SandroWeb Posted August 30, 2024 Report Posted August 30, 2024 VENERDÌ 30 AGOSTO 2024 - La Triestina ha praticamente messo le mani sull'esterno offensivo che cercava: e come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", non sarà Mohamed Zoma, per il quale comunque la società alabardata ha lavorato tanto e fatto offerte importanti, bensì Marco Olivieri, 25 anni, giocatore della Juventus che vanta anche una presenza in Champions League, ma che da tre anni gioca in prestito in serie B. Se l'ingaggio diventerà ufficiale, ma ormai mancano solamente le firme, si tratta di un nome decisamente importante per la serie C tra l'altro, oltre a un potenziale che nella categoria può fare la differenza, oltre che da esterno può giocare anche da punta. Cresciuto nel settore giovanile dell'Empoli e poi della Juve, Olivieri ha fatto esperienza anche in serie C giocando per due anni con la U23 bianconera collezionando 47 presenze e 4 reti tra il 2018 e il 2020. Proprio nella stagione 19/20 con la Juve di Sarri ha esordito anche in serie A con 3 presenze e ha giocato 6 minuti in Champions League nel ritorno degli ottavi di finale contro l'Olympique Lione. Poi negli ultimi anni è andato in prestito a Empoli, Lecce e Perugia, dove ha giocato assieme a Christian D'Urso. Nell'ultima stagione è andato, sempre in prestito, al Venezia, dove ha contribuito alla promozione in serie A. In totale per lui fra i cadetti 109 presenze e 13 gol. Olivieri avrebbe accettato di scendere di categoria in cerca di un rilancio importante con la Triestina. Come detto, la Triestina ha cercato fino all'ultimo anche Mohamed Zoma, per il quale ha formulato diverse offerte all'Albinoleffe. I rumors dicono che la società alabardata si è spinta fino a 900mila euro, ma dalla società seriana sono arrivati sempre dei secchi rifiuti. Insomma è vero che c'è ancora un giorno di mercato e non si sa mai, ma ormai il discorso per Zoma dovrebbe essere definitivamente chiuso. Dalla società alabardata filtra anche un'importante conferma: Correia non si muove da Trieste. La Salernitana ha fatto offerte sostanziose negli ultimi giorni per il centrocampista, ma l'Unione ha tenuto botta, decisa a tenere il suo perno in mezzo al campo. E adesso cosa succederà nell'ultimo giorno di mercato? Difficile dirlo, potrebbe esserci sempre in piedi il discorso per un altro difensore centrale, oppure per un attaccante (e i tifosi continuano a temere una partenza di Vertainen), ma va tenuto in mente che d'ora in poi qualsiasi entrata deve essere pareggiata da un'uscita dalla rosa. Sul mercato da segnalare anche l'ennesimo colpo del Vicenza, che riceve in prestito dall'Atalanta U23 l'attaccante Christian Capone. Ma intanto, anche se è l'ultimo giorno di mercato, la Triestina deve pensare soprattutto a preparare bene il secondo impegno di campionato. Domani sera infatti la squadra alabardata giocherà a Legnago contro la Clodiense (inizio ore 20.45), la neopromossa guidata dall'ex tecnico alabardato Andreucci che nel debutto della scorsa settimana ha perso a Lecco 1-0. Nelle fine dei veneti mancherà il terzino sinistro Pozzi, squalificato. Per quanto riguarda l'Unione, alla fine del match con l'Arzignano Santoni aveva rassicurato sulle condizioni di Voca, che quindi dovrebbe già essere disponibile. Anche Tonetto è tornato in gruppo da inizio settimana, più difficile il rientro di Bijleveld, anche se comunque Vallocchia ha dato ampie garanzie nel ruolo di terzino sinistro. - L'asse portante della Trieste pronta a riaffacciarsi sul palcoscenico della serie A poggia su una base molto triestina. L'apporto nel gruppo di capitan Deangeli e di Michele Ruzzier è rinforzata dalla presenza di Stefano Bossi, una delle anime di uno spogliatoio che dalla sua presenza trae linfa vitale. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: un aspetto fondamentale per Michael Arcieri che sulle qualità umane dei giocatori, oltre che su quelle tecniche, ha puntato molto in fase di costruzione della squadra. «Il ritorno di Stefano è significativo per noi sotto molteplici aspetti- le parole del general manager biancorosso -. Con il nostro roster attuale potrà tornare alla sua posizione più naturale di shooting guard, aggiungendo comunque eccellenti capacità realizzative e di regia, pur mantenendo la possibilità di ricoprire il ruolo di playmaker quando necessario. È un grande agonista che porta con sé un'esperienza da campione sia in campo che nello spogliatoio. È un leader naturale che unisce attivamente i compagni di squadra, creando legami reali e duraturi. Inoltre, essendo un altro dei nostri ‘figli' di Trieste, il suo contributo fuori dal campo, nella comunità, è davvero eccezionale. Il suo impegno nell'aiutare le realtà che si occupano di ricerca contro il cancro e nel mantenere viva la memoria di suo padre continua a ispirarci. Non potrei essere più entusiasta e orgoglioso di vedere il prossimo capitolo della straordinaria carriera di Stefano svolgersi qui a Trieste». Concetti accolti con grande soddisfazione dal giocatore triestino. «Parole che mi fanno enorme piacere- sottolinea Bossi- e che confermano le qualità di Arcieri come persona oltre che come professionista. A giugno, quando ci siamo parlati, Mike ha messo sul piatto l'aspetto tecnico e quello contrattuale ma ha posto con forza l'accento sull'aspetto personale dicendomi che mi voleva nel gruppo. Sono gratificazioni importanti per chi, come me, è ormai al suo quinto anno con la maglia di questa squadra». Una quinta stagione che si prospetta ricca di aspettative: il ritorno in serie A e la costruzione di un gruppo ambizioso proietta Trieste tra le possibili sorprese positive del campionato. Un aspetto che, giocoforza, renderà complicato il ruolo del gruppo italiano. «Partendo dal presupposto che in questa squadra ci sono giocatori di grande talento e che il livello tecnico, atletico e competitivo di questa squadra è superiore anche a quello dell'Alma di sei anni fa - sottolinea Stefano - è naturale che le ambizioni della società siano piuttosto alte e che lo spazio per chi uscirà dalla panchina sarà gioco forza limitato. Il mio obiettivo sarà quello di ritagliarmi spazio in questo nuovo ruolo, sapendo che il campionato è molto lungo. Lavorare, sempre e con grande intensità, cercando di sfruttare le occasioni che capiteranno nel corso della stagione. Mike e Jamion, su questo, sono stati molto chiari: dovremo farci trovare pronti ed essere capaci di dare il massimo nei minuti nei quali saremo chiamati a essere protagonisti». Quote
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