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La rassegna stampa sandrina di giovedì 26 luglio 2018


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LA RASSEGNA STAMPA SANDRINA DI GIOVEDI' 26 LUGLIO 2018

Da Il Piccolo di Trieste

Dalmasson: «Alma, non cambiano le strategie
Cerchiamo due lunghi e un esterno stranieri»
«La partenza di Green e Bowers non modifica i piani.
Ci hanno dato tanto, e anche noi a loro. Priorità al centro»

di Roberto Degrassi

Bye Bye Green e Bowers e i programmi non cambiano. L'Alma rimane alla ricerca di due lunghi e un esterno, con una priorità chiara. Eugenio Dalmasson, conclusa l'avventura con la Nazionale Under 20 ottava agli Europei , si gode scampoli di vacanze nel buen retiro jesolano, ma con un ininterrotto ponte telefonico con Trieste e i procuratori.

Con la forzata rinuncia a Green e Bowers cambia qualcosa nella strategia dell'Alma? "No. Avevamo tre caselle da riempire con due lunghi e un esterno prima e le abbiamo adesso. I ruoli scoperti restano quelli". Bowers, però, aveva determinate caratteristiche. Ora cercherete un clone di "Elbo" o un elemento più fisico in grado di alternarsi da centro? "La priorità rimane il "5" titolare. Prima di tutto dobbiamo individuare l'uomo d'area. Solo dopo averlo scelto, valuteremo chi affiancargli, se un ala forte in grado di giocare anche centro oppure un "5" in grado di giocare anche sul perimetro". Non sarà comunque soltanto un "4", ruolo peraltro già coperto da Peric e Da Ros. "Dovrà completare il pacchetto dei lunghi, aggiungendo quello che mancherà. Non dimentichiamo comunque che abbiamo portato a casa Peric che è un elemento con due dimensioni. Gioca bene anche spalle a canestro, apre il campo".

I tempi per completare la squadra? "Imprevedibili. Mi spiego: lo scenario è in continua evoluzione ed è difficile capire dove una strada è praticabile oppure se la presunta disponibilità di un giocatore è solo una mossa per alimentare un'asta. L'errore peggiore che potremmo commettere sarebbe farsi prendere dall'ansia. Abbiamo tutto il tempo per fare le cose per bene". Lunghi a parte, va completato anche il parco esterni. La sicura partenza di Green vi ha permesso di definire l'orientamento sul nuovo straniero: guardia tiratrice oppure ala piccola atletica? "Siamo vigili sul mercato, c'è la possibilità che aspettando un po' anche le piste che adesso parrebbero impossibili diventino accessibili. Andremo sull'elemento che darà maggiori garanzie, consapevoli che abbiamo già con noi una pedina come Sanders in grado di poter reggere bene sia lo sport di guardia che di "3"".

Doveroso un pensiero finale dedicato a Green e Bowers."Lasciano un ricordo bellissimo per quello che hanno saputo darci sul parquet ma anche fuori dal campo. E credo che anche noi gli abbiamo dato qualcosa. Siamo cresciuti insieme. Javonte è arrivato qui dalla terza lega spagnola, cercava una dimensione, e Trieste gli ha cambiato la vita. Laurence si è confermato la splendida persona che ci era stata descritta: noi abbiamo sempre creduto in lui, anche quando frenato dagli infortuni non poteva giocare. Lo abbiamo aspettato, sfidando ancle le critiche. Ci ha ripagato con una stagione importante". A Green era stata lasciata socchiusa la porta sino all'ultimo. Con un'attenzione quasi paterna da parte dell'amministratore delegato Gianluca Mauro. "È la dimostrazione che anche in un contesto di professionisti può esserci spazio per le emozioni. Se Javonte ha firmato una buona offerta dal punto di vista economico, siamo contenti per lui. E tiferemo per lui e "Elbo", come abbiamo fatto per Parks l'anno scorso".

