SandroWeb Inviato 28 Maggio 2009 Segnala Inviato 28 Maggio 2009 Qua podemo indicar tutte le news de mercato per la prox stagione Cita
tifosa Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 se vocifera che va via anche Della Rocca, ma intanto su un atro post go riportado un'intervista a De Falco che sostien che Granoche non xe cussì sicuro che vadi via, che i volesi riscattar la metà del Chievo, che sia una barzelletta? Cita
SandroWeb Inviato 2 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 2 Giugno 2009 Da "Il Piccolo" di martedi 2 giugno: ENTRO LA SETTIMANA I PROGRAMMI DELLA SOCIETÀLa Triestina può contare su dieci pedine Da definire la comproprietà di Della Rocca e il rinnovo di Antonelli di ANTONELLO RODIO TRIESTE La Triestina che verrà? E’ ancora troppo presto per parlarne, ma per iniziare a capire cosa potrà succedere nelle prossime settimane, bisogna partire intanto dalle basi, ovvero considerare l’attuale situazione contrattuale della rosa. SOTTO CONTRATTO Attualmente sono dieci i giocatori che hanno vestito quest’anno la maglia alabardata e restano interamente di proprietà della Triestina. Sono giocatori che si muoveranno solo se avranno mercato. E’ chiaro che un eventuale discorso partenza riguarda soprattutto Agazzi e Allegretti. Il portiere è l’elemento maggiormente valorizzato da questa stagione, e vista la giovane età potrebbe avere estimatori anche nella massima serie. Riguardo ad Allegretti, invece, bisogna vedere se la seconda parte di stagione ha rotto qualcosa nel rapporto che si era instaurato tra lui, la società e la città. Tra gli altri, difficilmente si muoveranno Princivalli, Tabbiani, Cottafava, Dei, Milani, Testini, Stankovic e Figoli. Per l’austriaco e l’uruguagio, però, dipende anche da che campionato vorrà fare la Triestina: in uno scenario molto ambizioso, potrebbero trovare poco spazio e magari essere girati in prestito (o utilizzati come pedine in qualche altra operazione) per farli crescere e giocare con continuità. COMPROPRIETÀ C’è innanzitutto la questione Della Rocca: non sarà più possibile rinnovare la comproprietà col Bologna, giunta ormai alla fine del secondo anno. Quindi il destino dovrà essere deciso: o in alabardato o in rossoblu. Granoche invece dovrebbe prendere la strada del Chievo. Pani è a metà con il Cagliari, ma in questo caso è praticamente certo che la comproprietà verrà rinnovata e il giocatore resterà a Trieste. Stessa cosa potrebbe avvenire per Ardemagni, il cui cartellino è a metà col Milan. SCADENZA DI CONTRATTO Salutano sicuramente Trieste Lima, Petras ed Eliakwu. E gli eventuali rinnovi di Antonelli e Gorgone? Qualche abbozzo di trattativa c’era stato qualche settimana fa, ma ora è tutto fermo: Gorgone inoltre è penalizzato dall’età, mentre per Antonelli l’Unione vorrebbe approfondire il discorso. FINE PRESTITO Cacciatore e Rullo torneranno ai rispettivi mittenti (Samp e Napoli). Uguale discorso per Cia (che è a metà fra Atalanta e Sudtirol), ma per lui la Triestina pare disposta a sondare il terreno per un eventuale rinnovo del prestito. Cosa che non potrà succedere invece per Minelli, che già per il secondo anno era a Trieste con questa formula. Per tenerlo, a questo punto, bisognerebbe spendere. RIENTRI DA PRESTITO Il giovane del Lecco D’Ambrosio, acquistato a gennaio e lasciato in questi mesi in prestito ai lombardi, indosserà la maglia alabardata. Ma la Triestina si ritroverà nuovamente in casa due questioni difficili come Sedivec e Marchini. Entrambi quest’anno erano in prestito (il primo al Mantova, il secondo a Bologna), ma le società in cui hanno giocato vantano il diritto di riscatto della comproprietà. Se non lo eserciteranno, Sedivec e Marchini saranno a tutti gli effetti giocatori della Triestina. Destinati, probabilmente, a diventare però pedine di scambio del mercato alabardato. Cita
Colaussi89 Inviato 2 Giugno 2009 Segnala Inviato 2 Giugno 2009 Mi sembra si presenti la scelta se spendere per tenere o Della Rocca o Granoche e leggendo la dichiarazione di De Falco se riesce nell' intento di tenere el diablo Gigi se ne va... E dato che viviamo di cessioni credo proprio che cederanno Agazzi per trattenere Minelli....non posso pensare che vogliono rivoluzionare la difesa del tutto eccetto Cottafava....sarebbe un suicidio in vista del prossimo campionato. per il centrocampo ho seriamente paura per il Capitano , Antonelli lo rinnovano sicuramente....Antonelli però ha chiarito che se rinnova non deve essere smantellata la squadra vuole sempre lottare per andare ai playoff....implicherebbe che la società se vende investa su pezzi di qualità....o che non vende allegretti ma comunque saluta gorgone. chissà quanti soldi ha la società da investire.... Cita
