SandroWeb Posted October 14, 2019 Report Posted October 14, 2019 LUNEDI' 14 OTTOBRE 2019 - Finalmente una gioia: Trieste espugna Sassari con un ultimo quarto difensivo che ha fatto davvero la differenza. Dalmasson: «Eravamo sotto di otto punti, avrei voluto vedere la rabbia, la carica negli occhi dei miei giocatori. Invece erano depressi, delusi. Doveva scattare qualcosa. Mi sono arrabbiato. E vedere che nel terzo quarto pur senza fare cose clamorose siamo riusciti a vincere il parziale mi ha dato la sensazione che potessimo finalmente davvero svoltare questo incontro».Aveva chiesto la partita perfetta. «Non lo è stata. Se potevamo venir considerati ammalati dopo lo 0-3 non siamo guariti di colpo. C'è ancora da lavorare e faremmo un errore colossale se adesso ci accontentassimo e pensassimo di essere quelli bravi che hanno battuto i vicetricolori. Sabato all'Allianz Dome arriva Brescia e non sarà semplice. Non cambio idea - prosegue Dalmasson - solo perchè abbiamo vinto: questo è un campionato difficile dove può succedere di tutto. Stavolta ha girato bene per noi. A Sassari abbiamo capito che dobbiamo pensare a fare la nostra partita senza preoccuparci o spaventarci di chi ci sta di fronte».Continua Dalmasson: «Ogni gara fa storia a sè. In questa abbiamo dimostrato la capacità di non mollare mai. Ci sono stati momenti nei quali abbiamo dimostrato grande attenzione difensiva e ho visto in tutti la voglia di buttarsi su ogni pallone. Sono segnali dai quali dovremo ripartire per preparare il prossimo confronto con la Germani Brescia. Non essere più a quota zero ci potrà dare la giusta serenità».Gianmarco Pozzecco, coach riconfermatissimo del Banco di Sardegna, alla vigilia non aveva fatto mistero di ritenere bugiarda la classifica della Pallacanestro Trieste, riconoscendo alla rosa una qualita tecnica superiore all'ultimo posto in coabitazione. E nella sala stampa oltre a fare i complimenti a Dalmasson e ai giocatori biancorossi il Poz si assume le responsabilità della sconfitta senza cercare alibi di sorta.«Colpa mia, perché avrei dovuto fare cose diverse - è l'inizio dell'analisi del match da parte del tecnico - Purtroppo non siamo mai riusciti a trovare un quintetto che riuscisse ad essere efficace sia in attacco che in difesa. Ci sono stati momenti nei quali abbiamo fatto ricorso più al talento individuale che al gioco di squadra. Abbiamo cercato di chiudere in fretta il match e quando in queste circostanze non trovi il canestro diventa tutto più complicato».Il successo dei biancorossi interrompe una serie positiva dei sardi in Italia con il trionfo nella Supercoppa a Bari e le tre vittorie consecutive nelle prime giornate. - Sempre più giù l'Unione, sconfitta anche a Reggio Emilia. Milanese non le ha mandate a dire: un intervento risoluto, senza mezzi termini. Mauro Milanese non ha usato giri di parole nei 45 minuti abbondanti di confronto all'interno dello spogliatoio e in quelli seguenti in sala stampa. Un messaggio esplicito diretto ai giocatori, indipendente dalla questione relativa alla guida tecnica. Una sorta di ultimatum a chi va in campo che fa passare quasi in secondo piano l'annuncio ufficiale di Carmine Gautieri alla guida della Triestina. «Adesso è il momento che si responsabilizzino i giocatori, perché la società ha fatto tanti investimenti, e a detta di tutti è una squadra tra le più forti. Ma devono esserlo in campo, non sulla carta. La società vuole giocatori che abbiano rabbia, furore agonistico. Io quindi come società mi prendo le responsabilità, perché ho scelto io allenatori e giocatori, ma chi da oggi a gennaio non ha avrà capito come giocare per la Triestina, si troverà un'altra squadra. Se sarà necessario faremo qualche ritiro in più, qualche allenamento in più, qualche riunione o multa in più, finché non capiremo come giocare 90 minuti. Altrimenti faccio passare ai giocatori una brutta annata. Sono stufo di vedere allenamenti in un modo e partite in un altro. Il progetto della società va avanti, a costo di avere giocatori più cazzuti e meno tecnici». Tutti sotto esame dunque. Sotto gli occhi del nuovo condottiero. «Carmine Gautieri sarà il nuovo allenatore e lavorerà con Nicola che ha finito il suo compito da prima guida, sarà il secondo in completa armonia e lo ringrazio per quello che ha fatto ma quello che conta è quello che ho detto ai giocatori» prosegue Milanese. «Non è questione di 4-3-3, 4-4-2. E' come si interpreta la gara a livello di atteggiamento. Noi facciamo falli sciocchi da squadra non cattiva, gli altri fanno falli furbi e tattici. L'avversaria stavolta lo ha fatto due volte. La squadra che vorrei deve essere più cattiva, non prendere gol su calcio d'angolo a nostro favore. Significa che non c'è voglia e concentrazione. La serie C non la vinci con la tecnica. La strada dunque è quella dell'intensità, non quella degli schemi». E l'obiettivo primo del nuovo tecnico sarà dunque entrare in sintonia con il concetto espresso da Milanese, a fronte di una classifica che per certi aspetti è meglio non guardare. Anche su questo aspetto l'amministratore unico evidenzia la priorità. «A me non importa in questo momento se è perso il primo posto, il secondo o il terzo. Da questo momento voglio che si giochi da Triestina, e non per 30 o 70 minuti, ma per 90 e recupero. Non ci bastano mezzi tempi». Quote
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