-
Chi sta navigando
Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
-
Statistiche Utenti
-
Statistiche forum
-
Discussioni Totali18,5k
-
Risposte Totali773,7k
-
-
Le ultime risposte pubblicate
-
Ci sono tante offerte tra cui serbi, kosovari, altri italiani, ecc ecc. Ma chi sta facendo sul serio muovendosi nel modo giusto con le istituzioni, Rosenzweig, e che sulla carta sembra avere notevole solidità, sono i romani. Non sono mai stati interessati alla Triestina in passato.
-
Perché no, anche l'Illiria faceva parte dell' Impero Romano. 😄
-
VENERDÌ 11 LUGLIO 2025 - Un piccolo squarcio si apre forse tra le nubi nere che si addensano sulla società alabardata, un pertugio nel muro della proprietà americana probabilmente frutto del furibondo pressing attorno alla proprietà da parte di città, politica e tifosi (scatenati non solo sui social, visto che mercoledì il Nucleo San Giacomo ha affisso ai cancelli del Rocco uno striscione piuttosto esplicito) per una vendita immediata dell'Unione. Da parte di Ben Rosenzweig ci sarebbe infatti una timida apertura a discutere di un'eventuale cessione della Triestina, diciamo una presa in considerazione dell'ipotesi. Anche perché i compratori, a quanto pare, non mancherebbero. LE ISTITUZIONI SI MUOVONO Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", di candidati acquirenti se ne sono fatti avanti due o tre, ma il più accreditato farebbe capo a un gruppo romano: una soluzione che sarebbe caldeggiata anche dalle istituzioni, che in questi giorni si stanno muovendo sul fronte alabardato. Forse proprio a questo potrebbe riferirsi un incontro molto importante per il futuro della Triestina che il sindaco Dipiazza ha annunciato di avere in calendario per oggi. Ma sono segnalati movimenti anche da parte del presidente della Regione Fvg Fedriga. Entrambi, del resto, hanno apertamente invitato l'attuale proprietà a considerare la vendita e non portare la Triestina alla morte. Certo, poi nella trattativa c'è una domanda e c'è un'offerta e bisogna vedere se Rosenzweig avrà delle pretese o se, di fronte alla prospettiva del fallimento, preferirà passare la mano. E poi c'è da fare tutto in fretta, cosa affatto semplice. I VANTAGGI PER UN ACQUIRENTE Ma un acquirente che comprasse adesso la Triestina ripianando i debiti, in tutto sono circa 6 milioni e mezzo di euro, avrebbe il vantaggio non solo di avere una squadra in Serie C (anche se da modellare col mercato bloccato e partendo da meno 13), ma anche la possibilità di rientrare presto da buona parte delle uscite. Sarebbe innanzitutto possibile la vendita di quel paio di giocatori di spicco (soprattutto Correia) che a quel punto resterebbero di proprietà. Poi, come già ribadito più volte, a debiti saldati, si potrebbe sfruttare lo sblocco della famosa fideiussione di 2 milioni del caso Olivieri. Ma soprattutto si avrebbe in mano l'asset in prospettiva più importante dell'operazione per un acquirente, ovvero il Centro sportivo di Montedoro: ricordiamo infatti che il terreno è stato acquistato (manca l'ultimo passaggio formale) e che ci sono i soldi pubblici da 6,4 milioni di partenariato sul project financing da 13,4 milioni per la realizzazione della struttura. E poi non va nemmeno dimenticata la possibile gestione dello stadio Rocco, anch'essa foriera di possibili sviluppi interessanti per un investitore. LO SPETTRO DEL TRIBUNALE Per la soluzione autonoma promessa dal presidente Rosenzweig, ovvero l'annunciata iniezione di denaro, il tempo stringe ancora di più. Considerata la messa in mora di alcuni giocatori avviata a inizio mese, se non ci saranno i pagamenti fra una decina di giorni la società potrebbe restare senza squadra e senza pedine di valore da vendere. E questo, abbinato ai decreti ingiuntivi che hanno già fatto parecchia strada, potrebbe ben presto aprire le porte del tribunale con i suoi vari scenari. Ma a quel punto, per quanto riguarda la parte strettamente sportiva, ci sarebbe il fondato rischio di un anno senza Unione. - Un'ala mancina, per volare in campionato, nell'anno del ritorno in Serie A Gold. Come scritto da Lorenzo Gatto, la Pallamano Trieste ufficializza l'accordo con Juan Agustin Pauloni, l'italo argentino che nelle ultime stagioni ha militato nel massimo campionato italiano. Dopo l'esordio nel 2022/2023 con la maglia del Conversano, è passato all'Albatro Siracusa e nel suo secondo anno in Sicilia è stato il capo-cannoniere della squadra con 138 gol all'attivo trascinando la sua squadra sino alla semifinale scudetto. «Volevamo portare a Trieste un giocatore di grande esperienza – le parole del tecnico Andrea Carpanese –. L'accordo con Juan Pauloni è di fatto una scelta importante perché ci consente di aggregare al gruppo un ragazzo entusiasta del nostro progetto e un giocatore che ha dimostrato di essere, sia in attacco che in difesa, una delle ali destre più forti del campionato. Un esempio da seguire, prezioso per la crescita di Mazzarol e Lo Duca. L'arrivo di Juan ci permette di avere un gran numero di mancini importanti, un qualcosa che creerà una buona concorrenza tra compagni di squadra allo scopo di aumentare il livello di tutti». Decisamente impaziente di cominciare la sua avventura in biancorosso il giocatore. «Sono molto felice di venire a Trieste – commenta Juan Pauloni –. Giocare per uno dei club più titolati d'Italia è per me motivo di grande soddisfazione. Trieste è neopromossa ma sta facendo un ottimo mercato, penso che potremo fare veramente bene quest'anno. Non vedo l'ora di iniziare ad allenarmi con i miei compagni e misurarmi con questa nuova avventura». Un acquisto, quello di Pauloni, che conferma le ambizioni della nuova Pallamano Trieste e la volontà del presidente Federico Lanza di allestire un organico in grado di ben figurare e di non accontentarsi di una semplice salvezza. «Un altro giocatore di spessore nel nostro roster – puntualizza il numero uno biancorosso –. Pauloni ha saputo far vedere le proprie indiscusse qualità in questi ultimi anni in Italia, sono personalmente contento di accoglierlo nel nostro gruppo-squadra convinto che saprà essere utilissimo dentro e fuori dal campo ».
-
su Moretti ha comunque introdotto l’argomento specificando di non poter raccontare tutto per questioni di tempo..da quel poco che ha raccontato ho ricavato l'impressione che la mossa di Rimini fosse solo un espediente per spillare più soldi ad Arcieri. intento portato a termine con successo a quanto pare..lui in A2 non aveva alcuna intenzione di andarci.. Interessante anche quello che ha raccontato di Caruso. 180.000 all'anno, l'offerta di Reggio. Napoli 500000 e spiccioli in tre anni. Ma a Milano prende di più. Noi nemmeno menzionati. Per lui, secondo il giornalista, la Spagna sarebbe una più che possibile destinazione..
-
Collaboratori Popolari
-
Miglior Contributori
-
Dillo a un amico