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CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 19 MAGGIO 2025 https://www.citysport.news/download/CS-19maggio2025.pdf
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LUNEDÌ 19 MAGGIO 2025 - Spaesata, attrice non protagonista sul parquet del PalaLeonessa, la Pallacanestro Trieste ha completamente fallito la sua gara d'esordio in questi playoff. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", invitata al ballo delle pretendenti per lo scudetto, la formazione di Jamion Christian ha confermato le indicazioni emerse nel corso della stagione regolare, palesando ancora una volta le sue enormi difficoltà al cospetto delle formazioni di vertice di questo campionato. Al netto di ogni considerazione, parlano i numeri: se contro le sette squadre qualificate a questa post season ha raccolto 4 vittorie e, con quella di ieri, 11 sconfitte, c'è un problema di carattere strutturale che va tenuto in debita considerazione. QUESTIONE DI CARATTERE Brescia è più forte e completa, lo testimonia il percorso da 22 vittorie che l'ha portata al terzo posto al termine della regular season e il secco 3-0 negli scontri diretti con i biancorossi. Detto questo, c'è anche un problema di atteggiamento e di voglia che sabato sera in gara-uno, da parte triestina, sono completamente mancati. La formazione di Jamion Christian, fatta eccezione per qualche limitato sprazzo nei primi 23' di partita, è sempre stata in balia di un'avversaria che ha gestito i momenti della sfida a suo piacimento. Un paio di spallate, tanto per saggiare la resistenza biancorossa, poi dal 56-51 di inizio terzo quarto, l'allungo decisivo che ha spaccato in due il match. Trieste non ha reagito, assistendo passiva alla cavalcata biancoblù. E questo, aldilà di ogni valutazione tattica, è l'aspetto forse più preoccupante in vista del prosieguo della serie. VALUTAZIONE SUI SINGOLI Quanto i piccoli, grandi acciacchi che hanno caratterizzato questa vigilia possono condizionare la serie? E quanto le non perfette condizioni fisiche di alcuni giocatori hanno inciso sulle loro prestazioni? Di questo la società non parla, l'analisi però all'interno dello spogliatoio deve essere fatta. Per capire su chi poter contare in vista del match di questa sera. Per capirci: quanto la prova di Valentine (5 punti, 2/9 dal campo) è dipesa da un problema fisico che l'ha tenuto in dubbio fino alla vigilia del match? Se è stata solo una giornata storta, conoscendone il talento, vale la pena di puntare sulla sua voglia di riscatto, se c'è qualcosa di più, a questo punto, meglio forse affidarsi a un McDermott che, quantomeno a livello difensivo, garantisce più peso specifico. IN ATTESA DI SENTENZA E mentre fervono i preparativi in vista della gara-due di questa sera, il mondo del basket (quanto meno quello che gravita dalle parti di Trieste, Brescia e province), si chiede dove si disputerà la gara-tre in programma giovedì 22 maggio alle 19.30. Siamo ormai a quattro giorni dalla sfida, società e tifosi dovrebbero e vorrebbero potersi organizzare per preparare la trasferta. Mike Arcieri, nella vigilia di gara-uno sabato sera, confidava che una risposta dal Coni dovrebbe arrivare nella giornata odierna. Doveva arrivare già venerdì scorso, per la verità, speriamo davvero che today possa essere the day. E, nel caso in cui dovesse arrivare l'ennesimo no sul ritorno a casa, di conoscere finalmente anche la sede in cui si giocherà gara-tre . - La serata di sabato al Rocco resterà nella storia. Lo scrive Ciro Esposito sul quotidiano locale: il tifo incessante di oltre 6.500 triestini, l'invasione festosa finale, gli osanna ad Attilio Tesser, fotografano al meglio due ore di travolgenti emozioni figlie anche. anzi soprattutto. della paura. I playout (e i playoff) vanno così: hanno consegnato alla storia la rovesciata di Rocco a Dro, la bomba di Tavernelli a Seregno, e stavolta invece il flipper al 90' in area alabardata di una palla che non si sa come non abbia superato Roos. Sarebbe stato un finale immeritato perché quando una stagione è affidata a una gara secca non si può tirare in ballo la giustizia. Sarebbe stato un esito immeritato per quanto hanno fatto Tesser e lo staff, i giocatori, Delli Carri, i tifosi ma anche tutti coloro che pur nell'ombra hanno continuato a lavorare ogni giorno senza ricevere soldi o solo a singhiozzo per almeno quattro mesi. Smaltita la sbornia post-salvezza si apre il countdown verso gli adempimenti finanziari di inizio giugno che