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LUNEDI' 22 LUGLIO 2019

- Triestina imballata e multi-modulo, Lazio di un altro pianeta e più preparata. Come scrive Ciro Esposito oggi, Il primo test finisce 5-2 per i biancocelesti di Inzaghi. Dopo sei giorni di lavoro e alla prima prova sul campo le riflessioni sull'Unione sono solo un esercizio virtuale. L'Unione non ha retto l'urto laziale, faticando a centrocampo con Coletti e Maracchi aiutati da Beccaro e il tecnico ha cambiato in corsa per tamponare. Un segnale da non trascurare ma enfatizzato dalla presenza di Lulic, Milinkovic e Luis Alberto che in C non ci sono. Discrete indicazioni dai nuovi Scrugli, Giorico e soprattutto dal giovane Salata tutti impiegati solo nella ripresa. Il migliore degli alabardati è stato Granoche.Sono passati tre anni da quando l'amichevole di lusso, quella della tradizione, quella cara agli ultras gemellati, è tornata. Un ritorno che ha segnato per l'Unione lo spartiacque tra gli inferi dei dilettanti e il mondo dei professionisti. Si ricomincia da Auronzo ma si riparte dall'overtime del Rocco. Non sarà semplice ma l'obiettivo è quello di far meglio del secondo posto. Cioè vincere. Il pubblico c'è e ci crede e gli oltre duecento supporter giunti in Cadore lo manifestano. All'ombra delle Tre Cime (ovattate da nuvoloni minacciosi) stavolta i tifosi ritrovano quasi tutti gli stessi ragazzi osannati e consolati il 9 giugno. In attesa dell'ufficialità dell'arrivo dell'ala destra Gatto (che fatica con l'Entella a Sappada) le novità sono Daniele Giorico a centrocampo, Andrea Scrugli nel ruolo di terzino destro, il baby terzino Ermacora e il giovane Alberto Salata come guastatore offensivo. Ma Pavanel non li schiera in campo al fischio d'inizio. Non c'è il problema di amalgamare ma di perfezionare e soprattutto di stimolare una squadra che già c'è ed è competitiva. La Lazio di Simone Inzaghi è da anni tra le top ten italiane e ad Auronzo lamenta parecchie assenze. L'Unione parte con Beccaro a destra e Mensah a sinistra mentre Maracchi e Coletti hanno il loro bel da fare a centrocampo con Milinkovic e Lulic. E proprio da un cross di quest'ultimo arriva il primo gol con un'incornata di Immobile non trattenuta da Offredi (8'). La Lazio ha un altro passo e verticalizza nel burro. Offredi in uscita salva bene sul neoacquisto Lazzari. Correa entra in area e Lambrughi lo stende: lo stesso Correa trasforma il rigore.Si fa vedere anche la Triestina con un ottimo assist di Maracchi per Granoche e diagonale deviato in angolo in extremis (24'). Partita comunque vivace e Offredi nulla può sullo stacco monumentale di Milinkovic (33') su spunto di Immobile. Pavanel allora cambia in un 4-3-3 con Costantino largo a destra e Beccaro interno sinistro a centrocampo. L'Unione è più propositiva e presente in mezzo ed è Maracchi di testa a impegnare non poco Guerrieri. Si riparte con Giorico per Coletti, Procaccio per Beccaro, Steffè per Cosatntino e Scrugli per Formiconi. Si gioca con il 4-2-3-1 con Granoche punta unica, Giorico e Steffè davanti alla difesa. E la Triestina segna subito: punizione di Frascatore e intervento sul secondo palo di Codromaz. La Lazio replica con un'incornata di Caicedo che fa cinquina poco dopo in contropiede. Giorico si fa apprezzare per la pulizia e l'ordine, Scrugli per la grinta. Pavanel dà fiato a Maracchi per i debutto di un Salata molto vivace che fa vedere ottimo spunti. La Lazio finisce in dieci per infortunio a Vavro mentre il giovane Marzola, da vice Granoche, trova lo spunto vincente sotto porta e segna un gol da raccontare ai nipotini

