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VENERDÌ 7 OTTOBRE 2022

- La Triestina ha confermato la sua tradizione che non l'ha vista mai in corsa in Coppa Italia nelle ultime stagioni. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", l'anno scorso era stato il Trento a passare a sorpresa al Rocco e stavolta la gloria è andata all'Arzignano. Ancora una volta si è persa l'occasione di poter proseguire verso una vetrina nazionale tutt'altro che da disprezzare. Ad ogni modo, visto che la Triestina sta attraversando una fase di costruzione ormai fin troppo lunga, la partita di mercoledì ha fornito delle indicazioni sullo stato di salute della squadra di Bonatti. Dopo l'inizio stentato nel primo tempo si è vista una manovra più fluida e anche brillante rispetto a quel poco che la squadra era riuscita a fare nelle prime sei gare di campionato. Ma ancora una volta la lucina si è spenta a inizio ripresa e l'Unione ha subito un gol anche evitabile come finora gli è sempre successo in questo avvio di stagione. Questa è la prima correzione da mettere a terra nelle prossime gare. E nonostante Bonatti stia cercando di focalizzarsi da agosto sull'equilibrio c'è ancora molto da fare. Così come nella fase offensiva è evidente che le potenzialità di Minesso siano inespresse. Tra le indicazioni positive invece fornite dal match con l'Arzignano ci sono le prestazioni di alcuni giovani di belle speranze. Su tutti c'è l'esterno Felici. L'ex Palermo anche mercoledì, ma era successo anche nel sue apparizioni precedenti, è stato incontenibile sulla fascia sinistra. Il ragazzo ha tecnica, corsa e salta l'uomo. È un po' un Galazzi di quest'anno anche se Nicolas veniva già da una stagione da titolare nel Piacenza in serie C e questo non è poco per un ventenne. E' evidente che Felici non garantisca lo stesso equilibrio tattico di un Paganini ma, in una squadra che fa fatica a creare, la verve dell'esterno andrebbe utilizzata quanto più possibile. Lo stesso discorso vale per Pezzella, che finora ha trovato maggior spazio di Felici anche in campionato, che è l'unico centrocampista in grado di dettare i tempi alla squadra e di mettere ordine nelle manovre. Anche nel suo caso la squadra perde qualcosa in fase di interdizione rispetto a Gori e Crimi ma prima o poi qualche rischio in più questa Triestina dovrà essere in grado di prenderselo. E sempre nel settore centrale anche l'ingresso di Lovisa al posto dell'acciaccato Lollo è stato un esperimento positivo. Il giocatore non è un mediano ma si è mosso con personalità e ha mostrato un paio di assistenze di prima intenzione su Ganz che attestano le sue qualità tecniche. Ghislandi, Sottini, Petrelli e Adorante sono già abbastanza ben inseriti anche se devono crescere sul piano tattico. Contro l'Arzignano si è visto invece per un tempo un Rocchetti ancora un po' spaesato con caratteristiche al momento più da esterno alto che da difensore ed ecco il motivo per il quale Bonatti ha sempre preferito mettere sulla sinistra Sarzi Puttini o addirittura Ciofani. Insomma alle spalle degli esperti c'è una linea verde che può crescere e che anzi, nel rispetto degli equilibri del gruppo che il tecnico deve preservare, può e deve diventare un valore aggiunto di questa Unione

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