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DOMENICA 30 MAGGIO 2021

- A due settimane dall'eliminazione contro la Virtus Verona nei play-off, questo dovrebbe essere finalmente un week-end importante per iniziare a prendere decisioni sul futuro della Triestina. Lo scrive oggi Antonello Rodio: Mauro Milanese conta proprio in queste ore di riuscire a parlare con calma di Unione con Mario Biasin, che in questi giorni è stato molto impegnato per viaggi di lavoro. La questione Triestina non è cosa da chiacchierata frettolosa di cinque minuti, tanto meno quando si parla in videochiamata dall'altra parte del mondo: bisogna decidere impegni futuri, budget e filosofia per la stagioni a venire.Come ha sempre detto Milanese in queste due settimane, solo dopo l'attenta analisi della situazione con Biasin, si potrà iniziare a pianificare la prossima stagione. A partire dalla guida tecnica. In questi quindici giorni ci sono stati vari incontri chiarificatori fra l'amministratore unico e Bepi Pillon. Stima e fiducia nell'allenatore veneto restano immutati, ma naturalmente è stato sollevato il problema dell'atteggiamento che troppe volte la Triestina ha dimostrato in questi mesi. In certe occasioni c'è stata troppa prudenza e poca voglia di osare, soprattutto quando si è trattato di giocare con formazioni di secondo livello, un approccio che è costato molti punti e che poi è sfociato nella mancata vittoria con il Mantova che ha privato l'Unione del prezioso quinto posto, e soprattutto nella cocente delusione dell'eliminazione con la Virtus Verona. Non è un mistero che il modulo con cinque difensori e l'atteggiamento conservativo di quella partita non sono piaciuti a nessuno, tanto meno a Milanese che vorrebbe sempre una squadra tendenzialmente propositiva, che insomma faccia la partita e si giochi tutte le sue carte. Sono questi i dubbi che tengono ancora Pillon in sospeso e ne hanno al momento bloccato la conferma, o meglio la prosecuzione del rapporto visto che il tecnico ha ancora un anno di contratto.Certo, probabilmente è una questione di budget da verificare con Biasin, ma c'è anche una filosofia tecnico-tattica da risolvere. E anche se Pillon rimane al momento in pole per proseguire sulla panchina alabardata, non è un caso che continuino a spuntare qua e là nomi di altri possibili candidati. Dopo quelli dell'ex Attilio Tesser (che probabilmente dopo il cambio di proprietà del Modena si accaserà però con i canarini), di Gaetano D'Agostino e di Ivan Javorcic, ora affiora quello di un altro ex tecnico alabardato, ovvero Alessandro Calori, che guidò assieme a Buffoni per un paio di giornate la panchina alabardata nel 2005 prima di essere travolto dal ciclone Tonellotto.In ogni caso, dopo il summit con Biasin, la prima decisione sarà proprio quella dell'allenatore, perché poi di conseguenza si andrà ad agire sul mercato e sulla campagna di rafforzamento. Ad esempio, tra quelli in scadenza di contratto la Triestina è interessata a parlare con almeno due-tre giocatori, si può pensare a capitan Lambrughi, forse a Tartaglia, o magari sondare le volontà di Granoche. Ma il tutto, ovviamente, sarà una conseguenza di chi siederà in panchina

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