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I suntini sandrini di martedì 9 febbraio 2021


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MARTEDì 9 FEBBRAIO 2021

- Hrvoje Peric torna a indossare la maglia dell'Allianz. La casacca numero 2, preparata appositamente per le Finals Eight di Coppa Italia, è già pronta. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, Trieste dunque reagisce prontamente all'infortunio che la priverà del lettone Grazulis nelle prossime settimane e riporta a casa un giocatore che ha mantenuto con la società e la città un ottimo rapporto.Non è un segreto che Peric a Trieste si è trovato bene, non è un segreto che alla fine del suo secondo campionato in biancorosso sarebbe rimasto. Le cose sono andate diversamente e le strade nel corso dell'estate si sono divise, la sorte però ha voluto che i destini si incrociassero di nuovo.IN FORMA L'Allianz ritrova un giocatore pronto a mettersi al servizio della squadra in vista del match dei quarti di finale di coppa contro l'Happycasa Brindisi in programma venerdì alle 18 al Mediolanum Forum di Assago. Peric, infatti, è stato protagonista in serie A2 a Ferrara dove aveva firmato un contratto a gettone valido fino al 15 gennaio. Il rientro in squadra di Aj Pacher ha spinto il club estense a salutare Hrvoje che è tornato cosi a casa dove ha continuato ad allenarsi in attesa di una possibile chiamata. Si era parlato, attorno a Natale, di un interessamento della Tezenis Verona poi è arrivata la chiamata di Trieste.IN PALESTRA Questa mattina Peric sarà già all'Allianz Dome per sostenere il primo allenamento della sua seconda esperienza triestina. C'è curiosità nel vederlo all'opera anche se le notizie raccolte sul giocatore e sul suo stato di forma sono rassicuranti. Positivo il fatto che l'inserimento di Hrvoje nel gruppo sarà facilitato dalla conoscenza di diversi giocatori. Peric ha giocato con Fernandez, Cavaliero e Da Ros, ha un rapporto fraterno con capitan Coronica ed è perfettamente a suo agio in un sistema di gioco che conosce molto bene. Contro Brindisi, dunque, anche il suo apporto potrà essere fondamentale in un match difficile ma che appare alla portata dei biancorossi. Il segnale arrivato dal campionato racconta comunque di un'Happycasa in ripresa. Nonostante le assenze pesanti di Harrison e Willis la formazione di Vitucci ha reagito a un periodo difficile dimostrando carattere e andando a sbancare il difficile parquet del palaVerde. Contro Treviso decisive la lucida regia di Thompson con 15 assist e le prestazioni straordinarie di Gaspardo, 25 punti e 9/11 dal campo e Udom.

- La vittoria convincente della Triestina e la più larga di questa stagione in altalena deve essere un punto di partenza e non un motivo di esaltazione che è ed è stata cattiva consigliera. Basti pensare a come sono andate le prime partite dell'anno dopo il filotto anche più esaltante prenatalizio. Pillon lo sa bene e per questo motivo pone l'accento sulla continuità. All'ottima prestazione in campo dell'Unione di domenica al Rocco ha fatto da contraltare la fragilità di un avversario che non sta attraversando un grande momento. Quindi la performance alabardata va valutata con equilibrio. I terzini Lopez e Lepore, portati a Trieste da Milanese al termine di un mercato contrassegnato dalla perdita del gioiellino Boultam, hanno dato vigore alla manovra alabardata. In questa circostanza tuttavia i veronesi hanno dimostrato di avere frecce spuntate sui lati consentendo ai due "senatori" di poter fare quello che sanno meglio e cioè alzare la squadra e calibrare invitanti palloni a centroarea. Sia l'ex Salernitana che il nuovo arrivato proveniente dal Monza vanno visti in contesti diversi e misurati nel periodo. Perché altri uomini arrivati a Trieste si sono negli ultimi anni mano a mano fiaccati. Se così non sarà, e non ce motivo per sollevare dubbi stando alla verve del loro debutto, il tecnico Pillon può contare su due elementi in grado di dare alla squadra una caratteristica più spiccatamente offensiva senza incidere troppo sugli equilibri tante volte in passato instabili. Non solo ma alle loro spalle ci sono anche Brivio, Rapisarda o Struna che è auspicabile alzino il loro livello con la nuova concorrenza. Quel che più conta è come questa Triestina abbia un volto nuovo. Perché gli allenatori possono essere più o meno validi ma alla fine quasi sempre sono i giocatori a fare la differenza. Finita l'emergenza, prima del Covid e poi degli infortuni gravi che hanno pesato non poco sul cammino dell'Unione, non va dimenticato che avere a disposizione Procaccio, a suo agio anche come mezzala, Gomez all'80% della forma e si spera presto anche Litteri che da oggi si allena (per Paulinho ci vuole più pazienza), oltre al funambolico Petrella, è un altro andare. Più numeri, più qualità e freschezza sono ingredienti che adesso Pillon deve saper mixare. Il risultato più evidente è che i gol cominciano ad arrivare con Gomez e Petrella capaci di realizzarne ben sette negli ultimi turni. È un po' tardi ma si è ancora in tempo per una seconda fase della stagione più soddisfacente, nonostante il primo posto sia ragionevolmente irraggiungibile. Con i rientri era facile preconizzare un salto dell'Unione. I primi bagliori si vedono ma l'identità di squadra che porta al rendimento continuo è ancora da costruire. 

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