Ospite brunotto Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 Mi sembra si presenti la scelta se spendere per tenere o Della Rocca o Granoche e leggendo la dichiarazione di De Falco se riesce nell' intento di tenere el diablo Gigi se ne va...E dato che viviamo di cessioni credo proprio che cederanno Agazzi per trattenere Minelli....non posso pensare che vogliono rivoluzionare la difesa del tutto eccetto Cottafava....sarebbe un suicidio in vista del prossimo campionato. per il centrocampo ho seriamente paura per il Capitano , Antonelli lo rinnovano sicuramente....Antonelli però ha chiarito che se rinnova non deve essere smantellata la squadra vuole sempre lottare per andare ai playoff....implicherebbe che la società se vende investa su pezzi di qualità....o che non vende allegretti ma comunque saluta gorgone. chissà quanti soldi ha la società da investire.... Per me pochi e sarà un'altra girandola di prestiti a meno che con i soldini di Granoche e Agazzi trattenendo un più che buono Della Rocca e l'ottimo Antonelli non si faccia una buona squadretta ma serve un portierino giovane e valido e un buon attaccante.....si parla ancora di Godeas...... anche se io vedrei bene Moscardelli....e di Testini si parla poco ma per me parte pure lui.... Allegretti resterà se va via Maran..... Alla prossima !!! Cita
SandroWeb Inviato 3 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 3 Giugno 2009 Da "Il Piccolo" odierno: Triestina, vertice per impostare il futuro Oggi il cda discute le linee guida per la prossima stagione. Caccia a nuovi soci? Per l’Unione e le altre di B c’è da fare i conti con l’incertezza sui fondi federali di CIRO ESPOSITO TRIESTE Gli effetti del mancato raggiungimento dei play-off non sono ancora sfumati. Ma la Triestina, dopo un paio di giorni di riflessione, deve rimettersi in moto. È prioritario definire i quadri tecnici, gli obiettivi della prossima stagione e cominciare a operare sul mercato. Questa sera i consiglieri di amministrazione si troveranno assieme al presidente Stefano Fantinel. Nel cda, oltre all’evasione di alcuni espletamenti formali, ci sarà un confronto sulle «linee guida» per la stagione 2009-2010. Solo un antipasto alla cena di fine campionato programmata proprio per questa sera o il via alla programmazione del futuro? Nulla trapela ma è improbabile che il vertice prenda delle decisioni (presidente, vicepresidente e ad hanno le deleghe) ma qualche indirizzo dovrebbe emergere. Il tutto in un quadro, che coinvolge anche la serie A ma soprattutto le società che militano nella serie cadetta, piuttosto nebuloso per non dire problematico. Oltre alle ripercussioni sul mondo del calcio nostrano della crisi finanziaria, c’è all’orizzonte una concreta prospettiva che i contributi federali per i club della B, oltre ad assottigliarsi, possano sparire a partire dal 2010 o 2012 (in seguito alla scissione della Lega voluta dalle società di A). I BILANCI Il taglio dei fondi si farà già sentire nel bilancio dell’esercizio che si chiude al 30 giugno. Rispetto all’anno precedente nella casse affluirà almeno un milioncino in meno (rispetto agli oltre 4,5 milioni dell’anno scorso). Se nei prossimi anni il contributo dovesse venire meno nonostante ci sia un accordo fino al 2012 (ma il negoziato sarà serrato), la prospettiva è che vengano a mancare oltre il 30% delle entrate. Una tanto basta a far capire quali siano le difficoltà di programmazione a breve-medio termine. La parola d’ordine in tutta la serie B (con qualche eccezione per le retrocesse dalla A) è ridimensionamento. L’ASSETTO Per chi vuole sopravvivere e alimentare un progetto (l’alternativa è il disimpegno) è opportuno da una parte razionalizzare i costi (ingaggi dei giocatori e lunghezza dei contratti) e dall’altra allargare la compagine sociale con l’ingresso di nuovi capitali e conseguente redistribuzione delle quote (come sempre auspicato dal presidente). L’assetto societario è destinato dunque a diventare una priorità (o forse la priorità) anche per la Triestina. A meno che la famiglia Fantinel non intenda accollarsi il peso di ulteriori iniezioni di capitale. IL PROGRAMMA L’ostinata volontà di cogliere l’occasione di raggiungere i play-off (e provare la scalata in A) da parte del presidente trova motivazione anche nel mutato quadro economico. Da questo la delusione per il mancato raggiungimento del traguardo. Una delusione che ha alimentato la voce di un possibile divorzio, magari consensuale (il contratto è biennale), da Maran nonostante l’allenatore abbia portato la squadra a superare ampiamente l’obiettivo di inizio stagione. In questo scenario in evoluzione due sembrano essere le strade percorribili. Giocarsi il tutto per tutto in questa stagione, mettendo sul piatto risorse proprie e di altri. Una scelta che in caso di mancata promozione porterebbe a una pericolosa deriva dall’equilibrio economico sostanzialmente costruito dai Fantinel, oppure mettere sul mercato alcune perdine (in primis Agazzi) e ripartire da quel nucleo di giocatori che possono restare a Trieste senza salassi economici affiancati da un paio di innesti giovani e da alcuni prestiti azzeccati con l’obiettivo del mantenimento della categoria in attesa di capire quali saranno le prospettive future. Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Forse. e Ok la difesa, attacco in stalloSubiti 20 gol in meno rispetto alla stagione precedente Ottimo il rendimento in trasferta: con 7 successi è il record in serie B Due anni di Maran a confronto TRIESTE Al di là dei rimpianti e delle critiche, e sorvolando su alcune sfumature, su un punto non si può discutere: Maran 2 ha fatto meglio di Maran 1, confermando quello che il tecnico trentino ha sempre sostenuto, ovvero il costante lavoro di crescita del suo gruppo, da quando nell’estate 2007 arrivò a Trieste. I numeri infatti gli danno ragione, anche se i dati non sono sempre omogenei e lasciano spazio a qualche chiaroscuro. Quest’anno l’Unione ha fatto 59 punti, otto in più della scorsa stagione. Un miglioramento netto, ma alla fine neppure tanto clamoroso. Ciò non toglie che se davvero gli obiettivi di inizio stagione erano solo quelli di migliorare il risultato del 2007/08, Maran li ha raggiunti pienamente: a parte i punti, c’è anche una posizione di classifica migliore, dal 12° all’8° posto. Andando a sezionare i dati, però, si può notare come la crescita della Triestina sia avvenuta solo in alcuni settori, mentre in altri il rendimento è stato in linea con la scorsa stagione. In definitiva, dove l’Unione ha fatto un vero salto di qualità, è nel rendimento in trasferta e nella solidità difensiva. Gli alabardati quest’anno, oltre a segnare il record di vittorie esterne dal ritorno in B (ben 7), hanno ottenuto in trasferta 26 punti contro i 19 dell’anno passato. In casa invece il rendimento è stato praticamente uguale (33 a 32). Il dato si intreccia con l’altro progresso alabardato, quello della difesa. Infatti la Triestina quest’anno ha incassato addirittura 20 gol in meno rispetto alla scorsa stagione: 47 contro 67. Mentre l’attacco, causa soprattutto il rovinoso finale (solo 2 reti nelle ultime 6 partite), ha finito per far peggio: 52 gol contro i 55 del 2007/08. Ma la saracinesca alabardata è stata più chiusa solamente in trasferta, dove l’Unione ha preso ben 17 reti in meno (25 a 42), mentre al «Rocco» ha fatto segnare un miglioramento quasi marginale (22 a 25). Quindi un progresso netto sì, ma non globale. E proprio negli aspetti dove l’Unione non ha fatto passi avanti vanno ricercate le cause del mancato approdo ai play-off. Antonello Rodio e infine IL MERCATO DELLA B Operazione Godeas: al Mantova piace Testini TRIESTE Se la Triestina non ha ancora rivelato quali siano le sue intenzioni e le sue possibilità sul mercato anche le altre protagoniste della B abbiano fatto molto a tre giorni dalla conlusione del torneo. Del resto molti presidenti sono ancora impegnati a definire la questione allenatore prima di dare il via alle operazioni di compravendita. Una tra le poche società che lasciano trapelare intenti e interessi è il Mantova. La società lombarda, tra le più deluse del campionato appena concluso, ha già liquidato Somma ma scioglierà nelle prossime ore le riserve sul suo successore. Quasi accantonate le piste degli onerosi Beretta e Ventura, nel taccuino ci sono ancora Pioli e anche l’alabardato Maran. A Mantova radio-mercato parla anche di possibili movimenti sui giocatori. Non è un mistero che in qualche modo la società voglia alleggerirsi dell’oneroso contratto di Godeas (ancora 3 anni a 400 mila euro). Il giocatore se ne andrebbe volentieri e il suo approdo naturale sarebbe un ritorno alla Triestina. Un affare che era tramontato a gennaio proprio per il costo del giocatore improponibile per il budget alabardato. Ma ora sul fronte virgiliano si ipotizza un’operazione che consentirebbe di venire incontro alla Triestina (sempre che all’Unione possa interessare). Al Mantova piace Testini e ciò potrebbe favorire l’affare nel quale potrebbe rientrare anche la partita Sedivec che è ancora della Triestina. Meno probabile ma non impossibile l’eventualità che il giocatore coinvolto sia Allegretti. Sul fronte allenatori intanto a Frosinone salgono le quotazioni di Campilongo, il tecnico retrocesso con l’Avellino, in questo momento dato in vantaggio rispetto ad Arrigoni. Chi dovrebbe aver definito l’assetto tecnico è invece il Vicenza con la conferma di Gregucci. Cita
Colaussi89 Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 su un articolo di Alfredo Pedulla menzionando l' Unione da per fatto l' addio di Maran e sembra che la società sia interessata a Gustinetti del Grosseto Cita
tifosa Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 su un articolo di Alfredo Pedulla menzionando l' Unione da per fatto l' addio di Maran e sembra che la società sia interessata a Gustinetti del Grosseto che Dio te scolti, magara!!!!!!!!!!! E Testini che vadi pur in carrozza, via, via, via! Cita
tifosa Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 che Maran vadi vi oseria pensar che sia una certezza, non credo che nè lui, nè la società possa ripresentarlo a una tifoseria che non lo ga mai amado, e che anzi lo ga contestado piuttosto sonoramente (pecà l'insulti, quei fuoriluogo perchè xe un'ottima persona umanamente parlando, come allenador............beh, xe un'altra storia), mi go sentido altri nomi, che se xe veri podesi esser che la società fazi sul serio, ma za Gustinetti saria una garanzia, come sempre se prospetta un'estate de sofferenze, illusioni e disillusioni.................spetemo e leggemo non ne resta altro. Cita
harrygortan Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 se el grosseto non va in A (e me par diffcile) perchè mail gustinetti dovessi andar via da grosseto? ghe offrimo piu soldi? nsomma... me par na cavolada anche se el soggetto me piaseria anche a mi, i risultati parla a suo favor (a differenza de maran) mi penso che la ts sceglierà el nuovo mister tra qualche giovane sconosciuto dalla lega pro; l'importante xe solo de cior uno che non fazzi danni, che mandi i zogadori giusti in campo e aver un minimo de coraggio; se dopo se vedi anche 3 passaggi consecutivi oltre la linea de metacampo sarà spettacolo! Cita
