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[CRONACA] AcegasAps Trieste-Paffoni Omegna 62-70 (19-15 , 36-32 , 51-47)


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Un super-Gandini non basta all'AcegasAps: Omegna è letale nel finale

AcegasAps Trieste-Paffoni Omegna 62-70 (19-15 , 36-32 , 51-47)

AcegasAps Trieste: Scutiero n.e., Zaccariello 6, Mastrangelo 2, Ruzzier 8, Maganza 6, Moruzzi 6, Ferraro 8, Carra 8, Gandini 18, Zecchin. All. Dalmasson

Paffoni Omegna: Bertolazzi 5, Picazio 5, Raspino 11, Casadei 13, Tourè 1, Masciadri 20, Paci 3, Prelazzi n.e., Scomparin, Saccaggi 12. All. Di Lorenzo

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Una gara in cui è trasudata un'aura da play-off per 40 minuti interi si conclude, come la logica imponeva, all'ultimo respiro. E ad aver maggior fiato si è dimostrata la Paffoni Omegna, capace di pescare i giusti conigli dal cilindro nel momento in cui l'inerzia era assolutamente alla pari: Trieste cede per 62-70 ed è costretta a leccarsi le ferite, delusa per essere andata molto vicino al colpo gobbo contro la regina del campionato ma, soprattutto, per essersi spenta nel momento topico.

Contro una squadra estremamente quadrata come la Paffoni, serviva la gara perfetta: i 35 minuti abbondanti giocati alla pari contro i piemontesi (con un Gandini al limite della perfezione) rischiano di passare in secondo piano per come poi le cose si sono evolute negli istanti finali. L'8-0 su sponda Omegna ha tolto nerbo alla squadra di Eugenio Dalmasson, il quale non è riuscito poi a trovare la giusta quadratura nelle rotazioni conclusive.

Lo starting-five biancorosso torna alla “normalità” dopo Torino, con Carra, Zaccariello, Moruzzi, Ferraro e Gandini, mentre anche Di Lorenzo mette il suo quintetto migliore con Bertolazzi, Raspino, Saccaggi, Casadei e Masciadri: Omegna corre già in avvio, con un +5 nei primi tre minuti (4-9), l' AcegasAps però mantiene sufficiente solidità mentale, non riducendosi a scegliere semplici soluzioni dal perimetro (cosa vista domenica scorsa nei primi scampoli del match contro la Zerouno) ma optando per rapide circolazioni di palla, con conclusioni il più possibile vicine a canestro. Il punteggio sorride ai padroni di casa al termine del quarto, con un parziale di 9-2 innescato da Carra e Ferraro, che permette a Trieste di chiudere i primi dieci minuti avanti per 19-15.

I giuliani trovano grandi azioni sull'asse Ruzzier-Maganza (quest'ultimo poi stranamente lasciato in panca nei secondi venti minuti...): i passaggi del giovane play triestino si trasformano in comodi assist per il pivot ex-snaiderino. Anche in difesa l'AcegasAps si fa valere a pieno, con un paio di palloni recuperati che mandano la formazione di Dalmasson a +9 (28-19); la Paffoni mostra i denti con i cinque punti consecutivi di Saccaggi, proponendosi in seguito con un Raspino decisamente convincente e letale a sfuggire con un primo passo fulmineo. Ad ogni modo Trieste tiene la testa avanti anche a metà gara, seppur di solo quattro lunghezze (36-32).

Rapidi capovolgimenti di fronte alla ripresa delle ostilità: gli ospiti tentano di cambiare l'inerzia a proprio favore, andando sul +1 col break di 6-0 (40-41), l'AcegasAps continua invece a trovare un Gandini strepitoso in ogni lato del campo, tornado avanti col contro-parziale di 4-0 al 25' (45-41). Poi le percentuali di tiro cominciano a sporcarsi per entrambe le squadre, con diversi tiri forzati e diverse palle perse: Trieste riesce a scavare qualcosina di più nel finale di terzo quarto, quando un paio di rimbalzi offensivi di Zaccariello diventano propizi per extra-possessi. Alla penultima sirena è +4 per i padroni di casa (51-47).

Ripartenza positiva dei biancorossi nell'ultimo quarto, con Ferraro e Mastrangelo ad andare subito a bersaglio (57-49), la Paffoni è però lesta a non lasciar scappar via l'AcegasAps, infilando 8 punti di fila con un Masciadri formato “monstre”. I piemontesi raggiungono la parità a tre minuti dal termine, sulla tripla di un redivivo Bertolazzi (62-62) e non si voltano più indietro: Trieste perde il migliore dei suoi, Gandini, per infortunio e inanella una serie di palle perse velenose, che Omegna trasforma in tiri liberi sonanti. E' in questa fase che il match prende la svolta decisiva, col 6/6 degli ospiti dalla linea della carità che spacca in due la contesa e coi biancorossi che invece non riescono praticamente più a imbucarne una.

Il migliore in campo: Stefano Masciadri, ala di Omegna, è all' unanimità l' “Hombre del partido” a Chiarbola: 20 punti, 6/8 al tiro, 5/5 ai liberi, 10 rimbalzi totali e 26 di valutazione. Ma soprattutto l'impronta devastante nell'ultimo quarto, con dieci punti che sono un vero paletto di frassino nel cuore dei biancorossi.

Il peggiore in campo: Alfredo Moruzzi. Per il capitano dell'AcegasAps, abitudinario a essere una semi-sentenza sul parquet, una serata decisamente storta: con Raspino che gli vola via diverse volte in fase di marcatura, il “Moro” paga anche il 3/12 globale al tiro, con 4 palle perse e -3 di valutazione. Di certo un caso più unico che raro per un giocatore sempre decisamente costante in campo.

Le pagelle dell'AcegasAps Trieste

Zaccariello :6:

Mastrangelo :5: e mezzo

Ruzzier :5: e mezzo

Maganza :6: e mezzo

Moruzzi :5:

Ferraro :6:

Carra :6:

Gandini :8:

Zecchin n.g.

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