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Tessere biancorosse a quota 800
La Reyer Venezia ritrova Stone

La campagna abbonamenti dell'Alma Pallacanestro Trieste al banco dell'Allianz Dome a Valmaura e on line sul circuito VivaTicket ha raggiunto le 800 tessere in tre giorni. La fase in svolgimento è quella aperta sino all'8 agosto e riservata ai vecchi abbonati per il diritto di prelazione confermando il proprio posto, scegliendone un altro o aggiungendo abbonamenti tra i posti liberi per un massimo di quattro posti a testa. Il 9 e 10 agosto finestra riservata agli abbonati che vogliano cambiare il proprio posto e scegliere posti non confermati da altri abbonati. Dal 20 agosto al 30 settembre scatterà invece la fase 2, libera e aperta a tutti.

Per quanto riguarda il mercato della serie A, l'Umana Reyer ritrova con un contratto di durata biennale il play Julyan Stone.La Vuelle Pesaro invece ha raggiunto l'accordo con Egidijus Mockevicius, 26 anni, centro lituano di 208 cm.

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Triestina senza paura
ma si inchina per tre volte alla Lazio di Immobile
Gli alabardati giocano con personalità ma subiscono la strapotere fisico
e la superiorità tecnica dei biancocelesti soprattutto nella seconda frazione

di Ciro Esposito 

Tre gol come le guglie delle Cime che sovrastano Auronzo. Tre gol che sono lo scarto minimo tra Lazio e Triestina pur in un'amichevole di inizio stagione. Ma proprio per questo e per le due classi di differenza il risultato serve solo agli annali. La Triestina ha dimostrato di avere già una sua fisionomia. Tradotto: la compattezza, l'aggressività, la ricerca del compagno sono le direttrici del lavoro di Pavanel racchiuso in un 4-3-1-2 molto elastico. C'è moltissimo da limare ma l'Unione non è un cantiere aperto, gli operai ci sono e hanno tempo per imparare le cose da fare.

Si è visto poco davanti ma contro una squadra di alta serie A non si può pretendere. Piuttosto da evidenziare l'attenzione in difesa e qualche buon fraseggio a centrocampo forte di tre uomini esperti come Coletti, Maracchi e Beccaro, tignoso e "cattivo" al punto giusto.Prima di lusso per l'Unione e per i suoi tifosi. Stessa cornice dell'anno scorso, stessi colori dei centinaia di fans che non mancano mai all'appuntamento. Ma il quadro è diverso, almeno in casa Triestina. Nel luglio scorso l'allora tecnico Sannino aveva a disposizione soltanto alcuni giocatori esperti e molti under. Ad affrontare questa volta la Lazio europea di Simone Inzaghi c'è la Triestina già fatta al 90% per affrontare una C con ambizione di play-off. E il tecnico veneto parte con una sorpresa. Nella coppia d'attacco c'è spazio per il giovane Procaccio a duettare con Mensah. Una bella vetrina per il talento ventenne cresciuto nel Borosesia (14 gol nell'ultima stagione in D). L'altra variante nell'undici titolare è Codromaz preferito a Libutti (Formiconi appena arrivato resta in panca). Per il resto Valentini esordisce tra i pali, protetto a sinistra da Sabatino (l'uomo dell'Arezzo voluto da Pavanel), Lambrughi e Codromaz al centro e Malomo a destra. La linea di centrocampo si snoda sull'asse Maracchi, Coletti, Beccaro. Bracaletti fa da elastico con il tandem d'attacco. Inzaghi davanti fa rifiatare Immobile e si affida alla coppia Murgia-Rossi.

