SandroWeb Posted December 11, 2019 Report Posted December 11, 2019 MERCOLEDI' 11 DICEMBRE 2019 - «A Roma mi sono sentito bene fisicamente. Mi manca un po' il ritmo di gioco ma è normale dopo il periodo di stop e i pochi allenamenti disputati prima della partita. Cercherò di fare una buona settimana di lavoro per arrivare nella miglior condizione possibile a Reggio Emilia». Lo dice Juan Fernandez, intervistato da Lorenzo Gatto. «E' sicuramente difficile - sottolinea il Lobito - adesso più che mai dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro. Vale per me e per tutti i miei compagni, dobbiamo continuare a lavorare duro per cercare di arrivare pronti alla sfida di domenica». Dichiarazioni di circostanza, in questo momento difficile chiedere di più. «Reggio Emilia è una buona squadra che in casa sa di dover vincere- conclude Fernandez-. Noi dobbiamo giocare una pallacanestro intelligente e soprattutto tirare fuori tutte le energie che abbiamo». Con la scelta di Mike Green e l'indicazione di un play d'esperienza, Jon Elmore è ormai ai saluti. Domenica a Roma è uscito a metà del terzo quarto con Dalmasson che negli ultimi quindici minuti gli ha preferito Cavaliero. Scelta apparsa come la bocciatura definitiva. Da vedere, adesso, se a Reggio Emilia il giocatore verrà tenuto in naftalina oppure se rientrerà comunque nelle normali rotazioni in attesa del cambio. Per Green l'offerta è partita, adesso Trieste resta alla finestra in attesa di capire se il giocatore riuscirà a liberarsi dal contratto in essere con l'Igokea Aleksandrovac, formazione che partecipa al campionato bosniaco. I tempi sono stretti, la decisione va presa a stretto giro di posta perchè, dopo la sfida di domenica al palaBigi, l'Allianz giocherà quattro partite nel breve intervallo di appena due settimane.Si parte domenica 22 dicembre contro la San Bernardo Cantù di Pancotto e Ragland poi trasferta a Trento contro la Dolomiti Energia di Alessandro Gentile quindi ritorno a casa per sfidare la Fortitudo Bologna, una delle formazioni più in palla dell'intero campionato. Ultima del girone d'andata a Pesaro contro il fanalino Carpegna. Un ciclo di partite dalle quali devono cominciare ad arrivare preziosi punti salvezza. Designati, intanto, gli arbitri che domenica dirigeranno la sfida tra Grissin Bon e Allianz in programma al palaBigi di Reggio Emilia alle 17.30. Match affidato a Filippini di San Lazzaro di Savena e Perciavalle e Brindisi di Torino. - Antonello Rodio sul Piccolo analizza il momento alabardato. Al di là della rete subita nel finale dal Modena, frutto di una serie di errori dovuti probabilmente alla foga di cercare il vantaggio, la cura Gautieri per dare equilibrio e compattezza alla Triestina sta sicuramente funzionando: nelle ultime quattro partite, infatti, la squadra ha davvero rischiato poco dimostrando una certa solidità. Il problema, però, è che l'attacco è andato quasi completamente in panne. Che sia motivo proprio di questa ricerca dell'equilibrio, oppure che derivi da cause originarie delle caratteristiche dell'organico, sta di fatto che l'Unione fa davvero poco paura alle difese avversarie. Dopo le scoppiettanti vittorie con Padova e Fermana all'esordio dell'era Gautieri, da quel momento la Triestina è tra le più sterili del lotto e i numeri lo certificano in modo impietoso. Nell'ultimo mese e mezzo, ovvero nelle sette partite giocate dagli alabardati da fine ottobre in poi, la Triestina è andata a segno solamente 3 volte. Non solo: due di queste reti sono arrivate su calcio di rigore, mentre la terza, quella di Mensah nel recupero con il Sudtirol, per un gentile regalo altoatesino. Sono numeri davvero preoccupanti per una rosa che doveva avere nella sua capacità offensiva una delle armi migliori per scalare la classifica. E che invece non riesce più a segnare su azione e su manovra, e non incide neanche sugli sviluppi dei tanti corner che raccoglie (a parte Vicenza, ma quella era Coppa Italia). Un'involuzione che è uno dei tanti dati deludenti di questa stagione alabardata. Va detto che almeno sul piano della costruzione e della pericolosità offensiva qualche passo avanti è stato fatto nelle ultime partite: in precedenza, sia nei successi con Fano e Sudtirol, sia nelle sconfitte con Vicenza, Feralpi e Carpi, l'Unione aveva davvero costruito molto poco, preoccupata forse di mantenere soprattutto equilibrio e distanze in campo. Poi a Imola si è accesa una piccola scintilla nel finale, mentre con il Modena il primo tempo è stato arrembante, ma pur costruendo diverse situazioni pericolose, gli alabardati non sono riusciti a buttarla dentro, cosa altrettanto preoccupante in prospettiva. Gautieri da un mese affermava di dover lavorare negli ultimi 16 metri, e lì qualche progresso c'è stato, ora il mister ha detto che bisognerà concentrarsi sugli ultimi 7-8 metri, in pratica sul tiro decisivo, sulla zampata finale per battere il portiere avversario. Qui si sta pagando il momento grigio di Granoche (domenica ha avuto un'ottima occasione sprecata di testa), la poca lucidità di Gomez che si danna in un lavoro oscuro, la scarsa vena di Costantino, ammirevole per furore agonistico ma poco concreto. Inoltre, rispetto allo scorso anno, mancano i gol del centrocampo e soprattutto le numerose reti che avevano realizzato Maracchi e Steffè, anche per iniziali problemi fisici o per minor utilizzo. Anche qui comunque, con i due triestini a poter agire da mezzali e con maggiori poteri da incursori, qualche passo avanti col Modena si è visto. La strada intrapresa col modulo è probabilmente quella buona, ora va però perfezionata la fase realizzativa. Quote
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