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La "sentenza Bosman" del calcio giovanile


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Ciao,

Vi segnalo questa notizia apparsa oggi su diversi quotidiani:

http://www.gazzetta.it/calcio/nuove-forze-calcio/16-04-2015/sentenza-calcio-giovanile-via-vincolo-calciatori-minorenni-giudice-tutelare-premi-valolizzazione-110472885757.shtml

Ho linkato il sito della Gazzetta...

Per una società di nome come la Triestina potrebbe anche essere positivo potendo richiamare ad ogni nuova rinascita il meglio del calcio locale...però non vedo il perchè le varie società più "piccole" dovrebbero investire soldi nella formazione dei giocatori se ogni fine anno se ne possono andare.

Mi sembra un pò l'inizio della fine per il calcio in Italia...

.

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Certamente la FIGC combatterà questa decisione...ed anche in assenza di vincolo non vedo perchè non si possa prevedere un premio di formazione alla società che ha formato un giocatore quando questo cambia liberamente squadra a fine campionato. Se le cose andassero come previsto dalla sentenza....il prossimo anno una Triestina in forze per un buon cambio societario potrebbe essere appetibile a tanti ragazzi...e magare ingaggiare tutta la formazione Allievi del Trieste Calcio ai vertici del girone ELITE....senza sganciare un euro.

Viene da se la domanda per quale motivo il Trieste Calcio dovrebbe investire a formare altri giovani.... e così gli altri!

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xe chiaro che la vostra vision deriva inevitabilmente da una prospettiva societaria (quali "addetti ai lavori", se me passe' el termine), ma ghe ne go sentide tante dal punto de vista "del ragazzo" che me fa quasi pensar "iera ora"

muli bloccadi o per ripicche o per qualche dollaro in piu'.....muli (anche promettenti) ciolti da una societa' madre per poi esser parcheggiadi - fracagnadi - in una satellite (in serie minore sia della provenienza del mulo che, naturalmente, de quela dell'acquirente)....genitori costretti a metter man al portafoglio (anche per diversi millini) pur de "liberar" el picio tegnu' pel collo......col risultato de farghe perder la voia de continuar a tanti e quindi de farghe smetter l'attivita' per, passemelo, puro egoismo economico

queste xe situazioni diverse che, chiarisso, no me tocca personalmente, neanche marginalmente, ma de cui son vegnu' a saver o per via diretta o tra le fodere

xe giusto quel che disi mario: ghe voleria IN OGNI CASO preveder un SACROSANTO premio de valorizzazion alla societa' formante, ma questo no devi diventar una patente per far el bel e el brutto tempo

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Piccola premessa, il tema è oggetto di discussione da anni, se non erro siamo l'unica nazione in europa che ha questo vincolo, inoltre trovo scandaloso che in Italia un argomento che impatta su milioni di persone debba essere "risolto" da un giudice di pace, categoria sulla quale bisognerebbe fortemente riflettere, poi che la federazione affermi che la sentenza non faccia giurisprudenza... qui c'è la solita gara italiana a chi è più ignorante....

Detto questo non vedo il problema, in generale la quota si paga fino ai 16 anni (parlo per ciò che conosco direttamente), poi si firma fino ai 25 e non si paga più … se non ci fosse il vincolo faresti pagare ai ragazzi la quota fino alla prima squadra ( per chi ci arriva)… il tema è tolgo il vincolo fermo il premio di preparazione, questo ha un senso, la differenza è che i ragazzi non sono di proprietà…quindi esattamente come accade fino ai 16 anni possono scegliere dove andare … fermo il premio, può darsi che mi sfugga qualcosa ma non vedo il nesso tra vincolo e morte delle scuole calcio … vedo piuttosto la necessità che le società dilettantistiche si evolvano … ma ribadisco forse mi sfuggono mille sfumature.