La Triestina parte bene ma è la Lazio ad affondare alla prima occasione: Radu fugge a sinistra e sul suo cross si avventa Minala (14') che insacca. Pavanel chiede ai suoi di velocizzare il giro-palla ma disorientare i biancocelesti non è impresa facile. Applausi per una girata di Maracchi di poco fuori e altrettanti per un Valentini pronto a uscire su Basta. Pavanel predispone la difesa a tre portando Sabatino nel ruolo di esterno alto sinistro. E non a caso l'Unione fa vedere le due azioni migliori culiminate con altrettante stoccate di Mensah e Coletti ben respinte da Proto. Si riparte con tutti i riflettori accesi su Ciro Immobile entrato per Rossi assieme alla formazione due, quella quasi titolare. Sul fronte alabardato Arma prende il posto di Procaccio. La Triestina resta a tre in difesa ma è costretta a subire più che nel primo tempo. Ed è Valentini a salire due volte in cattedra sul bomber Immobile. Ma nulla può il portiere sulla bordata di destro del Ciro nazionale al 14'. Al quarto d'ora rivoluzione anche in casa alabardata: dentro Formiconi, Hidalgo, Steffè, Pizzul, Bariti e Petrella. Resta il 3-4-1-2 con Bariti e Pizzul sulle fasce, Formiconi, Steffè sulla linea centrale e Hidalgo in appoggio a Petrella e Arma. Il match si vivacizza e proprio Arma va vicino alla rete con un pallonetto. Hidalgo e Petrella si cercano nel breve e qualche disagio ai biancocelesti lo danno. Il tris comunque lo cala Lulic che si sbarazza fin troppo facilmente di Libutti e infila Valentini al 35', mentre Immobile in contropiede grazia la porta alabardata. Finisce 3-0 e va bene così. Domenica si gioca a Pisa con una pari grado. E sarà un'altra storia.

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Centinaia di supporter
più che in una gara di C

Il popolo alabrdato risponde sempre presente. Soprattutto quando si tratta di fare una gita in montagna. E soprattutto quando c'è da far festa assieme agli amici bianocelesti. Un gemellaggio che dura da decenni e che consente anche alla società alabardata, dopo gli anni bui del post Fantinel, di poter godere di una vetrina di prestigio.

Almeno in duecento (ma anche qualcosa in più) sono arrivati da Trieste. Gli ultras, i tifosi dei club, le mule alabardate e anche l'inossidabile Michele Bertocchi con la cinquecento griffata Unione. Hanno raccolto a fine partita il primo saluto della squadra.Che sia di buon auspicio per una stagione nella quale l'apporto del pubblico sarà decisivo. 

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Pavanel: «Dalla squadra voglio più carattere»

di Guido Roberti

Con l'avvicinarsi del primo impegno ufficiale e il mercato ancora in fase di ebollizione, a differenza delle estati passate non si può parlare in termini assoluti di un cantiere aperto. Un'identità precisa per l'Unione appare già esserci, il test contro la Lazio ha fornito a Pavanel ulteriori stimoli di riflessione. «I carichi di lavoro in questo momento sono alti, abbiamo sbagliato troppi passaggi facili, dobbiamo avere il tempo di migliorare le verticalizzazioni sulle punte».

Cosa le è piaciuto della squadra? «Mi è piaciuta qualche azione in velocità, in cui abbiamo creduto di poter far male, ma voglio più personalità. Non voglio approcci timidi contro nessuno. Avrei preferito perdere solo con il gol di Immobile e non con i gol delle altre due situazioni».Catechizza molto i suoi a scegliere sempre la giocata facile..«E' uno dei motivi per cui si sbaglia troppo. A volte si vuole forzare la giocata, ma non ha senso, perché magari davanti hai una squadra che copre bene gli spazi. Troveremo molte situazioni in cui affronteremo avversarie chiuse, se non giochi semplice e veloce, ripartono».

Un tempo con il 4-3-1-2, poi la linea di centrocampo a cinque. Quali risposte?«Nel secondo tempo abbiamo tenuto il campo meglio, e non abbiamo più sofferto i loro quinti. Togliere il palleggio a una squadra di A è da presuntuosi, dovevamo gestire meglio la palla quando l'avevamo noi. Sono contento, stiamo assimilando due metodi di gioco a me cari». 

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Lambrughi: «Buoni innesti
in una struttura collaudata
Pronti per il campionato»

A detta di molti, Lambrughi-Malomo potrebbero costituire una delle coppie di centrali più affidabili della serie C. L'ex Livorno in particolare si dice ottimista dopo l'amichevole di lusso. «Per noi un test di preparazione utile per valutare il lavoro che stiamo svolgendo in ritiro. Stiamo lavorando bene da più di dieci giorni, piano piano stiamo migliorando sempre di più i meccanismi per arrivare pronti al campionato».Vi state preparando con un lavoro su due modelli di gioco, da applicare anche nella stessa gara. «Sono situazioni che abbiamo già preparato durante gli allenamenti, ed eravamo dunque consapevoli di questa possibilità di cambiare modulo a gara in corso. Ci lavoriamo molto su questi due moduli, credo che in un campionato come quello di C saranno utili tutti e due».

