SandroWeb Posted October 11, 2009 Report Posted October 11, 2009 Da Repubblica.it: "Un gesto per dimostrare che i dati sensibili di milioni di italiani sono a rischio"Il sito delle Poste sotto attacco gli hacker oscurano la home page di ALESSANDRO LONGO Il sito delle Poste sotto attacco gli hacker oscurano la home page ROMA - Sotto attacco il sito delle Poste italiane. Pirati informatici ne hanno alterato l'homepage, scrivendoci una propria nota in italiano, dove dichiarano perché l'hanno fatto: per dimostrare quanto siano deboli le protezioni di Poste e così allarmare i correntisti sulla sicurezza dei loro dati. Poste smentisce che questi siano mai stati in pericolo, tuttavia. Alle 20.20 di sabato sera, l'attacco: il sito di Poste.it è stato sfregiato dai pirati. Dopo 30 minuti i responsabili se ne sono accorti e hanno messo il sito offline, rendendolo quindi non più raggiungibile dagli utenti. Sul sito campeggiava una grande scritta, "hacked", e una nota scritta dai due presunti hacker, che si sono firmati Mr. Hipo e StutM. "Perché questo atto di forza? Per dimostrare a milioni di italiani che i loro dati sensibili non sono al sicuro! Sembra pazzesco - si legge - eppure tutta la sicurezza garantita nei servizi online di e-commerce è solamente apparente", era scritto nella nota. "Per vostra fortuna noi siamo persone non malintenzionate, perciò i vostri dati e i vostri accounts non sono stati toccati; ma cosa succederebbe - si legge ancora - se un giorno arrivasse qualcuno con intenzioni ben peggiori delle nostre?". "Con questo gesto quindi - continua la nota - invitiamo i responsabili a occuparsi della grave mancanza di sicurezza nei servizi online delle Poste s.p.a.". I responsabili però minimizzano. "È solo un 'defacement' che riguarda il sito informativo di Poste.it. Non sono stati violati i server con i dati personali degli utenti, che quindi non sono mai stati in pericolo" dice a Repubblica.it Gerardo Costabile, responsabile Sicurezza Logica, Poste Italiane. Il defacement è un'azione dimostrativa abbastanza comune, che consiste nello sfregiare un sito. Al solito, per riuscirci, i pirati sfruttano bug ed errori sul server che regge il sito. "Ancora non sappiamo come l'hanno fatto. Lo sapremo entro domani mattina, probabilmente. Adesso la polizia postale è nei nostri datacenter per le indagini sul caso", aggiunge. "I defacement comunque sono un fenomeno abbastanza fisiologico su internet, se ne contano circa mille all'anno solo in Italia". Vero è che, negli anni, i pirati hanno colpito così siti di varie levature, anche istituzionali. Nel 2006 è capitato persino al ministero della Difesa. "Questa volta fa rumore perché si tratta di Poste e perché i pirati lanciano un'accusa in italiano", aggiunge. Questo dettaglio in effetti è inusuale. Di solito i defacement sono neutri (semplicemente i pirati fanno vedere quanto sono bravi e scrivono in inglese); stavolta hanno voluto invece gettare fango direttamente sulla reputazione di Poste. Aspetti che potrebbero indirizzare le indagini verso i responsabili. Quote
dido76 Posted October 11, 2009 Report Posted October 11, 2009 (edited) me fa de rider la conclusion del'articolo xkè fa notizia el fatto che inveze de scriver in inglese i ga scritto in italian...i voleva mandar un messaggio ai italiani correntisti delle poste, in che lingua mandarghelo? una roba no i sottolinea e inveze i doveria farlo per la correttezza de informazioni: questo rientra effettivamente in quel che una volta fazeva i hacker...adesso de sto termine i ghe ne abusa,sbagliando, per parlar de azioni che danneggia el mondo informatico. quei una volta i li ciamava cracker. questo però no i lo puntualiza mai. el motivo de questo attacco poderia eser l'accordo sulla cyber-sicurezza stipulado un per de giorni prima...dimostrazion che in quanto a sicurezza no ghe semo? http://finanza.repubblica.it/News_Dettagli...amp;codnews=716 Edited October 11, 2009 by dido76 Quote
Ghost Posted October 11, 2009 Report Posted October 11, 2009 Mha. Violare una pagina su internet o violare il database dei correntisti sono due cose diverse. Equivale a dire "Siamo riusciti ad imbrattare la vetrina della banca quindi la vostra cassaforte è in pericolo". Quote
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