SandroWeb Posted January 18, 2021 Report Share Posted January 18, 2021 LUNEDÌ 18 GENNAIO 2021 - Raccomandazione ai passeggeri: allacciate le cinture ma per ora si vola bassi. Il comandante biancorosso Eugenio Dalmasson nell'analisi del dopogara non comincia dal finale. Si parte da principio, e cioè da un primo tempo che difensivamente ha provocato più di qualche brivido.«Siamo stati protagonisti di una partita dai due volti - è l'esordio dell'allenatore dell'Allianz - Sapevamo che Cremona poteva essere pericolosa ed è capace di folate offensive ma non siamo riusciti ad arginarla. Abbiamo faticato subendo 51 punti in metà incontro, una media che è ben lontana e decisamente superiore a quella abituale. Nel terzo quarto - continua il tecnico biancorosso - siamo invece rientrati sul parquet con lo spirito giusto». Quello che succede tra le mura dello spogliatoio non esce da quei confini ma per l'Allianz dev'essere stato un riposo...energetico. Da difesa permissiva a muro con tanto di filo spinato. «Nel terzo quarto, dopo che in precedenza avevamo subito Cremona, siamo riusciti a limitarla a soli dodici punti ed è stata la base sulla quale abbiamo costruito la vittoria».Nelle ultime settimane il coach dell'Allianz ha insistito sul concetto di continuità. A che punto è questo processo di crescita? «Stiamo migliorando perchè riusciamo a ridurre i momenti di vuoto. Stiamo trovando maggiore continuità e con la sicurezza nei nostri mezzi aumenta anche la capacità di essere cinici quando c'è l'occasione di chiudere il confronto». E anche stavolta Trieste torna da una trasferta facendo il pieno di complimenti. Anche in tempi di porte chiuse, qualcuno sugli spalti tra dirigenti e familiari dei giocatori di casa c'è comunque. Sportivamente, chi è al PalaRadi fa chapeau all'Allianz. Con un po' di sollievo: per questa stagione uno 0-2 con bis di centelli basta e avanza. - Un primo tempo di livello, giocato con la giusta aggressività e chiuso avanti di quattro punti poi il crollo. Allianz indigesta per la Vanoli, avversaria che tra andata e ritorno ha inflitto alla formazione cremonese pesanti passivi.«Innanzitutto devo fare i complimenti a Trieste - è l'analisi del tecnico Galbiati - Ha giocato un'ottima partita confermando di essere una squadra estremamente solida. Nell'arco dei quaranta minuti abbiamo creato tanti tiri aperti, purtroppo le percentuali sono state oggettivamente basse. Se non facciamo canestro tendiamo a perdere energia e concentrazione in difesa, è una cosa che sappiamo e sulla quale cerchiamo di lavorare. Se facciamo canestro difendiamo altrimenti tendiamo a scioglierci e oggi effettivamente ci siamo sciolti. Trieste ha meritato anche se, onestamente, il passivo è stato un po' troppo pesante. Facciamo tesoro di questa sconfitta e speriamo che questo schiaffone possa esserci utile per il prosieguo, a partire già dalla partita di domani contro Milano». Domani infatti si recupera l'incontro rinviato a causa della neve che aveva impedito all'Armani di poter raggiungere Cremona. Una gara che in caso di vittoria darà alla Vanoli le Final Eight della Coppa Italia, altrimenti toccherà a Reggio Emilia. - Un punticino non è mai da buttare si diceva ai tempi nei quali la vittoria non valeva tre punti. Ma, come scrive Ciro Esposito oggi, da oltre vent'anni il pari vale meno, anzi pochino. A maggior ragione per una squadra con ambizioni da primi posti che vede allontanarsi i competitor. Ieri hanno vinto Perugia, Padova, Sudtirol e tra le prime cinque e le altre (l'Unione è settima) si è creato il vuoto. Se la classifica della Triestina dunque piange, almeno a voler vedere l'aspetto positivo si può dire che la squadra di Pillon ha trovato le energie per reagire allo scivolone del Rocco con il Fano. Anzi, a rivedere la partita, il tecnico avrà pensato prima di tutto a fermare il Mantova che nella fase offensiva ha dimostrato finora di essere un caterpillar. Ci è riuscito cercando di colpire con qualche ripartenza. La consumata esperienza ha insegnato a Pillon a essere pragmatico. Del resto con questo atteggiamento era stato osannato per il successo in casa del Sudtirol prima di Natale. Il risultato e il rango dell'avversaria fanno la differenza. In una partita invece nella quale l'Unione doveva assaltare chi aveva di fronte (il debole Fano appunto) è arrivata una sconfitta. Il tecnico trevigiano era stato chiamato a sostituire Gautieri tuttavia con l'obiettivo di indurre la squadra a un salto di qualità nel rendimento. Ora con 8 punti in 6 gare sono in molti i tifosi che torcono il naso e se la prendono con la squadra. C'è da capire se il gioco di Pillon è una questione di dna del tecnico oppure è un adattamento alle caratteristiche attuali dei giocatori a disposizione. Ebbene la verità sta nel mezzo perché il tecnico trevigiano predilige gli equilibri agli arrembaggi ma facendo così in altre piazze ha vinto e anche parecchio. È altrettanto vero che il materiale a disposizione presenta più di qualche deficit. Non tanto per la rosa costruita da Milanese tra l'estate e l'autunno quanto per chi è venuto a mancare per infortuni e Covid e per chi ha avuto finora un rendimento insufficiente in relazione alle ambizioni d'alta classifica. In difesa proprio a Mantova Pillon ha avvicendato i terzini Brivio e Rapisarda con Tartaglia a destra e con il quasi esordio (aveva giocato solo con il Gubbio) di Filippini a sinistra. I due prescelti hanno fatto il loro ma senza fare la differenza. Poi ci sarebbe anche Struna da mesi sparito dai radar. A centrocampo Maracchi e Giorico tirano la carretta ma Lodi offre delle prestazioni impalpabili e Calvano soffre cronicamente al ginocchio. Quando, come sabato sera non c'è Rizzo, non ci sono alternative. Fortunatamente c'è Boultam, ottimo talento che paga un po' d'esperienza e il rientro a breve prima di Procaccio e poi di Paulinho. Davanti, Sarno è sempre più estraneo, Mensah e Granoche sono da ammirare e Petrella è un formidabile guastatore, ma già al Martelli il solo ingresso per 20' di Gomez ha cambiato l'efficacia della manovra offensiva. Litteri è un bomber di razza per la C ma quando sarà pronto?I problemi tecnici dunque ci sono, alcuni si risolveranno tra qualche settimana, altri possono essere risolti con qualche innesto entro gennaio. Ma il budget è già alto specie in tempi di Covid e non si può chiedere alla società altri sforzi. Allora si rischia di fare anche quest'anno la scomoda abitudine di pensare già a febbraio solo ai playoff. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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