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GIOVEDI' 24 OTTOBRE 2019

- Stasera la Triestina è chiamata a confermare contro la Fermana (inizio ore 20.45, arbitra Di Graci di Como) di aver intrapreso finalmente la strada giusta per una pronta risalita. Ma, come giustamente scrive quest'oggi Antonello Rodio, non sarà affatto facile. Anzi, per certi versi la sfida che attende la Triestina potrebbe essere ben più complicata di quella contro la capolista Padova, dove gli stimoli erano assicurati, l'adrenalina a mille e la scossa del cambio allenatore a pieno regime. Ma in quella partita si erano visti anche precisi progressi tattici sulla capacità di stare in campo ordinati e compatti, frutto della prima settimana di lavoro di Gautieri. Progressi che ora andranno verificati alla prova di una partita che sarà totalmente diversa. Si gioca in un campo piccolo, con un'avversaria scorbutica e rognosa, oltre che tradizionalmente difficile. Basti pensare che la Triestina a Fermo non ha mai vinto. Negli ultimi due campionati di serie C ha rimediato una sconfitta lo scorso anno e un pareggio due anni fa, ma anche nel lontano precedente del 1995/96 era uscita battuta su quel campo. Insomma, c'è anche una tradizione da ribaltare. Curiosamente si affrontano anche due allenatori alla loro seconda panchina con la rispettiva squadra. Anche Antonioli infatti è fresco di nomina, una settimana fa ha preso il posto di Destro e ha debuttato lunedì pareggiando a Modena per 1-1. In linea di massima il tecnico della Fermana dovrebbe confermare il 4-2-3-1 visto in Emilia, forse con un leggero turnover. Rientra dalla squalifica Mantini in mezzo al campo, ma non il difensore Mane che era stato stoppato per due turni. Davanti al portiere Gemello la difesa dovrebbe essere composta da Bellin, Comotto, Scrosta e Sperotto. A centrocampo il duo Mantini-Ricciardi, poi il terzetto Petrucci, D'Angelo e Bacio Terracino dietro all'unica punta Maistrello. In casa alabardata Malomo è recuperato mentre è rimasto a casa Cernuto. Difficile prevedere dopo la rifinitura di ieri a Rovigo se Gautieri apporterà qualche modifica iniziale all'undici di domenica e ci sarà un minimo turnover, considerato il prossimo impegno ravvicinato di lunedì al Rocco contro il Fano. Il tecnico può contare su Frascatore che rientra dalla squalifica, anche se a dire il vero il Formiconi di quattro giorni fa merita una riconferma e comunque potrebbe giocare anche a destra al posto di Scrugli. In mezzo alla difesa ovviamente la coppia formata da Malomo (diffidato) e Lambrughi. A centrocampo Giorico e Maracchi partono favoriti, ma Paulinho e Steffè scalpitano, mentre sugli esterni Gatto e Procaccio restano davanti a Mensah, che potrebbe essere ancora un'arma da utilizzare in corso d'opera. Nella coppia di attacco Granoche è l'unico sicuro mentre c'è ballottaggio fra Costantino e Gomez. L'imperativo è dare continuità ai risultati positivi: dopo il terreno perso nei primi due mesi di campionato, l'Unione non ha più molti bonus da spendere se vuole tornare in alto.

- Cinque giornate di campionato, quindici giorni di pausa fino al prossimo impegno programmato per domenica 3 novembre a Pistoia, la possibilità di analizzare a bocce ferme i numeri di questa prima parte di campionato. Lo scrive Lorenzo Gatto: le cifre e le statistiche confermano sostanzialmente le impressioni dettate dal campo che indicano in Juan Fernandez, Dequan Jones e Akil Mitchell i giocatori ai quali, nei rispettivi ruoli, coach Eugenio Dalmasson ha affidato la leadership della squadra.MINUTI GIOCATI Mitchell e Jones, al momento, risultano impiegati allo stesso modo, rispettivamente 25.6 e 25.5 minuti di media a partita. Poi Fernandez (24, ma ben 31 nell'ultima sfida vinta contro Brescia) poi Kodi Justice (22.8 ma un minutaggio che sta scendendo di partita in partita) quindi Teo Da Ros e Daniele Cavaliero a braccetto rispettivamente con 20.4 e 20.2.PUNTI SEGNATI Le vittorie di Sassari e Brescia hanno confermato l'impressione di un Jones pronto a prendersi la squadra sulle spalle. Canestri decisivi, la capacità e la personalità per essere un punto di riferimento per i compagni. È l'unico in doppia cifra con oltre 15 punti segnati a partita. Per il resto grande distribuzioni di punti e responsabilità visto che si va dagli 8.4 di Fernandez ai 5 di Elmore.OLTRE LE CIFRE La partita di Sassari e ancor più quella di sabato scorso contro Brescia ha evidenziato come in questo momento le rotazioni di Trieste siano più limitate di quanto non raccontino le statistiche. Con Elmore e Justice in difficoltà, coach Dalmasson si sta affidando a otto giocatori e il quintetto che ha giocato i minuti decisivi contro la Germani di Esposito (Strautins e Jones esterni al fianco di Fernandez) sta a confermarlo. L'obiettivo di questi giorni di pausa è ritrovare, almeno in parte, i due giocatori americani cercando di ottenere da entrambi un minimo contributo. Elmore deve calarsi nel ruolo di play e trovare la strada per guidare i compagni, Justice deve ritrovare il tiro perchè dopo l'ottimo esordio a Venezia, l'uomo dell'Arizona sta tirando con un 3/26 (1/9 da 2, 2/17 da tre) che non è accettabile per quella che è stata scelta come la guardia titolare della squadra.PERCENTUALI Nel tiro da due i migliori si confermano Dequan Jones (11/20, 55%) e Akil Mitchell (17/31, 54,8%). In generale meglio i lunghi degli esterni se è vero che Cooke (50%), Da Ros (47.4%) e Peric (44,4%) stanno convincendo più di Fernandez (31,8), Elmore e Justice (29,4%) e Cavaliero (27.3%). Nel tiro da tre è ancora Jones leader di una squadra che tira mediamente male, decisamente peggio rispetto all'ultima stagione. Dequan sfiora il 40% con il suo 9/23.RIMBALZI Mitchell leader con più di 8 carambole a partita. Segue Cooke (5) poi Peric e Da Ros (3.4). Tra gli esterni il contributo maggiore arriva ancora una volta da Jones, tre rimbalzi di media a partita.PAUSA La Pallacanestro Trieste si ferma per osservare la pausa imposta dal calendario dopo il caso Avellino. Si riprende a Pistoia il prossimo 3 novembre. Osservando il calendario, la squadra che giocherà il maggior numero di partite contro avversarie reduci dalla settimana di riposo è la Virtus Bologna (7) seguita da Sassari (6), Cantù e Pistoia (4), quindi Treviso, Reggio Emilia, Pesaro, Trento, Milano e Roma (2). Nessun match per Trieste, Brescia, Fortitudo, Varese, Brindisi, Venezia e Cremona. Un vantaggio o uno svantaggio? Difficile da dire, di certo tra i dati inseriti nel computer prima dell'elaborazione dei calendari un dato per equilibrare questo aspetto avrebbe potuto essere inserito.

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