la proprietà ha il dovere di garantire ma non si sa ancora se ne ha la possibilità o lavolontà di farlo. La C è stata salvata, non ci sono più alibi. I miracoli sul campo Analizzare l'andamento della doppia sfida spareggio serve a poco. Sul campo la Triestina ha fatto pochissimo in più del Caldiero che anzi è stato più lucido e centrato con tutti i propri limiti. L'Unione si è salvata con il cuore e per quel che ha fatto nei mesi precedenti. Non solo perché la miglior posizione in classifica è stata determinante per l'esito finale ma perchè Tesser è riuscito in cinque mesi di lavoro a risollevare una squadra che sembrava morta e ultima in classifica. I 44 punti senza penalizzazioni avevano garantito la tranquillità. Le penalità a carico della società hanno costretto tutti alla gogna dello spareggio. Il mantenimento della C è stato un doppio-triplo miracolo. La resistenza degli altri Oltre alle osannate gesta di chi è entrato in campo ogni valutazione non può prescindere dalla resistenza di coloro che in sede, quantomeno negli ultimi mesi, hanno resistito dando un contributo al proseguimento dell'attività. La mancanza di soldi di solito ispira le fughe di chi lavora e l'assalto di chi da esterno accumula crediti. Evidentemente finora chi ha a che fare con queste questioni dall'ad Stella al segretario Minutoli, da Domestici ai collaboratori amministrativi e non, è riuscito a tamponare quello che altri in passato non sono riusciti a fare. Il gruppo gestionale ha certamente commesso errori ma la resistenza dimostrata in questi ultimi mesi è un dato di fatto. Ormai però anche la loro impresa si esaurisce nei prossimi giorni. O interviene la proprietà o salta il banco. L'incognita finanziaria Verso la fine dell'anno scorso il rubinetto del fondo Lbk, dal quale sgorgavano milioni (almeno 25) è stato chiuso. Il presidente Ben Rosenzweig ha dichiarato pubblicamente che si sarebbe speso in modo totale per attivare un nuovo serbatoio. I tempi della riattivazione del cash flow evidentemente non sono stati tali da evitare nuove penalizzazioni che saranno scontate nella prossima stagione. Adesso è arrivato il tempo di agire. Chi vive nella sede alabardata è convinto (non certo però) che il presidente ha trovato nuovi investitori. Rosenzweig dice loro questo ma oggettivamente ha perso la straordinaria credibilità di cui godeva fino a gennaio-febbraio. Non sembra ci siano le condizioni o la volontà per una cessione. Certo è che servono 5-6 milioni cash tra il 4 e il 6 giugno ma qualcosa deve arrivare anche prima perché i creditori non possono più aspettare. L'area tecnica Il direttore generale Alexander Menta, che ha avuto (e forse ha) un ruolo primario nell'arrivo del fondo americano a Trieste, ha la delega sull'area tecnico-sportiva. Con un budget più alto dei club di vertice ha ottenuto dei risultati solo quando, con l'acqua sopra la bocca, si è affidato al tandem Tesser-Delli Carri ritagliandosi (o su imposizione) un ruolo più defilato. Tutti possono sbagliare e correggersi (se non c'è dolo) è segno di intelligenza. Con questo assetto sperimentato da fine novembre il settore ha funzionato e sarebbe saggio non deviare da questa strada. Il finale non scritto Il countdown verso l'iscrizione alla C sarà scandito probabilmente da giornate convulse e magari la fumata bianca o nera arriverà in extremis. Come negli ultimi minuti di sabato sera al Rocco. Si spera di no, una volta nella vita basta e avanza.
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Corre voce che abbia fondato assieme a Menta una start-up a Dubai. International school of talent scout & trainering. Lui insegna calcio, l'altro come scoprire talenti. The Cat and Fox Project. Lezioni on line.
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Reitererebbe ? Ardito sarebbe lui ! Non so se poi si sentirebbe tanto tranquillo a passeggio per Trieste. Gli piace pescare ho sentito. Io temerei in ogni momento di ritrovarmi qualche tifoso che, quatto quatto, mi arrivasse alle spalle e, io concentrato guardando se abboccano, mi facesse fare un bagno fuori stagione....😂
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Qualcosa mi dice che avrà difficoltà a trovare lì un ingaggio monetariamente superiore a quello che gli avrà fatto firmare il nostro grande scopritore di talenti. Quindi temo che se ne starà buonino ancora un annetto a incassare il pattuito. Se ci sarà ancora, come speriamo, una società vivente e pagante, naturalmente.
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