SandroWeb Posted August 9, 2021 Report Share Posted August 9, 2021 LUNEDÌ 9 AGOSTO 2020 - Per l'Allianz Pallacanestro Trieste la nuova stagione inizia stamani alle 8. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", tamponi per tutti. Poi, un primo assaggio di lavoro atletico. L'Allianz Dome aprirà le sue porte il pomeriggio per il primo allenamento con Franco Ciani head coach. I biancorossi ripartono con il primo straniero a essersi messo a disposizione, il nuovo play Corey Sanders, Fernandez, Cavaliero, Mian, Deangeli, Lever, Pieri, Fantoma e Longo. Luca Campogrande, che ha iniziato a Trieste il lavoro di rieducazione dopo l'intervento al tendine d'Achille, comunque vivrà da subito il clima dello spogliatoio. Domani arriverà Konate, Banks lo seguirà mercoledì. Bisognerà aspettare di più per riavere Marcos Delia - che sta ricaricando le energie dopo le Olimpiadi con l'Argentina - e Andrejs Grazulis che ieri ha giocato la seconda gara delle qualificazioni ai Mondiali. Nelle file della Lettonia allenata da una vecchia conoscenza come Luca Banchi, il buon Grazulis dopo aver guardato il primo tempo dalla panchina ha segnato 9 punti in 16 minuti, conquistando 5 rimbalzi e servendo due assist. E la Lettonia battendo la Bielorussia 92-83 intanto è 2 su 2...L'11 e il 12 agosto le gare di ritorno contro bielorussi e rumeni ma il passaggio del turno pare ipotecato e in ogni caso queste gare fugano qualsiasi dubbio sulla condizione fisica dell'ala forte dell'Allianz.Il presidente dell'Allianz Mario Ghiacci confessa di attendere con curiosità l'inizio di questa nuova avventura: «Noi siamo convinti di aver agito al meglio. Siamo soddisfatti di aver completato la squadra con un certo anticipo sull'inizio della preparazione e questo, vi assicuro, non è un mercato facile. Muovendoci in tempo e individuando i nostri obiettivi siamo riusciti anche a creare le condizioni per poterli avere subito in Italia. La speranza è di poter avere tutto l'organico a disposizione per il ritiro della prossima settimana a Lasko».Sulla carta l'Allianz sembra presentare sei elementi dai quali si sa sostanzialmente quale apporto attendersi (Fernandez, Cavaliero, Mian, Banks, Delia e Grazulis), un altro elemento che ha già dimostrato parecchio ma ha probabilmente ancora margini di crescita (Campogrande), due giovani interessanti come Lever e Deangeli e due sole incognite. «Sono fiducioso - replica Ghiacci - Sanders ai tempi dell'Università pareva poter aspirare a una chiamata nei draft Nba, deve abituarsi al nostro basket ma ha mostrato di possedere buoni numeri. Konate ha mezzi fisici importanti. E in ogni caso non si tratterà di salti nel buio visto che divideranno il ruolo con due elementi della solidità e dell'esperienza del Lobito e di Delia».Continua Ghiacci: «Non si può mai prevedere lo sviluppo di una stagione, troppi i fattori imponderabili. Noi abbiamo la coscienza a posto e sappiamo di aver cercato di fare del nostro meglio. Siamo convinti anche di aver allestito un buon precampionato che dovrebbe permettere alla squadra di arrivare a regime al via della serie A. Ci aspetteranno subito gare impegnative».Tra i temi purtroppo imponderabili anche la possibilità di apertura al pubblico, al momento prevista per il 35% della capienza. Nessuno però arrischia iniziative a lungo termine. «Campagne abbonamenti? E come? In questo momento con questi numeri non siamo in grado di fare programmi. Non possiamo sapere quale sarà la situazione a metà autunno. Inoltre se dovessimo limitare gli abbonamenti solo ai 2400 posti disponibili in base alle più recenti limitazioni finiremmo comunque per scontentare qualcuno», conclude Ghiacci. - Se le indicazioni positive tratte da mister Bucchi dopo l'infuocata amichevole di sabato al Rocco contro il Koper sono state la carica agonistica della Triestina e la capacità di portare a casa la vittoria, il tecnico alabardato sa bene che c'è ancora molto da lavorare. Come scrive Antonello Rodio, l'Unione, pur mettendo in mostra compattezza e grinta, ha costruito ancora molto poco e con troppa discontinuità in fase offensiva, e Bucchi è il primo a riconoscerlo ammettendo che sotto questo aspetto c'è ancora da fare, ma spiegando anche perché la squadra su questo fronte è ancora un po' indietro: «Sì, su questo c'è tanto da lavorare - dice il tecnico - la fase offensiva è una cosa difficilissima, lo sapevo, perché in ritiro si cerca soprattutto di costruire mentalità, compattezza, equilibrio, e questo ti porta a lavorare di più sulla fase di non possesso. Inoltre davanti molti giocatori non li ho avuti: De Luca è arrivato in ritardo, con Procaccio e Litteri non c'è stata la possibilità di lavorare ancora assieme, Gomez l'abbiamo spremuto come un limone e con il Koper l'ho fatto riposare. Avendo avuto quindi poche possibilità di lavorare con attaccanti di ruolo, in attacco siamo ancora un po' indietro. Ma miglioreremo, importante per ora la solidità e l'umiltà. Perché oggi noi dobbiamo ragionare da matricola, speriamo lungo il campionato di diventare grandi con questo spirito». Bucchi insiste sull'atteggiamento della squadra perché non perde mai di vista l'obiettivo principale della nuova stagione: «Quando dico che giocare sempre per il risultato è molto importante, è perché non bisogna dimenticare che si viene da una stagione difficile, nella quale si è arrivati a 20 punti dalla coppia di testa, e questo gap dobbiamo accorciarlo il più possibile. La strada è questa, i ragazzi da venti giorni fanno doppie sedute, nessuno si lamenta, lo spirito è quello di lottare, soffrire e sacrificarsi, lasciare qualcosa di se stesso per il bene della squadra. Dobbiamo costruire tutto su questo spirito». Rispetto al piano che aveva Bucchi di avvicinamento al campionato, la squadra sotto alcuni aspetti è molto avanti, su altri un po' indietro: «Il gruppo nello spirito è già a ottimi livello, dal punto di vista fisico siamo al 50, massimo 60 per cento. Ma è normale, abbiamo avuto amichevoli ravvicinate e difficilissime a inizio ritiro, poi c'è stato meno spazio alle partite e più al lavoro, ora avremo altri due test per fare minutaggio e preparare al meglio la Coppa Italia, che per noi è importante: vogliamo vincere e andare il più avanti possibile. Anche per prepararci al meglio per il campionato». Chi è apparso ancora un po' indietro di condizione è l'ultimo arrivato in casa alabardata, ovvero Giuseppe De Luca. Ma Bucchi assicura che l'inserimento dell'attaccante prosegue bene e che può giocare in tutti e quattro i ruoli dello schieramento offensivo: «Sì, il suo inserimento sta andando molto bene, è arrivato motivatissimo, si è messo al servizio della squadra e ha lavorato tanto, ha voglia di recuperare e anche quando noi abbiamo avuto i due giorni di riposo, lui è rimasto ad allenarsi per mettersi alla pari degli altri. Ancora non lo è, ovviamente, ma sta lavorando bene. Sul piano tecnico non lo scopro certo io, credo che in attacco può giocare da prima punta, da trequartista e da esterno. Ha tutte le qualità e soprattutto lo spirito giusto di mettersi al servizio della squadra». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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