Starlite Inviato 31 Agosto 2009 Segnala Inviato 31 Agosto 2009 Dal Piccolo odierno: L’Acegas assume giardinieri a quattro zampe SPERIMENTALE Pecore, capre, asino e pony devono liberare dalle erbacce, mangiandole, i vari siti aziendali L’INIZIATIVA L’ad Pillon: soluzione ecologica già attuata altrove. Ma i sindacati attaccano: ridicolo di MADDALENA REBECCA Sono stati assoldati a tempo determinato dalla Divisione ambiente di AcegasAps e rientrano quindi a pieno titolo nel popolo dei precari della multiutility. Rispetto a molti colleghi, però, se la passano pure meglio: nel loro contratto sono previsti vitto, alloggio e trasferte di lavoro gratis. I fortunati ”neoassunti” sono venti pecore, quattro capre, un asino e due pony. A loro è stato assegnato un compito tanto insolito quanto prezioso: liberare da erbacce e sterpaglie i terreni che circondano una ventina di serbatoi e depositi aziendali sparsi un po’ in tutta la provincia. I quadrupedi, entrati ”in servizio” già da alcuni giorni nei piazzali attorno alla cabina di decompressione del gas di Padriciano, hanno in pratica il compito di sostituire i più tradizionali giardinieri a due zampe. Come? Brucando tutto il santo giorno. Una performance che consentirà alla multiutility di lasciare in soffitta decespugliatori e tosaerba almeno per un anno - tanto appunto durerà la fase sperimentale del ”progetto-gregge” - risparmiando di conseguenza sui carburanti. «Ma non è tanto la prospettiva dei termini economici ad averci spinto a lanciare questa iniziativa, anche perché i conti potremo farli solo a fine anno - spiega l’ad di Acegas-Aps Cesare Pillon -. La decisione si inserisce in una diversa filosofia. Poiché la nostra è un’azienda che si occupa di ambiente, perché non risolvere anche il problema dello sfalcio dell’erba in modo ”naturale” ed ”ecologico”? Si è scelto quindi di seguire l’esempio di tante altre città italiane ed euopee dove l’impiego di greggi per questo tipo di attività è diffuso e consolidato, partendo in via sperimentale dalle realtà periferiche». «Una volta completato il diserbamento a Padriciano - aggiunge Enrico Altran, responsabile della Divisione acqua e gas -, gli animali verranno spostati all’acquedotto Randaccio di San Giovanni in Tuba. Via via poi gireranno tutto il territorio, da Gretta a Cattinara, ovunque ci siano depositi e serbatoi aggrediti dalla vegetazione. Gli animali, tra l’altro, sono stati selezionati in base alle diverse esigenze: le capre sono particolarmente adatte per i cespugli più difficili da raggiungibili, pecore, asini e pony invece servono a eliminare l’erba comune. Un’accortezza presa proprio per evitare di ripetere gli errori del passato: tanti anni fa - conclude Altran - un’identica iniziativa venne avviata dal Comune per ripulire la zona del depuratore di Zaule, ma fallì proprio per la mancanza di esperienza». La svolta ”verde” voluta dalla dirigenza, però, non convince le Rsa di Acegas-Aps, pronte a gridare allo scandalo e sparare a zero sull’operazione definita vergognosa. «Mai questa azienda, che ha alle spalle una storia centenaria, aveva escogitato simili ridicole soluzioni economico-organizzative - tuonano i sindacati in un comunicato congiunto -. Non è possibile sistemare greggi di animali in un impianto industriale. Cose di questo tipo si vedono solo nei Paesi sottosviluppati del Terzo mondo». Il durissimo giudizio, precisa la nota, parte da due constatazioni emerse dopo un sopralluogo effettuato a Padriciano: da un lato la sporcizia che la presenza degli animali produce e, dall’altro, l’inadeguatezza delle cure che, secondo i sindacati, sarebbero riservate alle bestiole. «Non è possibile pretendere che i lavoratori transitino in luoghi ricoperti di escrementi e popolati da animali che potrebbero essere infestati da parassiti. E non è accettabile che il gregge sia tenuto in quelle condizioni: le pecore non sono tosate, il mulo vaga alla disperata ricerca di un po’ d’ombra e manca un adeguato sistema di abbeveraggio». Dai sindacati arriva poi anche un’altra stoccata: «Ci viene il sospetto che l’asino e i due pony siano di proprietà privata e voci di corridoio ci dicono possano appartenere a una persona molto vicina ai massimi vertici comunali. Presenteremo denuncia quindi - concludono i sindacati - per maltrattamento degli animali, utilizzo da parte di privati di una struttura aziendale e scarsa igiene sui luoghi di lavoro». Accuse alle quali replica, punto per punto, il responsabile della Divisione Ambiente di Acegas. «Gli animali arrivano dalla cooperativa agricola Gmg di Muggia, che oltre a fornire i capi si occupa dei loro trasferimenti e dell’assistenza - spiega Walter Nicoletto -. Il personale della cooperativa provvede a portare mangime, laddove l’erba non si riveli sufficiente, a riempire di acqua corrente le ciotole e a sistemare il gregge all’interno dei ricoveri provvisori specificamente richiesti dal veterinario dell’Ass. Tutto infatti è avvenuto nel pieno rispetto delle prescrizioni delle autorità sanitarie. Gli animali, posso assicurarlo, sono trattati davvero con i guanti. È possibile poi che alcuni di loro appartengano in effetti a dei privati. Privati però - conclude Nicoletti - associati alla cooperativa agricola cui AcegasAps paga per il servizio un compenso forfettario di alcune migliaia di euro per tutto l’anno». Cita
arska Inviato 31 Agosto 2009 Segnala Inviato 31 Agosto 2009 (modificato) A mi me par sensadissimo! (se i vien tratai mal, dopo, va appurado, ma no xe quela la question in sè) MNe auguro però che el formaio i lo fazi a prezo scontado, visto che el gas per scaldar late e caglio lo pagheremo de meno causa el rigasificator!! Modificato 31 Agosto 2009 da arlon Cita
blede Inviato 31 Agosto 2009 Segnala Inviato 31 Agosto 2009 ma con tuta quela gente che se (grata) in acegas proprio a quei poveri cristi i doveva romperghe le togne? che i mandi a netar quei che se imbosca.... Cita
cassoggi.npc Inviato 31 Agosto 2009 Segnala Inviato 31 Agosto 2009 per mi, quoto blede, ma visto come semo anzi come i xe, cò i decidi i decidi e basta! dopo, le robe che sia giuste o nò vederemo; "chi vivrà vedrà!". basta vardarse in torno, tipo a padriciano che ghe xe anche tori e vache che pascola nel ex campo carri; quei là farà formagio ricco de calcio-calcare, cò tute quele piere che xe là, mha... intanto i beca i soldi dela region... e ti che te vol ndar in bici te devi far gincane...o ..proprio nò ndar là. cmq, visto che l'azienda gà fato questo per risparmiar in omini e trezzature, che i meti anche un per de manguste nele aiuole che xe a trieste, cusì nò i rompi i c****i, ai pompieri, ale guardie zoofile e chi preposto, per le bisse che le stà là e che le se infila nele machine! quà me fermo perche mè stà vignindo sù la pivida Cita
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