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Sei andato via all'intervallo? Se no il tuo giudizio su ramsey non si spiega
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Questa è una cosa inesatta. Quando entra Ross andiamo sotto. Anche ieri, Ruzzier esce con il punteggio in pari, e con Ross vai subito sotto di 10. A turno, è stato umiliato da Hickey, da Calzavara, da Alibegovic. Semplicemente non è interessato alla difesa.
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CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 27 OTTOBRE 2025 https://www.citysport.news/download/CS-27ottobre2025.pdf
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LUNEDÌ 27 OTTOBRE 2025ù - Festa in campo e negli spogliatoi, atmosfera rilassata anche in sala stampa con coach Gonzalez finalmente sorridente nel dopo partita. Lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": serviva una vittoria, è arrivata a spazzare le nubi che nelle ultime settimane si erano addensati sopra la squadra. «Sono felice per i ragazzi - conferma il tecnico spagnolo- abbiamo sofferto molto nell'ultimo periodo, eravamo feriti nell'orgoglio e mi fa davvero piacere che la reazione della squadra ci abbia regalato la vittoria in questo derby. Ci siamo uniti, abbiamo lottato e combattuto, trovando la forza di reagire a una partenza e a una partita difficile giocando tutti assieme . Siamo riusciti a migliorare la difesa in corso d'opera, siamo riusciti nel finale a stringere i denti e fare le cose giuste per portare a casa i due punti». Soddisfazione espressa anche da Michael Arcieri, il general manager biancorosso che ha voluto dedicare la vittoria a una persona speciale. «Nei giorni scorsi- le parole di Arcieri - ci ha lasciato la nonna di Paul Matiasic. Ho detto a lui che, oltre alla città e ai tifosi, la squadra avrebbe dato tutto per regalare la vittoria alla memoria di Nonna Cecilia. Devo ringraziare la squadra e i nostri supporters che oggi, davvero, sono stati capaci di farci giocare in un clima particolare e molto bello. Ripartiamo da qui, con la fiducia che questa vittoria ci regala». Felice per la vittoria anche Mady Sissoko, con 16 punti e 8 rimbalzi grande protagonista della sfida. "Ce la siamo meritata - sottolinea il pivot maliano - sono molto contento per noi e per i nostri tifosi che ci hanno sostenuto sempre e questa sera ci hanno dato una grande mano. Sappiamo che dobbiamo migliorare, sappiamo cosa dobbiamo fare e abbiamo solo bisogno di tempo. Intanto ci portiamo a casa questa vittoria, una prestazione importante dalla quale dobbiamo ripartire». - Stasera, in quello stadio Tognon di Fontanafredda che già conosce molto bene per esserci andato qualche mese in esilio forzato due anni fa con l'Unione, Attilio Tesser comincia la sua ennesima avventura con la Triestina. E come scrive Antonello Rodio, stavolta lo farà da ospite di quella Dolomiti Bellunesi (inizio ore 20.30, arbitro Gandini di Alessandria) a sua volta costretta a giocare al Tognon finché non sarà pronto lo stadio di Feltre. Inutile sottolineare come si tratti di una sfida delicatissima per la squadra alabardata, che dopo la mazzata del definitivo -23 in settimana, deve iniziare a vincere per recuperare il gap. CRNIGOJ RECUPERATO Purtroppo sono molte le assenze con cui Tesser dovrà fare i conti: Vertainen ha avuto una ricaduta, Silvestri è squalificato e in infermeria ci sono anche Silvestro, Tonetto e Louati. Per fortuna Crnigoj ha recuperato dopo l'affaticamento di sabato, ieri si è allenato ed è a disposizione. Ritorna fra i convocati anche Voca, che finora era in pratica fuori rosa. Comunque, infortuni a parte, Tesser afferma di aver trovato un gruppo in buona salute: «La squadra l'ho trovata bene, mi sembra abbia una buona serenità sotto l'aspetto mentale. Dal punto di vista fisico vedremo in partita, negli allenamenti ci si rende relativamente conto della condizione, ma il gruppo mi è sembrato in buone condizioni e nel complesso ho visto comunque un'ottima partecipazione al lavoro». I DUBBI TATTICI Con tutte queste assenze, resta l'incertezza se il tecnico riuscirà a modellare subito la squadra sul suo modello tattico con difesa a 4 e centrocampo a 3, e in effetti Tesser afferma di avere ancora dei dubbi: «Sinceramente ci penserò fino alla vigilia e dopo l'ultima rifinitura trarrò le mie conclusioni. I giorni a disposizione son stati pochi, però per questa partita penso che più che la tattica quello che conti sia la mentalità, l'atteggiamento, la fiducia, la serenità e la determinazione che si devono avere per affrontare questa partita. Tutto questo conta più del giocare a cinque, a quattro o con qualsiasi altra disposizione. Conta che la squadra si possa esprimere al meglio delle sue possibilità». La sensazione comunque è che Tesser sia orientato a dare subito la sua impronta tattica: nel caso sarebbe Moises a giocare terzino destro con Anzolin a sinistra e la coppia centrale formata da Moretti e Kosijer. A centrocampo Jonsson resterebbe in mezzo a dettare i tempi con mezzali Ionita e Crnigoj (in alternativa Pedicillo), poi probabile una coppia di trequartisti come D'Urso e Gunduz a supporto dell'unica punta Faggioli. DOLOMITI SENZA BURRAI Di fronte ci sarà una Dolomiti Bellunesi senza il suo faro Burrai, quasi un avversario storico della Triestina, che è squalificato. Ma Tesser afferma che l'avversaria dell'ex tecnico alabardato Bonatti è comunque da temere: «Burrai è sicuramente un ottimo calciatore, lo stimo e lo conosco molto bene, ha grande qualità, facilità di calcio e di lettura delle situazioni. Ma a prescindere da lui, nelle due partite che ho analizzato con il nuovo allenatore mi hanno fatto una buonissima impressione. Hanno quattro o cinque giocatori di grande esperienza e gamba, la qualità di Clemenza, Mignanelli, un parco centrocampisti e attaccanti importante oltre ad elementi come Milesi e Mondonico in difesa. È quindi davvero una buona squadra, ma come dico sempre quello che conta sarà il nostro atteggiamento, la capacità di giocare con coraggio, con personalità e anche con qualità».
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La chiave di questa squadra è la difesa, ieri nella seconda parte abbiamo fatto cose più semplici, abbassando di più le gambe e mettendoci maggiore enfasi, bisogna farlo con più consistenza. Perché in attacco abbiamo tanto talento e seppure qualcosina si può migliorare è una squadra in cui le prestazioni individuali saranno sempre predominanti. Si deve però partire da una difesa forte, rimbalzi e transizione. Però se andiamo sempre sotto all'inizio con Ruzzier a menare le danze, forse partire con Ross sarebbe perlomeno da provare. Gonzalez mi pare si stia ancora cercando, non tanto come tattico, ma come persona all'interno del gruppo. Un poco de vida, mi señor. ¡Más entusiasmo, más empatía, más determinación!
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