SandroWeb Posted September 20, 2021 Report Posted September 20, 2021 LUNEDI 20 OTTOBRE 2021 - Un nuovo inizio molto atteso da tutti: è quello che vedrà domenica la Pallacanestro Trieste protagonista della prima palla a due del campionato, contro la sua “bestia nera”. Mario Ghiacci - intervistato dal sottoscritto nel nuovo numero di Citysport.news - ne approfitta per soffermarsi su tante tematiche: a partire da una campagna abbonamenti partita nel migliore dei modi. Quasi 650 tessere sin qui staccate e file fuori dall’Allianz Dome: se lo aspettava? “È un dato che rispecchia le attese, con i nostri tifosi a dimostrare sempre un attaccamento affettuoso a questa squadra. I primi giorni sono andati davvero molto bene, ci dispiace per le code di giovedì scorso quando abbiamo aperto le sottoscrizioni ma in un momento così particolare le file le facciamo un po' dappertutto, dall’aeroporto alla farmacia. Abbiamo staccato un abbonamento ogni due minuti, dopo il primo giorno con qualche difficoltà tutto è poi avvenuto con regolarità: ringrazio i ragazzi e le ragazze dello staff per il grande lavoro che hanno fatto”. E se la quota limite di 1000 tessere che avete fissato dovesse essere superata? “In caso di necessità, metteremo a disposizione un certo numero di nuovi posti, il tutto compatibilmente con la situazione che si verrà a creare nelle prossime settimane. Come detto in presentazione, volevamo dare un segnale di ritorno alla normalità, sperando poi di portare ancora più tifosi al palazzetto”. A meno di una settimana dall’inizio della stagione, che idea si è fatta della sua squadra? “Il precampionato è sempre difficile da leggere: come era successo lo scorso anno, la Supercoppa ci ha regalato alti e bassi. Siamo ancora in rodaggio, dobbiamo inserire Campogrande nel roster e dunque l’Allianz vista sin qui è incompleta. Abbiamo fatto bene nell’ultima amichevole contro una squadra forte come quello russa, ora pensiamo a Brindisi che affronteremo domenica prossima. Ma soprattutto pensiamo una gara alla volta”. State già lavorando anche per il futuro: ci sono novità? “Vogliamo trovare una quadra per questo anno e soprattutto per il prossimo. Il futuro non è facile, ma ci stiamo impegnando per renderlo più semplice”. - Nella sconfitta alabardata di Padova, come scrive Guido Roberti l'ottimista guarderebbe solo al primo tempo in cui la Triestina con il 3-5-2 e gli effettivi ai loro posti ha controllato bene il campo e forte di quattro nitide palle gol non avrebbe meritato di trovarsi sotto. Il pessimista guarderebbe invece solo al progressivo scemare delle speranze nel secondo. Al tecnico Bucchi il compito di razionalizzare ogni ragionamento, anche perchè con i suoi ragazzi avrà poche ore per farlo. Martedì il pullman si rimetterà in moto per il Piemonte. L'analisi del tecnico. «Il lavoro da fare è tanto, queste partite fanno arrabbiare e sono arrabbiatissimo. Il Padova è una squadra forte, di grande qualità, che ha sfiorato la B e si è rinforzata. Noi siamo venuti qui in grande emergenza, con giocatori infortunati, squalificati o arrivati da poco, e abbiamo fatto un grandissimo primo tempo in cui ho contato un palo, un'altra occasione a fil di traversa, un gol annullato incredibilmente, ma questo è il calcio. Loro su un calcio piazzato hanno sbloccato la partita, poteva finire 3-1 per noi, ma se non capitalizziamo è dura perchè non è facile avere venti palle gol». Diverso il secondo, in cui il Padova ha raddoppiato e controllato senza affanno, cosa non ha funzionato? «E cominciato nel peggiore dei modi, e noi avevamo preparato la possibilità che giocassero di scarico su Ronaldo, è stata una disattenzione. Dal 2-0 non abbiamo avuto più nemmeno le forze fisiche, tanti giocatori sono indietro e abbiamo dovuto stringere i denti con chi avevamo, considerando che giá avevamo fuori Capela, Ligi e Coppola». La preoccupa l'emergenza in difesa? «Mi preoccupa moltissimo, sapevamo delle difficoltà di alcuni, e i nuovi devono trovare la condizione giocando. Siamo corti, penso anche davanti dove Gomez ha dovuto lasciare per un affaticamento, De Luca è fuori per squalifica, Petrella e Sarno infortunati, poi Litteri, Procaccio che sta rientrando. Ma non dobbiamo abbatterci». A livello di atteggiamento? «Il primo tempo mi è piaciuto moltissimo, il modo con cui siamo venuti a Padova a giocarcela, non mi è piaciuto invece quello di inizio secondo tempo in cui abbiamo concesso il raddoppio. In questi casi devi cercare di restare in gara fino agli ultimi dieci minuti. Poi siamo stati costretti a finire con Lopez, Rapisarda e Iotti centrali, nessuno di loro lo è» Quote
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