SandroWeb Inviato 19 Agosto 2024 Segnala Inviato 19 Agosto 2024 LUNEDÌ 19 AGOSTO 2024 - L'entusiasmo di Paul Matiasic, l'avvocato statunitense entrato pochi mesi fa nella compagine del gruppo Cotogna, è pronto a trascinare la Pallacanestro Trieste. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": come si era intuito nel corso di un'estate che lo ha visto protagonista nel corso della Summer League di Las Vegas, nella quale ha collaborato con il gm Michael Arcieri, partecipando attivamente a tutte le operazioni di mercato e approvando il passaggio al 6+6 nel roster con la firma di Valentine, Matiasic diventa il nuovo proprietario della società avendo completato l'opera di acquisizione del 100% delle quote di controllo di Cotogna Sports Group del quale assume anche la carica di presidente del consiglio di amministrazione. IL PERCORSO Un cammino, quello verso la proprietà, iniziato lo scorso anno con la decisione di investire nella squadra e unirsi al consiglio di amministrazione. Le relazioni con gli altri soci si sono evolute nel tempo portando Matiasic a ricoprire un ruolo più centrale nella proprietà e nella gestione dell'azienda. Dopo essere entrato in CSG ed essere stato nominato nel Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste come il maggiore azionista diretto, in seguito all'acquisizione delle quote avvenuta all'inizio di aprile 2024, Paul ha avuto l'opportunità di valutare la situazione dall'interno dell'organizzazione. Dopo la promozione della squadra in Serie A, il dialogo con gli altri partner di CSG si è accelerato, concludendosi nei giorni scorsi con l'acquisizione di tutte le quote ordinarie della società. Con l'inizio dell'era Matiasic, la governance e l'approccio cambieranno in modo significativo, diventando ora esclusivamente focalizzati sul basket e sullo sviluppo della squadra e delle sue infrastrutture a Trieste. La maggior parte dei precedenti partner di CSG rimarrà all'interno della società con quote di Classe C (senza poteri di controllo) assumendo quindi il ruolo di investitori. LE PAROLE «Vorrei ringraziare i soci fondatori di CSG per la fiducia e la stima riposta in me nel guidare la squadra e la società verso una maggiore prosperità economica e, soprattutto, verso ulteriori vittorie sul campo. Vorrei estendere un ringraziamento speciale al past president, Richard de Meo, per aver condiviso la stessa visione e passione che ho per questa società, poiché insieme abbiamo definito l'operazione di trasferimento. Il lavoro svolto da Richard, insieme a quello dei soci fondatori di CSG, Fitz, Connor, Prab, e John, durante la stagione 23-24, è stato davvero encomiabile, così come la loro volontà e dedizione nello scegliere sempre il miglior percorso per Pallacanestro Trieste». Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste sarà composto da Paul Matiasic nel ruolo di Presidente e Michael Arcieri e Connor Barwin come consiglieri. - Arrivò l'estate scorsa come uno dei tanti giocatori da scoprire, prelevato dal Maastricht, ma da subito capace di mettersi in mostra come trequartista agli ordini di Tesser, e scalzato in partenza dall'arrivo sul finire del mercato di Christian D'Urso. Lo scrive oggi Guido Roberti: nel corso di quella sua prima stagione a Trieste l'olandese-marocchino Rayan El Azrak fu capace di ritagliarsi spazi sempre crescenti, forse la più lieta sorpresa dell'intera stagione per continuità di rendimento e applicazione in campo. 32 presenze, 3 reti per il giocatore nato ad Amsterdam nel 1999, a bersaglio a Fontanafredda contro la Pro Vercelli, e decisivo a Sesto San Giovanni e al "Piola" ancora contro i vercellesi. Quest'anno conta di consacrarsi ma al tempo stesso rimettersi in gioco con le molteplici soluzioni adottabili da Santoni per la fase offensiva. Il giocatore, a pochi giorni dal debutto in campionato, appare molto determinato: «Il mio secondo anno qui parte con grandi motivazioni e la volontà di salire in serie B, abbiamo molta qualità quest'anno, possiamo essere un'ottima squadra se saremo sempre focalizzati a lavorare duro ad ogni singolo allenamento e a ogni partita. Credo molto nelle nostre qualità». La stagione scorsa è servita a maturare esperienza nel calcio italiano? «Era stata una bella stagione per migliorare. L'anno scorso i primi sei mesi ero un giocatore che spesso partiva dalla panchina e subentrava. Vorrei segnare di più, qualche volta sono stato sfortunato, quest'anno voglio avere più risultati e gioie nei miei modi di giocare, che si tratti di fornire assist o segnare posso certamente migliorare molto». Il gioco di Santoni le si addice? «Mi piace il modo con cui vuole giocare l'allenatore, che è stato in Olanda come me. Mi piace giocare tra le linee e mi piace l'idea di giocare più possibile la palla a terra. Possiamo all'occorrenza anche giocare a palla più alta ed è importante non avere un solo tipo di gioco. Ognuno sa dove deve stare ma se vuoi giocare bene devi anche esporti a qualche rischio e questo mi piace». L'anno scorso c'era una sana concorrenza con D'Urso. Soprattutto nella prima parte di stagione con il 4-3-1-2. Felice del suo rientro avendo un'altra disposizione tattica di base? «Sono felice del ritorno di Christian, un grande giocatore. È vero, un sacco di volte eravamo in competizione ma credo che possiamo giocare benissimo assieme, sia nel passarci la palla che nell'andare negli spazi eccetera. Per la qualità della squadra avevamo davvero bisogno di lui e possiamo fare cose ancora migliori dell'ultimo anno». L'eliminazione col Trento vi ha un po' preoccupato? «No, non siamo spaventati, abbiamo perso per un rigore al 90'. Era una partita da 0-0, ma io credo nelle nostre qualità e dobbiamo mantenere l'obiettivo fissato sul campionato». Un obiettivo sarà anche segnare il primo gol allo stadio Rocco? «Vorrei davvero segnare nel nostro stadio, farlo al Rocco è un'altra cosa, crea un altro feeling con i tifosi. Ci ho provato diverse volte l'anno scorso ma non è entrata la palla per cui auspico il primo gol al Rocco, lo sto aspettando anche per la mia famiglia che viene a vedermi». Le più dirette rivali d'alta classifica in questo girone? «Non so esattamente chi sia la più forte, so che noi lo siamo, come anche il Padova. In C ogni partita è differente, trovi una difficoltà diversa. Per cui preferisco guardare a noi, per me siamo i più forti come qualità». Oltre al calcio, ormai siamo ad un anno di vita a Trieste. Contento di come si vive qui? «Mi piace molto vivere a Trieste, vivere la città. Se vuoi una zona calma la trovi, se vuoi una zona più vivace la trovi, è come una piccola Amsterdam, la mia bellissima città. Non conoscevo Trieste prima di venirci, ma da quando sono arrivato mi è piaciuta subito». Obiettivi stagionali in poche parole? «Fare più gol e assist possibili, per la squadra vincere la C e salire in serie B. So che possiamo farlo». Cita
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