SandroWeb Posted November 26, 2019 Report Posted November 26, 2019 MARTEDI' 26 NOVEMBRE 2019 - Come giustamente sottolinea oggi Roberto Degrassi sul Piccolo, sarà una settimana dai due volti per la Pallacanestro Trieste. Da una parte sembrerebbe in dirittura la firma per il main sponsor. Nessuna ufficializzazione per ora, il contratto non sarebbe ancora stato sottoscritto ma il presidente federale Gianni Petrucci è atteso per venerdì in città ed è stato proprio lui ad annunciare ieri a Roma, nel corso di un seminario, che «Trieste ha trovato lo sponsor». Massimo riserbo sul marchio ma visto l'interesse da parte del n.1 del basket nazionale si tratta di una new entry in grado di dare prestigio al movimento. Da parte della società biancorossa massimo riserbo, nei giorni scorsi è circolata con insistenza l'ipotesi Costa Crociere ma senza trovare conferma. La trattativa è condotta in prima persona dal presidente Mario Ghiacci, fuori Trieste fino a stasera.Se lo sponsor porterà serenità e ossigeno nelle casse, la Pallacanestro Trieste deve però gestire una situazione di classifica sempre precaria e problemi sempre più evidenti. Il dopopartita di Eugenio Dalmasson è stato di quelli tosti. Il riferimento alla squadra che dopo essere stata preparata per tutta la settimana su un tema (evitare di concedere rimbalzi offensivi a Cremona) sul parquet fa il contrario, è preoccupante. Come il ripetersi del termine «fragilità». In sostanza, i giocatori durante gli allenamenti (sempre a porte chiuse) darebbero alcuni segnali positivi che non trovano rispondenza in partita, quando si smarriscono completamente. C'è chi crivella da tre punti in settimana e poi la domenica non inquadra il canestro.Dato per scontato che se arriveranno quattrini freschi qualcosa sul mercato si farà, rimane lo sconcerto per la mancanza di un qualsiasi punto di riferimento che dia una minima continuità. Nessun biancorosso finora è riuscito a infilare tre buone partite di fila e senza certezze è difficile tirare avanti.Questa inoltre è probabilmente la Trieste meno dalmassoniana di sempre. Ci sono pochissimi elementi con attitudini difensive, sono rari i veri giocatori di sistema, nessuna individualità in grado di svoltare un incontro. Jones, preso per essere un incursore, si guarda bene dall'attaccare il ferro, Justice in difesa è una sorta di telepass vivente, Elmore è ripiombato nell'anonimato, Strautins sembra in completa involuzione. Aggiungiamoci la serata storta dei due centri e Cavaliero che chiude la sua prova senza aver segnato e il quadro è completo.Una prova senza personalità per una squadra che dopo tre mesi di lavoro insieme non ha ancora un'identità. Un anno fa la Pallacanestro Trieste era una sentenza nel tiro da tre punti. Ma un anno fa c'era anche un certo Wright che penetrava e scaricava fuori per un tentativo di tripla comodo. Adesso quel lavoro non lo fa nessuno. Ci fosse ancora, Trieste avrebbe comodi comodi quattro punti in più e terrebbe a debita distanza Pistoia. Ma con le ipotesi non si fa la classifica. Per quella servono idee chiare e crederci - Si è tenuta ieri nella sala maggiore della Camera di Commercio la presentazione del progetto di digitalizzazione del Red Wall District, secondo step del progetto SiAmo Trieste. Il primo febbraio 2020, sul sito www.redwalldistrict.it, prendera vita il primo Marketplace multi-prodotto triestino, un luogo in cui effettuare acquisti direttamente nei negozi appartenenti al circuito SiAmo Trieste attraverso un'unica piattaforma, seguendo un criterio in base al quale i clienti troveranno on-line non solo i prodotti, ma lo stile e la professionalità del negoziante.Grazie alla tecnologia Matterport sarà anche possibile per l'utente navigare virtualmente all'interno del negozio ed a godere di un'esperienza di acquisto unica. Si sta per aprire dunque un canale diretto in cui, tifosi ma anche semplici