SandroWeb Posted January 31, 2022 Report Posted January 31, 2022 LUNEDÌ 31 GENNAIO 2022 - E se il tour de force diventasse invece la grande occasione dell'Allianz? Se lo chiede Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo": il campionato non butta male per i biancorossi di Ciani. Se è vero che il terzo posto ora se l'è preso Brescia, va registrato però che Tortona e Trento segnano il passo e Trieste adesso rispetto al resto della compagnia ha due cartucce da sparare in più. Stasera la trasferta a Napoli, giovedì quella al PalaVerde di Treviso. Due opportunità per consolidarsi nelle zone di vertice.Intanto, un passo alla volta. Si comincia stasera alle 20.45 contro la GeVi del carissimo amico-nemico Jordan Parks. Gara tosta, contro una squadra partita benissima e poi in frenata ma con soggetti, oltre al veccho amico, come Jason Rich, McDuffie o Velicka. E Luca Vitali, al ritorno sul parquet dopo sei mesi, potrebbe aver voglia di stupire. La squadra di Sacripanti ha il terzo attacco del campionato ed è quinta a rimbalzo. Numeri che reclamano attenzione da parte dell'Allianz che in questi giorni si è allenata a Napoli, fermandosi in un albergo con scorci da cartolina.Per Trieste quella trascorsa è stata una settimana particolare, spesa in buona parte a preparare il confronto a Treviso poi rinviato, come racconta Franco Ciani: «Il rinvio della gara prevista per venerdì e del cui slittamento abbiamo avuto notizia ufficiale giovedì sera ci ha costretto a cambiare obiettivo tattico in corsa. In questa fase del campionato è difficile voltare una pagina per poi aprirne una nuova subito dopo, dobbiamo essere flessibili e non farci condizionare».Il coach biancorosso non cerca però vittimismo. «Abbiamo comunque lavorato con costanza sui nuovi equilibri tattici da trovare». Il riferimento è alla decisione di Juan Fernandez di tornare in Argentina. Una scelta che ora mette Trieste nelle condizioni di dipendere da Davis, con un'unica alternativa quando dovrà rifiatare: impiegare insieme Cavaliero e Banks per la costruzione del gioco. Se il capitano dovrà fare da viceplay, con un effetto domino toccherà a turno a Mian o Campogrande spendere qualche minuto in sostituzione di Banks. In compenso il pacchetto lunghi, orfano di Lever ancora out, presenta stasera la new entry Campani.Ciani sottolinea che «Napoli possiede un sistema di gioco ben collaudato e creato da una dei tecnici più preparati. Conta su un gruppo di giocatori molto esperti e di mestiere, capaci di proporre un certo atletismo e una fisicità difficili da contrastare». Aspettandosi una partenza veemente da parte della GeVi Ciani chiede ai suoi «di non subire l'impatto iniziale, non accettare di giocare con i loro ritmi e di stare mentalmente nel match per tutti i quaranta minuti». - Tre stop consecutivi non possono non aizzare gli strali dei tifosi e muovere la macchina dei rumors su possibili cambi della guida tecnica. Ed è evidente - come scrive oggi Ciro Esposito - che, soprattutto dopo la scialba prova di Lecco, Bucchi e il suo gruppo siano messi sulla graticola. Però è un dato di fatto che la gara avvilente in riva al lago di Como sia quasi un unicum in questo campionato. E poi questa partitaccia è arrivata nei novanta minuti successivi a due altre sconfitte (a Bolzano peraltro si trattava di un recupero) ma con prestazioni più che sufficienti contro le due squadre dominatrici del torneo. Ma allora come si giustifica un simile calo di tensione in una squadra che fino al 22 dicembre aveva preso un buon passo? Bucchi non è stato tenero con l'atteggiamento dei giocatori: una scelta che ha l'obiettivo di dare una scossa ma che potrebbe anche alimentare un percorso depressivo. La sensazione è che l'Unione non sia in crisi ma che ci possa finire. Anche perché tra novembre e dicembre si era trovato sì un equilibrio ma i difetti, specie nel fare gol all'avversario, erano stati solo nascosti. Negli ultimi due mesi è successo che la Triestina abbia dovuto fare i conti con oltre 20 casi di Covid, con l'assenza di Galazzi l'uomo di maggior freschezza e vigore tecnico, di una sequenza di tre gare ravvicinate di cui due scontri diretti (per dirla così) nel mezzo delle trattative di mercato che certamente non agevolano il lavoro di tecnici e giocatori. Non sono alibi ma una serie di constatazioni utili a comprendere il momento e a correggere gli errori. In queste condizioni Bucchi ha ruotato tanti uomini: forse era inevitabile ma i risultati non sono arrivati. Tra questi giocatori osservando le prestazioni in campo appare chiaro come alcuni siano distratti (Capela, Trotta e Sarno per citare i casi evidenti), altri soffrono atleticamente anche per motivi anagrafici (Volta e Lopez) altri per una lunga assenza dall'attività agonistica (Negro e De Luca). Il rimescolamento delle pedine e dei ruoli nel trittico da parte del tecnico non ha funzionato.A questo punto Bucchi e Milanese hanno il compito non semplice di scuotere il gruppo facendo chiarezza. Perché le avversarie che sono davanti hanno allargato il vantaggio e bisogna guardarsi alle spalle da chi sta arrivando. E il destino vuole che la prima inseguitrice sia proprio la giovane Juve, squadra alla portata della Triestina ma sempre imprevedibile. Quella di domani al Rocco diventa così una gara chiave per capire se la disfatta di Lecco sia stata solo un episodio che in una stagione può capitare anche se non dovrebbe succedere per l'atteggiamento. Questa Triestina, nonostante la delusione e le critiche legittime, non è entrata nel tunnel. La porta d'ingresso è davanti ma Bucchi può e deve evitarla. Il progetto è lungo ma la crescita, superata metà stagione, non può arrestarsi o implodere. 2 Quote
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