Ospite brunotto Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 su un articolo di Alfredo Pedulla menzionando l' Unione da per fatto l' addio di Maran e sembra che la società sia interessata a Gustinetti del Grosseto che Dio te scolti, magara!!!!!!!!!!! E Testini che vadi pur in carrozza, via, via, via! QUOTAZIONE SUPERISSIMA !!! Cita
dez Inviato 3 Giugno 2009 Segnala Inviato 3 Giugno 2009 DA TMW (fonte Alfredo Pedullà quindi diria attendibile ...) La Triestina pensa al futuro e ha programmato in queste ore un vertice con Rolando Maran. L'allenatore è sotto contratto, ma c'è incertezza sulla conferma, a maggior ragione dopo la contestazione avvenuta nel corso dell'ultima partita contro il Modena. Tutto possibile:in caso di rottura, la Triestina pensa a Gustinetti e Apolloni, anche se quest'ultimo ha dato una parola proprio al Modena e intende rispettarla. Alla finestra c'è il Mantova che è interessato a Maran in caso di divorzio dalla Triestina Cita
Ospite brunotto Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 DA TMW (fonte Alfredo Pedullà quindi diria attendibile ...)La Triestina pensa al futuro e ha programmato in queste ore un vertice con Rolando Maran. L'allenatore è sotto contratto, ma c'è incertezza sulla conferma, a maggior ragione dopo la contestazione avvenuta nel corso dell'ultima partita contro il Modena. Tutto possibile:in caso di rottura, la Triestina pensa a Gustinetti e Apolloni, anche se quest'ultimo ha dato una parola proprio al Modena e intende rispettarla. Alla finestra c'è il Mantova che è interessato a Maran in caso di divorzio dalla Triestina Godeas per Maran...........che bellissimo saresse se fosse .....!!?? Cita
SandroWeb Inviato 4 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 4 Giugno 2009 Maran non sembra tanto convinto di lasciare la Triestina...(da "Il Piccolo" odierno) IL TECNICO FA UN BILANCIO DELLA STAGIONE DELLA TRIESTINAMaran: «Sono l’allenatore e voglio restare» «Abbiamo raggiunto l’obiettivo indicato. I programmi? Li fa la società, io mi adeguerò» di CIRO ESPOSITO TRIESTE «Sono l’allenatore della Triestina. Ho un contratto fino al 30 giugno del prossimo anno e voglio continuare a essere il tecnico di questa società». L’idea di un presunto divorzio, consensuale o no, non alberga nel Maran-pensiero. Parlerà con Fantinel già oggi o domani (dopo la cena di fine anno di ieri sera). Perché «dalla prossima settimana vorrei tirare il fiato con una vacanza» dice. E il tecnico spiega anche il perché della sua convinzione di portare avanti il progetto. «Al di là del contratto tutto quello che mi è stato chiesto l’ho fatto. L’obiettivo di migliorare il piazzamento dello scorso anno è stato superato e credo di aver valorizzato anche alcuni giovani e di aver utilizzato al meglio i prestiti. È stata insomma una buona annata». Ma se dovesse cambiare il progetto della società? «In questi due anni ci siamo posti un obiettivo di crescita. E ritengo che sia stato realizzato. Le linee della prossima stagione le deve definire la società. Ma io lavorerò comunque con quello che avrò a disposizione». La sua potrebbe sembrare pretattica. Si rincorrono le voci che lei abbia ricevuto richieste da società importanti. Mantova e Vicenza per esempio? «Non ho avuto contatti ma leggo sui giornali che alcune società hanno apprezzato il mio, anzi il nostro lavoro. Evidentemente lontano da Trieste la stagione della Triestina è stata vista come un’ottima annata. E questo non può che farmi piacere». I tifosi e in parte la società non hanno digerito la mancata qualificazione ai play-off. «Siamo stati continui nel rendimento nella prima parte del campionato e anche nella prima metà del ritorno. Questo ci ha portato dentro o a ridosso della zona play-off. È giusto che la società abbia spronato l’ambiente e la squadra ad arrivarci. Ma la classifica finale e gli scontri diretti dimostrano che cinque squadre erano tecnicamente superiori alla Triestina. E direi anche il Sassuolo con il quale però ce la siamo giocata». E invece sesto è arrivato il Grosseto. «Il Grosseto era ai nostri livelli però abbiamo subito due sconfitte. L’ultima delle quali in casa è stata letale». Perché? «Dopo il primo trittico di sconfitte (quello cominciato con la vittoria del Brescia al Rocco) il morale è calato. E abbiamo subito degli episodi negativi che non siamo riusciti ad ammortizzare. E poi abbiamo dovuto fare i conti con molti infortuni». Ma lei pensa di avere fatto il massimo? Non ha nulla di che rimproverarsi? «Io ho cercato di fare il massimo se poi l’ho ottenuto non lo so. Però i numeri dicono che la stagione è stata positiva e in linea con i programmi della società. Nei play-off anch’io e i giocatori ci abbiamo creuto fino in fondo» Le brucia la sconfitta con il Modena? «Sì, perché volevo concludere il campionato in modo diverso. Non mi aspettavo quel secondo tempo. E mi sono arrabbiato. Le critiche e i fischi sono stati giustissimi ma non accetto gli insulti». A proposito di tifosi. Nessuno mette in discussione la sua serietà e i risultati ottenuti ma molti ritengono che lei non abbia dato un gioco a questa squadra. Lei accetta questa critica? «Non sono d’accordo e voglio spiegare il perché. Abbiamo fatto alcune partite davvero brutte. Però abbiamo quasi sempre segnato e creato gioco. Giocando senza Pablo per tre quarti di stagione abbiamno cercato di trovare delle alternative di gioco e i