Di certo andrebbero rivisti i parametri, lo scandalo odierno è che oggi il presidente della squadra A può "calcisticamente" obbligarti a fare tutto ciò che desidera ( in molti casi accade, posto che uno è sempre libero di smettere di giocare), se a 16 hai l'opportunità di migliorare la tua situazione sportiva o più semplicemente vuoi cambiare aria il prezzo per quest cambiamento lo decide il Presidente..... quindi di fatto decide se tu puoi trasferirti, ciò che va rivendicato è la possibilità dei ragazzi di andare dove vogliono, ma a fronte di un premio di preparazione che trovo corretto che permanga, come esiste già per gli under 16...... purtroppo in Italia passiamo con troppa facilità da un estremo all'altro....va benissimo garantire il sacrosanto diritto alla libertà, altro è instaurare un clima di anarchia......ancora una cosa è poi smetto gli ultimi tre ministri competenti hanno promesso di rivedere tutte le norme sul tema in oggetto.. ma siamo arrivati al giudice di pace ( che vi piaccia o meno questa è la cosa che in una democrazia trovo intollerabile)

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La sentenza non nasce per caso...è figlia di comportamenti sbagliati. Con le attuali norme società prive di etica possono adottare comportamenti di simil-schiavitù sportiva nei confronti di ragazzi ...dei problemi di fondo ci sono e qualcosa deve cambiare. La via potrebbe essere l'eliminazione del vincolo ed una articolata previsione del premio di formazione, non facile da mettere a punto però. Non credo si possa basare sulle capacita sportive del ragazzo...ma dovrebbe quantomeno tener conto del tipo di attività formativa adottata. Sono differenti i casi di società che svolgono solo calcio "sociale" pagato con le sole quote dei genitori, dove il premio di formazione potrebbe essere anche nullo, ed i casi in cui si sia effettuata veramente una scuola di calcio. Società che mirano a far bene nel settore giovanile spendono ben più delle quote richieste ai genitori dei ragazzi per ognuno di loro...ed anche nelle richieste delle quote annuali ci possono essere dei ragionamenti di tipo sociale cercando di abbassare le quote...però contando su qualche ritorno successivo oltre che sull'intervento degli sponsor. L'aspetto economico complessivo va ad influire sulle scelte operate dalle società e sul livello dell'offerta formativa che possono offrire. Che tipo di tecnici ingaggio? Uno bravo e costoso o il diacono del paese volontario per un calcio da oratorio tutti a correre dietro alla palla? Un tecnico per ogni squadra o uno ogni 2? Posso spendere in preparatori specifici per i portieri? Se ho tante squadre noleggio dei campi o li faccio giocare tutti nel B in terra e polvere ad orari cadenzati? Gli metto a disposizione dei massaggiatori preparati o che se ne occupino i genitori? Si potrebbe continuare ma credo sia sufficiente per spiegare che il calcio può essere fatto con nulla...dei ragazzi..un prato...un pallone.... oppure può essere fatto come una vera scuola che però ha dei costi, degli investimenti. Il quadro normativo che evolverà influenzerà le strategie delle società calcistiche e le loro capacità di spesa nella formazione di giovani calciatori. I ragazzi non devono essere schiavi ma le nuove regole determineranno le scelte delle società ed i livelli di formazione offerti ai ragazzi.

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Quoto Mario , sono assolutamente d,accordo nell'eliminazione del vincolo ma non per sentenza, che per definizione distrugge senza regolamentare … del resto è anche vero che in Italia questa è ormai la prassi ci si attiva solo se costretti da una sentenza, dove vista la complessità della materia ci si dovrebbe arrivare grazie ad un processo di valutazione e condivisione di più ampio respiro, che miri a tener conto delle specificità …

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scusate se chiedo a voi del mestier, ma non esisti già l'obbligo de un premio de formazione? E come dipendi dal valor del ragazzo? mi credevo che questo dipendessi dalla categoria dell'acquirente, cioè se me ciol una Società de C ciappo un tot, se me ciol una de A xe perché son più bravo e se ciappa de più... o sbaglio qualcossa?...

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Il premio di preparazione dipende da alcuni coefficenti non ho una grandissima conoscenza ma i punti più importanti dovrebbero essere : età del ragazzo, anni di pemanenza nel settore giovanile "cedente", inoltre dovrebbe esiste anche un minimo e un massimo, che in qualche modo pesi il valore del ragazzo, per finire ha valore anche la categoria d'approdo, , in quest'ultimo caso il moltiplicatore è più meno importante a seconda (come detto) della categoria della squadra che riceve, credo anche in relazione alla squadra cedente (ma di questo non sono sicuro). Mentre se sei di proprietà over 16 (diciamo l'ex cartellino a vita, che nei professionisti è stato rimosso dalla sentenza Bosman) il prezzo lo decide il presidente o chi per lui, ma può anche decidere che non c'è un prezzo, non esiste nei dilettanti la clausola rescissoria,quindi salvo gli accordi regolati dall'articolo 108 (se non erro) sei di totale proprietà del presidente di turno, il quale può fare di te quello che ritiene.

