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mamma mia..che derby... i sambini con l'ascoli... noi e i magnagatti.... e l'eterno derby umbro....
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Quanti argomenti.. Provo a risponderti con più chiarezza possibile. Prima di tutto, è chiaro che date e orari modificabili a piacimento sono la punta dell'iceberg, ma è un iceberg particolarmente fastidioso. Perché penalizza soprattutto chi va in trasferta, o vorrebbe andarci, o anche semplicemente tifa una big ma non vive o lavora nella città dove la big gioca. Per non parlare del tifoso occasionale che sapendo di dover andare a Milano o Torino (ma potrebbe essere Londra o Liverpool) si organizza con largo anticipo e almeno non se la prende in quel posto. Argomento tv. Detto che esiste naturalmente un discorso soggettivo (il mio) e uno generale (quel che sarebbe oggettivamente più giusto) ti confermo che per me la contemporaneità di tutte le partite, o della grande maggioranza di esse, oggi non ha economicamente senso. Non solo, ma penalizzerebbe sia il tifoso presente allo stadio (che non avrebbe un solo motivo per abbonarsi alle TV) ma pure quello che qualche partita durante i weekend se la vede volentieri, e sono parecchi. Me compreso. Tuttavia, si può certamente trovare un compromesso accettabile, e in questo senso quello della Premier mi sembra piuttosto intelligente, fermo restando che la soluzione ideale evidentemente non esiste. I prezzi sono invece un problema vero e serio, sul quale mi permetto qualche distinguo al di là dell'ovvietà della differenza di reddito. I prezzi dei singoli biglietti sono molto alti, mediamente quasi il doppio rispetto alla serie A. Questo crea una mancanza di atmosfera in alcuni stadi (l'Ettihad è l'esempio più clamoroso, ma anche Stamford Bridge o Emirates non brillano certo per calore) anche se è un discorso che riguarda in misura maggiore Londra e segnatamente i top club: il Crystal Palace o il Fulham godono certamente di una atmosfera più calda, senza voler uscire da Londra per andare in posti come Newcastle dove il football è una religione. Tuttavia, dato per acquisito un prezzo alto dei biglietti singoli, un abbonamento al Forest quest'anno partiva da circa 400 euro: venti euro a partita in stadi dove la visibilità come sai è generalmente buona dappertutto (sono stadi nati per il calcio) non mi paiono eccessivi, per un campionato di quel livello. Abbonarsi a un club medio o piccolo, anche di Premier, è ancora abbastanza agevole, ma farlo per le big (escluso il Liverpool) ha effettivamente costi proibitivi per molti. Una curiosità: avrai notato come i tifosi in trasferta sono sempre numerosissimi e spesso più chiassosi di quelli di casa. La ragione sta anche nel fatto che in Premier (ma non nelle Coppe Europee) il biglietto per il settore ospiti non può costare più di 30 sterline, e infatti chiunque guardi la Premier sa bene che l'estrazione sociale del tifoso in trasferta è mediamente (e visibilmente) ben diversa dal tifoso che in genere frequenta le tribune di casa. Resta il fatto che in una logica commerciale che comprendo ma come dici giustamente ha tolto magìa e atmosfera in molti stadi, quello dei prezzi è effettivamente un problema. Infatti il calore del tifo aumenta scendendo di categoria, come ben sanno le squadre di Premier quando visitano i campetti di serie inferiore.
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Hai detto cose molto sagge...ma l'anno e mezzo positivo con Arcieri nella mia mente contorta ha un peso...
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Da Orgoglio Triestino · Inviato
Dobbiamo essere pazienti e sperare in Arcieri. Il problema è che di italiani nel ruolo di esterno in grado di reggere il campo per 20 minuti e dare un tangibile contributo sia a livello difensivo che offensivo - cosa che ci serve per fare il salto di qualità - sono pochissimi...
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