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GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2022

- Debuttare vincendo e portando la propria squadra alle Final Eight di Coppa Italia dev'essere una sorta di record. Marco Legovich, dopo il "sacco" di Cremona, una serata così la ricorderà per tutta la vita ma in sala stampa preferisce parlare poco di sé ed elogiare gli altri. Da coach Franco Ciani, costretto a casa dal Covid, «Lo abbiamo sentito subito dopo la sirena, in questi giorni ci è sempre stato vicino, con i suoi consigli», a Stefano Comuzzo nelle vesti di assistent che «va ringraziato, abbiamo fatto un bel lavoro per portarlo qui». D'accordo, ma il debutto? «Un'emozione indescrivibile, per un triestino vivere un momento così...»Si capisce che invece dei suoi giocatori il "Lego" parlerebbe per ore. «Hanno tutta la mia gratitudine. Appena siamo rientrati negli spogliatoi li ho ringraziati perchè come persone sono persino superiori alle qualità che riconosciamo loro da giocatori. Siamo arrivati esausti al 73-71 per Cremona eppure abbiamo avuto la voglia di andare a prenderci i due punti delle finali di Coppa Italia. Hanno giocato in modo incredibile. Il Covid purtroppo sta condizionando tutti, la chiave è come si superano queste difficoltà e questa squadra ci è riuscita alla grande».Il presidente biancorosso Mario Ghiacci è raggiante, supera le transenne a bordo campo e vola ad abbracciare i suoi ragazzi. «Sono fiero di questi giocatori. Fiero - ripete scandendo le parole - Espugnare Cremona e conquistare un posto tra le prime otto nel girone d'andata è un'impresa bellissima. Una soddisfazione che si meritano tutti. Eravamo in condizioni critiche e invece siamo riusciti a reagire. Immagino quanto deve avere sofferto Franco Ciani a vivere le emozioni di questa partita che ha preparato a distanza. Godiamoci questo momento».Un momento che mancava da 24 giorni, tanto è durato lo stop forzato dell'Allianz. Prima dell'impresa di ieri c'era stata l'altra impresa casalinga ai danni di Milano. Centrare due risultati a loro modo storici in sequenza è una rarità per Trieste che in passato agli exploit faceva seguire una flessione. La personalità è anche questo e questa Allianz di personalità ne ha da vendere. 

- Il mercato di gennaio della Triestina - come scrive oggi Antonello Rodio - potrebbe essere anche più movimentato del previsto, ma tutto dipenderà dalle richieste per i giocatori alabardati, che non mancano, e dal conseguenze spazio che potrebbe liberarsi per nuove mosse. Spazio che attualmente non c'è. Tra l'altro dalla società alabardata piovono smentite sui nomi emersi in questi giorni, da Cernigoi a Cortelezzi fino al possibile ritorno di Boultam: pare che non solo non siano sul taccuino, ma nemmeno sono stati offerti dalle rispettive società. Anche perché, come detto, prima di pensare a qualche entrata, c'è da sfoltire una rosa che allo stato attuale conta ben 27 giocatori in lista, rispetto ai 24 permessi dal regolamento. E il perché è presto detto: l'Unione aveva fatto il girone di andata con 23 calciatori più Giannò come extra. Ma da gennaio, per un cambio regolamentare, lo stesso Giannò fa lista e pertanto è il numero 24. Inoltre Calvano è già rientrato in gruppo dopo l'infortunio di settembre, e presto lo faranno anche Petrella e Coppola: ed ecco dunque il totale di 27 giocatori. Come rientrare nel numero e possibilmente fare ulteriore spazio per qualche possibile intervento? Le strategie sono molteplici, anche perché la parte finale del girone di andata della Triestina non è passata inosservata e sono parecchi i giocatori per i quali alcune società hanno bussato alla porta alabardata. E comunque quattro partenze appaiono già pressoché sicure. La prima da tempo scontata è quella Di Massimo, che dopo un buon precampionato si è subito spento e con qualche atteggiamento nervoso è entrato in rotta con l'ambiente. Per lui comunque le richieste non mancano, finora sono emersi gli interessamenti di Catanzaro, Foggia e Viterbese, ma non sono le sole società interessate. La seconda partenza sicura è quella del brasiliano Paulinho: anzi il centrocampista non è nemmeno rientrato dal Brasile, dove verrà quasi certamente lasciato in prestito a qualche società locale. Una precisa scelta tecnica, anche perché Paulinho, nonostante le indubbie doti, nei momenti in cui è stato messo in campo non ha mai risposto in modo positivo, quasi avesse la testa da un'altra parte: probabilmente la voglia di tornare in patria è stata più forte. La terza partenza dovrebbe essere appunto quella del giovane Giannò, che finora aveva giocato solo 90 minuti e che una volta perso lo status di extra-lista, pare destinato in prestito: Monopoli e Juve Stabia sono due possibili soluzioni. Un quarto slot da liberare arriverà da un difensore centrale. Con il rientro di Coppola e una difesa che ormai si è stabilizzata a quattro, è ovvio che cinque difensori centrali sono troppi. Potrebbe andar via in prestito lo stesso Coppola, ma non è nemmeno esclusa una partenza di Volta, oppure quella di Capela, che in realtà ha anche parecchie richieste da parte di altri club. E questo aprirebbe già le porte a un nuovo arrivo. Ma attenzione, la situazione è fluida: la Triestina ha ricevuto richieste anche per il terzino sinistro Lopez e per l'attaccante Litteri, tutte ovviamente da valutare, sia nell'interesse della società e anche da parte dei giocatori. Ma lo spazio di manovra per un paio di colpi alabardati sul mercato, potrebbe aprirsi anche in questa sessione

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