- «Non potevo pensare facessimo molto di piu, con sette giorni di lavoro sulle gambe contro una squadra dotata di mezzi tecnici incredibili. Ma ho visto cose positive, siamo riusciti a fare due gol che lo scorso anno non avevamo fatto». Pavanel puo' lavorare su una ossatura collaudata: «È un aspetto sul quale contiamo molto, chiaramente abbiamo tanto da migliorare. I ragazzi molte cose le sanno già». Le indicazioni dai nuovi che oggi hanno ben impressionato? «Giorico veniva da un risentimento muscolare, si e' dimostrato giocatore che cerca la palla e di voler giocare in verticale. Scrugli viene da un campionato vinto a Trapani dove giocava spesso, un giocatore che certamente ci ha alzato il tasso di esperienza, e Salata è un giovane che abbiamo preso dall'Interregionale e si e' dimostrato propositivo» La tabella di marcia adesso? «Cercheremo di completare il lavoro fisico, sappiamo come smaltirlo. Cercheremo di lavorare sulle varianti di gioco, che oggi abbiamo attuato perche' andavamo sempre sotto numero in mezzo al campo, ci siamo messi a tre e abbiamo coperto meglio il campo». Dare equilibrio al 4-4-2. E' questa una delle sfide? «Nel momento in cui tu hai il possesso e' un conto, quando non lo hai e' tutta un'altra cosa, dopo soli sette giorni di preparazione ci veniva difficile mettere la gamba per chiudere contro la Lazio». I senatori e la voglia di rivalsa dopo Pisa, altro punto di forza del gruppo?«Tutti dobbiamo dare un po di piu quest'anno, la societa', lo staff e i giocatori. Quello che avevamo fatto era stato quasi sufficiente, dobbiamo fare quel qualcosa in piu. Non è una questione di senatori o essere piu giovani»

- E' coach Dalmasson l'intervistato di Raffaele Baldini: Un allenatore che ama pianificare per tempo come si trova di fronte a questa aleatoria situazione societaria?«Non la definirei aleatoria, bensì di transizione. Lavoriamo con coerenza rispetto alle risorse a disposizione, forti delle garanzie date dai soci e convinti di quello che stiamo facendo. Non è la prima volta che operiamo in ristrettezze. Ci sono margini nel breve-medio termine per ambire a condizioni di maggiore comodità gestionale, rinforzando la compagine societaria».Ci sono più o meno 800 mila euro per formare il roster?«Non è compito mio definire le cifre, certamente è un budget diverso rispetto alla scorsa stagione. Quello che è sicuro è che noi chiuderemo il mercato con le risorse attuali a disposizione, in quanto le tempistiche non ci permettono di aspettare eventuali ingressi finanziari nel club. Se ci sarà più avanti l'opportunità, rafforzeremo in corsa il gruppo con competenze di livello».Chi non sembra stemperare l'ardore è il vostro "sesto uomo": si viaggia verso i 3.000 abbonamenti sottoscritti nella prima fase...«Questa è la forza di Trieste. L'empatia che si è creata fra pubblico e squadra va oltre il mero risultato sportivo, è pura trasparenza di reciproco rapporto. Noi sappiamo che è inutile promettere senza mantenere, i tifosi sanno che il loro supporto incondizionato è valore aggiunto per far bene».La priorità sul mercato è la ricerca di un playmaker?«Si, assieme al "5" titolare. Sono i ruoli-chiave, i più difficili da trovare, soprattutto il lungo e a maggior ragione se a certe cifre. Non saranno necessariamente "rookie", si può anche cercare fra quei giocatori che hanno sbagliato alcune scelte a inizio carriera per cui si possono trovare nell'esigenza di resettare tutto e ripartire da capo, ridimensionando le pretese. Come per certi versi è stato con Derek Cooke...».Ci spieghi meglio questo passaggio...«È un giocatore che viaggiava su altre cifre di mercato, molto più importanti. Fuori dalla D-League non ha trovato la giusta dimensione, al punto di avere l'esigenza di rilanciarsi. L'intelligenza del giocatore, pronto a rimettersi in discussione, la disponibilità del procuratore italiano e le informazioni raccolte da Di Benedetto negli Usa ci hanno consentito di fare un buon colpo di mercato, alle cifre a nostra disposizione».A che punto siamo con Hrvoje Peric?«Il giocatore si è preso tutto il tempo, mai però togliendo di vista la priorità su Trieste. Con lui e il procuratore siamo stati chiari, soprattutto in termini economici. La volontà di Hrvoje sembra essere quella di proseguire il rapporto. Sono ottimista e il giocatore non ha mai aperto altre trattative».Chi sarà il suo primo assistente?«Non parlerei di primo o secondo. Matteo Praticò e Marco Legovich hanno sempre operato senza gerarchie, democraticamente, alla fase offensiva Matteo, a quella difensiva Marco. Chi conosce il mio modo di allenare sa che non c'è distinzione, ognuno porta il suo mattone, ovviamente poi lasciando la decisione finale al sottoscritto. Ci sarà senz'altro un ingresso tecnico nello staff, probabilmente la prossima settimana».

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