SandroWeb Posted October 29, 2020 Report Share Posted October 29, 2020 GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2020 - San Bernardo- Allianz verso il rinvio. Il comunicato della Pallacanestro Cantù arriva in tarda serata: gli esami diagnostici effettuati hanno evidenziato otto positività al Covid 19 all'interno del gruppo squadra. Negativizzato Jamie Smith, appena guarito dopo la lunga quarantena al quale è stato sottoposto, un nuovo focolaio colpisce la società brianzola. Scontato, a questo punto, l'annullamento della sfida programmata per sabato sera. Confermate, dunque, le preoccupazioni della società canturina che, alla vigilia dello scorso turno, quello che doveva portare la formazione di Pancotto al palaverde di Treviso, aveva visto diversi giocatori manifestare sintomi riconducibili al Coronavirus. Per questo, evitando pericolose possibilità di contagio anche alla squadra avarsaria, la Lega aveva disposto il rinvio della partita. Negli ultimi giorni Cantù aveva deciso di rinunciare agli allenamenti per tutelare la salute dei propri tesserati, ora il risultati dei tamponi conferma la bontà della scelta operata. Per Trieste, che in questi giorni aveva comunque continuato a lavorare per farsi trovare pronta nel caso in cui la sfida contro Cantù si fosse regolarmente disputata nonostante i seri dubbi, una settimana in più per preparare la prossima sfida casalinga in programma l'8 novembre contro Reggio Emilia. Gli occhi restano puntati, naturalmente, su Myke Henry che martedi si è unito alla squadra e ha ricominciato ad allenarsi dopo il lungo periodo di sosta iniziato nella settimana che aveva portato alla trasferta di Sassari. I riscontri? Assolutamente positivi. Il giocatore, naturalmente, deve ritrovare ritmo e mettersi alla pari con i compagni ma ha dimostrato di star bene e aver finalmente superato la microfrattura all'alluce che lo ha costretto a fermarsi per alcune settimane. Oggi, intanto, è prevista l'assemblea di Lega che dovrà prendere in esame le problematiche legate alle decisioni dell'ultimo dpcm che, almeno fino al 24 novembre, impedirà alle società di far fronte alle spese grazie agli incassi del botteghino. Il presidente Gandini ha anticipato la ferma volontà di non interrompere la stagione in corso ma certo, la recrudescenza dei casi Covid e l'impossibilità da parte delle società di schierare l'intera rosa mette un punto di domanda sul futuro del campionato. Con l'equità competitiva messa a rischio da troppi fattori imponderabili, una parte delle società della massima serie sembra intenzionato a chiedere il blocco delle retrocessioni. Una soluzione che verrà presa in esame, mantenendo naturalmente le due promozioni dalla serie A2, che potrebbe riportare, nella prossima stagione, il campionato a 18 squadre - È arrivato l'ultimo giorno di mercato, ma il centrocampista Simone Calvano (27 anni fra dieci giorni) ha già conquistato i tifosi alabardati con tre partite in una settimana giocate con grinta e spessore agonistico, condite anche da un delizioso assist. Il tutto con una condizione ancora non al top. Calvano, cosa l'ha convinta ad accettare la Triestina e a scendere di categoria? «Il progetto importante e la serietà della società, inoltre la città è bellissima, per cui non ho esitato a scendere in serie C. Con l'obiettivo comunque di provare a risalire subito con la squadra». Un arrivo all'ultimo giorno di mercato: come mai? «Finita la scorsa stagione ero rimasto a casa, il Verona non mi aveva portato in ritiro chiedendo solo di allenarmi per due settimane con gli altri in uscita. Avevo delle proposte, mi sono sempre allenato da solo e alla fine ho sistemato anche l'ultimo anno di contratto che avevo con l'Hellas per venire a Trieste».Bilancio dei primi venti giorni in alabardato? «Ho trovato non solo conferma di una società sana, ma mi sono trovato subito benissimo con i compagni, davvero un bel gruppo. Purtroppo per i tanti infortuni siamo un po' contati, ma questo mi ha portato a giocare subito e anche per questo mi sono integrato in breve con gli altri».Quando ha assaporato la serie A con il Verona, pensava a una svolta della sua carriera ancora più importante?«In A ci sono arrivato a 24 anni, ma sono stato retrocesso con il Verona e da lì è iniziata una serie di stagioni sfortunate. Avevo fatto la scelta di rimanere in B con il Verona, poi c'è stato il prestito al Padova dove siamo retrocessi, e poi quello alla Juve Stabia, dove dopo il lockdown abbiamo avuto un netto calo con conseguente retrocessione. Anche per questo ho deciso di ripartire e fare un passo indietro come categoria, che poi non è un passo indietro a livello societario visto il progetto che c'è qui». Qual è la principale differenza fra le tre categorie?«La qualità media nei singoli. In serie A il margine di errore è ridotto al minimo, appena sbagli qualcosa gli altri ti fanno male. Comunque di giocatori di qualità se ne trovano anche in B e C, talvolta anche più forti della massima serie».Le sue caratteristiche?«Cerco di combattere e dare sempre il massimo, non sono uno che mette la palla all'incrocio e dribbla tutti, ma posso contribuire con l'impegno e la serietà. Ho giocato più spesso da mezzala in un centrocampo a tre, ma ho fatto un po' tutti i ruoli in mezzo al campo, anche il play e ho anche giocato a due». Questo inizio così equilibrato a cosa è dovuto? «Le squadre a volte sono decimate dal Covid, può succedere a tutti di perdere giocatori, il campionato è lungo, non si riesce ancora a capire chi potrebbe staccarsi. In queste condizioni farà la differenza il gruppo: se lo hai forte, puoi arrivare in fondo». E voi potete arrivarci? «A mio parere siamo una grande squadra, ma con tanti nuovi ci vuole tempo per assimilare i movimenti e conoscersi meglio, anche per limare gli errori. Tra le altre mi ha comunque impressionato il Modena, che potrà dire la sua» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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