Ha visto la giusta applicazione sin qui? «Cerchiamo di mettere in atto le idee dell'allenatore, chiaramente ci vuole del tempo e non sarà facile nella fase iniziale. Ma lavorando tutti assieme come stiamo facendo tutti i giorni, possiamo trovare i meccanismi che lui ci richiede».I nuovi? «Benissimo, sono tutti bravi ragazzi e buoni giocatori che ci possono dare molto. Dobbiamo provare a fare un campionato importante e migliorare quello dell'anno scorso».Con una ossatura ereditata dalla passata stagione. Un vantaggio?«Quando si parte da una base che già ci si conosce è un vantaggio. Dobbiamo essere bravi a integrare i nuovi». --G.R

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Trieste cerca un finalizzatore
Lunedì la ripresa a Chiarbola
A caccia di elementi in grado di non far rimpiangere Udovicic e Crespo Diego
Sono sfumate le prime due piste, un greco e il terzino croato Marsan

di Lorenzo Gatto

Conto alla rovescia in casa Pallamano Trieste. Lunedì prossimo, infatti, Chiarbola riaprirà i battenti con l'inizio di una preparazione che durerà sei settimane.Il nuovo allenatore Peter Pucelj, coadiuvato dal confermato preparatore atletico Sergej Sain, lavorerà per mettere a punto il motore biancorosso e prepararlo per l'esordio in campionato fissato al pala San Giacomo di Conversano.Società attiva sul mercato alla ricerca dei terzini in grado di completare la rosa. Se i rientri di Radojkovic e Dovgan hanno sistemato le caselline relative ai ruoli di centrale e ala destra, le partenze di Udovicic e Crespo Diego (passati rispettivamente al Bolzano e a Bressanone) hanno privato i biancorossi di due importanti finalizzatori.Con la firma del nuovo tecnico e l'arrivo di Peter Pucelj si è sbloccata la situazione e il direttore sportivo Giorgio Oveglia ha potuto cominciare a intavolare le prime trattative.

PISTE Sfumati i primi due nomi. Il primo giocatore trattato, il greco Siamantas Nikolaus, si è accasato in Germania mentre il terzino croato Marsan ha preferito farsi ammaliare dalle sirene magiare e ha scelto il campionato ungherese. «Con Pucelj stiamo lavorando- sottolinea Giorgio Oveglia- per individuare i profili giusti per la nostra squadra». Qualità tecniche abbinate a ingaggi sostenibili per una società che ha certamente trovato maggior solidità ma non è ancora riuscita a chiudere il cerchio e completare il budget totale (tutto compreso, sono 180 mila euro ndr) in vista della prossima stagione».

TRATTATIVE Qualche giocatore in prova è già stato testato lunedì scorso, giorno in cui la squadra si è ritrovata per un allenamento organizzato appositamente per testare i nuovi arrivati. Nulla di trascendentale, si continua a cercare. L'obiettivo è di trovare un finalizzatore in grado di diventare il punto di riferimento offensivo della nuova Pallamano Triestre targata Pucelj. «Stiamo procedendo con i piedi di piombo - ci conferma Giorgio Oveglia - Sbagliare la scelta dello straniero sarebbe un errore, vogliamo essere sicuri di individuare il profilo giusto».

CAMPAGNA ln concomitanza con l'inizio della preparazione, verrà lanciata la campagna abbonamenti. Dalla quale, grazie al concreto sostegno di tutti i triestini che in quasi cinquant'anni di storia hanno apprezzato il lavoro e gioito per i risultati della società più scudettata d'Italia, può arrivare la spinta decisiva per cominciare con il giusto slancio la nuova stagione. 

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