centrocampisti sono stati decisivi annche in fase di finalizzazione. Abbiamo giocato sempre per vincere e ottenuto sette vittorie in trasferta. In molti hanno elogiato il nostro gioco sugli esterni. Insomma non ritengo si possa dire che non abbiamo espresso un buon calcio con gli uomini a disposizione». Il rapporto tra lei e la città è sembrato freddino. Non vi siete capiti? «Forse quello che abbiamo fatto non è stato capito anche perché anch’io ho difettato nella comunicazione. Per carattere e convinzione sono abituato a lavorare sul campo e curo poco altri aspetti. Ma di investire più tempo nella comunicazione con la città non mi è stato richiesto. Su questo fronte per il futuro si può migliorare. Relazioni più forti con l’esterno possono aiutare ma penso che il lavoro paghi sempre sul lungo periodo. E poi mi lasci sottolineare che se avessi pensato più a me stesso avrei avuto meno critiche. Ma è nella mia cultura lavorare prima per il gruppo. Non ho fatto scelte pro-Maran ma pro-Triestina». E la società. Qualche ritocco a gennaio poteva farlo. O è lei che ha chiesto di non ritoccare gli equilibri della squadra? «Guardi, ogni allenatore vorrebbe avere giocatori più bravi o più esperti. È la società che ha voluto investire sul futuro con Stankovic e Pani. Una scelta che ho condiviso». E i giocatori? «Non tutti hanno dato quello che ci si aspettava. Ma altri hanno dato di più. Le annate vanno così. Nessuno avrebbe immaginato che Della Rocca segnasse tanti gol. I centrocampisti hanno avuto un rendimento alto e costante. E siamo riusciti in molte occasioni a sviluppare un ottimo calcio. È vero poi che ci siamo trovati meglio a giocare quando gli avversari ci hanno concesso spazi». Chi è cresciuto di più in quest’anno? «Direi assolutamente Antonelli specie per come era partito. Io ho sempre creduto nel ragazzo e lui ci ha messo del suo. Anche Agazzi è stata una sorpresa». Crede che il portiere sia già da serie A? «È serio e ha la testa a posto. Può essere da serie A perché ha ancora grandi margini di miglioramento» Quanto hanno pesato le «assenze» di Allegretti e Granoche? «Moltissimo. Gli infortuni li hanno condizionati. Il loro pieno apporto nelle partite più delicate poteva essere decisivo». È arrivata l’era degli «allenatori-azienda»? «Non è più come una volta. C’erano i presidenti mecenati e gli allenatori ottenevano i giocatori. Adesso ci deve essere condivisione nelle scelte nel rispetto dei bilanci delle società. Bilanci saranno sempre più magri viste le scelte dei grandi club. Credo che per un paese come l’Italia, in cui il campanile conta, il ridimensionamento della B non sia una scelta giusta. Ma chi lavorerà con i cadetti dovrà valorizzare i prestiti, i giovani e cercare di pescare qualche giocatore sottovalutato con qualche colpo d’azzardo». Ma gli allenatori vengono ancora esonerati. «Molto spesso continuiamo a fare da parafulmini. La cultura dei presidenti non è ancora cambiata. E nemmeno quella dei tifosi. Ma dovranno adeguarsi alla nuova realtà». e Unione, spunta GustinettiNessuna decisione nel cda. Fantinel: «Ci rivediamo tra qualche giorno» TRIESTE La prima mossa verso la nuova stagione è stato il cda della Triestina che ieri sera (prima della cena con i calciatori) si è riunito ma soltanto per verificare le norme e la documentazione necessaria all’iscrizione al prossimo campionato. Il presidente Fantinel ha fatto una breve ricognizione sulla stagione messa in archivio e su quella futura ma niente di più. «Non abbiamo preso nessuna decisione, ci riaggorniamo la prossima settimana quando avremo un quadro più chiaro della situazione» dice Fantinel. È evidente che nei prossimi giorni la dirigenza incontrerà il tecnico e anche quei giocatori in scadenza di contratto. Intanto prima di cominciare a pensare ai giocatori, bisogna sistemare le panchine: è un po’ questo il tormentone della serie B in questi giorni. In queste ore si deciderà il destino di Rolando Maran: una sua conferma non è da escludere, ma nel caso il tecnico trentino lasciasse Trieste? Già parecchi i nomi accostati alla panchina alabardata: si parla di Foscarini del Cittadella, di Gustinetti che si appresta ad affrontare i play-off col Grosseto, ma anche di Apolloni del Modena, E, se dovesse rompere il rapporto con la Triestina, quale sarà invece il futuro di Maran? Tramontata l’ipotesi Frosinone (per i ciociari ci sono Campilongo e Moriero in pole davanti ad Arrigoni e all’attuale mister Braglia), il destino del tecnico trentino potrebbe prendere la strada di Mantova o di Vicenza. Somma infatti lascerà la panchina dei virgiliani, che punterebbero su una rosa di nomi comprendente appunto Maran, Viviani, Iachini e Ventura. Per quanto riguarda il Vicenza, invece, non sembra più certa la conferma di Gregucci. I veneti infatti devono ridurre i costi (ma è un problema comune a tutta la serie B) e sulla riduzione di ingaggio a tutto lo staff tecnico Gregucci continua a nicchiare: se si va alla rottura, in corsa ci sono Pioli, Lerda (che sta tentando la scalata alla B col Pro Patria) e appunto Maran. Panchine probabilmente vacanti anche a Sassuolo, che dovrebbe rompere con Mandorlini, e ad Ascoli, dove Colomba difficilmente sposerà l’annunciato ridimensionamento. Divorzi in vista anche fra Brini e la Salernitana, e fra Pioli e il Piacenza. Chi invece dovrebbe ritornare in serie B è la vecchia conoscenza alabardata Alessandro Calori (all’epoca cacciato da Tonellotto dopo soli tre turni di campionato): per lui, che quest’anno ha portato alla salvezza il Portogruaro subentrando a torneo in corso, potrebbero aprirsi le porte del Cittadella se Foscarini andrà via. Antonello Rodio Cita