cittadini, potranno usufruire di un servizio di enorme utilità generale e che ha come obiettivo, oltre all'ampliamento del sistema SiAmo Trieste, un aiuto concreto al tessuto commerciale triestino. La grande innovazione del progetto prevede un sistema circolare in cui negozianti, esercenti e ristoratori, potranno avere un dialogo diretto con tutti coloro i quali scaricheranno sul proprio smatphone l'app district, online dal 22 dicembre 2019 in concomintanza con la partita interna contro Cantù, che oltre a garantire l'accesso alla propria area riservata di SiAmo Trieste, permetterà di ricevere informazioni ed individuare i punti vendita aderenti al circuito. Il progetto ha una portata che travalica i confini di SiAmo Trieste, essendo in grado di abbracciare tutto quel flusso turistico in forte crescita in città: grazie al supporto multilingue, il turista potrà scaricare l'app, scegliere il flusso di informazioni che desidera ricevere e vivere un'esperienza targhettizzata indirizzando i propri consumi proprio su quel circuito che sarà un sempre maggior supporto per la Pallacanestro Trieste. - Dopo quindici giornate (al lordo del recupero con l'Imolese) vissute dalla Triestina in altalena c'è poco da andare per il sottile. Tradotto: per ridare fiducia e identità a una squadra che è competitiva più dell'attuale classifica ma è fragile non bisogna sputare sui risultati ottenuti in trincea. Scrive così Ciro Esposito, perché la vittoria arrivata in extremis contro il Sudtirol non sarà ricordata certo per la spettacolarità ma è preziosissima. I punti sono d'oro in un match chiaramente indirizzato a uno 0-0 con qualche occasione in più per gli ospiti. Il pubblico non ha apprezzato. È un atteggiamento in parte figlio di un approccio tutto triestino votato all'ipercritica, ma è anche motivato dalla delusione per le aspettative che quest'estate tutti riponevano in Lambrughi e compagni. La curva Furlan, legittimamente in silenzio dopo il rovescio nel derby con il Vicenza, a fine partita ha fischiato. Ci può stare così come la scelta della squadra di non andare sotto quella curva. Forse il senso di questa fase della stagione non è stato ancora colto a pieno dal popolo alabardato. Le prime posizioni sono lontanissime, lo staff deve ricostruire un clima sereno nella squadra per poi arrivare nelle migliori condizioni al momento clou della stagione anche sfruttando qualche innesto a gennaio. Sembrano averlo capito bene invece Mauro Milanese (nonostante gli investimenti fatti) e anche il tecnico Gautieri. Il primo obiettivo è quello di recuperare un po' di continuità con le buone o con le cattive per poi avviare un'evoluzione tecnica e tattica capace di esprimere un gioco propositivo che è da sempre nelle corde di società e tecnico. In questo senso la prestazione della squadra contro il Sudtirol non è da sottovalutare sotto tanti aspetti. Gautieri ha cercato di mettere in crisi la manovra della seconda della classe. Per farlo ha usato la tattica con l'inserimento in partenza di Gomez e Beccaro e con Maracchi a controllare Morosini. Ma soprattutto ha chiesto alla squadra di interpretare una partita di concentrazione, forza mentale e cattiveria. E i giocatori hanno risposto. Non era scontato dopo due imbarcate consecutive per 3-0 e una trasferta saltata a Imola. E poi, dopo aver avuto anche un po' di fortuna, nel finale con gli ingressi (prima di Granoche) e poi di Procaccio e Mensah ha dato un pizzico di brio in avanti proprio quando gli ospiti si sono seduti. Senza un errore della difesa Mensah non sarebbe andato a segno. Ma in quante occasioni è accaduto lo stesso all'Unione? Non prendere gol in questo momento è una priorità. Certo per riportare i tifosi allo stadio ci vogliono gioco e gol. Bisogna chiudere l'andata con i minori danni possibili. Poi sarà doveroso pretendere qualcosa di più. Quote
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