Di seguito alcuni link

http://www.figclnd-fvg.org/it/norme.aspx?premi-di-preparazione

http://www.iusport.it/index.php?option=com_content&view=article&id=295:il-premio-di-preparazione-che-cose-e-come-funziona&catid=16:diritto-sportivo&Itemid=117

http://www.figc.it/other/PremiPreparazione/tabellaPremi2013-2014.pdf

https://michelegelosia.wordpress.com/2011/10/12/premio-di-preparazione/

Edited by Lupo Cecoslovacco
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Ovviamente, in assenza di vincolo dilettantistico, le tabelle di cui sopra possono avere ancora un significato per i passaggi a società professionistiche dai dilettanti o tra le stesse, dove ai ragazzi viene fatto sottoscrivere un contratto pluriennale..mentre perdono significato per le società dilettantistiche in quanto pagando non lo avresti fino ai 25 anni ma solo per 1 anno... e non è facile definire quanto sarebbe corretto far pagare i premi di formazione in questo caso. Si potrebbe immaginare ad una sorta di vincolo se il ragazzo viene tenuto sempre in società e fatto giocare visto che uno degli obiettivi è formare ragazzi per la prima squadra....però è un classico che ci siano società che seguono bene il settore giovanile a cui poi si rivolgono società di categorie inferiori per ingaggiare in prestito quelli che non si sono rivelati adatti alla prima squadra di tale categoria, ma comunque ben formati, buoni per categorie inferiori...Svolgono proprio un ruolo di società formativa e se togli i prestiti gli togli i prestiti avranno meno risorse per fare settore giovanile..è un circolo vizioso. Non è facile individuare la soluzione ottimale!

Il rischio che io annuso è che motivazioni economiche rendano impossibile gestire delle scuole calcio di livello con una generale involuzione dei livelli qualitativi dei giovani calciatori. Il calcio continuerebbe...chi è campione per DNA verrebbe fuori lo stesso...probabilmente cambierebbero radicalmente gli scenari... Una Triestina che ingaggia un bon ex-pro come mister potrebbe organizzare a luglio dal nulla una formazione allievi di valore pescando tra tutti i ragazzi del bacino di Trieste... altri scomparirebbero o si ridimensionerebbero...alla fine la qualità globale sarebbe inferiore e Pozzo continuerebbe ad ingaggiare colombiani...ghanesi...slavi...quello che trova in giro... In eccellenza si giocherà come ora in prima categoria.... in seconda come in un girone dantesco....e la terza penso che scomparirebbe. Sto giocando ad immaginare ma è chiaro che è difficile immaginare come una società possa mettere a disposizione di una squadra di 20 ragazzi un mister da 1000 euro/mese (7 mesi = 7000) , un servizio di pulmini (diciamo 2000 euro /anno) + campi + custode + quello che si vuole...già 10.000/20 fa 500 euro a testa e mancano ancora i materiali... 7-800 euro all'anno x ragazzo sono una spesa abbastanza normale per chi lavora bene... e non chiedi alle famiglie quei soldi! OK...al posto del mister preparato ci metti il volontario che si accontenta di 50 euro/mese....si fa allenamento alle 18 perchè prima lavora....o ingaggi il solito postino... ci si diverte al calcio ugualmente... ma i risultati sono diversi. Non è facile individuare la soluzione ideale. ciao

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bah non son d'accordo... i ragazzi vol esser liberi... vol andar dove che ghe par... i se senti schiavi.... però ghe tornava comodo aver un allenator tutto per lori che ghe insegni e li fazzi diventar fortoni... no i se sentiva schiavi in quel momento... tutti se impinissi la bocca cola parola "libertà" ma no se se rendi conto che la propria libertà interferissi con i altri e bisogna tignir conto de tutti no solo de se stessi... me vien l'Inter e me vol? e cossa no i pol pagar quei 5000 se proprio i pensa che son forton e che posso andar ben per l'Inter?... o forsi anche i acquirenti gioga cole speranze dei fioi? e no parlemo dei genitori pronti a tirar fora cifroni o a indebitarse se riva un finto che li ciol pel cul?... e quando go tirà fora el diecimila se i me disi "ah la scusi la sa su fio ne pareva forton inveze xe un cisto grazie lo stesso"?... quei delle iene po' xe boni solo a parlar in modo da colpir l'imaginazion ma no a parlar seriamente dei casi perché cussì i fa odiens... ga fatto ben Conte a nianche risponderghe...

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