Ospite brunotto Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 Maran eguale ......TRIESTEZZA !!! ma fa rima con salvezza !!! Boh!!! Cita
SandroWeb Inviato 5 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Da "Il Piccolo" di venerdì 5 giugno: Rinviato l’incontro con MaranLa prossima settimana la decisione sulla guida tecnica TRIESTE La Triestina per il momento resta in stand by. Dopo la cena di fine anno di mercoledì sera, la società si è data qualche giorno di tempo per riflettere e ha dato appuntamento a Maran per la prossima settimana, quando si deciderà il futuro del tecnico trentino e quello della panchina alabardata. Intanto qualche casella della serie B comincia a riempirsi: cade infatti una delle possibili destinazioni di Maran (in caso di addio a Trieste), ovvero Vicenza, visto che la società biancorossa ieri ha rinnovato il rapporto con Gregucci. A Frosinone invece c’è la quasi certezza di Moriero, mentre Ascoli e Colomba, come previsto, hanno rotto il loro rapporto. Novellino è sempre vicino alla retrocessa Reggina, ma la firma è ancora rinviata. In casa alabardata è un momento di riflessione anche riguardo ai giocatori in scadenza di contratto come Antonelli e Gorgone. Quest’ultimo, confessa di aver avuto finora vari colloqui durante la stagione, ma non in questi giorni: «Ho ricevuti segnali continui da parte della società durante l’anno, mi sembra di aver avvertito una volontà importante da parte loro, ma di scontato non c’è nulla e in questi giorni non ho sentito nessuno. Questo comunque non significa nulla, la società magari ha i suoi tempi. Se mi chiamiano, valuto la proposta, ma non è che sto qui ad aspettare». Gorgone lascia intendere che comunque tra lui e Trieste si è creato un rapporto davvero particolare: «Quello che al momento posso dire è che la Triestina è in cima ai miei pensieri, e che a parità di condizioni, e non solo, resta sempre la mia priorità. Quest’anno sono stato finalmente meglio, almeno non ho avuto gravi traumi, e ho potuto giocare di più. Comunque Trieste resta nel complesso un’esperienza positiva: non sono mai stato così a lungo in un posto, ho fatto tante volte il capitano, si è creato un gruppo importante. E’ ovvio che a questa città sono affezionato e che, comunque vada, resterò sempre legato a Trieste e a questi compagni. Credo di aver dato e aver ricevuto. Comunque ripeto, vedremo: in questi giorni c’è silenzio, ma le parole sono state dette prima». Intanto Cacciatore, chiuso il prestito all’Unione, ritorna in casa Samp: il terzino sembrava molto vicino al Lecce, soprattutto dopo la discesa in B dei salentini, ma un ex alabardato come il portiere Guido Bistazzoni, entrato nello staff tecnico voluto dal nuovo mister Del Neri, pare rilanciarlo proprio in blucerchiato: «Cacciatore ha fatto bene con la Triestina, anzi ha sempre fatto bene in tutta la sua trafila dalla C alla B». Antonello Rodio Cita
MONTAG Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Gregucci é "talmente" sicuro di rimanere a Vicenza che nel frattempo ha firmato con L'Atlanta. Fonte tuttomercato.it Cita
dez Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Gregucci é "talmente" sicuro di rimanere a Vicenza che nel frattempo ha firmato con L'Atlanta.Fonte tuttomercato.it ... che roba ciò : La dirigenza del Vicenza non se lo sarebbe mai aspettato e, quando hanno appreso la notizia, in molti credevano si sognare. Invece, la notizia del passaggio di Angelo Adamo Gregucci all'Atalanta, è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. "Erano stati definiti tutti i dettagli economici. Era tutto a posto e avevamo diramato la notizia della conferma", queste le parole amareggiate dell'ad del Vicenza, Danilo Preto. Cita
dez Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Pioli è nella ristretta lista della Triestina che soltanto mercoledì prenderà una decisione su Maran e che segue anche Gustinetti e Campilongo. (Alfredo Pedullà TMW) Cita
SandroWeb Inviato 6 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 6 Giugno 2009 Probabilmente questa estate non sentiremo nessuna telenovela su Godeas che torna a Trieste...(da "Il Piccolo") Godeas: «Resto a Mantova. Almeno per ora»«Nessun contatto, solo chiacchiere. Ma se devo andare via vengo a Trieste. Anche per meno soldi» di ANTONELLO RODIO TRIESTE Il tormentone Godeas ricomincia anche quest’estate? No, perché a stopparlo subito, almeno per il momento, è proprio l’ariete di Medea, che non esita a definire una leggenda metropolitana il suo presunto e continuo avvicinamento alla Triestina. Godeas, il suo accostamento alla Triestina ritorna puntuale a ogni sessione di mercato: cosa c’è di vero? «Nulla. Di quello che sento in giro non è vera una virgola, sono solo chiacchiere. Non ho parlato con nessuno, è la solita storia messa in giro da Mantova, visto che lì non ho rapporti con la stampa locale». Ma Fantinel non l’ha mai sentito? «Fantinel lo sento spesso, ma solo perché c’è un grande rapporto di amicizia che va al di là del calcio. Ma non c’entra nulla con il mercato». In