelli, come si suol dire, con la maglia alabardata addosso: sei anni intensi da giocatore, da centrocampista sempre al centro del gioco, gli ultimi della carriera fra l'altro, non si possono scordare. Come Gorgone non può dimenticare che l'inizio della sua attività da allenatore è avvenuto proprio a Trieste, con la Berretti alabardata. Spetterà a lui dunque il gravoso compito di salvare una squadra che partirà con 7 punti di penalizzazione sul groppone, che sarà costruita con tanti giovani e sarà il frutto di una robusta cura dimagrante di ingaggi dopo gli enormi sperperi dell'ultimo biennio. Ma ha già compiuto un'impresa simile quest'anno con la Lucchese, per cui alle situazioni difficili è abituato. Intanto sul fronte mercato va segnalato il rientro alla base di Kristjan Matosevic: la Juve Stabia infatti non ha rinnovato il prestito e pertanto il portiere ritorna in alabardato, in attesa ovviamente di capire il suo futuro. Ma ci sono poche possibilità che la Triestina punti su di lui per difendere la porta, più probabile la ricerca di qualche altra soluzione. Nel frattempo, tornando al tema allenatori, si è chiusa finalmente anche la telenovela del Vicenza: anche in questo caso la scelta era stata fatta da tempo, ma adesso è arrivata anche l'ufficialità: Fabio Gallo ha sottoscritto un accordo biennale che lo lega ai veneti biancorossi fino al 2027. E così, dopo aver appena riportato la Virtus Entella in serie B, ora il tecnico ci proverà anche con il Vicenza. Fra l'altro sempre ieri la società di Rosso ha comunicato di aver raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del contratto con mister Stefano Vecchi, ormai destinato all'Inter U23, novità della prossima serie C. Intanto per Franco Ferrari, l'attaccante che non ha rinnovato col Vicenza, ci sono delle a vances da parte del Trapani. - «L' evento di lunedì scorso e lo spettacolo realizzato hanno portato la città di Trieste e la sua passione per il basket sotto i riflettori dei canali internazionali di Jordan Brand. Un risultato che speriamo possa rappresentare l'inizio di un percorso capace di attrarre l'attenzione dei media nazionali e, auspicabilmente, anche internazionali. Non si tratta dell'annuncio di un nuovo sponsor tecnico, ma della dimostrazione concreta di quanto una collaborazione con un marchio di questo livello possa elevare le ambizioni di un intero territorio. È un segnale forte: qui si possono costruire progetti di valore, in grado di generare impatto e nuove opportunità». Daniele Cavaliero (intervistato da Lorenzo Gatto), il director of global scouting di Pall. Trieste, racconta la genesi del percorso che ha portato il club a celebrare lo sbarco di Michael Jordan in città quarant'anni dopo l'amichevole con la maglia Stefanel. PRIMI CONTATTI «Lo scorso anno, tramite Connor Barwin, entriamo in contatto con i ragazzi di Project Backboard e Slam Magazine. L'idea era di lavorare assieme per ristrutturare un campetto della città poi, ragionando sull'anniversario dei 40 anni di Michael Jordan a Trieste, tramite loro siamo abbiamo potuto parlare con Jordan Brand. Dopo i primi incontri, tre settimane fa si sono messi in contatto con noi e ci hanno detto «ok, facciamo qualcosa. Non abbiamo tanto tempo perché la nostra estate è già schedulata, ma sarebbe bello che gli eventi di quest'estate, che hanno come fil rouge il "Shattered Backboard" d a Trieste». CORSA CONTRO IL TEMPO Da li in poi è stata corsa contro il tempo, con il presidente Matiasic, il giemme Arcieri abbiamo coinvolto tutte le persone che potevano dare una mano a rendere questa cosa possibile e abbiamo lavorato per regalare qualcosa di unico che potesse rimanere impressa nella mente e nel cuore dei tifosi e, come dice una delle persone di Jordan Brand, Niels, regalare un sogno ai più giovani. Il rapporto che Paul e Michael sono riusciti a costruire anche con le istituzioni ci hanno dato la possibilità di lavorare all'unisono per rendere realtà qualcosa che tre settimane e mezzo fa era un sogno». LUNGIMIRANZA «Ciò che rimane, dopo l'evento, è il fatto che Jordan Brand abbia conosciuto e apprezzato Trieste e la sua società di basket. Abbiamo creato un rapporto diretto, qualcosa che nel panorama internazionale era successa solo nel calcio con il Paris Saint Germain. Creare, produrre, commercializzare una maglia che parli di noi, della nostra storia e di un momento ovviamente iconico, in collaborazione con il Jumpman sul petto è qualcosa di veramente unico e che trascende un po' dalle normali dinamiche di un club di basket italiano. Su questo Matiasic è stato molto lungimirante acquisendo da OVS, che ringraziamo, il diritto di utilizzare il marchio Stefanel». IL FUTURO «Di questa maglia ad oggi ne stati prodotti solo 23 esemplari numerati. La maglia è stata prodotta con il lavoro sinergico di Pallacanestro Trieste, GTZ Distribution, Jordan Brand e Wordpower di Trieste. E' una cosa che ci dà grande orgoglio perché non è una cosa che capita ogni giorno. La maglia è già a Parigi alla Fashion Week in un pop-up di Jordan Brand. Poi andrà a Londra in un altro pop-up, in un'attivazione con questo negozio che si chiama BSTN. Poi la porteremo noi alla Summer League e concluderà il suo giro a New York. Quindi un tour che abbraccia il mondo e che ci dà la possibilità come Trieste, come città, di metterci sulla mappa accanto a un brand che ovviamente non ha bisogno di presentazioni».
-
-
Collaboratori Popolari
-
Miglior Contributori
-
Dillo a un amico