SandroWeb Posted September 11, 2023 Report Share Posted September 11, 2023 LUNEDÌ 11 SETTEMBRE 2023 - L'importanza del bomber di razza. Non è retorica ma palese evidenza nel calcio, forse ancora più marcata nel calcio di C, dove colui che trasforma tre occasioni di numero in due gol è grasso che cola. Come scrive Guido Roberti oggi su "Il Piccolo", Facundo Lescano timbra la sua prima doppietta alabardata, lo ha fatto con due reti una più bella dell'altra. «Ci tenevo tanto a fare gol, è il mio compito oltre ad aiutare la squadra. Per i gol devo ringraziare D'Urso che da quando è arrivato in settimana è entrato subito in sintonia. Sapevo che la società avrebbe fatto un ulteriore sforzo dopo aver preso me, Struna ed altri, per portare giocatori di qualità, e sono contento che abbiano preso questi ragazzi, come ad esempio Finotto, tutti giocatori esperti che arricchiscono una squadra già forte». L'idea era un approccio differente? "Ne parlavamo in settimana, dopo la partita di lunedì in cui c'era la voglia di prendere in mano la partita prima, dovevamo essere più quadrati, siamo la Triestina ed è inutile nascondersi. In un girone in cui magari ci sono alti e bassi noi dobbiamo essere protagonisti, il mister ce lo chiede, la città ce lo chiede e non volevamo ripetere lo stesso errore, ci siamo alzati nel secondo tempo come richiesto dall'allenatore, abbiamo piazzato questi due colpi e con un po' di convinzione si poteva chiudere prima". Due reti, entrambe pregevoli. "Nella prima ha fatto un gran cross D'Urso, un gol che è nelle mie qualità, la seconda è nato da una ripartenza. Nel primo tempo c'erano state due situazioni simili con Redan che aveva calciato. Christian è stato generoso, Vallocchia ha portato via l'uomo, io ho tirato ed è andata bene". Con Finotto sembravate conoscervi da tempo... "Mi trovo bene con lui, un bravissimo ragazzo e molto intelligente. Mi ha aperto tanti spazi, non è un caso che ho fatto due gol, lui è una presenza in più in area, impegna i difensori". La condizione come è? "Non sono ancora al 100%, nel secondo tempo mi sono sentito molto meglio, il mio fisico è così. Anche l'anno scorso a Pescara facevo un po' di fatica a ingranare i primi 20-30 minuti e poi le gambe tenevano benissimo sui 90, ne parlavo con lo staff che ci fa lavorare davvero bene". - Sabato, di primo pomeriggio, l'arrivo a Trieste. Ieri i primi tiri a canestro al PalaTrieste. Lo scrive Roberto Degrassi sul quotidano locale: oggi il primo vero allenamento di Justin Reyes con i nuovi compagni di squadra. E mercoledì sera, a Cividale, nel primo impegno biancorosso nella Supercoppa? Dovrà decidere coach Jamion Christian. Il tecnico finora si è dimostrato prudente nella gestione delle risorse, preservando i giocatori come nel caso di Stefano Bossi che, sottoposti a un leggero intervento a inizio estate, solo mercoledì disputerà la prima partita stagionale dopo essere stato tenuto da spettatore in panchina nei precedenti quattro impegni. In base a queste considerazioni verrebbe da ipotizzare Reyes "ne" ma in panchina mercoledì e in campo qualche minuto venerdì contro Udine ma i dubbi verranno sciolti solo a ridosso del match. Intanto per diverse squadre degli altri gironi la Supercoppa è già iniziata. Oggi toccherà alle due friulane inserite nel girone della Pallacanestro Trieste, l'Apu Old Wild West Udine (che non avrà Gaspardo) e la Gesteco Cividale. Un derby che vedrà i biancorossi spettatori interessatissimi. Nel frattempo Reyes ha rilasciato qualche dichiarazione dopo l'arrivo a Trieste, reduce dai Mondiali che l'hanno visto sul parquet solo per nove minuti complessivi in tre partite mentre non è stato utilizzato nelle altre due. Come giudica la sua esperienza alla Fiba World Cup? «Portorico è il mio Paese natale e aver avuto la possibilità di rappresentarlo giocando i Mondiali è stato speciale. Ho potuto vedere i diversi modi di giocare degli altri Paesi e questo mi ha permesso di imparare molto». Si aspettava di giocare di più dopo essere entrato in quintetto nelle ultime amichevoli, compresa quella contro l'Italia? "Avrei potuto giocare di più ma il coach ha fatto le scelte migliori per la squadra per affrontare al meglio gli avversari. Noi giocatori dobbiamo sempre rispettare le scelte del coach. Ho cercato di dare il mio contributo quando sono stato chiamato in campo e di supportare i miei compagni quando invece ero in panchina". A Trieste ritrova Michael Arcieri e Giancarlo Ferrero con cui aveva condiviso l'esperienza a Varese: cosa significa per lei contare qui su di loro? "Quando ho saputo che sarebbero stati qui a Trieste ero felice perché a Varese ho potuto costruire un rapporto speciale con entrambi". Il gm Arcieri dice che lei può ricoprire diversi ruoli, compreso difendere sui centri. Qual è la sua caratteristica migliore e cosa pensa di poter dare alla squadra e ai suoi compagni? "Penso che quello che posso fare può cambiare di partita in partita e anche durante il match stesso. La mia versatilità può essere utile in diverse situazioni, giocando da ala piccola o grande. Quello che è più importante è cercare sempre la soluzione migliore per aiutare la squadra ad arrivare alla vittoria. Pensa di dover adattare qualcosa del suo gioco nel campionato di A2? "Rispetto allo scorso anno penso di dover essere un po' più aggressivo, nei momenti giusti della partita. La A1 e la A2 in un aspetto non hanno differenze: in entrambe è importante essere competitivi in ogni incontro". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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