questi anni non è mai stato vicino a un ritorno in alabardato? «L’unico piccolo spiraglio si era aperto lo scorso gennaio, quando infatti ho sentito anche De Falco. Il Mantova infatti sembrava avesse davvero intenzione di cedermi, in quel momento per loro sembravo il più cattivo del mondo. Ma nonostante tutto, anche in quel frangente hanno deciso di tenermi. E non vedo perché ora dovrebbe cambiare qualcosa. Per il resto, in questi anni non c’è mai stato nulla». Ma come è nato allora questo tormentone? «Da una mia semplice affermazione di tempo fa, quando in un’intervista a Mantova risposi che mi sarebbe piaciuto finire la carriera a Trieste. Nulla di male, mi sembra, invece l’hanno presa come un’eresia, dando per scontato che volessi subito andare via. E sono partite accuse di vario genere». E la rottura con la stampa di Mantova? «Nel periodo in cui c’era Tesser ci massacravano e si criticava a prescindere da quello che si vedeva in campo. Poi abbiamo visto com’è andata quando l’hanno mandato via. Io giocavo e segnavo, per cui venivo lasciato in pace. Ma da quel momento ho evitato di parlare. Quest’anno, che ho segnato meno, hanno cominciato a puntare anche me». Il suo ingaggio attuale sembra fuori portata per la Triestina: sarebbe disposto a ridurselo pur di ritornare in alabardato? «Ma questa l’ho sempre ritenuta una cosa scontata. So benissimo che a qualcosa dovrei rinunciare, pur di avvicinarmi a casa. E non sarebbe certo un problema. Il problema invece è il Mantova: del resto ho appena rinnovato a inizio anno e ho ancora due anni di contratto». Ma se dovesse davvero andare via, cosa vede nel suo futuro? «Avrei solamente due alternative: la Triestina o il Padova se dovesse essere promosso in B. Voglio solo avvicinarmi a casa». Se l’aspettava che la Triestina andasse così vicina ai play-off? «Assolutamente no, ha disputato un’annata clamorosa. E mi dispiace che i tifosi non abbiano apprezzato fino in fondo il lavoro di Maran e della squadra. Per come era strutturata la rosa, non dico che sia stato un miracolo, ma una stagione eccezionale sì». Cos’è mancato per i play-off? «Solo un po’ di fortuna e di esperienza. Ma alla stagione della Triestina darei 9 come voto. E mi dispiace per le critiche a Maran. Oltre che una brava persona, è un tecnico serio e preparato: chi sa davvero di calcio, sa che ha lavorato molto bene. E’ un mister che fa risultati, non uno di quelli a cui piace solo la chiacchiera». E al Mantova invece cos’è mancato? «Siamo stati la dimostrazione che a fare una squadra non bastano i nomi se non c’è un filo logico. Siamo in troppi un po’ avanti con l’età: ci sarà una diminuzione dei costi e si punterà maggiormente sui giovani, ma non ci sarà un calo delle ambizioni». e Il Bologna è intenzionato a riscattare MarchiniTRIESTE La conferma di Papadopulo sulla panchina del Bologna, dopo la salvezza raggiunta nell’ultima giornata di campionato di serie A, potrebbe sbloccare uno dei nodi del mercato alabardato. Davide Marchini infatti, in questa stagione in prestito agli emiliani, piace molto al tecnico rossoblu, che nelle ultime partite di campionato lo ha utilizzato regolarmente, seppur a partita in corso. Notevole, ad esempio, il finale di match dell’estroso esterno nel decisivo pareggio a Torino. Insomma la società rossoblu potrebbe essere davvero intenzionata a riscattare Marchini, anche perché pare che la cifra fissata per il riscatto sia abbastanza esigua. Però l’operazione potrebbe coinvolgere anche qualche altro giocatore sull’asse Trieste-Bologna. L’Unione infatti condivide con gli emiliani il cartellino di Della Rocca e la comproprietà va risolta in qualche maniera entro fine giugno, perché ormai non più rinnovabile dopo il secondo anno. Ecco quindi che la questione dell’attaccante pugliese potrebbe entrare in un’operazione più complessa. O magari, chissà, potrebbe rispuntare nell’affare anche il nome di Bernacci, che nello scorso gennaio era stato accostato all’Alabarda e che il Bologna sembra intenzionato a girare in prestito visto che difficilmente troverà spazio nella rosa di Papadopulo. Un altro che dovrebbe salire in serie A è invece l’ex alabardato Sgrigna, che sembra interessare molto al Chievo. Riguardo alle panchine, è ritornata libera quella del Vicenza: Gregucci infatti ha fatto saltare l’accordo verbale di giovedì con i biancorossi e ieri ha firmato per l’Atalanta. A questo punto, nel caso si chiudesse il suo rapporto con la Triestina, Maran ritornerebbe quindi in lizza per la panchina dei veneti, oltre a essere sempre in corsa per quella del Mantova. (a.r.) Cita
Colaussi89 Inviato 6 Giugno 2009 Segnala Inviato 6 Giugno 2009 Ma se dovesse davvero andare via, cosa vede nel suo futuro? «Avrei solamente due alternative: la Triestina o il Padova se dovesse essere promosso in B. Voglio solo avvicinarmi a casa». ....solo avvicinarmi a casa....che freddezza Denis...comunque più passa il tempo, meno mi piace l' idea di un suo ritorno mi sa tanto di parcheggio Cita
