SandroWeb Posted June 17, 2024 Report Posted June 17, 2024 LUNEDÌ 17 GIUGNO 2024 - Giovanni Vildera, l'uomo che, assieme a Michele Ruzzier, è stato il simbolo della rinascita biancorossa, racconta le sensazioni di un campionato vissuto sull'ottovolante delle emozioni. È stato tra i giocatori che maggiormente hanno caratterizzato la stagione biancorossa, un cammino passato anche da momenti difficili ma che ha trovato alla fine la strada giusta per riportare la Pallacanestro Trieste in serie A. E oggi alle 18.30 ci sarà anche lui in piazza della Borsa per la festa che vedrà i giocatori della Pallacanestro Trieste salutare i propri tifosi. In pecedenza la squadra sarà ricevuta in Municipio. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, con i 20 punti segnati in gara4, il "pistolero" biancorosso ha definitivamente chiuso la serie contro Cantù nobilitando un percorso che nel corso di tutti i play-off lo ha visto assoluto protagonista. Significativa l'ovazione che gli hanno dedicato gli oltre seimila spettatori che hanno gremito il PalaTrieste mercoledì scorso: sentire la curva tornare a inneggiare un giocatore dopo tanti anni conferma le qualità tecniche e umane di un ragazzo che ha saputo farsi apprezzare anche fuori dal campo. «Una serata magica - racconta Vildera - che mi ha ripagato alla grande di tutti sacrifici e le difficoltà vissute in questa stagione. Sono felice di quanto ho saputo fare e dell'apporto che ho saputo dare alla squadra, sentire i cori dei tifosi e stato molto bello. Magari è un po' l'orgoglio che parla, ma sentirsi apprezzato fa piacere e cancella l'amarezza di qualche giudizio dato forse un po' troppo frettolosamente. Se posso togliermi un sassolino dalla scarpa, senza fare nomi perchè non è nel mio stile, dico che questa promozione è dedicata a chi non pensava potessi far parte di un gruppo vincente, costruito per tentare la scalata alla serie A». E invece, anche grazie all'apporto di Giovanni, quella promozione è arrivata. Un Vildera che all'inizio aveva fatto fatica a inserirsi nei meccanismi della squadra ma che poi, dopo un confronto chiarificatore sul suo ruolo nella squadra, ha trovato la sua dimensione, ha ingranato la marcia e non si è più fermato. «Nel corso di questa stagione, più volte, ci siamo chiesti in che direzione stavamo andando. Personalmente i dubbi ci sono stati anche nel periodo delle otto vittorie consecutive ma siamo stati bravi a trovare la formula per cambiare l'inerzia del campionato e trasformare perplessità che erano anche nostre in granitiche certezze: alla fine tutto questo ha pagato. A promozione ottenuta mi sento di dire che questa è una stagione dalla quale tutti dobbiamo trarre una lezione importante. Mike Arcieri e coach Christian sono sempre stati coerenti con le loro idee, allo stesso tempo però hanno avuto la disponibilità di ascoltare e la capacità di apportare quei cambiamenti, anche nello stile di gioco, che alla fine sono risultati fondamentali per arrivare al risultato». E adesso si guarda al futuro, un futuro con vista sulla massima serie. «È chiaro che mi piacerebbe rimanere, sia professionalmente che personalmente a Trieste sto molto bene - conclude Vildera - La serie A ce la siamo guadagnata sul campo e credo che la solidità di questo gruppo potrebbe essere una base importante per formare la squadra della prossima stagione. Poi è chiaro che questo lavoro mi ha insegnato a essere pronto a tutto: arrivato a 29 anni devo pensare anche a me stesso e alla mia carriera. Resto in attesa di capire cosa succederà nelle prossime settimane e cosa vorrà fare la società». - A metà giugno, tra parecchie conferme ma anche alcune novità, il quadro degli allenatori del girone A della serie C è abbastanza avanzato. Solamente sei squadre non hanno ancora affidato la panchina, ma per una di queste manca solamente l'ufficialità. Come scrive Antonello Rodio, tra le grandi sono tutte già a posto a parte le retrocesse Feralpisalò e Lecco (tutto da dimostrare che saranno big anche nella prossima stagione). La Triestina è stata comunque una delle prime fra quelle che hanno voltato pagina: archiviata la stagione divisa tra Tesser e Bordin, l'Unione ha scelto Michele Santoni già il 29 maggio. Fra le squadre più attese, il Vicenza si affiderà ancora a Vecchi, protagonista della grande rimonta del Lane fino al terzo posto e poi alla finalissima play-off. Cambia tutto invece il Padova, che un po' come la Triestina mette nel cassetto una stagione divisa fra due tecnici, Torrente e Oddo, e si affida un nome nuovo come Matteo Andreoletti, nell'ultima stagione al Benevento e giustiziere proprio della Triestina nei quarti di finale dei play-off. Fra gli altri tecnici nuovi c'è l'ex giocatore alabardato Luca Tabbiani, che anche se manca ancora l'ufficializzazione siederà sulla panchina del Trento, e Alessandro Bruno, che sarà l'allenatore dell'Arzignano. Naturalmente sono volti nuovi per la categoria anche i tecnici delle tre neopromosse, tutti però confermati. Il primo è l'ex mister alabardato Antonio Andreucci, che dopo essere stato per l'ennesima volta protagonista in serie D ora finalmente approda in serie C alla guida della Clodiense. Il secondo è Cristian Soave che continuerà ad allenare il Caldiero Terme pur avendo annunciato che per il momento non lascerà il suo lavoro di netturbino. Il terzo è l'allenatore dell'Alcione Giovanni Cusatis, che in carriera ha lavorato anche con Sannino. Ma chi non ha ancora l'allenatore? Oltre alle citate Feralpisalò e Lecco, c'è innanzitutto la Pro Vercelli, inoltre sono ancora incerte le conferme di Chiappella alla Giana Erminio e di Riccardo Colombo alla Pro Patria, mentre per il ritorno di Luciano Foschi sulla panchina del Renate manca solo l'ufficialità. Per il resto una lunga sequenza di conferme: oltre a quella del già citato Vecchi a Vicenza, ci sono quelle di Lopez all'Albinoleffe, Franzini alla Lumezzane, Mussa alla Pergolettese, Gattuso al Novara e ovviamente Gigi Fresco alla Virtus Verona. Manca ancora la squadra U23 che sarà nel girone A: in caso di Juventus Next Gen in panchina c'è Montero, se sarà il Milan il mister è Dario Bonera mentre in casa Atalanta non è più certa la permanenza di Modesto, attirato dalle sirene della serie B Quote
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