SandroWeb Posted March 15, 2021 Report Share Posted March 15, 2021 LUNEDÌ 15 MARZO 2021 - «Quanto sarebbe bello se potessimo regalare questa squadra al nostro pubblico...» Mario Ghiacci, presidente dell'Allianz Pallacanestro Trieste, nell'intervista di Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo" inevitabilmente pensa a cosa sarebbe successo domenica prossima in una stagione normale. Allianz Dome piena da scoppiare, per giocarsi un incredibile quinto posto nello scontro diretto con l'Umana Venezia. Nel frattempo, grazie ai risultati di ieri, il sesto posto è sempre più solido.«Sarebbe stata una festa, con una settimana di entusiasmo ed eccitazione. In questo campionato fantastico - continua Ghiacci - a ogni partita aumenta il rimpianto di non poter giocare davanti ai nostri tifosi. Mi dispiace perchè questa squadra meriterebbe di sentire gli applausi e il calore della sua gente e sono sicuro che al nostro pubblico potremmo regalare qualche sorriso in più, che di questi tempi ce n'è bisogno».Immaginare un confronto contro Venezia per il quinto posto sarebbe sembrato fantascienza appena un mese fa. L'Allianz che a Casalecchio di Reno ha conquistato il quinto successo esterno stagionale travolgendo Reggio Emilia ha impressionato. Sei uomini in doppia cifra. Ventuno assist. Un solo giocatore in plus/minus negativa. Trentasette rimbalzi divisi pressochè equamente, con nessuno che abbia strappato più di quattro carambole. Una percentuale nelle triple che racconta di un 40 per cento ma il dato è stato abbellito alla distanza, quando la difesa dell'Unahotels era ormai allentata, incapace di disturbare l'ottima circolazione di palla della squadra di Eugenio Dalmasson. L'Allianz il successo se l'è costruito colpendo in frangenti diversi in modo diverso: un contropiede reattivo innescato da una buonissima pressione difensiva sui reggiani, la personalità e le penetrazioni di Henry, il coinvolgimento dei lunghi (9 su 10 tra Delia e Upson, capitalizzando al meglio gli assist). Se si considera la ricchezza delle soluzioni offensive, quella contro Reggio Emilia è stata una delle prove più convincenti del campionato biancorosso.La chimica del gruppo, del resto, trova conferma anche nelle parole di Ghiacci. «Questo è un gruppo fantastico. Non esistono gelosie tra i giocatori, nessuno pretende il posto nello starting five perchè tutti sanno che troveranno spazio. Mi piace vedere i giocatori in panchina che applaudono i loro pariruolo sul parquet, esultando per i loro canestri. Non esistono personalismi. E se capita che qualche elemento non brilli una sera, state certi che negli spogliatoi sarà proprio lui il più coccolato dai compagni. Questo è lo spirito che ci sta portando a vittorie sempre più importanti».I famosi "particolari" che fanno la differenza, come chiede Dalmasson. E stavolta anche il coach è stato protagonista di uno di questi "particolari", quando lo si è visto chiamare un timeout quando dal +21 per Trieste l'Unahotels era riuscita a mettere insieme un breakettino di 4-0. Minuto di sospensione, per spezzare subito il ritmo agli avversari e stroncare sul nascere le velleità di rimonta. - Forse qualche volta la sua verve e le sue giocate emergono in maniera un po' discontinua, ma non c'è dubbio che l'estro di Andrea Procaccio in mezzo al campo è una componente fondamentale di questa Triestina, di sicuro molto importante per riuscire creare azioni brillanti e pericolose. Non a caso, proprio da una sua efficace incursione a sinistra coronata da un cross rasoterra, sabato è arrivato il gol del pareggio di Litteri contro la Feralpisalò. Di certo, anche Procaccio concorda che quella di sabato è stata una bella Unione che avrebbe meritato la vittoria: «Secondo me è stata la nostra migliore prestazione tra le ultime partite disputate - dice il giocatore alabardato - alla fine non siamo riusciti a vincerla, ma non abbiamo niente di cui rimproverarci perché abbiamo dato davvero tutto sul campo. Abbiamo attaccato tutta la partita e addirittura perderla sarebbe stata davvero una beffa, ma almeno dopo aver subito lo svantaggio siamo riusciti subito a pareggiarla». Ora comunque l'attenzione di Procaccio è già puntata sulla trasferta in casa della Fermana, nella quale la Triestina cercherà di ritrovare la vittoria dopo cinque pareggi. Non c'è tempo per respirare infatti in questo calendario, perché la partita in terra marchigiana si giocherà già domani alle ore 15. Sulle difficoltà che la sfida presenta e soprattutto sull'atteggiamento con cui bisognerà affrontarla, Procaccio ha le idee molto chiare: «Dobbiamo andare a Fermo con la giusta mentalità. Lì troveremo un campo difficile tipo quello del Matelica, uno di quei campi stretti e piccoli dove chi gioca in casa fa sempre tanti punti e costruisce il suo campionato. Su un terreno, fra l'altro, che non è certo dei migliori. Ecco, in campi di questo tipo bisogna mettersi in testa che si va a fare la guerra, perché non è che si riesce a giocare tanto a calcio. Lo scorso anno a Fermo vincemmo 3-0, ma prima di riuscirci dovemmo appunto fare la guerra». Comunque Procaccio è fiducioso, anche perché secondo lui il pareggio con la Feralpisalò va valutato in maniera diversa rispetto a quelli precedenti ottenuti dall'Unione nelle scorse settimane: «Alla fine della partita eravamo contenti di averla recuperata, ma non c'è dubbio che ci sia stato un grande rammarico per non aver vinto, perché sicuramente qualcosa in più l'abbiamo fatto noi. Per cui lo ritengo un pareggio molto diverso rispetto a quello ottenuto a Imola oppure quello con il Gubbio: diciamo che è un punto che fa morale, anche se ovviamente era una partita da vincere». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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