Ospite brunotto Inviato 6 Giugno 2009 Segnala Inviato 6 Giugno 2009 (modificato) Maran al Vicenza così retrocede..... Marchini al Bologna che ci lascia Della Rocca......magari !!! Il Gus con i Muloni.........maaaaagaaaaari!!! ....Pioli va bene lo stesso !!! Bernacci per l'attacco così un reparto è a posto intanto.....con Stankovic e Cia che giocheranno finalmente di più ...!!?? Allegro di nuovo a centrocampo e Antonelli intoccabile !? con Gorgone e Princi e pure qui siamo a posto...!!?? Tenere Minelli e Cottafava poi c'è pure l'ottimo D'Ambrosio del Lecco...trovare un buon portierino giovane da pescare pure in lega pro.....tenere Pani e trovare due buoni terzini di fascia....pedine di valore ne abbiamo come Agazzi e Testini oltre a Granoche ormai al Chievo per i fondi cassa e mantenedo 7/11 di squadra e quindi senza stravolgimenti potremmo essere competitivi.....!!! Un sogno ........il Mosca di questo anno da affiancare al Della di questo anno........grande tandem e tante reti......ma un sogno !!! Modificato 6 Giugno 2009 da brunotto Cita
SandroWeb Inviato 7 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 7 Giugno 2009 Da "Il Piccolo" di domenica 7 giugno: Unione, spunta Pioli se non resta MaranVentura altro nome nuovo per la panchina. Il Chievo pensa a Agazzi per il dopo-Sorrentino di ANTONELLO RODIO TRIESTE In serie B impazza il toto-panchine. È un valzer che praticamente coinvolge quasi tutte le squadre, perché alla resa dei conti le caselle ancora libere tra gli allenatori sono tantissime. E la situazione è in continua evoluzione. Come se non bastassero gli ultimi divorzi Pioli-Piacenza, Colomba-Ascoli e Brini-Salernitana, a rimescolare ulteriormente le carte ci ha pensato il voltafaccia al Vicenza di Gregucci, che alla fine ha firmato per l’Atalanta. Ieri intanto De Canio è stato riconfermato sulla panchina del Lecce. MARAN. E la Triestina? Regna sovrana l’incertezza, visto che ormai sono quasi una decina i candidati alla panchina alabardata. Ma intanto la società alabardata non ha ancora divorziato da Rolando Maran. Rinviare di una settimana la decisione sulla sua conferma, però, non è certo un bel segnale per il tecnico trentino, che vanta ancora un anno di contratto. Fra un paio di giorni arriverà la decisione definitiva. In caso di addio, Maran conta di accasarsi a Mantova o a Vicenza, dove sarebbe in corsa anche l’ex conoscenza alabardata Agostinelli. NOMI NUOVI. Della marea di nomi accostati all’Alabarda, nelle ultime ore se ne sono fatti avanti due di un certo peso, che rivelerebbero precise ambizioni da parte dell’Unione. Si parla innanzitutto di Stefano Pioli, fresco di separazione dal Piacenza. Le ambizioni del tecnico parmigiano però sono esplicite: vuole lottare per la massima serie. Proprio per questo ha salutato il Piacenza (che ha annunciato un ridimensionamento dei suoi progetti) ed è corteggiato da squadre di un certo valore: piaceva al Lecce (ma quella strada è ormai chiusa) ma anche Reggina e Torino ci hanno fatto un pensierino. E non mancano i suoi estimatori anche a Mantova e Vicenza. L’altro nome nuovo accostato all’Unione è quello di Gian Piero Ventura, reduce da un’annata amara a Pisa culminata con l’esonero. Si tratterebbe di una precisa scelta di campo, perché in questo caso si punterebbe sull’esperienza di qualità. Ma anche nel caso di Ventura la concorrenza è agguerrita: bisogna vedersela con almeno quattro-cinque squadre, anche se l’ipotesi principale Lecce ora sembra tramontata. LE ALTERNATIVE. Ma la lista dei possibili candidati alla panchina alabardata è lunga. C’è Foscarini se lascerà il Cittadella, c’è Apolloni che una settimana fa ha ottenuto la salvezza al «Rocco» con il Modena. C’è soprattutto Gustinetti se saluterà Grosseto dopo i play-off. Anche Gustinetti però è ricercatissimo, soprattutto dal Mantova (e piaceva molto al Lecce). Ma potrebbe farsi strada anche l’idea di scommettere su tecnici come Gotti e Campilongo, che seppur reduci dalle retrocessioni con Treviso e Avellino vantano una certa considerazione nell’ambiente, oppure su emergenti come Pane, attuale mister della Reggiana. GIOCATORI. Intanto qualcosa si muove anche a livello giocatori. Per Agazzi cominciano le prime attenzioni da parte della massima serie: a lui starebbe pensando il Chievo, in caso di partenza dell’attuale portiere Sorrentino. Forse se ne parlerà al tavolo con il diesse gialloblu Sartori quando si affronterà la questione della comproprietà di Granoche. Intanto a Bologna aumentano gli estimatori di Della Rocca: per giocare vicino a Di Vaio i rossoblu cercano una torre in grado di smistare i palloni e «spizzarli» di testa, ma abile anche di piede. Doti che avrebbero ravvisato proprio in Della Rocca (di cui detengono già metà cartellino), magari come rincalzo di quella che sarà la loro prima scelta. E per la Triestina, a quel punto, potrebbe tornare calda la pista Bernacci. Cita
enrico89 Inviato 7 Giugno 2009 Segnala Inviato 7 Giugno 2009 Ciò ma sto Chievo non pol farse i ***** sui??!!! Cita
Maurice Inviato 7 Giugno 2009 Segnala Inviato 7 Giugno 2009 mmmm volessi gaver l' ottimismo de nildo... Come prima roba volessi maran fora dele bale, ma piuttosto de un pezo de lui me lo tegno... anche perchè go paura che no faremo un mercato travolgente. Manca soldi, diritti tv, separazion in lega, crisi economica eccetera eccetera. O se sfrutta el fatto che semo rivai 7mi e quindi puntemo su un certo "blasone" o no so come riverà zogadori davvero de categoria. Due terzini in primis... un bomber se va via Granoche... Sperando de trattener Testini e Antonelli. Anche Testini ciò, no xe miga facile zogar con Cacciatore drio... Cita
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