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LUNEDÌ 14 MARZO 2022

- L'Allianz ad Assago cercava qualche risposta dopo i tanti interrogativi aperti dalle ultime prestazioni. E qualche risposta Franco Ciani l'ha ottenuta. Il tecnico biancorosso nel dopogara spiega: «Stiamo attraversando una fase difficile, avevamo bisogno di ritrovare la nostra identità e sicuramente i primi due quarti sono stati importanti per l'approccio con cui abbiamo affrontato il match e per la capacità di rimanere solidi. Ho visto minuti positivi. Poi Milano ha punito qualsiasi nostro errore, abbiamo avuto la capacità di rimanere ancora ancorati per un po'. I segnali però non bastano, adesso abbiamo una settimana di tempo per ritrovare qualità in vista dell'impegno casalingo con la Fortitudo Bologna».Tra i singoli naturalmente quello da cui ci si attendevano più risposte era Ty-Shon Alexander. Come giudica la sua prestazione? Come mai non è stato impiegato Cavaliero? «Le due domande hanno una risposta sola - replica il coach dell'Allianz - Avevo bisogno di verificare quello che Alexander può dare a questa squadra, era giusto approfittare di un'opportunità importante come la sfida alla formazione più forte per chiamarlo a far vedere le sue qualità e sbloccarsi. E qualcosa ha mostrato. Per farlo era inevitabile ridurre le rotazioni in quel ruolo ed ecco perchè Cavaliero è rimasto in panchina. Diciamo la verità: Daniele non ho certo bisogno di testarlo, so che posso contare sempre su di lui e so quello che mi può dare in una partita difficile. Le verifiche devo farle su altri.....»

- Stasera la Triestina gioca a Salò con la Feralpi (inizio ore 21 con diretta su Raisport, arbitra Giordano di Novara), con il compito di archiviare subito la sconfitta con il Renate. Una battuta d'arresto che - come scrive oggi Antonello Rodio - ha fatto riporre in un cassetto i sogni di una posizione migliore e ha confermato l'allergia dell'Unione per gli scontri diretti con le prime in classifica. Finora la Feralpi è stata l'unica delle grandi con cui gli alabardati hanno fatto punti, anzi al Rocco meritavano la vittoria, prima del pareggio-beffa finale. Motivo per sperare stasera in un esito positivo, anche se sul fronte infortunati piove sul bagnato e la lista si allunga ancora. Ai forfait già noti di Giorno, Sakor, Petrella, Negro e dello squalificato Crimi, si aggiungono anche quelli di Giorico (pubalgia) e Ala Myllymaki (ginocchio gonfio), e arriva la conferma anche per quello di Litteri. Fanno in tutto otto assenze. Ma al di là di tutto, anche l'aspetto psicologico sarà importante. Sotto questo aspetto mister Bucchi, che stasera non sarà in panchina perché squalificato (al suo posto il vice Mirko Savini), assicura che il ko con il Renate è ormai alle spalle: «Quella sconfitta non deve lasciare delle scorie, in un campionato complicato situazioni come queste sono sempre presenti e fanno parte di ogni percorso. Tranne il Sudtirol che ha avuto un percorso credo pulitissimo, tutte hanno attraversato momenti con risultati e qualità alternati ad altri più complicati. Noi dopo un ottimo filotto siamo incappati in una partita sotto tono, nella quale hanno oltremodo pesato gli episodi, ma nella quale senz'altro non abbiamo fatto quello che ci aspettavamo. La settimana è stata di lavoro mentale e fisico». Di fronte una Feralpi che è la terza forza del campionato e arriva dalla sconfitta di misura a Padova, dove però ha chiuso la partita in nove uomini (oggi sono infatti squalificati il portiere De Lucia e il difensore Dalmonte): «Affronteremo una squadra forte - spiega Bucchi - con un organico ben rodato da tempo e che gioca bene. Di tutte le squadre incontrate, forse è stata quella che nel girone di andata mi era piaciuta di più. L'affronteremo con l'atteggiamento e la mentalità messi in campo nella gara d'andata. Ora sarà una partita diversa, ma livello tecnico e di impegno delle due squadre credo sarà lo stesso». Con il lungo elenco di assenze già citato, difficile ipotizzare una formazione o perfino un modulo. Il tecnico ha comunque a disposizione in difesa Volta, Ligi e il rientrante Capela (oppure Lopez) se vuole giocare a tre, poi a centrocampo tra interni ed esterni ci sono comunque Lopez, Rapisarda, Calvano, Procaccio, Galazzi, Iotti e St Clair tra i quali scegliere. Il parco di attaccanti invece comprende solamente Gomez, De Luca, Trotta e Sarno. Bucchi comunque, come sempre in occasione dei tanti forfait, non cerca alibi o giustifazioni: «Non la definisco mai un'emergenza e mi piace piuttosto chiamarla opportunità, troveremo un undici efficace e una squadra tosta da mettere in campo con alternative dalla panchina. Dobbiamo vivere questo finale di campionato con entusiasmo, con voglia, compattandosi e remando l'uno per l'altro. Ci sono otto partite difficilissime per tutti, piene di agonismo, intensità, punti pesanti, che devono prepararci al meglio in ottica playoff». 

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