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MERCOLEDÌ 19 GENNAIO 2022

- Alzarsi, reagire e ripartire. Sono queste le parole d'ordine dettate da Franco Ciani alla ripresa degli allenamenti. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": la sconfitta contro Reggio Emilia è alle spalle, davanti all'Allianz la sfida che domenica prossima metterà Trieste di fronte a una Carpegna Pesaro in crescita.L'obiettivo è tornare a vincere per mantenersi alle spalle della coppia Armani-Segafredo e riprendere il cammino in un campionato che sta vedendo i biancorossi protagonisti di una grande stagione.LEZIONE Come da ogni sconfitta, l'Allianz cercherà di trarre dalla battuta d'arresto contro la Unahotels solamente gli aspetti migliori. «È stata una partita difficile - sottolinea il tecnico triestino - nella quale alla qualità e alla ottima organizzazione dei nostri avversari si sono aggiunte le problematiche di un periodo non semplice da gestire. La lunga pausa non ci ha agevolati così come i pochi giorni di recupero dopo lo sforzo fatto per affrontare la trasferta di Cremona. Abbiamo dovuto fare i conti con alcune situazioni individuali difficili, la squadra ha retto bene per tre quarti di partita poi, nel finale, non ha saputo gestire con lucidità i momenti chiave».SCELTE Decisivo, nell'ultimo quarto, il black-out che dal 59-48 ha visto l'Allianz fermarsi e subire il parziale di 12-0 che ha rimesso in partita Reggio Emilia regalando agli uomini di Caja grande fiducia e la convinzione di potercela fare. A mente fredda alcune scelte nella gestione dei quintetti potevano essere diverse. «Cinque minuti in cui abbiamo compromesso la chance di portare a casa la partita - l'analisi di Ciani- Ho voluto dare fiato al quintetto che ci aveva permesso di allungare, in altre occasioni aver dato spazio alla panchina per portare nei minuti finali i titolari aveva pagato».REBUS KONATE Tra le situazioni individuali difficili c'è senza dubbio quella del pivot maliano. Involuto, incapace di fornire un apporto alla squadra, in crisi di identità e gioco. Una zavorra che in questo momento, considerando anche l'infortunio di Alessandro Lever, l'Allianz non può permettersi. «Su Sagaba e il particolare momento che sta attraversando le valutazioni sono attente e costanti - prosegue il coach - Stiamo cercando di creare i presupposti per superarlo perchè, è vero, in un reparto già indebolito dall'assenza di Lever non ci possiamo permettere un Konate totalmente abulico».FUTURO L'Allianz, nella peggiore delle ipotesi, chiuderà il campionato al quarto posto. Il testa a testa con Trento potrebbe permetterle di chiudere addirittura al terzo, secondo miglior risultato di sempre nella storia della Pallacanestro Trieste. «Di questo siamo orgogliosi - conclude Ciani - a maggior ragione perchè è un risultato ottenuto grazie a un percorso che tra la lunga assenza di Campogrande, i problemi legati al Covid e l'infortunio di Lever non è stato scevro di difficoltà. Spero che questo primo traguardo ci dia forza e consapevolezza per proseguire con lo stesso piglio anche nel girone di ritorno in un campionato che, lo abbiamo visto, è estremamente equilibrato».

- Dopo un mese senza partite, forse non ci si pensava nemmeno più. Sta di fatto che rinvio dopo rinvio - come scrive oggi Antonello Rodio - sarà domenica alla ripresa del campionato che bisognerà scontare le squalifiche comminate dopo l'ultima giornata giocata a dicembre.E purtroppo la Triestina dovrà fare i conti proprio contro il Padova con l'assenza di Giorico, una delle pedine fondamentali del centrocampo alabardato, che dopo l'ammonizione subita contro il Seregno era stato punito con una giornata di stop. Il giocatore sardo, sempre una sicurezza in mezzo al campo, ha fatto perfino meglio da quando è stato spostato a mezzala, per fare posto a Giorno come play centrale.Sta di fatto che questo assetto di centrocampo, completato dall'altra mezzala Crimi, è stato quello più solido, brillante e convincente nelle ultime partite che si sono giocate, che non a caso hanno portato a un filotto di successi. Ma purtroppo proprio nel big-match con i biancoscudati, Bucchi non potrà riproporre questo assetto. Naturalmente il tecnico ha per fortuna delle alternative: da mezzala potrebbe giocare Iotti, un jolly prezioso in ogni zona del campo, oppure forse già Calvano, che dopo il lunghissimo stop post infortunio da qualche settimana sta lavorando con la squadra.In ogni caso è una situazione nota almeno da quando c'è stato il rinvio della seconda giornata di gennaio, per cui Bucchi ha avuto tutto il tempo per studiare un nuovo assetto per la sfida contro il Padova.Ma proprio sotto l'aspetto disciplinare c'è anche un altro problema non da poco alla ripresa del campionato per la Triestina, che si ritrova con una situazione decisamente complicata: sono infatti ben sei gli alabardati al momento in diffida, che al prossimo cartellino giallo dovranno stare fermi per un turno. E sono tutti di solito titolari. Si tratta di Ligi, Rapisarda, Volta, Crimi, Giorno e Procaccio. A rischio squalifica insomma ci sono tre quarti del reparto difensivo, gli altri due centrocampisti che di solito assieme a Giorico formano la mediana alabardata, e un esterno offensivo titolare.È evidente che si tratta di una situazione che comporta molti rischi, soprattutto alla vigilia di partite così impegnative (tre giorni dopo il Padova ci sarà il Sudtirol) e del lungo tour de force che attende gli alabardati, che scenderanno in campo dieci volte nei prossimi 35 giorni. Un periodo nel quale un po' di turnover sarà praticamente obbligatorio, e nel quale per ripartire di slancio dopo la lunga sosta bisognerà subito mettere la quarta.Insomma, se proprio capiterà qualche inevitabile ammonizione, sarebbe opportuno che almeno le eventuali squalifiche vengano spalmate su più partite e non arrivino tutte in una volta, cosa che comporterebbe qualche guaio.Per fortuna con il recupero di qualche infortunato Bucchi avrà a disposizione una rosa più folta dalla quale attingere in caso di necessità. Ma un passo alla volta. La partita con il Padova sarà estremamente delicata perché ripartire bene sarà fondamentale per riprendere il filotto positivo, ma anche perché in questi scontri diretti l'Unione si gioca la possibilità di iniziare a mettere le basi per scalare altre posizioni.

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